Esperienza reale Le avventure di Roberto e Giovanna - La fantasia di Giovanna

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Le avventure di Roberto e Giovanna - Il massaggio
Le avventure di Roberto e Giovanna - La prima volta

Quindici giorni sono passati molto in fretta, mia madre è tornata dalle sue ferie e le occasioni di vedermi con Giovanna sono meno frequenti, ma teniamo viva la nostra relazione clandestina grazie alla tecnologia. Ci sentiamo praticamente tutti i giorni, forse durante la giornata sento più lei che Federica, la mia fidanzata.
Parliamo di tutto, dello sport che ci accomuna, delle giornate di lavoro, delle sue giornate di studio e del suo futuro. Scherziamo, ci prendiamo in giro e ridiamo come matti e puntualmente, ogni chat, finisce sul fantasticare di come vorrei scoparla.

R: "Mi piace da morire quando ti siedi sopra di me e con la tua figa, inizi a strusciarti sul mio cazzo. Mi piace sentirla calda e bagnata sulla mia asta"
G: "Piace anche a me da morire, e ogni movimento che faccio mi fa venire sempre più voglia di sentirti dentro.."
G: "E poi mi piace quando mi stringi le tette..." - esclama all'improvviso
R: "Ti piace? E che sensazione ti da?"
G: "Mi fa eccitare, mi bagno e godo quando lo fai. Devi stringermele quando lo facciamo. Prendimi le tette e stringile mentre me lo metti dentro.. mi piace da impazzire"


Mi piace raccontarle i dettagli di quello che vorrei farle e lei piace sentire quello che le dico e ogni tanto si lascia andare ma sempre meno di quello che vorrei così, provo a stuzzicarla di più

R: "Giò hai qualche fantasia, o qualche sogno erotico che vorresti provare ma che non hai mai fatto?"
G: "Beh, non saprei"


risponde lei timidamente come sua consuetudine, ma io insisto, non voglio cedere questa volta. Così provo a scavare ancora nelle sue fantasie sperando di ottenere una riposta inaspettata

R: "Giò lo sai che di me puoi fidarti, non ti giudicherò qualunque fantasia tu abbia."
G: "Non ho paura che mi giudichi... è che non mi vengono in mente ora. Tu? Ne hai?" -
Ne approfitto e provo a raccontarle una mia fantasia sperando che lei si tranquillizzi e si apra con me
R: "Certo che ne ho.. ma te ne racconto solo due."
G: "Vediamo..."
R: "Mi piacerebbe che la prossima volta che scopiamo, quando sto per venire, tiro fuori il cazzo, tolgo il preservativo e ti schizzo sulle tette. E poi... mi stuzzica molto l'idea che qualcuno possa vederci..."
G: "È eccitante pensare che qualcuno possa vederci, ma non so ce la farei... lo sai sono timida. Però puoi venirmi sulle tette."
R: "E tu? Sei proprio sicura di non avere nessuna fantasia?? Proprio nessuna?" - provo ancora io speranzoso di riuscire a farla parlare
G: "Beh una in realtà ce l'ho... " - "Dimmela, voglio sentire le tue fantasie" - "Mi piacerebbe sedermi sulla tua faccia"
R: "E io non vedo l'ora che tu lo faccia. Perchè non ci vediamo una mattina di queste?"
G: "Sarebbe magnifico..."

Non resisto alla sua tentazione le chiedo se lei è libera il mattino seguente e risponde di si. Bene Giò andata!
Il giorno successivo, chiamo l'ufficio dicendo che non sarei potuto andare prima di pomeriggio per via di un imprevisto e attendo Giovanna che per le 10 arriva puntuale. La vedo camminare a passo svelto e deciso verso la mia porta, ha i capelli sciolti, e un leggins nero, scarpe da ginnastica chiare e un giacchetto bianco leggero. Indossa un grosso paio di occhiali da sole che le coprono gli occhi ma che lasciano vedere le sue labbra marchiate da un rossetto rosso fuoco.

R: "Ciao Giò, vieni entra pure"

Lei non mi risponde, attende che chiudo la porta, butta la borsa in terra, mi salta al collo ed inizia a baciarmi. "Andiamo su in camera tua, non voglio aspettare"
Entriamo in camera continuando a baciarci, le sfilo la maglia e oggi non indossa il reggiseno, afferro le tette con entrambi le mani le stringo ed inizio a succhiarle i capezzoli. La butto sul letto e sfilo la mia maglia, mi butto sopra di lei, le sue mani afferrano il mio sedere mentre la mia bocca divora il suo corpo. Sento il cazzo duro pronto per scoparla, lei se ne accorge e mi tira a se, spinge il mio cazzo verso la sua figa e inizia ad ansimare completamente eccitata. Faccio scivolare le mie mani sui suoi fianchi fino ad arrivare al leggins, e scendendo con tutto il corpo lo faccio scivolare, la prendo per le gambe e con forza la faggio girare. Il suo culo marmoreo è finalmente davanti ai miei occhi, sfilo insieme pantaloni e boxer e nudo salgo su di lei. Affondo la faccia sul suo culo mentre con le mani lo stringo, salgo su, con un braccio la cingo passandolo sotto al suo corpo e, afferrando e stringendo con una mano la sua tetta, le sussurro all'orecchio - "voglio che mi scopi la faccia".
Giovanna non se lo fa ripetere due volte, mi fa alzare e mi spinge sul letto, si mette in piedi davanti a me e sfila il suo perizoma. Finalmente la vedo nuda, le sue sode e piccole tette con i capezzoli turgidi e la sua figa completamente depilata ma estremamente carnosa che cola liquido vaginale per l'eccitazione. Si siede sulla mia faccia frontalmente, prende le mie mani e le porta sulle sue tette, stringimele mi chiede con voce decisa e inizia a muoversi con la figa sul mio volto. La sento che ansima, che gode, e io mi sento come fossi una sua preda, la mia lingua scorre sul suo corpo ed è lei che decida dove deve andare. Ondeggia, senza fermarsi mai, la fa scivolare sul suo ano soffermandosi per sentire la mia lingua bagnata su di lui, per poi tornare a muoversi e riportare la sua figa ormai completamente bagnata sulla mia lingua. Danza sul mio viso, i suoi movimenti sono sempre più intensi e veloci, così come i suoi gemiti, io non decido più nulla posso solo soddisfare la mia padrona. Improvvisamente il suo corpo inizia a vibrare quasi come in preda a brividi di freddo, sempre più intensi io quasi non capisco cosa succede fino a quando la sento urlare di piacere.. un orgasmo le attraversa il corpo e non riesce più a controllare i suoi muscoli. Il mio cazzo è sempre più duro, e lei non è ancora soddisfatta... non mi fa alzare, si sposta indietro, lo prende in mano e se lo infila nella figa e riprende a muoversi come quando era sulla mia faccia, si muove quasi a sembrare posseduta. Posseduta dal demonio della lussuria. Mentre ondeggia col suo culo si avvicina al mio orecchio sussurrandomi - "dimmi quando stai per venire, voglio vedere il tuo sperma schizzare sulle mie tette" - e io in preda a lei posso solo che annuire. Le sue parole hanno un effetto devastante su di me e sento che sto per venire. - "Giò sto per venire.." - alla sua espressione di godimento prende posto un ghigno, si alza e mi fa alzare in piedi, lei si mette in ginocchio davanti a me, prende il mio cazzo in mano e inizia a fare velocemente su e giù e in pochi secondi sento il mio sperma uscire. Non riesco a trattenere i miei gemiti e Giovanna continua a muovere la mano fino a far uscire l'ultima goccia del mio seme.

Stremati, cadiamo sul letto nudi, uno di fianco all'altro, Giovanna si avvicina e posa la sua testa sul mio petto e io la abbraccio e con un gesto spontaneo di affetto inizio a baciarla e ad accarezzarla fino a che non è ora di prepararsi.

"Dovesti fare sempre mezza giornata a lavoro" - esclama Giovanna mentre si avvicina alla porta -
"
Passeresti qui tutte le tue mattinate?"
"Solo se poi mi prepari anche il pranzo"

E mentre la sua auto si avvia, mi saluta con un cenno della mano mentre io rimango li a guardarla e a pensare al nostro prossimo incontro.
 

Grandel

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Le avventure di Roberto e Giovanna - Il massaggio
Le avventure di Roberto e Giovanna - La prima volta

Quindici giorni sono passati molto in fretta, mia madre è tornata dalle sue ferie e le occasioni di vedermi con Giovanna sono meno frequenti, ma teniamo viva la nostra relazione clandestina grazie alla tecnologia. Ci sentiamo praticamente tutti i giorni, forse durante la giornata sento più lei che Federica, la mia fidanzata.
Parliamo di tutto, dello sport che ci accomuna, delle giornate di lavoro, delle sue giornate di studio e del suo futuro. Scherziamo, ci prendiamo in giro e ridiamo come matti e puntualmente, ogni chat, finisce sul fantasticare di come vorrei scoparla.

R: "Mi piace da morire quando ti siedi sopra di me e con la tua figa, inizi a strusciarti sul mio cazzo. Mi piace sentirla calda e bagnata sulla mia asta"
G: "Piace anche a me da morire, e ogni movimento che faccio mi fa venire sempre più voglia di sentirti dentro.."
G: "E poi mi piace quando mi stringi le tette..." - esclama all'improvviso
R: "Ti piace? E che sensazione ti da?"
G: "Mi fa eccitare, mi bagno e godo quando lo fai. Devi stringermele quando lo facciamo. Prendimi le tette e stringile mentre me lo metti dentro.. mi piace da impazzire"


Mi piace raccontarle i dettagli di quello che vorrei farle e lei piace sentire quello che le dico e ogni tanto si lascia andare ma sempre meno di quello che vorrei così, provo a stuzzicarla di più

R: "Giò hai qualche fantasia, o qualche sogno erotico che vorresti provare ma che non hai mai fatto?"
G: "Beh, non saprei"


risponde lei timidamente come sua consuetudine, ma io insisto, non voglio cedere questa volta. Così provo a scavare ancora nelle sue fantasie sperando di ottenere una riposta inaspettata

R: "Giò lo sai che di me puoi fidarti, non ti giudicherò qualunque fantasia tu abbia."
G: "Non ho paura che mi giudichi... è che non mi vengono in mente ora. Tu? Ne hai?" -
Ne approfitto e provo a raccontarle una mia fantasia sperando che lei si tranquillizzi e si apra con me
R: "Certo che ne ho.. ma te ne racconto solo due."
G: "Vediamo..."
R: "Mi piacerebbe che la prossima volta che scopiamo, quando sto per venire, tiro fuori il cazzo, tolgo il preservativo e ti schizzo sulle tette. E poi... mi stuzzica molto l'idea che qualcuno possa vederci..."
G: "È eccitante pensare che qualcuno possa vederci, ma non so ce la farei... lo sai sono timida. Però puoi venirmi sulle tette."
R: "E tu? Sei proprio sicura di non avere nessuna fantasia?? Proprio nessuna?" - provo ancora io speranzoso di riuscire a farla parlare
G: "Beh una in realtà ce l'ho... " - "Dimmela, voglio sentire le tue fantasie" - "Mi piacerebbe sedermi sulla tua faccia"
R: "E io non vedo l'ora che tu lo faccia. Perchè non ci vediamo una mattina di queste?"
G: "Sarebbe magnifico..."


Non resisto alla sua tentazione le chiedo se lei è libera il mattino seguente e risponde di si. Bene Giò andata!
Il giorno successivo, chiamo l'ufficio dicendo che non sarei potuto andare prima di pomeriggio per via di un imprevisto e attendo Giovanna che per le 10 arriva puntuale. La vedo camminare a passo svelto e deciso verso la mia porta, ha i capelli sciolti, e un leggins nero, scarpe da ginnastica chiare e un giacchetto bianco leggero. Indossa un grosso paio di occhiali da sole che le coprono gli occhi ma che lasciano vedere le sue labbra marchiate da un rossetto rosso fuoco.

R: "Ciao Giò, vieni entra pure"

Lei non mi risponde, attende che chiudo la porta, butta la borsa in terra, mi salta al collo ed inizia a baciarmi. "Andiamo su in camera tua, non voglio aspettare"
Entriamo in camera continuando a baciarci, le sfilo la maglia e oggi non indossa il reggiseno, afferro le tette con entrambi le mani le stringo ed inizio a succhiarle i capezzoli. La butto sul letto e sfilo la mia maglia, mi butto sopra di lei, le sue mani afferrano il mio sedere mentre la mia bocca divora il suo corpo. Sento il cazzo duro pronto per scoparla, lei se ne accorge e mi tira a se, spinge il mio cazzo verso la sua figa e inizia ad ansimare completamente eccitata. Faccio scivolare le mie mani sui suoi fianchi fino ad arrivare al leggins, e scendendo con tutto il corpo lo faccio scivolare, la prendo per le gambe e con forza la faggio girare. Il suo culo marmoreo è finalmente davanti ai miei occhi, sfilo insieme pantaloni e boxer e nudo salgo su di lei. Affondo la faccia sul suo culo mentre con le mani lo stringo, salgo su, con un braccio la cingo passandolo sotto al suo corpo e, afferrando e stringendo con una mano la sua tetta, le sussurro all'orecchio - "voglio che mi scopi la faccia".
Giovanna non se lo fa ripetere due volte, mi fa alzare e mi spinge sul letto, si mette in piedi davanti a me e sfila il suo perizoma. Finalmente la vedo nuda, le sue sode e piccole tette con i capezzoli turgidi e la sua figa completamente depilata ma estremamente carnosa che cola liquido vaginale per l'eccitazione. Si siede sulla mia faccia frontalmente, prende le mie mani e le porta sulle sue tette, stringimele mi chiede con voce decisa e inizia a muoversi con la figa sul mio volto. La sento che ansima, che gode, e io mi sento come fossi una sua preda, la mia lingua scorre sul suo corpo ed è lei che decida dove deve andare. Ondeggia, senza fermarsi mai, la fa scivolare sul suo ano soffermandosi per sentire la mia lingua bagnata su di lui, per poi tornare a muoversi e riportare la sua figa ormai completamente bagnata sulla mia lingua. Danza sul mio viso, i suoi movimenti sono sempre più intensi e veloci, così come i suoi gemiti, io non decido più nulla posso solo soddisfare la mia padrona. Improvvisamente il suo corpo inizia a vibrare quasi come in preda a brividi di freddo, sempre più intensi io quasi non capisco cosa succede fino a quando la sento urlare di piacere.. un orgasmo le attraversa il corpo e non riesce più a controllare i suoi muscoli. Il mio cazzo è sempre più duro, e lei non è ancora soddisfatta... non mi fa alzare, si sposta indietro, lo prende in mano e se lo infila nella figa e riprende a muoversi come quando era sulla mia faccia, si muove quasi a sembrare posseduta. Posseduta dal demonio della lussuria. Mentre ondeggia col suo culo si avvicina al mio orecchio sussurrandomi - "dimmi quando stai per venire, voglio vedere il tuo sperma schizzare sulle mie tette" - e io in preda a lei posso solo che annuire. Le sue parole hanno un effetto devastante su di me e sento che sto per venire. - "Giò sto per venire.." - alla sua espressione di godimento prende posto un ghigno, si alza e mi fa alzare in piedi, lei si mette in ginocchio davanti a me, prende il mio cazzo in mano e inizia a fare velocemente su e giù e in pochi secondi sento il mio sperma uscire. Non riesco a trattenere i miei gemiti e Giovanna continua a muovere la mano fino a far uscire l'ultima goccia del mio seme.

Stremati, cadiamo sul letto nudi, uno di fianco all'altro, Giovanna si avvicina e posa la sua testa sul mio petto e io la abbraccio e con un gesto spontaneo di affetto inizio a baciarla e ad accarezzarla fino a che non è ora di prepararsi.

"Dovesti fare sempre mezza giornata a lavoro" - esclama Giovanna mentre si avvicina alla porta -
"
Passeresti qui tutte le tue mattinate?"
"Solo se poi mi prepari anche il pranzo"

E mentre la sua auto si avvia, mi saluta con un cenno della mano mentre io rimango li a guardarla e a pensare al nostro prossimo incontro.
Giovanna l’amante numero 1. Bella storia ancora, complimenti
 
OP
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Davvero bella storia...e bella esperienza, ammetto che non ho mai trovato donne cosi giovani..cosi ottime...
Beh devo dire che le giovani di oggi sono molto più intraprendenti di quelle di una decina di anni fa. Fortunatamente giovanna mi regala grandi soddisfazioni, spero di rivederla presto appena finirà la quarantena. Avete qualche suggerimento per il futuro incontro?
 

PornoSide

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Beh devo dire che le giovani di oggi sono molto più intraprendenti di quelle di una decina di anni fa. Fortunatamente giovanna mi regala grandi soddisfazioni, spero di rivederla presto appena finirà la quarantena. Avete qualche suggerimento per il futuro incontro?
Be...la domanda sorge spontanea...ma sto culetto sodo te l’ha dato?

Sono stato con coetanea e con con donne più piccole di 4/5 anni...mi hanno tutte deluso...una come Giovanna di 22 anni...be...sarebbe più del doppio dell differenza chissà
Oramai per esperienza personale sembra che solo le over 40 mi sappiano soddisfare
 
OP
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Be...la domanda sorge spontanea...ma sto culetto sodo te l’ha dato?

Sono stato con coetanea e con con donne più piccole di 4/5 anni...mi hanno tutte deluso...una come Giovanna di 22 anni...be...sarebbe più del doppio dell differenza chissà
Oramai per esperienza personale sembra che solo le over 40 mi sappiano soddisfare
Sto scrivendo altri incontri che ho avuto con Giovanna se ti andrà di leggere anche quelli, forse più avanti avrai la risposta alla tua domanda
 

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