Scusate, ma sono stato incasinatissimo e non trovato il tempo di continuare…
Continuo:
Loro si tirano un po’ su, si mettono più in ginocchio che a pecora. D’istinto levo le dita dalla Gabry e me le porto alla bocca, assaggio quel gusto che conosco bene. Ale si stacca dal bacio e mi guarda, capisco (vedete, delle volte capisco anche, non sono sempre rincoglionito). Riinfilo le dita nella figa di Gabry, la masturbo un poco, le tolgo e le “ficco” nella bocca di Ale, lei gusta con piacere, chiude gli occhi. Le dita tornano rapidamente dentro la Gabry. Voglio assaggiare Ale, lo faccio, levo le dita dalla sua phica e assaggio. Buona, buona anche lei, un gusto diverso, meno intenso, muco più denso, più dolce. Gabry ci guarda. Rimetto le dita dentro Ale, dopo poco lei mi prende la mano e la porta alla bocca di Gabry e le dice: “Assaggia”. E qui la Gabry ci meraviglia un’altra volta: assaggia anche lei. Ale si sta mordendo un labbro. Allunga una mano. Sento le sue dita che raggiungono le mie nei pressi della phica della Gabry, anche lei ci infila un dito, la masturbiamo insieme, poi lei si dedica più al clitoride, la Gabry viene in un orgasmo a dir poco “furioso”, tira quasi un mezzo urlo, intanto ha sempre il mio arnese in mano. Era da un po’ che non la sentivo godere così. Finito l’orgasmo, senza levare le dita dalla sua phica, torno a masturbare con più intensità Ale. Ho l’arnese praticamente in mezzo alle sue tette, sento la sua pelle, Gabry riprende a segarmi più forte. La bacia, Ale viene, la sento bagnarsi all’inverosimile e ancora quel movimento a scatti del bacino. Dopo pochi secondi capitolo anche io, faccio qualche schizzo veramente potente, vengo praticamente tra le tette di Ale.
Ancora la Gabry fa una cosa inaspettata: spinge indietro Ale che, appoggiando le braccia dietro di se, si ritrova praticamente inclinata indietro. Gabry si inclina in avanti (mettendomi tra l’altro l’uccello tra le sue tette) e avvicina la bocca alle tette di Ale. Si lecca tutta la mia sborrata, dedicando anche pochi secondi nel dare una “ciucciatina” ai capezzoli di Ale. Guardo Ale, ha gli occhi sgranati e la bocca spalancata, non ci crede nemmeno lei. Poi ti ritira indietro, si “riaccasciano” sul divano, riesco ad agguantare il telecomando, spengo la TV. Le abbraccio ancora, mani sui culi, ammetto di aver fatto qualche passaggio da una parte tra le labbra della phica di Ale (un lago) e tra quelle di Gabry dall’altra parte. Rimaniamo così nella semioscurità per molti minuti, Gabry ha sempre in mano il mio arnese che stenda a diventare mollo. Ho gli occhi chiusi, mi sto godendo questo momento “olimpico”. Non so per quanto siamo rimasti così. Poi Ale si alza, va in bagno. Gabry rimane ancora abbracciata a me, mi sussurra: “Ti amo”, “Anch’io” rispondo ovviamente. Si alza anche lei, si riveste. Torna Ale, dico: “Però, avete rotto il cazzo, me lo fate vedere Grey’s Anatomy o no?”. Ridono, mi mandano anche a fare in culo (giustamente), prendo due calci (di nuovo giustamente)…mi sento il re del quartiere (come direbbe Abatantuono), ci addormentiamo sul divano.