Esperienza reale Le memorie di Elena

CAPITOLO 6 – CONFESSIONE

Nei giorni successivi Elena era davvero sconvolta. Il suo umore era nero, giù di morale, tanto che persino Arianna e Luca se ne erano accorti.

Spesso l’amica preoccupata le chiedeva se andava tutto bene, ma lei si limitava a divagare o a rispondere con semplici ‘si grazie’.

In realtà tormentava se stessa sentendosi un triplo senso di colpa addosso che non riusciva a scrollarsi di dosso. Il primo perché di fatto spiava i due amici che l’avevano accolta quasi come una figlia in un loro momento di intimità personale. Il secondo perché si era trovata a desiderare ardentemente il marito di un’altra donna e non una qualsiasi, la sua migliore amica a cui aveva fatto da testimone di nozze. Il terzo perché le era stato sempre spiegato come la masturbazione fosse una cosa sbagliata, un peccato da non fare. Il tutto diventava infinitamente più pesante dovendo triturarlo, sminuzzarlo, digerirlo da sola, nei suoi silenzi, nel suo sguardo a volte perso nel vuoto, senza potersi confidare.

Una sera che Luca era fuori per una cena di lavoro all’ennesima domanda di Arianna -come stai?- Elena, sommersa dal peso di quello che si portava dentro trovò un coraggio che non pensava di avere.

Come un fiume in piena confessò alla sua amica tutto, ma tutto tutto. Le raccontò di come i ‘suoni’ dei suoi rapporti sessuali con Luca giungessero inequivocabili alla sua stanza, di come lei cercasse di non ascoltare ma non ci riusciva, non poteva. Spiegò apertamente come questo la turbasse e come le facesse venire in mente pensieri sul sesso che non voleva avere ma che non riusciva a non avere. Infine in lacrime raccontò della sera di Capodanno, di come sentendoli fare più rumore si era eccitata, di come la mano le era scivolata fin dentro le mutandine e a sguardo basso, come chi confessa un omicidio alla corte, raccontò come ebbe il suo primo orgasmo. In tutto il racconto omise solo una cosa, un piccolo dettaglio, non osò confessare ad Arianna l’attrazione sempre più forte che provava per Luca.

Elena rimase ancora più stranita quando si rese conto che l’amica non era per nulla sconvolta.

Arianna dal canto suo si era sempre masturbata fin da ragazzina, nonostante i divieti della sua fede, era giunta al compromesso che il corpo voleva la sua parte e che il peccato non fosse poi così grave. Era tuttalpiù stupita di come l’amica a 25 anni fosse riuscita a non masturbarsi mai neanche una volta nella sua vita.

Inoltre in passato, sia da sola che con Luca, le era capitato di sentire vicini di casa, o di camera di hotel in vacanza fare sesso e la cosa l’aveva molto eccitata, arrivando anche lei in qualche occasione a masturbarsi con i gemiti di questi estranei in sottofondo.

Il risultato fu che si sentiva più in colpa lei per aver creato questa situazione e messo così in difficoltà l’amica di quanto non fosse infastidita dal comportamento di Elena.

Arianna disse però anche che i rapporti sessuali in una coppia erano fondamentali, che si sarebbe impegnata a sfruttare maggiormente i momenti in cui Elena era fuori casa, ma che essendo entrambi lavoratori era chiaro che i momenti prediletti per il sesso fossero il venerdì e il sabato sera a letto e che lei ce l’avrebbe messa tutta per essere meno rumorosa ma che non vi avrebbe rinunciato.

Elena si impegnò ad ascoltare un po’ di musica con le cuffie per non mettere Arianna in soggezione e lasciar godere alla coppia la loro intimità.

Il discorso si spostò poi sul tema masturbazione. Arianna spiegò all’amica come la vedeva invitandola ad essere più morbida sulle sue posizioni e più accomodante con se stessa. Era una brava ragazza, seria, che si impegnava nella vita e nelle relazioni. Non doveva sentirsi in colpa per avere dei bisogni fisiologici e tantomeno nell’accontentarli.

Le due finirono la discussione abbracciandosi ed Elena si impegnò a riflettere su quello che le aveva detto l’amica .

Per tutta la settimana successiva Arianna si mise subito a letto senza dare a Luca il tempo di approcciarla. Luca poi partì quattro giorni per lavoro. Quando torno, sabato sera, erano dieci giorni che non facevano sesso.

Arianna lo aspettava in camera, quando lui entrò gli saltò addosso. Lo baciò, lo fece sdraiare sul letto e lo spogliò. Con le mani e con la bocca lavorò con passione il membro di Luca fino a farlo diventare duro. Tolse il pigiama e salì sul marito iniziando a cavalcarlo.

Si muoveva su e giù facendo scivolare il cazzo di Luca dentro di lei. Amava stare sopra, amava stringere tra le cosce le gambe del marito, amava cavalcare quel toro che le stava dentro, riempiendo le cavità del suo piacere, scivolando sinuosamente, strusciando nel suo interno.

Mentre godeva un pensiero che era rimasto in fondo al suo inconscio riemerse. Pensò ad Elena, penso alla loro discussione di qualche settimana prima e non poté non pensare a cosa stesse facendo in quel momento.

Sicuramente come concordato stava ascoltando la musica con le cuffie. E se no? Se invece non stava rispettando l’accordo e in quel momento si stava masturbando?

Arianna rimase sconvolta quando si rese conto che quel pensiero non la infastidiva, anzi. Sentì l’eccitazione salire sempre più forte. Prese le mani di Luca e e le portò sui suoi seni, gemette quando lui strinse. Cercava di tenere il culo sempre più schiacciato e contratto contro le gambe di Luca, per sentire il suo cazzo sempre più nel profondo di lei. Buttò la testa all’indietro e pensò.

Pensò a Elena che si masturbava nella stanza accanto, pensò ad Elena che non era più nella sua stanza ma seduta sulla seggiola a fianco al loro letto e che si masturbava guardandoli scopare. Pensò ad Elena che le stava stringendo e succhiando i capezzoli mentre il marito la prendeva e in quei pensieri si perse e godette, godette come poche volte le era successo, tremando durante l’orgasmo e accasciandosi sul corpo del marito quasi sperando che Elena l’avesse sentita urlare tutto il suo godimento.

Nella stanza a fianco Elena era sdraiata a letto, le cuffiette nelle orecchie e l’altra parte del cavo attaccata al telefono.

Stava pensando. Ci aveva provato, nessuno avrebbe potuto dire che non ci aveva provato.

La verità però era che la musica era spenta già da una decina di minuti, Elena era sudata e le sue mutandine erano bagnate degli umori esplosi da lei quando pochi secondi prima si era data il suo secondo orgasmo e questa volta senza tirarsi indietro, con la mano che muoveva il suo grilletto fino all’ultimo secondo, che tanto non era colpa sua perché la mano non era la sua ma quella di Luca che la inondava di piacere e non doveva neanche sentirsi in colpa perché Arianna era lì che li guardava compiaciuta.
Fantastico!
 

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CAPITOLO 7 – UN NUOVO EQUILIBRIO

Passarono diversi mesi da quella notte, mesi in cui i precedenti episodi sembravano dimenticati e in casa si ristabilì un armonioso equilibrio. Questo non voleva dire che ognuno dei protagonisti al suo interno non si portasse molte cose dentro.

Se all’epoca Luca era ancora ignaro di quello che lo circondava e continuava a vivere la sua vita con sua moglie e l’amica con cui ormai vi era un rapporto quasi parentale, tant’è che lui scherzosamente spesso la chiamava ‘la mia bambina’; lo stesso non si poteva dire per le due protagoniste femminili del racconto.

La più serena era sicuramente Arianna. Donna matura, che da giovane aveva lavorato molto su se stessa e sul sapersi accettare, era giunta alla conclusione che non ci fosse niente di male, ne di strano nell’eccitarsi al pensiero che Elena potesse ascoltare i momenti intimi con suo marito. Più difficile era stato accettare il fatto che anche l’idea che Elena potesse partecipare ai loro rapporti la faceva fantasticare, ma anche su questo aveva concluso che alla fine da ormai sette anni il sesso con suo marito, per quanto sempre molto soddisfacente, era standardizzato e che quindi una piccola fantasia fuori dalla normalità non fosse nulla di strano. Queste idee avevano anche migliorato i rapporti con suo marito: spesso Arianna era più sciolta, più spinta al pensiero che Elena li stesse ascoltando. Aveva iniziato ad utilizzare il ‘dirty talking’ e ad esplorare posizioni sempre nuove.

L’equilibrio, per quanto precario, che si era conquistata Elena, era invece stato più complesso da raggiungere. La ragazza era arrivata alla conclusione, che con la sua idea di non fare sesso prima del matrimonio, che voleva assolutamente rispettare, ed essendo questo ancora molto lontano da raggiungere senza neanche un fidanzato, la masturbazione fosse l’unica strada percorribile e che in questo non ci fosse poi nulla di grave. Fu così che per Elena diventò una pratica a cui ricorreva sempre di più e non solo ascoltando l’intimità dei suoi due amici. Spesso era solita masturbarsi fantasticando nel suo letto quando Arianna e Luca non c’erano e ultimamente era anche arrivata a guardare qualche porno. Molto più complessa era invece la gestione dei suoi sentimenti per Luca. Per diverso tempo si era chiesta se il suo non fosse solo una specie di complesso di Elettra. Aveva trovato in Luca una seconda figura paterna, protettivo, sempre dolce e gentile nei suoi confronti. Si interessava a lei come nessuno mai prima, chiedendole delle sue giornate, del suo lavoro, dei suoi sogni. Nella quotidianità di casa vedeva come ai suoi occhi fosse un marito splendido con Arianna. Ecco la risposta alla sua domanda era si, ma non solo: sicuramente in parte era incappata in una specie di complesso ma vi era molto di più, era veramente innamorata di Luca. Lavorò molto sull’accettare questo desiderio irraggiungibile. Luca era evidentemente innamorato di Arianna, era suo marito e Arianna era la sua migliore amica. Non c’era spazio per lei nella vita di Luca, lo sapeva e nelle settimane aveva imparato ad accettarlo. C’era però uno spazio in cui Luca poteva essere suo, anzi lei poteva essere di Luca. Quando sentiva i due sposi fare sesso, immaginava come ci fosse lei al posto di Arianna, come Luca la prendesse, la baciasse, le desse piacere, la amasse e quando Arianna lo decideva con le sue urla anche lei arrivava ad uscire dalla sua concezione del sesso e si lasciava scopare dal suo amato. Anche sola in camera sua le sue mani diventavano quelle di Luca che le accarezzavano tutto il corpo soffermandosi sapientemente nei punti a cui lei piaceva di più. Persino quando guardava un porno i protagonisti erano in realtà lei e Luca ed era lì che il suo amato le faceva tutte quelle cose che prima di vederle non avrebbe neanche potuto immaginare.

Fu appunto in questo precario equilibrio che si arrivò a quel venerdì di metà giugno che era il compleanno di Luca.

I due sposi erano soliti festeggiare con una cena romantica ma quell’anno avevano invitato anche Elena, un po’ per non lasciarla sola a cena, un po’ perché ormai dopo nove mesi di convivenza la ritenevano a tutti gli effetti un membro della famiglia.

Quando Luca uscì dal bagno dopo aver fatto la doccia ed essersi vestito fu immediatamente rimproverato.

-era ora-

- guarda che sono stato dentro mezz’ora ,non di più –

- si ma dobbiamo essere al ristorante tra un’ora ed io e Elena dobbiamo ancora farci la doccia-

- ma come dovete ancora lavarvi? Avete finito di lavorare alle due oggi e ancora non vi siete lavate?-

- eh non cominciamo…- classica esclamazione di sua moglie per chiudere una discussione in cui era palesemente in difficoltà

- vabbè non ce la facciamo, chiamo il ristorante –

- no dai ce la facciamo… Elena ti scoccia se facciamo la doccia insieme?-

Arianna pronunciò quella frase senza alcuna malizia, senza nessun retro pensiero e altrettanto fu la risposta affermativa di Elena.

Elena arrivò per prima in bagno, si spogliò, aprì l’acqua e si mise sotto la doccia.

Poco dopo arrivò Arianna. La vista dell’amica nuda sotto la doccia le provocò un piccolo brivido a cui cercò di non dare peso. Anche lei si spogliò e si mise sotto la doccia, ma per tutto il tempo osservò e studiò l’amica.

Tutto sommato, nonostante lei avesse sette anni di più, aveva un fisico più bello. Più slanciata e sinuosa rispetto all’amica bassetta e leggermente in carne, era però colpita e quasi interessata al seno di Elena. Le sue erano due pere mature e succose, la quarta della venticinquenne Elena che probabilmente quando sarebbe entrata negli -enta sarebbe crollata, erano ancora oggi invece due splendide mele tonde e acerbe. Non poté non notare i capezzoli, due grossi spuntoni duri che lei che aveva i capezzoli praticamente piatti, che spesso Luca doveva tirarli con le dita per poterli succhiare, invidiava profondamente.

Dall’altra parte quando guardò più in basso non poté non notare come Elena probabilmente non si era mai depilata il pube nella vita. Una folta foresta scura la ricopriva totalmente.

La doccia era stretta, il pelo dell’amica le accarezzava le cosce, così come i capezzoli duri le sbattevano contro. Sentiva qualcosa ma non sapeva bene cosa e soprattutto non sapeva perché. Aveva la pelle d’oca e sentiva il seno indurirsi e non capiva se era per l’acqua tiepida o per la vista dell’amica.

Elena dal canto suo guardando l’amica sentì tutta la differenza tra loro due. Arianna aveva un fisico splendido rispetto al suo e non stentava a credere come a Luca potesse piacere. Notò come il pube della sua amica fosse completamente depilato, come quello di una bambina.

-come mai lo tieni così? –

- più facile da gestire, meno scomodo con l’intimo, meno sudore d’estate e poi a Luca piace così –

-davvero a Luca piace così?-

- si, oppure a volte anche con una fine striscia di pelo ma non di più –

Le due finirono la doccia, si vestirono e andarono con Luca al ristorante dove la strana famiglia passò una piacevole serata fino al momento in cui rientrarono a casa.
 
CAPITOLO 7 – UN NUOVO EQUILIBRIO

Passarono diversi mesi da quella notte, mesi in cui i precedenti episodi sembravano dimenticati e in casa si ristabilì un armonioso equilibrio. Questo non voleva dire che ognuno dei protagonisti al suo interno non si portasse molte cose dentro.

Se all’epoca Luca era ancora ignaro di quello che lo circondava e continuava a vivere la sua vita con sua moglie e l’amica con cui ormai vi era un rapporto quasi parentale, tant’è che lui scherzosamente spesso la chiamava ‘la mia bambina’; lo stesso non si poteva dire per le due protagoniste femminili del racconto.

La più serena era sicuramente Arianna. Donna matura, che da giovane aveva lavorato molto su se stessa e sul sapersi accettare, era giunta alla conclusione che non ci fosse niente di male, ne di strano nell’eccitarsi al pensiero che Elena potesse ascoltare i momenti intimi con suo marito. Più difficile era stato accettare il fatto che anche l’idea che Elena potesse partecipare ai loro rapporti la faceva fantasticare, ma anche su questo aveva concluso che alla fine da ormai sette anni il sesso con suo marito, per quanto sempre molto soddisfacente, era standardizzato e che quindi una piccola fantasia fuori dalla normalità non fosse nulla di strano. Queste idee avevano anche migliorato i rapporti con suo marito: spesso Arianna era più sciolta, più spinta al pensiero che Elena li stesse ascoltando. Aveva iniziato ad utilizzare il ‘dirty talking’ e ad esplorare posizioni sempre nuove.

L’equilibrio, per quanto precario, che si era conquistata Elena, era invece stato più complesso da raggiungere. La ragazza era arrivata alla conclusione, che con la sua idea di non fare sesso prima del matrimonio, che voleva assolutamente rispettare, ed essendo questo ancora molto lontano da raggiungere senza neanche un fidanzato, la masturbazione fosse l’unica strada percorribile e che in questo non ci fosse poi nulla di grave. Fu così che per Elena diventò una pratica a cui ricorreva sempre di più e non solo ascoltando l’intimità dei suoi due amici. Spesso era solita masturbarsi fantasticando nel suo letto quando Arianna e Luca non c’erano e ultimamente era anche arrivata a guardare qualche porno. Molto più complessa era invece la gestione dei suoi sentimenti per Luca. Per diverso tempo si era chiesta se il suo non fosse solo una specie di complesso di Elettra. Aveva trovato in Luca una seconda figura paterna, protettivo, sempre dolce e gentile nei suoi confronti. Si interessava a lei come nessuno mai prima, chiedendole delle sue giornate, del suo lavoro, dei suoi sogni. Nella quotidianità di casa vedeva come ai suoi occhi fosse un marito splendido con Arianna. Ecco la risposta alla sua domanda era si, ma non solo: sicuramente in parte era incappata in una specie di complesso ma vi era molto di più, era veramente innamorata di Luca. Lavorò molto sull’accettare questo desiderio irraggiungibile. Luca era evidentemente innamorato di Arianna, era suo marito e Arianna era la sua migliore amica. Non c’era spazio per lei nella vita di Luca, lo sapeva e nelle settimane aveva imparato ad accettarlo. C’era però uno spazio in cui Luca poteva essere suo, anzi lei poteva essere di Luca. Quando sentiva i due sposi fare sesso, immaginava come ci fosse lei al posto di Arianna, come Luca la prendesse, la baciasse, le desse piacere, la amasse e quando Arianna lo decideva con le sue urla anche lei arrivava ad uscire dalla sua concezione del sesso e si lasciava scopare dal suo amato. Anche sola in camera sua le sue mani diventavano quelle di Luca che le accarezzavano tutto il corpo soffermandosi sapientemente nei punti a cui lei piaceva di più. Persino quando guardava un porno i protagonisti erano in realtà lei e Luca ed era lì che il suo amato le faceva tutte quelle cose che prima di vederle non avrebbe neanche potuto immaginare.

Fu appunto in questo precario equilibrio che si arrivò a quel venerdì di metà giugno che era il compleanno di Luca.

I due sposi erano soliti festeggiare con una cena romantica ma quell’anno avevano invitato anche Elena, un po’ per non lasciarla sola a cena, un po’ perché ormai dopo nove mesi di convivenza la ritenevano a tutti gli effetti un membro della famiglia.

Quando Luca uscì dal bagno dopo aver fatto la doccia ed essersi vestito fu immediatamente rimproverato.

-era ora-

- guarda che sono stato dentro mezz’ora ,non di più –

- si ma dobbiamo essere al ristorante tra un’ora ed io e Elena dobbiamo ancora farci la doccia-

- ma come dovete ancora lavarvi? Avete finito di lavorare alle due oggi e ancora non vi siete lavate?-

- eh non cominciamo…- classica esclamazione di sua moglie per chiudere una discussione in cui era palesemente in difficoltà

- vabbè non ce la facciamo, chiamo il ristorante –

- no dai ce la facciamo… Elena ti scoccia se facciamo la doccia insieme?-

Arianna pronunciò quella frase senza alcuna malizia, senza nessun retro pensiero e altrettanto fu la risposta affermativa di Elena.

Elena arrivò per prima in bagno, si spogliò, aprì l’acqua e si mise sotto la doccia.

Poco dopo arrivò Arianna. La vista dell’amica nuda sotto la doccia le provocò un piccolo brivido a cui cercò di non dare peso. Anche lei si spogliò e si mise sotto la doccia, ma per tutto il tempo osservò e studiò l’amica.

Tutto sommato, nonostante lei avesse sette anni di più, aveva un fisico più bello. Più slanciata e sinuosa rispetto all’amica bassetta e leggermente in carne, era però colpita e quasi interessata al seno di Elena. Le sue erano due pere mature e succose, la quarta della venticinquenne Elena che probabilmente quando sarebbe entrata negli -enta sarebbe crollata, erano ancora oggi invece due splendide mele tonde e acerbe. Non poté non notare i capezzoli, due grossi spuntoni duri che lei che aveva i capezzoli praticamente piatti, che spesso Luca doveva tirarli con le dita per poterli succhiare, invidiava profondamente.

Dall’altra parte quando guardò più in basso non poté non notare come Elena probabilmente non si era mai depilata il pube nella vita. Una folta foresta scura la ricopriva totalmente.

La doccia era stretta, il pelo dell’amica le accarezzava le cosce, così come i capezzoli duri le sbattevano contro. Sentiva qualcosa ma non sapeva bene cosa e soprattutto non sapeva perché. Aveva la pelle d’oca e sentiva il seno indurirsi e non capiva se era per l’acqua tiepida o per la vista dell’amica.

Elena dal canto suo guardando l’amica sentì tutta la differenza tra loro due. Arianna aveva un fisico splendido rispetto al suo e non stentava a credere come a Luca potesse piacere. Notò come il pube della sua amica fosse completamente depilato, come quello di una bambina.

-come mai lo tieni così? –

- più facile da gestire, meno scomodo con l’intimo, meno sudore d’estate e poi a Luca piace così –

-davvero a Luca piace così?-

- si, oppure a volte anche con una fine striscia di pelo ma non di più –

Le due finirono la doccia, si vestirono e andarono con Luca al ristorante dove la strana famiglia passò una piacevole serata fino al momento in cui rientrarono a casa.
Ciao @Captain Achab Continuero' a leggerti e a...mmmm....ma è l'ultimo capitolo che pubblico in quanto non mi sembra venga apprezzato. Un abbraccio.
 

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Ciao @Captain Achab Continuero' a leggerti e a...mmmm....ma è l'ultimo capitolo che pubblico in quanto non mi sembra venga apprezzato. Un abbraccio.
Fino ad ora non ho fatto apprezzamenti in merito però posso dire che è utile, permette di aver tutti i racconti insieme in modo ordinato, per me puoi anche continuare. Grazie per quelli già fatti
 
Si aspetta una fine x commenti...però se ti servono x proseguire be,ottimamente scritto,ben delineati protagonisti scene che ti sembra di vedere....solo da continuare al più presto
 
CAPITOLO 8 – IL BLU È UN COLORE CALDISSIMO

Arrivati a casa i tre si prepararono per andare a dormire. Ormai la notte faceva caldo, Arianna e Luca dormivano in intimo mentre Elena indossava un pigiama corto con maglietta e pantaloncino.

Mentre Luca stava lavando i denti Elena entrò in camera degli sposi per chiedere consiglio ad Arianna su un ordine che stava facendo su amazon. Arianna in quel momento si stava slacciando il reggiseno rimanendo in mutandine e prosegui nell’operazione pensando che tanto ormai l’amica l’aveva già vista nuda. Elena infatti non vi diede tanto peso e le due si sdraiarono sul letto a guardare insieme il telefono. Fu più spiazzata quando in camera arrivò Luca indossando solo dei boxer aderenti. Dopo nove mesi di convivenza non era certo la prima volta che vedeva Luca così ma la cosa smuoveva sempre qualcosa in mezzo alle sue gambe.

Luca si sdraiò sul letto, spense la luce e accese la TV facendo un po’ di zapping. Dopo qualche minuto Arianna cominciò quasi ad urlare

-Ferma! Ferma! Torna indietro voglio vedere quello, me ne hanno parlato bene-

Luca tornò indietro di un paio di canali dove era da poco iniziato il film ‘La vita di Adele’. Arianna invitò Elena a fermarsi con loro a vedere il film e i tre si misero comodi, Luca al suo posto alla destra del letto, Elena a sinistra e Arianna in mezzo tra i due.

Per chi non lo conosce, il film si caratterizza per diverse scene hot, soprattutto nella prima parte, che culminano verso la metà del film in una scena molto lunga e realistica di sesso tra le due protagoniste.

Inutile dire che per tutti e tre la situazione era intrigante. In camera non volava una mosca e ognuno si sentiva stuzzicato dalle scene più spinte del film.

Quando il film si inoltrò nella scena clou la carica erotica accumulata dai tre era abbastanza elevata.

Mentre guardava quella scena Luca ebbe un’erezione. Arianna vide i boxer del marito gonfiarsi. Si girò verso Elena, la ragazza con uno sguardo indecifrabile, stava fissando la tv. Si mise sul fianco, dando completamente le spalle all’amica e continuando a guardare il film portò il pollice e l’indice sui boxer del marito, iniziando a percorrere delicatamente avanti e indietro la lunghezza dell’asta.

Andò avanti per qualche minuto, la visione a video di quelle due ragazze che facevano sesso e di quella reale del pene di Luca sempre più duro la facevano eccitare.

Abbassò i boxer ed estrasse il cazzo del marito già bello duro e gonfio. Luca reagì di scatto coprendosi e guardandola con uno sguardo che diceva ‘ma cosa fai? Sei pazza?’ e con la testa fece un cenno verso Elena che sdraiata dietro sua moglie non riusciva a vedere.

Arianna si voltò verso Elena e vide l’amica girarsi di scatto verso la TV. Li stava guardando. Si voltò di nuovo verso il marito ma non voleva interrompere quel momento così eccitante e invece di avvisarlo che Elena fosse sveglia, con uno spelling silenzioso disse – sta dor-men-do-.

Luca si rilassò continuando a guardare la TV. Arianna allungò di nuovo la mano raggiungendo l’asta del marito ancora dura. Mise l’altra mano alla base del cazzo, massaggiando ogni tanto le palle. Sapeva che Luca adorava le sue seghe. Più volte si era complimentato dicendole che sapeva toccarlo come lui stesso avrebbe fatto e che era bravissima nel cogliere quando cambiare il ritmo e in che modo condurlo all’orgasmo. Questo nel tempo le aveva dato una personale sicurezza per cui adorava masturbare il marito sentendosi pienamente a suo agio con quel cazzo tra le mani.

Smise di guardare la TV e si concentrò sul membro, nonostante la penombra ne scorgeva le venature, la cappella, tutta la sua durezza. Desiderava dare piacere al marito nel giorno del suo compleanno e si bagnò quando pensò ad Elena che li stava guardando. Avrebbe voluto che l’amica la toccasse, che approfittasse delle sue pere all’aria per assaporarle. Che anche lei potesse avere delle mani nelle sue mutandine che le dessero piacere.

Segava il marito lento, poi forte, poi allentava la presa qualche secondo per lasciare che crescesse dentro le sue mani e poi di nuovo a segarlo. Il cazzo di Luca iniziò a pulsare, lei strinse. Percepì le cosce del marito contrarsi, conosceva quel momento, afferrò la cappella e sego più forte che poteva finché il cazzo non ebbe uno spasmo e lo sperma schizzò. Lei cercò di tamponare stringendo la cappella. La sborra le inondò la mano. Rinsavì per qualche secondo, forse si era spinta davvero troppo in là stavolta. Poi l’eccitazione ebbe il sopravvento e non riuscì a trattenersi. Chinò la testa sul cazzo di Luca che si stava ammosciando e leccò tutto lo sperma, per poi accasciarsi abbracciata sul marito che iper rilassato sembrava in procinto di addormentarsi.

Qualche minuto prima Elena stava guardando la TV. Non aveva mai pensato fino a quel momento ad un rapporto sessuale saffico e il pensiero non la eccitava più di tanto. Percepì qualcosa muoversi alla sua destra e si girò a guardare. Rimase con lo sguardo fisso per qualche secondo per capire se quello che stava vedendo fosse vero. Il braccio di Arianna si muoveva con un movimento regolare. Anche se il corpo dell’amica copriva la sua visuale era evidente che la sua mano finisse all’altezza del pube di Luca.

Continuava a fissare senza riuscire a staccare lo sguardo e i suoi sentimenti erano contrastanti. Non poteva credere che Arianna stesse facendo una cosa del genere con lei nel letto. Perché per quanto in quei nove mesi Elena si fosse leggermente aperta al sesso, era pur sempre Elena. Come poteva Arianna fare una cosa del genere con un’altra persona li presente? Veramente l’amica non aveva filtri del genere?

Dall’altra parte il gesto non le era indifferente e non poteva non pensare che la mano di Arianna in quel momento stesso toccando il corpo di Luca, uno dei suoi più grandi desideri.

Percepì qualche movimento, poi gli amici sussurrarsi qualcosa, Arianna si girò di scatto verso di lei e lei fece lo stesso verso la TV sperando con tutto il cuore che con l’aiuto della penombra l’amica non avesse visto il suo movimento.

Rimase a fissare la TV per qualche minuto poi però la curiosità prese il sopravvento. Si voltò di nuovo verso destra e quello che vide la fece trasalire. Arianna aveva leggermente ruotato il bacino, quasi a farlo apposta per aprire la sua visuale all’altezza del pube di Luca.

Dentro di lei l’eccitazione, il desiderio, la perversione esplosero. Il fallo di Luca era lì davanti a lei eretto e duro come un palo di marmo. Era la prima volta nella sua vita che vedeva un cazzo dal vivo ed era quello dell’uomo che più desiderava al mondo.

A poco valsero tutti i discorsi, i ragionamenti che si era fatta fino a quel momento e che l’avevano portata ad accettare silenziosamente che Luca non sarebbe mai stato suo. Lo voleva. Voleva quel pene tra le mani, voleva potergli dare lei piacere, voleva urlargli ‘ecco Luca, anche io posso farti godere’. Ma invece era lì relegata a spettatrice passiva e questo era tutto ciò che poteva avere.

Quando vide la mano di Arianna accelerare e inaspettatamente degli schizzi uscire dal membro stava letteralmente impazzendo, si sentì calda e sudata. Percepiva il suo seno duro, i capezzolo turgidi e l’umido in mezzo alle sue gambe.

Poi successe qualcosa di inaspettato che la sconvolse, Arianna si chinò sul cazzo di Luca e lo prese in bocca. Ancora una volta dobbiamo ricordare che anche rotti alcuni muri Elena era pur sempre Elena. La vista di quella pratica la sconvolse. Capì perfettamente che il pene doveva ancora essere bagnato dallo sperma e che Arianna lo stava ingoiando. La cosa la schifò e rimase sconvolta da quanto l’amica fosse perversa e peccaminosa ai suoi occhi.

Arianna si accasciò su Luca. Dopo qualche minuto i due sembravano addormentati. Elena invece era vigile e continuava a pensare. Pensava ad Arianna che aveva fatto cose che lei non avrebbe potuto immaginare, che non era evidentemente in grado di porsi un limite, di considerare la sua presenza, di fermare la sua libido.

Dall’altra parte continuava a pensare al cazzo di Luca, alla sua erezione, a come la mano che lo segava lo muovesse armoniosamente su e giù. Pensava a quello scoppio di piacere che aveva visto per la prima volta e a come avesse voluto essere lei a darglielo.

Più passavano i minuti più erano questi secondi pensieri a prendere il sopravvento ed Elena si alzò di scatto dal letto uscendo dalla stanza.
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CAPITOLO 8 – IL BLU È UN COLORE CALDISSIMO

Arrivati a casa i tre si prepararono per andare a dormire. Ormai la notte faceva caldo, Arianna e Luca dormivano in intimo mentre Elena indossava un pigiama corto con maglietta e pantaloncino.

Mentre Luca stava lavando i denti Elena entrò in camera degli sposi per chiedere consiglio ad Arianna su un ordine che stava facendo su amazon. Arianna in quel momento si stava slacciando il reggiseno rimanendo in mutandine e prosegui nell’operazione pensando che tanto ormai l’amica l’aveva già vista nuda. Elena infatti non vi diede tanto peso e le due si sdraiarono sul letto a guardare insieme il telefono. Fu più spiazzata quando in camera arrivò Luca indossando solo dei boxer aderenti. Dopo nove mesi di convivenza non era certo la prima volta che vedeva Luca così ma la cosa smuoveva sempre qualcosa in mezzo alle sue gambe.

Luca si sdraiò sul letto, spense la luce e accese la TV facendo un po’ di zapping. Dopo qualche minuto Arianna cominciò quasi ad urlare

-Ferma! Ferma! Torna indietro voglio vedere quello, me ne hanno parlato bene-

Luca tornò indietro di un paio di canali dove era da poco iniziato il film ‘La vita di Adele’. Arianna invitò Elena a fermarsi con loro a vedere il film e i tre si misero comodi, Luca al suo posto alla destra del letto, Elena a sinistra e Arianna in mezzo tra i due.

Per chi non lo conosce, il film si caratterizza per diverse scene hot, soprattutto nella prima parte, che culminano verso la metà del film in una scena molto lunga e realistica di sesso tra le due protagoniste.

Inutile dire che per tutti e tre la situazione era intrigante. In camera non volava una mosca e ognuno si sentiva stuzzicato dalle scene più spinte del film.

Quando il film si inoltrò nella scena clou la carica erotica accumulata dai tre era abbastanza elevata.

Mentre guardava quella scena Luca ebbe un’erezione. Arianna vide i boxer del marito gonfiarsi. Si girò verso Elena, la ragazza con uno sguardo indecifrabile, stava fissando la tv. Si mise sul fianco, dando completamente le spalle all’amica e continuando a guardare il film portò il pollice e l’indice sui boxer del marito, iniziando a percorrere delicatamente avanti e indietro la lunghezza dell’asta.

Andò avanti per qualche minuto, la visione a video di quelle due ragazze che facevano sesso e di quella reale del pene di Luca sempre più duro la facevano eccitare.

Abbassò i boxer ed estrasse il cazzo del marito già bello duro e gonfio. Luca reagì di scatto coprendosi e guardandola con uno sguardo che diceva ‘ma cosa fai? Sei pazza?’ e con la testa fece un cenno verso Elena che sdraiata dietro sua moglie non riusciva a vedere.

Arianna si voltò verso Elena e vide l’amica girarsi di scatto verso la TV. Li stava guardando. Si voltò di nuovo verso il marito ma non voleva interrompere quel momento così eccitante e invece di avvisarlo che Elena fosse sveglia, con uno spelling silenzioso disse – sta dor-men-do-.

Luca si rilassò continuando a guardare la TV. Arianna allungò di nuovo la mano raggiungendo l’asta del marito ancora dura. Mise l’altra mano alla base del cazzo, massaggiando ogni tanto le palle. Sapeva che Luca adorava le sue seghe. Più volte si era complimentato dicendole che sapeva toccarlo come lui stesso avrebbe fatto e che era bravissima nel cogliere quando cambiare il ritmo e in che modo condurlo all’orgasmo. Questo nel tempo le aveva dato una personale sicurezza per cui adorava masturbare il marito sentendosi pienamente a suo agio con quel cazzo tra le mani.

Smise di guardare la TV e si concentrò sul membro, nonostante la penombra ne scorgeva le venature, la cappella, tutta la sua durezza. Desiderava dare piacere al marito nel giorno del suo compleanno e si bagnò quando pensò ad Elena che li stava guardando. Avrebbe voluto che l’amica la toccasse, che approfittasse delle sue pere all’aria per assaporarle. Che anche lei potesse avere delle mani nelle sue mutandine che le dessero piacere.

Segava il marito lento, poi forte, poi allentava la presa qualche secondo per lasciare che crescesse dentro le sue mani e poi di nuovo a segarlo. Il cazzo di Luca iniziò a pulsare, lei strinse. Percepì le cosce del marito contrarsi, conosceva quel momento, afferrò la cappella e sego più forte che poteva finché il cazzo non ebbe uno spasmo e lo sperma schizzò. Lei cercò di tamponare stringendo la cappella. La sborra le inondò la mano. Rinsavì per qualche secondo, forse si era spinta davvero troppo in là stavolta. Poi l’eccitazione ebbe il sopravvento e non riuscì a trattenersi. Chinò la testa sul cazzo di Luca che si stava ammosciando e leccò tutto lo sperma, per poi accasciarsi abbracciata sul marito che iper rilassato sembrava in procinto di addormentarsi.

Qualche minuto prima Elena stava guardando la TV. Non aveva mai pensato fino a quel momento ad un rapporto sessuale saffico e il pensiero non la eccitava più di tanto. Percepì qualcosa muoversi alla sua destra e si girò a guardare. Rimase con lo sguardo fisso per qualche secondo per capire se quello che stava vedendo fosse vero. Il braccio di Arianna si muoveva con un movimento regolare. Anche se il corpo dell’amica copriva la sua visuale era evidente che la sua mano finisse all’altezza del pube di Luca.

Continuava a fissare senza riuscire a staccare lo sguardo e i suoi sentimenti erano contrastanti. Non poteva credere che Arianna stesse facendo una cosa del genere con lei nel letto. Perché per quanto in quei nove mesi Elena si fosse leggermente aperta al sesso, era pur sempre Elena. Come poteva Arianna fare una cosa del genere con un’altra persona li presente? Veramente l’amica non aveva filtri del genere?

Dall’altra parte il gesto non le era indifferente e non poteva non pensare che la mano di Arianna in quel momento stesso toccando il corpo di Luca, uno dei suoi più grandi desideri.

Percepì qualche movimento, poi gli amici sussurrarsi qualcosa, Arianna si girò di scatto verso di lei e lei fece lo stesso verso la TV sperando con tutto il cuore che con l’aiuto della penombra l’amica non avesse visto il suo movimento.

Rimase a fissare la TV per qualche minuto poi però la curiosità prese il sopravvento. Si voltò di nuovo verso destra e quello che vide la fece trasalire. Arianna aveva leggermente ruotato il bacino, quasi a farlo apposta per aprire la sua visuale all’altezza del pube di Luca.

Dentro di lei l’eccitazione, il desiderio, la perversione esplosero. Il fallo di Luca era lì davanti a lei eretto e duro come un palo di marmo. Era la prima volta nella sua vita che vedeva un cazzo dal vivo ed era quello dell’uomo che più desiderava al mondo.

A poco valsero tutti i discorsi, i ragionamenti che si era fatta fino a quel momento e che l’avevano portata ad accettare silenziosamente che Luca non sarebbe mai stato suo. Lo voleva. Voleva quel pene tra le mani, voleva potergli dare lei piacere, voleva urlargli ‘ecco Luca, anche io posso farti godere’. Ma invece era lì relegata a spettatrice passiva e questo era tutto ciò che poteva avere.

Quando vide la mano di Arianna accelerare e inaspettatamente degli schizzi uscire dal membro stava letteralmente impazzendo, si sentì calda e sudata. Percepiva il suo seno duro, i capezzolo turgidi e l’umido in mezzo alle sue gambe.

Poi successe qualcosa di inaspettato che la sconvolse, Arianna si chinò sul cazzo di Luca e lo prese in bocca. Ancora una volta dobbiamo ricordare che anche rotti alcuni muri Elena era pur sempre Elena. La vista di quella pratica la sconvolse. Capì perfettamente che il pene doveva ancora essere bagnato dallo sperma e che Arianna lo stava ingoiando. La cosa la schifò e rimase sconvolta da quanto l’amica fosse perversa e peccaminosa ai suoi occhi.

Arianna si accasciò su Luca. Dopo qualche minuto i due sembravano addormentati. Elena invece era vigile e continuava a pensare. Pensava ad Arianna che aveva fatto cose che lei non avrebbe potuto immaginare, che non era evidentemente in grado di porsi un limite, di considerare la sua presenza, di fermare la sua libido.

Dall’altra parte continuava a pensare al cazzo di Luca, alla sua erezione, a come la mano che lo segava lo muovesse armoniosamente su e giù. Pensava a quello scoppio di piacere che aveva visto per la prima volta e a come avesse voluto essere lei a darglielo.

Più passavano i minuti più erano questi secondi pensieri a prendere il sopravvento ed Elena si alzò di scatto dal letto uscendo dalla stanza.
 
CAPITOLO 8 – IL BLU È UN COLORE CALDISSIMO

Arrivati a casa i tre si prepararono per andare a dormire. Ormai la notte faceva caldo, Arianna e Luca dormivano in intimo mentre Elena indossava un pigiama corto con maglietta e pantaloncino.

Mentre Luca stava lavando i denti Elena entrò in camera degli sposi per chiedere consiglio ad Arianna su un ordine che stava facendo su amazon. Arianna in quel momento si stava slacciando il reggiseno rimanendo in mutandine e prosegui nell’operazione pensando che tanto ormai l’amica l’aveva già vista nuda. Elena infatti non vi diede tanto peso e le due si sdraiarono sul letto a guardare insieme il telefono. Fu più spiazzata quando in camera arrivò Luca indossando solo dei boxer aderenti. Dopo nove mesi di convivenza non era certo la prima volta che vedeva Luca così ma la cosa smuoveva sempre qualcosa in mezzo alle sue gambe.

Luca si sdraiò sul letto, spense la luce e accese la TV facendo un po’ di zapping. Dopo qualche minuto Arianna cominciò quasi ad urlare

-Ferma! Ferma! Torna indietro voglio vedere quello, me ne hanno parlato bene-

Luca tornò indietro di un paio di canali dove era da poco iniziato il film ‘La vita di Adele’. Arianna invitò Elena a fermarsi con loro a vedere il film e i tre si misero comodi, Luca al suo posto alla destra del letto, Elena a sinistra e Arianna in mezzo tra i due.

Per chi non lo conosce, il film si caratterizza per diverse scene hot, soprattutto nella prima parte, che culminano verso la metà del film in una scena molto lunga e realistica di sesso tra le due protagoniste.

Inutile dire che per tutti e tre la situazione era intrigante. In camera non volava una mosca e ognuno si sentiva stuzzicato dalle scene più spinte del film.

Quando il film si inoltrò nella scena clou la carica erotica accumulata dai tre era abbastanza elevata.

Mentre guardava quella scena Luca ebbe un’erezione. Arianna vide i boxer del marito gonfiarsi. Si girò verso Elena, la ragazza con uno sguardo indecifrabile, stava fissando la tv. Si mise sul fianco, dando completamente le spalle all’amica e continuando a guardare il film portò il pollice e l’indice sui boxer del marito, iniziando a percorrere delicatamente avanti e indietro la lunghezza dell’asta.

Andò avanti per qualche minuto, la visione a video di quelle due ragazze che facevano sesso e di quella reale del pene di Luca sempre più duro la facevano eccitare.

Abbassò i boxer ed estrasse il cazzo del marito già bello duro e gonfio. Luca reagì di scatto coprendosi e guardandola con uno sguardo che diceva ‘ma cosa fai? Sei pazza?’ e con la testa fece un cenno verso Elena che sdraiata dietro sua moglie non riusciva a vedere.

Arianna si voltò verso Elena e vide l’amica girarsi di scatto verso la TV. Li stava guardando. Si voltò di nuovo verso il marito ma non voleva interrompere quel momento così eccitante e invece di avvisarlo che Elena fosse sveglia, con uno spelling silenzioso disse – sta dor-men-do-.

Luca si rilassò continuando a guardare la TV. Arianna allungò di nuovo la mano raggiungendo l’asta del marito ancora dura. Mise l’altra mano alla base del cazzo, massaggiando ogni tanto le palle. Sapeva che Luca adorava le sue seghe. Più volte si era complimentato dicendole che sapeva toccarlo come lui stesso avrebbe fatto e che era bravissima nel cogliere quando cambiare il ritmo e in che modo condurlo all’orgasmo. Questo nel tempo le aveva dato una personale sicurezza per cui adorava masturbare il marito sentendosi pienamente a suo agio con quel cazzo tra le mani.

Smise di guardare la TV e si concentrò sul membro, nonostante la penombra ne scorgeva le venature, la cappella, tutta la sua durezza. Desiderava dare piacere al marito nel giorno del suo compleanno e si bagnò quando pensò ad Elena che li stava guardando. Avrebbe voluto che l’amica la toccasse, che approfittasse delle sue pere all’aria per assaporarle. Che anche lei potesse avere delle mani nelle sue mutandine che le dessero piacere.

Segava il marito lento, poi forte, poi allentava la presa qualche secondo per lasciare che crescesse dentro le sue mani e poi di nuovo a segarlo. Il cazzo di Luca iniziò a pulsare, lei strinse. Percepì le cosce del marito contrarsi, conosceva quel momento, afferrò la cappella e sego più forte che poteva finché il cazzo non ebbe uno spasmo e lo sperma schizzò. Lei cercò di tamponare stringendo la cappella. La sborra le inondò la mano. Rinsavì per qualche secondo, forse si era spinta davvero troppo in là stavolta. Poi l’eccitazione ebbe il sopravvento e non riuscì a trattenersi. Chinò la testa sul cazzo di Luca che si stava ammosciando e leccò tutto lo sperma, per poi accasciarsi abbracciata sul marito che iper rilassato sembrava in procinto di addormentarsi.

Qualche minuto prima Elena stava guardando la TV. Non aveva mai pensato fino a quel momento ad un rapporto sessuale saffico e il pensiero non la eccitava più di tanto. Percepì qualcosa muoversi alla sua destra e si girò a guardare. Rimase con lo sguardo fisso per qualche secondo per capire se quello che stava vedendo fosse vero. Il braccio di Arianna si muoveva con un movimento regolare. Anche se il corpo dell’amica copriva la sua visuale era evidente che la sua mano finisse all’altezza del pube di Luca.

Continuava a fissare senza riuscire a staccare lo sguardo e i suoi sentimenti erano contrastanti. Non poteva credere che Arianna stesse facendo una cosa del genere con lei nel letto. Perché per quanto in quei nove mesi Elena si fosse leggermente aperta al sesso, era pur sempre Elena. Come poteva Arianna fare una cosa del genere con un’altra persona li presente? Veramente l’amica non aveva filtri del genere?

Dall’altra parte il gesto non le era indifferente e non poteva non pensare che la mano di Arianna in quel momento stesso toccando il corpo di Luca, uno dei suoi più grandi desideri.

Percepì qualche movimento, poi gli amici sussurrarsi qualcosa, Arianna si girò di scatto verso di lei e lei fece lo stesso verso la TV sperando con tutto il cuore che con l’aiuto della penombra l’amica non avesse visto il suo movimento.

Rimase a fissare la TV per qualche minuto poi però la curiosità prese il sopravvento. Si voltò di nuovo verso destra e quello che vide la fece trasalire. Arianna aveva leggermente ruotato il bacino, quasi a farlo apposta per aprire la sua visuale all’altezza del pube di Luca.

Dentro di lei l’eccitazione, il desiderio, la perversione esplosero. Il fallo di Luca era lì davanti a lei eretto e duro come un palo di marmo. Era la prima volta nella sua vita che vedeva un cazzo dal vivo ed era quello dell’uomo che più desiderava al mondo.

A poco valsero tutti i discorsi, i ragionamenti che si era fatta fino a quel momento e che l’avevano portata ad accettare silenziosamente che Luca non sarebbe mai stato suo. Lo voleva. Voleva quel pene tra le mani, voleva potergli dare lei piacere, voleva urlargli ‘ecco Luca, anche io posso farti godere’. Ma invece era lì relegata a spettatrice passiva e questo era tutto ciò che poteva avere.

Quando vide la mano di Arianna accelerare e inaspettatamente degli schizzi uscire dal membro stava letteralmente impazzendo, si sentì calda e sudata. Percepiva il suo seno duro, i capezzolo turgidi e l’umido in mezzo alle sue gambe.

Poi successe qualcosa di inaspettato che la sconvolse, Arianna si chinò sul cazzo di Luca e lo prese in bocca. Ancora una volta dobbiamo ricordare che anche rotti alcuni muri Elena era pur sempre Elena. La vista di quella pratica la sconvolse. Capì perfettamente che il pene doveva ancora essere bagnato dallo sperma e che Arianna lo stava ingoiando. La cosa la schifò e rimase sconvolta da quanto l’amica fosse perversa e peccaminosa ai suoi occhi.

Arianna si accasciò su Luca. Dopo qualche minuto i due sembravano addormentati. Elena invece era vigile e continuava a pensare. Pensava ad Arianna che aveva fatto cose che lei non avrebbe potuto immaginare, che non era evidentemente in grado di porsi un limite, di considerare la sua presenza, di fermare la sua libido.

Dall’altra parte continuava a pensare al cazzo di Luca, alla sua erezione, a come la mano che lo segava lo muovesse armoniosamente su e giù. Pensava a quello scoppio di piacere che aveva visto per la prima volta e a come avesse voluto essere lei a darglielo.

Più passavano i minuti più erano questi secondi pensieri a prendere il sopravvento ed Elena si alzò di scatto dal letto uscendo dalla stanza.
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CAPITOLO 8 – IL BLU È UN COLORE CALDISSIMO

Arrivati a casa i tre si prepararono per andare a dormire. Ormai la notte faceva caldo, Arianna e Luca dormivano in intimo mentre Elena indossava un pigiama corto con maglietta e pantaloncino.

Mentre Luca stava lavando i denti Elena entrò in camera degli sposi per chiedere consiglio ad Arianna su un ordine che stava facendo su amazon. Arianna in quel momento si stava slacciando il reggiseno rimanendo in mutandine e prosegui nell’operazione pensando che tanto ormai l’amica l’aveva già vista nuda. Elena infatti non vi diede tanto peso e le due si sdraiarono sul letto a guardare insieme il telefono. Fu più spiazzata quando in camera arrivò Luca indossando solo dei boxer aderenti. Dopo nove mesi di convivenza non era certo la prima volta che vedeva Luca così ma la cosa smuoveva sempre qualcosa in mezzo alle sue gambe.

Luca si sdraiò sul letto, spense la luce e accese la TV facendo un po’ di zapping. Dopo qualche minuto Arianna cominciò quasi ad urlare

-Ferma! Ferma! Torna indietro voglio vedere quello, me ne hanno parlato bene-

Luca tornò indietro di un paio di canali dove era da poco iniziato il film ‘La vita di Adele’. Arianna invitò Elena a fermarsi con loro a vedere il film e i tre si misero comodi, Luca al suo posto alla destra del letto, Elena a sinistra e Arianna in mezzo tra i due.

Per chi non lo conosce, il film si caratterizza per diverse scene hot, soprattutto nella prima parte, che culminano verso la metà del film in una scena molto lunga e realistica di sesso tra le due protagoniste.

Inutile dire che per tutti e tre la situazione era intrigante. In camera non volava una mosca e ognuno si sentiva stuzzicato dalle scene più spinte del film.

Quando il film si inoltrò nella scena clou la carica erotica accumulata dai tre era abbastanza elevata.

Mentre guardava quella scena Luca ebbe un’erezione. Arianna vide i boxer del marito gonfiarsi. Si girò verso Elena, la ragazza con uno sguardo indecifrabile, stava fissando la tv. Si mise sul fianco, dando completamente le spalle all’amica e continuando a guardare il film portò il pollice e l’indice sui boxer del marito, iniziando a percorrere delicatamente avanti e indietro la lunghezza dell’asta.

Andò avanti per qualche minuto, la visione a video di quelle due ragazze che facevano sesso e di quella reale del pene di Luca sempre più duro la facevano eccitare.

Abbassò i boxer ed estrasse il cazzo del marito già bello duro e gonfio. Luca reagì di scatto coprendosi e guardandola con uno sguardo che diceva ‘ma cosa fai? Sei pazza?’ e con la testa fece un cenno verso Elena che sdraiata dietro sua moglie non riusciva a vedere.

Arianna si voltò verso Elena e vide l’amica girarsi di scatto verso la TV. Li stava guardando. Si voltò di nuovo verso il marito ma non voleva interrompere quel momento così eccitante e invece di avvisarlo che Elena fosse sveglia, con uno spelling silenzioso disse – sta dor-men-do-.

Luca si rilassò continuando a guardare la TV. Arianna allungò di nuovo la mano raggiungendo l’asta del marito ancora dura. Mise l’altra mano alla base del cazzo, massaggiando ogni tanto le palle. Sapeva che Luca adorava le sue seghe. Più volte si era complimentato dicendole che sapeva toccarlo come lui stesso avrebbe fatto e che era bravissima nel cogliere quando cambiare il ritmo e in che modo condurlo all’orgasmo. Questo nel tempo le aveva dato una personale sicurezza per cui adorava masturbare il marito sentendosi pienamente a suo agio con quel cazzo tra le mani.

Smise di guardare la TV e si concentrò sul membro, nonostante la penombra ne scorgeva le venature, la cappella, tutta la sua durezza. Desiderava dare piacere al marito nel giorno del suo compleanno e si bagnò quando pensò ad Elena che li stava guardando. Avrebbe voluto che l’amica la toccasse, che approfittasse delle sue pere all’aria per assaporarle. Che anche lei potesse avere delle mani nelle sue mutandine che le dessero piacere.

Segava il marito lento, poi forte, poi allentava la presa qualche secondo per lasciare che crescesse dentro le sue mani e poi di nuovo a segarlo. Il cazzo di Luca iniziò a pulsare, lei strinse. Percepì le cosce del marito contrarsi, conosceva quel momento, afferrò la cappella e sego più forte che poteva finché il cazzo non ebbe uno spasmo e lo sperma schizzò. Lei cercò di tamponare stringendo la cappella. La sborra le inondò la mano. Rinsavì per qualche secondo, forse si era spinta davvero troppo in là stavolta. Poi l’eccitazione ebbe il sopravvento e non riuscì a trattenersi. Chinò la testa sul cazzo di Luca che si stava ammosciando e leccò tutto lo sperma, per poi accasciarsi abbracciata sul marito che iper rilassato sembrava in procinto di addormentarsi.

Qualche minuto prima Elena stava guardando la TV. Non aveva mai pensato fino a quel momento ad un rapporto sessuale saffico e il pensiero non la eccitava più di tanto. Percepì qualcosa muoversi alla sua destra e si girò a guardare. Rimase con lo sguardo fisso per qualche secondo per capire se quello che stava vedendo fosse vero. Il braccio di Arianna si muoveva con un movimento regolare. Anche se il corpo dell’amica copriva la sua visuale era evidente che la sua mano finisse all’altezza del pube di Luca.

Continuava a fissare senza riuscire a staccare lo sguardo e i suoi sentimenti erano contrastanti. Non poteva credere che Arianna stesse facendo una cosa del genere con lei nel letto. Perché per quanto in quei nove mesi Elena si fosse leggermente aperta al sesso, era pur sempre Elena. Come poteva Arianna fare una cosa del genere con un’altra persona li presente? Veramente l’amica non aveva filtri del genere?

Dall’altra parte il gesto non le era indifferente e non poteva non pensare che la mano di Arianna in quel momento stesso toccando il corpo di Luca, uno dei suoi più grandi desideri.

Percepì qualche movimento, poi gli amici sussurrarsi qualcosa, Arianna si girò di scatto verso di lei e lei fece lo stesso verso la TV sperando con tutto il cuore che con l’aiuto della penombra l’amica non avesse visto il suo movimento.

Rimase a fissare la TV per qualche minuto poi però la curiosità prese il sopravvento. Si voltò di nuovo verso destra e quello che vide la fece trasalire. Arianna aveva leggermente ruotato il bacino, quasi a farlo apposta per aprire la sua visuale all’altezza del pube di Luca.

Dentro di lei l’eccitazione, il desiderio, la perversione esplosero. Il fallo di Luca era lì davanti a lei eretto e duro come un palo di marmo. Era la prima volta nella sua vita che vedeva un cazzo dal vivo ed era quello dell’uomo che più desiderava al mondo.

A poco valsero tutti i discorsi, i ragionamenti che si era fatta fino a quel momento e che l’avevano portata ad accettare silenziosamente che Luca non sarebbe mai stato suo. Lo voleva. Voleva quel pene tra le mani, voleva potergli dare lei piacere, voleva urlargli ‘ecco Luca, anche io posso farti godere’. Ma invece era lì relegata a spettatrice passiva e questo era tutto ciò che poteva avere.

Quando vide la mano di Arianna accelerare e inaspettatamente degli schizzi uscire dal membro stava letteralmente impazzendo, si sentì calda e sudata. Percepiva il suo seno duro, i capezzolo turgidi e l’umido in mezzo alle sue gambe.

Poi successe qualcosa di inaspettato che la sconvolse, Arianna si chinò sul cazzo di Luca e lo prese in bocca. Ancora una volta dobbiamo ricordare che anche rotti alcuni muri Elena era pur sempre Elena. La vista di quella pratica la sconvolse. Capì perfettamente che il pene doveva ancora essere bagnato dallo sperma e che Arianna lo stava ingoiando. La cosa la schifò e rimase sconvolta da quanto l’amica fosse perversa e peccaminosa ai suoi occhi.

Arianna si accasciò su Luca. Dopo qualche minuto i due sembravano addormentati. Elena invece era vigile e continuava a pensare. Pensava ad Arianna che aveva fatto cose che lei non avrebbe potuto immaginare, che non era evidentemente in grado di porsi un limite, di considerare la sua presenza, di fermare la sua libido.

Dall’altra parte continuava a pensare al cazzo di Luca, alla sua erezione, a come la mano che lo segava lo muovesse armoniosamente su e giù. Pensava a quello scoppio di piacere che aveva visto per la prima volta e a come avesse voluto essere lei a darglielo.

Più passavano i minuti più erano questi secondi pensieri a prendere il sopravvento ed Elena si alzò di scatto dal letto uscendo dalla stanza.
Grande! 💦
 

Allegati

  • Le memorie di Elena di Captain Achab.pdf
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CAPITOLO 9 – INCONTRI RAVVICINATI

Stesa sul letto, abbracciata a Luca, Arianna sentì il momento in cui Elena si alzò ed uscì dalla stanza.

Passò qualche minuto ma l’amica non tornava. Arianna a freddo iniziò a ricostruire ciò che era accaduto. Sicuramente Elena aveva visto tutto. Si vergognò per essersi lasciata andare così e decise di andare a scusarsi per quanto possibile con l’amica. Spense la televisione, Luca dormiva profondamente, si alzò e andò nella stanza di Elena.

La camera era vuota, il letto ancora fatto, le persiane ancora aperte, Elena non era mai passata di lì. Tornò in corridoio e vide filtrare della luce da sotto la porta del bagno. Si diresse in quella direzione e aprì la porta.

Mai si sarebbe immaginata la visione che le si parò davanti. Elena era in piedi, appoggiata con il sedere sul lavandino. I pantaloncini e le mutandine a terra, le gambe larghe con una mano in mezzo intenta a masturbarsi. Ci fu un momento di paralisi nel quale Arianna guardando in mezzo alle gambe dell’amica notò che era fradicia.

Elena la guardò con uno sguardo da cane bastonato.

Mi dispiace Ari –

Arianna si avvicinò e abbracciò forte l’amica stringendola a lei, poi Elena proseguì.

Non sono riuscita a non vedere… eravate lì di fianco, ho provato a concentrarmi sulla TV ma non ce l’ho fatta, era impossibile non vedere –

Arianna avvicinò la bocca al suo orecchio

Non importa –

Ad Arianna non importava davvero, non le interessava di chi fosse e se ci fosse una responsabilità, se e chi aveva sbagliato qualcosa. Quelle erano tutte domande dettate dal nostro imprinting di socialità, di convivenza, di cosa è giusto o non è giusto fare. Arianna da quando era entrata in bagno e aveva visto Elena in quella posizione intenta a masturbarsi non era più nella realtà e tutte le convenzioni sociali avevano perso forma e non valevano più nulla.

Baciò Elena sull’orecchio, poi sul collo. L’amica non fece una piega, non si ritrasse. Arianna le poggiò una mano sul fianco, la fece scendere lungo il ventre, il pube. Si fece spazio nella folta peluria di Elena fino a trovare il clitoride completamente fradicio. Iniziò a massaggiarlo ed Elena di risposta cominciò ad ansimare.

Fai silenzio, altrimenti si sveglia-

Con la mano libera prese la testa di Elena e la spinse in basso in mezzo ai suoi seni. Iniziò a masturbarla più velocemente, toccandola come lei avrebbe fatto con se stessa. Le sue dita erano colme degli umori di Elena.

Tutto avvenne in pochissimi attimi che sembrarono secoli. Le cosce di Elena si irrigidirono, la ragazza spinse la bocca sul petto di Arianna, trovo un seno, lo mise in bocca e lo strinse con le labbra passando la lingua sul capezzolo. Vibrò tutta e due schizzi di liquido uscirono fuori da lei imbrattando la mano di Arianna.

Arianna era sconvolta, certo non era quello che aveva visto in qualche film porno insieme a Luca, ma l’amica aveva appena squirtato.

Quando Elena si alzò dal letto era accaldata e sudata. Corse in cucina per bere un bicchiere d’acqua ma nulla, andò in bagno, si rinfrescò la faccia ma niente, nella sua testa c’era solo il cazzo di Luca. Non avrebbe dovuto ma non era più in lei. Doveva per forza farlo. Si abbassò i pantaloncini e le mutandine, appoggiò il sedere alla prima cosa che trovò e iniziò a masturbarsi.

Si toccava, fin da subito si accorse di essere fradicia. Continuava a pensare al cazzo di Luca, alla sua mano che lo toccava e lo segava, alle mani di lui che la toccavano dandole piacere, quel piacere che saliva e saliva fino a sentirlo convogliarsi in mezzo alle gambe ed eccolo l’orgasmo che stava arrivando e lei era pronta ad accoglierlo ma qualcosa non andò come doveva.

La porta si aprì e lei si trovò davanti Arianna che indossava solo le mutandine e la fissava.

Elena andò nel panico, lei l’aveva vista, l’aveva vista così mentre come una galeotta si dava piacere di nascosto nel loro bagno. Lei sapeva che li aveva visti, che si era eccitata guardandoli.

Mi dispiace Ari –

Ma lo sguardo di Arianna non era di rimproverò. L’amica si avvicinò e l’abbraccio forte e questo la fece sentire ancora più in colpa. Non era stata Arianna ma lei. Quando aveva visto Arianna iniziare a toccare Luca sarebbe potuta andarsene ma invece era rimasta a spiare i due sposi.

Non sono riuscita a non vedere… eravate lì di fianco, ho provato a concentrarmi sulla TV ma non ce l’ho fatta, era impossibile non vedere –

Perché era una perversa che aveva perso il controllo violando l’intimità dei suoi amici.

Non importa – Le sussurrò Arianna nell’orecchio .

Era una perversa che non si meritava l’amicizia di Arianna sempre pronta ad accoglierla e perdonarla.

Sentì la bocca di Arianna sul suo orecchio, sul suo collo. La sua mano prenderla per il fianco e scivolare lungo il suo ventre, il pube, raggiungere il suo clitoride e toccarla.

Era una perversa, così perversa che tutto questo non le interessava perché aveva bisogno di liberare quel piacere che aveva accumulato, aveva bisogno di venire, di far esplodere la sua libido e non importava se a farla godere non fossero le mani di Luca, non importava neanche che non fossero le sue, bastava godere.

Sapeva che quello che stava succedendo non era concepibile, che non sarebbe mai dovuto succedere, che non poteva essere vero e che proprio per questo poteva lasciarlo andare perché Arianna non poteva starlo facendo davvero, era la sua immaginazione e allora poteva andare avanti a immaginare che Arianna le fosse tanto amica da aver percepito il suo bisogno di godere, la sua umana necessità di provare piacere e lei che era così buona e premurosa nei suoi confronti si stava prestando a qualcosa che non avrebbe mai fatto se non per il bene che voleva alla sua amica.

E allora quello era diventato solo un sano e bellissimo gesto di profonda amicizia con cui Arianna si abbassava a fare la porca per dare piacere a lei che era perversa.

Sentì un - Fai silenzio, altrimenti si sveglia- ma lei non sapeva di star facendo rumore.

Sentì una mano accompagnare la sua testa in mezzo a due seni, due belle pere succose si cui lei si accasciò.

Pensò a ciò che risvegliava la sua libido. Pensò al cazzo di Luca che era la mano di Arianna e che strusciava su di lei. Sentì il piacere ritornare forte, improvviso, indomabile in mezzo alle sue gambe. Ricordò le parole dell’amica , ‘devo fare silenzio si disse’, ma non riusciva a trattenere l’urlo che aveva nella pancia e che voleva uscire.

Doveva mordere qualcosa, leccare, succhiare per non urlare. Mosse la testa, trovò un seno, mise in bocca l’aureola , succhiò il capezzolo e lasciò andare quell’urlo che sentiva dentro.

Le gambe tremarono, il piacere esplose, tutto fu confuso e lei non sapeva più dove fosse, cosa fosse vero e cosa un sogno.
 
CAPITOLO 9 – INCONTRI RAVVICINATI

Stesa sul letto, abbracciata a Luca, Arianna sentì il momento in cui Elena si alzò ed uscì dalla stanza.

Passò qualche minuto ma l’amica non tornava. Arianna a freddo iniziò a ricostruire ciò che era accaduto. Sicuramente Elena aveva visto tutto. Si vergognò per essersi lasciata andare così e decise di andare a scusarsi per quanto possibile con l’amica. Spense la televisione, Luca dormiva profondamente, si alzò e andò nella stanza di Elena.

La camera era vuota, il letto ancora fatto, le persiane ancora aperte, Elena non era mai passata di lì. Tornò in corridoio e vide filtrare della luce da sotto la porta del bagno. Si diresse in quella direzione e aprì la porta.

Mai si sarebbe immaginata la visione che le si parò davanti. Elena era in piedi, appoggiata con il sedere sul lavandino. I pantaloncini e le mutandine a terra, le gambe larghe con una mano in mezzo intenta a masturbarsi. Ci fu un momento di paralisi nel quale Arianna guardando in mezzo alle gambe dell’amica notò che era fradicia.

Elena la guardò con uno sguardo da cane bastonato.

Mi dispiace Ari –

Arianna si avvicinò e abbracciò forte l’amica stringendola a lei, poi Elena proseguì.

Non sono riuscita a non vedere… eravate lì di fianco, ho provato a concentrarmi sulla TV ma non ce l’ho fatta, era impossibile non vedere –

Arianna avvicinò la bocca al suo orecchio

Non importa –

Ad Arianna non importava davvero, non le interessava di chi fosse e se ci fosse una responsabilità, se e chi aveva sbagliato qualcosa. Quelle erano tutte domande dettate dal nostro imprinting di socialità, di convivenza, di cosa è giusto o non è giusto fare. Arianna da quando era entrata in bagno e aveva visto Elena in quella posizione intenta a masturbarsi non era più nella realtà e tutte le convenzioni sociali avevano perso forma e non valevano più nulla.

Baciò Elena sull’orecchio, poi sul collo. L’amica non fece una piega, non si ritrasse. Arianna le poggiò una mano sul fianco, la fece scendere lungo il ventre, il pube. Si fece spazio nella folta peluria di Elena fino a trovare il clitoride completamente fradicio. Iniziò a massaggiarlo ed Elena di risposta cominciò ad ansimare.

Fai silenzio, altrimenti si sveglia-

Con la mano libera prese la testa di Elena e la spinse in basso in mezzo ai suoi seni. Iniziò a masturbarla più velocemente, toccandola come lei avrebbe fatto con se stessa. Le sue dita erano colme degli umori di Elena.

Tutto avvenne in pochissimi attimi che sembrarono secoli. Le cosce di Elena si irrigidirono, la ragazza spinse la bocca sul petto di Arianna, trovo un seno, lo mise in bocca e lo strinse con le labbra passando la lingua sul capezzolo. Vibrò tutta e due schizzi di liquido uscirono fuori da lei imbrattando la mano di Arianna.

Arianna era sconvolta, certo non era quello che aveva visto in qualche film porno insieme a Luca, ma l’amica aveva appena squirtato.

Quando Elena si alzò dal letto era accaldata e sudata. Corse in cucina per bere un bicchiere d’acqua ma nulla, andò in bagno, si rinfrescò la faccia ma niente, nella sua testa c’era solo il cazzo di Luca. Non avrebbe dovuto ma non era più in lei. Doveva per forza farlo. Si abbassò i pantaloncini e le mutandine, appoggiò il sedere alla prima cosa che trovò e iniziò a masturbarsi.

Si toccava, fin da subito si accorse di essere fradicia. Continuava a pensare al cazzo di Luca, alla sua mano che lo toccava e lo segava, alle mani di lui che la toccavano dandole piacere, quel piacere che saliva e saliva fino a sentirlo convogliarsi in mezzo alle gambe ed eccolo l’orgasmo che stava arrivando e lei era pronta ad accoglierlo ma qualcosa non andò come doveva.

La porta si aprì e lei si trovò davanti Arianna che indossava solo le mutandine e la fissava.

Elena andò nel panico, lei l’aveva vista, l’aveva vista così mentre come una galeotta si dava piacere di nascosto nel loro bagno. Lei sapeva che li aveva visti, che si era eccitata guardandoli.

Mi dispiace Ari –

Ma lo sguardo di Arianna non era di rimproverò. L’amica si avvicinò e l’abbraccio forte e questo la fece sentire ancora più in colpa. Non era stata Arianna ma lei. Quando aveva visto Arianna iniziare a toccare Luca sarebbe potuta andarsene ma invece era rimasta a spiare i due sposi.

Non sono riuscita a non vedere… eravate lì di fianco, ho provato a concentrarmi sulla TV ma non ce l’ho fatta, era impossibile non vedere –

Perché era una perversa che aveva perso il controllo violando l’intimità dei suoi amici.

Non importa – Le sussurrò Arianna nell’orecchio .

Era una perversa che non si meritava l’amicizia di Arianna sempre pronta ad accoglierla e perdonarla.

Sentì la bocca di Arianna sul suo orecchio, sul suo collo. La sua mano prenderla per il fianco e scivolare lungo il suo ventre, il pube, raggiungere il suo clitoride e toccarla.

Era una perversa, così perversa che tutto questo non le interessava perché aveva bisogno di liberare quel piacere che aveva accumulato, aveva bisogno di venire, di far esplodere la sua libido e non importava se a farla godere non fossero le mani di Luca, non importava neanche che non fossero le sue, bastava godere.

Sapeva che quello che stava succedendo non era concepibile, che non sarebbe mai dovuto succedere, che non poteva essere vero e che proprio per questo poteva lasciarlo andare perché Arianna non poteva starlo facendo davvero, era la sua immaginazione e allora poteva andare avanti a immaginare che Arianna le fosse tanto amica da aver percepito il suo bisogno di godere, la sua umana necessità di provare piacere e lei che era così buona e premurosa nei suoi confronti si stava prestando a qualcosa che non avrebbe mai fatto se non per il bene che voleva alla sua amica.

E allora quello era diventato solo un sano e bellissimo gesto di profonda amicizia con cui Arianna si abbassava a fare la porca per dare piacere a lei che era perversa.

Sentì un - Fai silenzio, altrimenti si sveglia- ma lei non sapeva di star facendo rumore.

Sentì una mano accompagnare la sua testa in mezzo a due seni, due belle pere succose si cui lei si accasciò.

Pensò a ciò che risvegliava la sua libido. Pensò al cazzo di Luca che era la mano di Arianna e che strusciava su di lei. Sentì il piacere ritornare forte, improvviso, indomabile in mezzo alle sue gambe. Ricordò le parole dell’amica , ‘devo fare silenzio si disse’, ma non riusciva a trattenere l’urlo che aveva nella pancia e che voleva uscire.

Doveva mordere qualcosa, leccare, succhiare per non urlare. Mosse la testa, trovò un seno, mise in bocca l’aureola , succhiò il capezzolo e lasciò andare quell’urlo che sentiva dentro.

Le gambe tremarono, il piacere esplose, tutto fu confuso e lei non sapeva più dove fosse, cosa fosse vero e cosa un sogno.
Sei il miglior scrittore di Phica.
Ci sono altri utenti che secondo me scrivono molto ma molto bene, ma tu li superi tutti
 
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