Esperienza reale Mia mamma mi ha beccato

Sottosopra74

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Dopo il pomeriggio in cui sborrai davanti a lei il rapporto con mamma inevitabilmente si intensificò. Sempre più spesso le chiedevo il permesso di finire la sega in soggiorno, richiesta che quasi sempre lei accoglieva senza grossi problemi. L'unica raccomandazione, come al solito, era quella di non sporcare in giro.

Venire nei fazzoletti però mi costringeva di fatto a coprirmi proprio nel momento clou mentre mi sarebbe piaciuto mostrare a mamma il momento dell'eiaculazione. Volevo che guardasse la potenza dei miei schizzi, che apprezzasse appieno la crescita del suo 'bambino'. Ma non trovavo il coraggio di chiederglielo, in mio soccorso arrivò un lieve fastidio al glande.

Tornato da scuola, prima di metterci a tavola, informai mia madre del problema. Mamma mi chiese di andare in camera e di abbassare pantaloncini e slip: "Tanto non è la prima volta che ti vedo, no?".

Ero seduto sul letto, il pene era a pochi centimetri dal viso di mia madre che si era inginocchiata per controllare da vicino la situazione. In pochi istanti raggiunsi il massimo dell'erezione.

Mamma sorrise. "E' vero tesoro, è leggermente arrossato, ti fa molto male?". "Un po', mamma", le risposi con la voce piagnucolante.

"Tesoro, stai tranquillo, non è niente di grave", mi rassicurò mamma accarezzandomi i capelli. "Forse i fazzoletti hanno provocato questa leggera irritazione...facciamo così, da oggi in quel momento vai in bagno come facevi prima e vediamo come va".

"Mamma, ma io...non voglio stare da solo", la implorai.

Mia madre si alzò da terra sedendosi accanto a me sul letto e restò pensierosa per alcuni secondi: "Dai, per oggi resto qui accanto a te così verifichiamo anche se nonostante l'arrossamento funziona tutto regolarmente".

"Ma....dove...vengo?" le chiesi incerto. Mamma mi guardò negli occhi e sorrise dolcemente: "Per oggi puoi sul pavimento, poi lo laviamo, non ti preoccupare. Ci penso io. Ora sbrigati che è ora di pranzo".

Mi sfilai completamente pantaloni e slip, quindi seduto sul letto della mia camera inizia a segarmi accanto a mamma che stavolta non era distratta dalla tv ma osservava solo il mio cazzo. Dopo un paio di minuti gli schizzi raggiunsero il pavimento mentre le ultime gocce colavano lungo l'asta.

Mamma si alzò rapidamente, prese dei fazzoletti rinfrescanti e avvicinandosi a me toccò per la prima volta il mio pene ancora semieretto ripulendolo a fondo dai rimasugli di sperma.

"Ora vai a farti una bella doccia, così io pulisco tutto e metto a tavola il pranzo", mi ordinò dandomi un bacio sulla fronte.

Prima di raggiungere il bagno mi voltai a guardarla. Mamma si era chinata sul pavimento e stava togliendo le chiazze di sperma con lo scottex prima di passare il mocio.

Durante il pranzo tra noi c'era molto imbarazzo, per la prima volta avevo letteralmente schizzato sotto gli occhi di mamma e lei mi aveva toccato il cazzo. Cercavo in tutti i modi di capire cosa provasse ma era come sempre all'apparenza imperturbabile.

Finché, a fine pasto, non fu lei a prendere l'argomento: "Tesoro, vista la situazione per un po' di giorni è meglio che eviti di toccarti da solo. Quando ne senti il bisogno vieni da me e lo facciamo insieme come poco fa. Non c'è nulla di male, sei il mio bambino e voglio aiutarti. Ovviamente sono tua madre e non posso fare di più ma voglio assicurarmi che tu lo faccia nel modo giusto e soprattutto che elimini tutti i residui dopo, altrimenti questa infiammazione rischia di peggiorare e dovremo andare da un medico".

"Ok, mamma, grazie".

Non potevo sperare in qualcosa di meglio. Ero davvero al settimo cielo e anche se cercai di nascondere il mio entusiasmo mamma era consapevole di aver realizzato un altro mio sogno.
Complimenti, ben scritto
 

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