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Capitolo 5 Il notaio e il primo incontro
Arriva venerdì, siamo travolti da mille emozioni, da una parte eravamo felici, da una parte intimoriti che si potesse rovinare tutto.
Come vi dicevo a noi piace vestirci bene quindi io opto per un completo blu, Maria si mette un tailleur con gonna sopra al ginocchio grigio scuro, camicia bianca, collant e louboutin (tacco con la suola rossa).
Aveva un che di segretaria sexy, durante il tragitto per il notaio io le tocco le cosce, mi viene in mente che oltre al notaio cera anche nostro cognato e per un’attimo mi viene un pensiero di gelosia e le chiedo:”ma non è che ti sei vestita troppo provocante?” Maria: “Ti fermo subito, se mi vesto bene è prima di tutto per te, e poi perché mi fa piacere a me, non ho nel pensiero nessun’altro e al massimo uno sguardo che fa? Nulla” solo che questa volta era diverso, oltre a guardare, ti avrebbe penetrato, ma lascio stare, e penso che siano solo insicurezze.
Arriviamo dal notaio, posate le giacche e accomodati in due divani, con un tavolo basso in mezzo, eravamo una coppia di fronte all’altra e il notaio a “capo tavola”
Maria accavalla le gambe e con quelle scarpe e la scosciata mi fanno un sangue, ma noto che anche a mio cognato gli cadeva sempre l’occhio quindi non disdegnava, ormai l’avevo capito. In quel momento ho iniziato a realizzare che a qualunque maschio con una femmina del genere davanti, un pensiero sconcio lo fa, peró a sapere che lei si vestiva così per me, mi rincuorava molto.
Tutto è andato liscio, leggendo ad alta voce la lettera anche il notaio era un po’ incredulo, e subito dopo l’espressione di incredulità a squadrato Maria per 2 secondi e poi ha ricominciato, è stato un po’ imbarazzante quel momento, penso che anche lui si è immaginato che fortuna poter scopare Maria.
Mio cognato e mia sorella sono scappati al lavoro subito dopo, noi a casa eravamo molto eccitati e dato il pomeriggio libero ci siamo presi del tempo per fare l’amore, non sesso selvaggio ma penetrazioni lente e tanti limoni.
Non racconteró nei dettagli perché la ritengo molto intima come cosa e vorrei che rimanesse nostra.
Ci siamo dati appuntamento per la domenica con mio cognato, prima di cena per renderlo ancora meno un momento sessuale. Nonostante tutto, per tutto il weekend non abbiamo pensato ad altro, sembravamo annebbiati da questo pensiero.
Arriva il momento fatidico, Maria era con un look da casa, capelli raccolti, felpa grigia, leggings neri e come intimo perizoma basico nero e un top, lei non usa altri tipi di mutande quindi abbiamo optato per un’opzione meno sexy anche se su di lei era impossibile.
Suona il citofono, noi siamo visibilmente emozionati e tremiamo anche un po’, facciamo accomodare mio cognato, Maria ci prepara un the caldo e intanto parliamo sugli ultimi dettagli, l’accordo era che Maria sarebbe stata in stanza da letto e mio cognato in soggiorno, si doveva masturbare e vicino al culmine bussava ed entrava. Il cognato mi sembrava molto tranquillo e il più “professionale” possibile, questo ci ha tranquillizzato molto.
Finito il the mi avvio in stanza con Maria, e il cognato rimane in soggiorno, gli diamo l’ok per iniziare. In stanza ci diciamo molte cose dolci e cerco di tranquillizzarla il più possibile, quel momento è sembrata una eternità, non so neanche quanto tempo sia passato ma dopo un po’ lui ci bussa, Maria si mette ai piedi del letto a 90 e tira giù i leggings insieme al perizoma, entra lui con un cazzo durissimo e ci hanno sorpreso anche le dimensioni (hai capito mia sorella).
Lui alla visione di Maria a pecora rimane un secondo spiazzato e poi ci dice che gli manca proprio poco, fa 2 passi verso Maria, il mio cuore batteva all’impazzata, sembravano dei passi lunghissimi, ho vissuto quel momento al rallentatore. Non ho mai visto Maria penetrata da qualcuno e non capivo più le mie emozioni, lei era appoggiata al letto con il viso verso di me, io mi sono seduto al lato del letto su una poltroncina. Lui avvicinava sempre di più il cazzo alla figa e continuava la sua sega, Maria fa una cosa inaspettata, con le mani si apre le natiche, gli da una visione meravigliosa, tutto il buco del culo e la figa a servizio di lui. Mio cognato dice sono pronto, è durissimo e prova a penetrarla, Maria urla con dolore, capisco che c’è qualcosa che non va, è entrata la cappella più qualche centimetro, anche lui dall’urlo si spaventa e prova a uscire, solo che le fa ancora più male e urla “aiaaa”, lui uscendo inizia a venire e le viene sul culo, schiena e lenzuola. Purtroppo avevamo pensato troppo a renderla una cosa meno sessuale possibile che la immaginavamo meccanica. Mio cognato si scusa r Maria gli dice di stare tranquillo, intanto si puliva con dei fazzoletti. Dopo qualche minuto di imbarazzo decidiamo di dirgli che forse era meglio che ci lasciava soli.
Ne parlammo subito, avevamo capito che era un’errore grande da parte nostra, la conferma ci fu data dalla confidente di Maria che la lubrificazione aiuta anche allo sperma di salire, facendo così stavamo diminuendo le possibilità.
La sera del giorno dopo chiamiamo mia sorella e mio cognato spiegandogli che avevamo ancora intenzione di farlo ma con un’altra modalità, e gli abbiamo chiesto se gli andava ri-provarci, ci dicono che prendono la sera per pensarci. Quei giorni, quelle serate erano strane, passavamo da momenti di euforia alla tristezza.
Il giorno dopo ci chiamano e confermano, dicendoci: “ormai siamo arrivati fino a qui, concludiamo” allora ci accordiamo per la sera stessa
Continua….
Arriva venerdì, siamo travolti da mille emozioni, da una parte eravamo felici, da una parte intimoriti che si potesse rovinare tutto.
Come vi dicevo a noi piace vestirci bene quindi io opto per un completo blu, Maria si mette un tailleur con gonna sopra al ginocchio grigio scuro, camicia bianca, collant e louboutin (tacco con la suola rossa).
Aveva un che di segretaria sexy, durante il tragitto per il notaio io le tocco le cosce, mi viene in mente che oltre al notaio cera anche nostro cognato e per un’attimo mi viene un pensiero di gelosia e le chiedo:”ma non è che ti sei vestita troppo provocante?” Maria: “Ti fermo subito, se mi vesto bene è prima di tutto per te, e poi perché mi fa piacere a me, non ho nel pensiero nessun’altro e al massimo uno sguardo che fa? Nulla” solo che questa volta era diverso, oltre a guardare, ti avrebbe penetrato, ma lascio stare, e penso che siano solo insicurezze.
Arriviamo dal notaio, posate le giacche e accomodati in due divani, con un tavolo basso in mezzo, eravamo una coppia di fronte all’altra e il notaio a “capo tavola”
Maria accavalla le gambe e con quelle scarpe e la scosciata mi fanno un sangue, ma noto che anche a mio cognato gli cadeva sempre l’occhio quindi non disdegnava, ormai l’avevo capito. In quel momento ho iniziato a realizzare che a qualunque maschio con una femmina del genere davanti, un pensiero sconcio lo fa, peró a sapere che lei si vestiva così per me, mi rincuorava molto.
Tutto è andato liscio, leggendo ad alta voce la lettera anche il notaio era un po’ incredulo, e subito dopo l’espressione di incredulità a squadrato Maria per 2 secondi e poi ha ricominciato, è stato un po’ imbarazzante quel momento, penso che anche lui si è immaginato che fortuna poter scopare Maria.
Mio cognato e mia sorella sono scappati al lavoro subito dopo, noi a casa eravamo molto eccitati e dato il pomeriggio libero ci siamo presi del tempo per fare l’amore, non sesso selvaggio ma penetrazioni lente e tanti limoni.
Non racconteró nei dettagli perché la ritengo molto intima come cosa e vorrei che rimanesse nostra.
Ci siamo dati appuntamento per la domenica con mio cognato, prima di cena per renderlo ancora meno un momento sessuale. Nonostante tutto, per tutto il weekend non abbiamo pensato ad altro, sembravamo annebbiati da questo pensiero.
Arriva il momento fatidico, Maria era con un look da casa, capelli raccolti, felpa grigia, leggings neri e come intimo perizoma basico nero e un top, lei non usa altri tipi di mutande quindi abbiamo optato per un’opzione meno sexy anche se su di lei era impossibile.
Suona il citofono, noi siamo visibilmente emozionati e tremiamo anche un po’, facciamo accomodare mio cognato, Maria ci prepara un the caldo e intanto parliamo sugli ultimi dettagli, l’accordo era che Maria sarebbe stata in stanza da letto e mio cognato in soggiorno, si doveva masturbare e vicino al culmine bussava ed entrava. Il cognato mi sembrava molto tranquillo e il più “professionale” possibile, questo ci ha tranquillizzato molto.
Finito il the mi avvio in stanza con Maria, e il cognato rimane in soggiorno, gli diamo l’ok per iniziare. In stanza ci diciamo molte cose dolci e cerco di tranquillizzarla il più possibile, quel momento è sembrata una eternità, non so neanche quanto tempo sia passato ma dopo un po’ lui ci bussa, Maria si mette ai piedi del letto a 90 e tira giù i leggings insieme al perizoma, entra lui con un cazzo durissimo e ci hanno sorpreso anche le dimensioni (hai capito mia sorella).
Lui alla visione di Maria a pecora rimane un secondo spiazzato e poi ci dice che gli manca proprio poco, fa 2 passi verso Maria, il mio cuore batteva all’impazzata, sembravano dei passi lunghissimi, ho vissuto quel momento al rallentatore. Non ho mai visto Maria penetrata da qualcuno e non capivo più le mie emozioni, lei era appoggiata al letto con il viso verso di me, io mi sono seduto al lato del letto su una poltroncina. Lui avvicinava sempre di più il cazzo alla figa e continuava la sua sega, Maria fa una cosa inaspettata, con le mani si apre le natiche, gli da una visione meravigliosa, tutto il buco del culo e la figa a servizio di lui. Mio cognato dice sono pronto, è durissimo e prova a penetrarla, Maria urla con dolore, capisco che c’è qualcosa che non va, è entrata la cappella più qualche centimetro, anche lui dall’urlo si spaventa e prova a uscire, solo che le fa ancora più male e urla “aiaaa”, lui uscendo inizia a venire e le viene sul culo, schiena e lenzuola. Purtroppo avevamo pensato troppo a renderla una cosa meno sessuale possibile che la immaginavamo meccanica. Mio cognato si scusa r Maria gli dice di stare tranquillo, intanto si puliva con dei fazzoletti. Dopo qualche minuto di imbarazzo decidiamo di dirgli che forse era meglio che ci lasciava soli.
Ne parlammo subito, avevamo capito che era un’errore grande da parte nostra, la conferma ci fu data dalla confidente di Maria che la lubrificazione aiuta anche allo sperma di salire, facendo così stavamo diminuendo le possibilità.
La sera del giorno dopo chiamiamo mia sorella e mio cognato spiegandogli che avevamo ancora intenzione di farlo ma con un’altra modalità, e gli abbiamo chiesto se gli andava ri-provarci, ci dicono che prendono la sera per pensarci. Quei giorni, quelle serate erano strane, passavamo da momenti di euforia alla tristezza.
Il giorno dopo ci chiamano e confermano, dicendoci: “ormai siamo arrivati fino a qui, concludiamo” allora ci accordiamo per la sera stessa
Continua….