cipolla65
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Inverno. Giornata fredda, nebbiosa, umida. Mi trovo, come quasi ogni giorno, da solo con il mio pc. Mi piace navigare e scoprire sempre cose nuove ed eccitanti. Sono pure curioso per natura e quindi il modo migliore per colmare questo mio modo di essere è certamente immergermi nell'etere infinito e sterminato del web. Ed è così che spazio dalla cultura al cazzeggio passando per scienza, informatica, lavoro, gossip ma senza tralasciare ciò che per la maggior parte degli uomini desta interesse, curiosità e piacere personale: il sesso.
Parlando di web è facile associarne la parola sesso. Miriadi di siti pornografici, di foto erotiche, amatoriali, video, chat. Ed è così che per puro caso, forse digitando una parola semplice ma di indubbio significato come può essere "figa", mi appare, per primo, un nome che non avevo mai riscontrato prima: Phica.net. Lo associo subito a tanti altri siti pieni di foto e video ma nonostante questo mi chiedo perchè non farci una visita...ne ho visti tanti cosa vuoi che sia uno in più o in meno. E così faccio. Entro e subito mi accorgo della sua diversità rispetto ad altri. E' suddiviso in sezioni, ne ha diverse da soddisfare tante esigenze e fantasie da parte di chi ci si collega. Noto che ci si può inscrivere ma al momento voglio rimanere ospite per visionarlo con più attenzione.
Le ore passano senza accorgermi dell'ora ormai tarda ma talmente sono stimolato dall'interesse nel visitarlo che decido di continuare senza pormi il problema. Forum foto, forum video, sezioni dedicate al mondo cuckold, bull, lesbo, gay; una particolare chiamata “Amatoriali” dove coppie reali interagiscono con gli utenti e pure foto di personaggi famosi, per non parlare di una sezione dove gli utenti possono pubblicare racconti erotici scritti di proprio pugno. Avendo pure questa passione non mi faccio certo scappare l'occasione per leggerne qualcuno e magari prendere spunto per alcuni dei miei che ogni tanto mi diletto a scrivere. La diversità di ciascuno cambia con il cambiare della situazione, dell'esperienza, della fantasia di chi lo scrive. La maggior parte è scritta da utenti maschi quando, ad un certo punto, leggo un nick di un utente che, se non l'ha fatto per attirare l'attenzione, mi sembra si possa associare sicuramente ad una donna: Yessa.
Infatti la conferma ce l'ho addentrandomi nel suo primo post: "Io sono Yessa! per il forum, Federica nella vita, ed il diario/racconto che andrete a leggere nasce dalle mie vere esperienze".
L'inizio scatena la curiosità e la fantasia galoppa. Più proseguo e più sono rapito dai suoi racconti. Le scene sono talmente descritte nei particolari a tal punto da non poter evitare l'eccitazione. Non era mai successo prima che un insieme di frasi potesse fare questo effetto su di me.
La voglia di scambiarci qualche chiacchiera è inevitabile e per fare ciò bisogna passare da ospite a utente iscritto esordendo con un bel messaggio privato. Mi presento come utente e cerco di immaginarla per quanto possa essere difficile farlo. Aggiungo pure i complimenti, doverosi tra l'altro, e azzardo chiedendole quanto ci sia di vero in quello che racconta. Essendo collegata pure lei, la sua risposta non tarda ad arrivare. Non mi manda a quel paese ed è già un successo. Rimane pure basita nell'aver centrato la descrizione fin troppo nei dettagli; oggi mi riscopro veggente! Afferma pure che quello che scrive sia tutto vero e dato da esperienze vissute nell'arco di anni.
Da quel giorno e per più di 5 mesi ci siamo sentiti quasi ogni giorno. I pomeriggi passati con lei volano, mi fa stare bene, sono quasi diventati una droga. Non mi fanno pensare a niente, mi sento libero, sereno e contento. Non essendoci alcun coinvolgimento sentimentale, sono spensierato. E' diventata la mia ora di libertà, la mia valvola di sfogo, la mia confidente. In tutto questo non manca mai il "gioco" tra di noi. Le mie fantasie trasgressive e il suo metterle veramente in pratica mi portano spesso a chiedere particolari che a volte risultano troppo personali ma lei, con il suo modo estremamente gentile, non si fa problema alcuno e mi dà spiegazioni oltre il dovuto.
Non potendo vivere solo di mondo virtuale, faccio i conti con la realtà e, come a tanti succede, il mio lavoro entra in crisi. Essendo impiegato di una società calzaturiera di medie dimensioni, mi viene chiesto esplicitamente di muovermi dalla mia solita routine d'ufficio dedita a bolle, fatture e ordini e di vestirmi di un nuovo ruolo: scoprire nuovi orizzonti di espansione. Ed è così che inizio a frequentare mostre e fiere in tutta Italia nella ricerca di nuovi clienti e nuovi territori.
Un giorno come tanti arrivo in ufficio e subito il capo mi ferma e mi allunga una busta. La apro e dopo averne scoperto il contenuto trovo un invito: "Mostra internazionale della calzatura". Era un nuovo evento in quella città ed era stata scelta per le opportunità di arrivo: auto, treno, aereo e nave...sì, proprio nave essendoci il mare...Genova.
In un attimo il mio cervello va in tilt. Avevo solo un pensiero a senso unico: Fede. Lei è di Genova e sarebbe entusiasmante poterla finalmente conoscere di persona.
Però dovrei tastare se l'entusiasmo fosse reciproco e non volendo essere troppo diretto rischiando di invadere la sua privacy, alla fine di un messaggio le scrivo del mio prossimo impegno vicino a lei. Non aggiungo altro e soprattutto non mi monto la testa, rischio pure che si stranisca e che il nostro rapporto cambi all'improvviso.
La risposta non tarda ad arrivare ma questa volta, a differenza delle altre, ho quasi timore a leggerla. Prendo coraggio, respiro a fondo e via. Apro il messaggio e noto subito la diversità. La risposta è lunghissima. Strano, solitamente abbiamo più un dialogo, domande e risposte, come non ci fosse uno schermo a dividerci...e questo già mi preoccupa. Con un po' d'ansia inizio a leggere. Era un riassunto dal giorno del nostro contatto ad oggi. Forse anticipava qualcosa di spiacevole, come ripercorrere la nostra conoscenza per poi volerla troncare per paura o perchè infastidita. Accelero la lettura per arrivare al dunque e con un sospiro di sollievo mi soffermo sulle ultime frasi: "...a questo punto e considerato il destino che ti porta fino a me...che ne diresti di un caffè?". Lascio immaginare la mia gioia nell'assimilare l'idea di quello che verrà. Finalmente avrò il piacere di concretizzare l'immaginario e dare un volto a colei che nell'ultimo periodo mi ha dato più di chi mi sta vicino…......
Seconda parte
Terza e ultima parte
Parlando di web è facile associarne la parola sesso. Miriadi di siti pornografici, di foto erotiche, amatoriali, video, chat. Ed è così che per puro caso, forse digitando una parola semplice ma di indubbio significato come può essere "figa", mi appare, per primo, un nome che non avevo mai riscontrato prima: Phica.net. Lo associo subito a tanti altri siti pieni di foto e video ma nonostante questo mi chiedo perchè non farci una visita...ne ho visti tanti cosa vuoi che sia uno in più o in meno. E così faccio. Entro e subito mi accorgo della sua diversità rispetto ad altri. E' suddiviso in sezioni, ne ha diverse da soddisfare tante esigenze e fantasie da parte di chi ci si collega. Noto che ci si può inscrivere ma al momento voglio rimanere ospite per visionarlo con più attenzione.
Le ore passano senza accorgermi dell'ora ormai tarda ma talmente sono stimolato dall'interesse nel visitarlo che decido di continuare senza pormi il problema. Forum foto, forum video, sezioni dedicate al mondo cuckold, bull, lesbo, gay; una particolare chiamata “Amatoriali” dove coppie reali interagiscono con gli utenti e pure foto di personaggi famosi, per non parlare di una sezione dove gli utenti possono pubblicare racconti erotici scritti di proprio pugno. Avendo pure questa passione non mi faccio certo scappare l'occasione per leggerne qualcuno e magari prendere spunto per alcuni dei miei che ogni tanto mi diletto a scrivere. La diversità di ciascuno cambia con il cambiare della situazione, dell'esperienza, della fantasia di chi lo scrive. La maggior parte è scritta da utenti maschi quando, ad un certo punto, leggo un nick di un utente che, se non l'ha fatto per attirare l'attenzione, mi sembra si possa associare sicuramente ad una donna: Yessa.
Infatti la conferma ce l'ho addentrandomi nel suo primo post: "Io sono Yessa! per il forum, Federica nella vita, ed il diario/racconto che andrete a leggere nasce dalle mie vere esperienze".
L'inizio scatena la curiosità e la fantasia galoppa. Più proseguo e più sono rapito dai suoi racconti. Le scene sono talmente descritte nei particolari a tal punto da non poter evitare l'eccitazione. Non era mai successo prima che un insieme di frasi potesse fare questo effetto su di me.
La voglia di scambiarci qualche chiacchiera è inevitabile e per fare ciò bisogna passare da ospite a utente iscritto esordendo con un bel messaggio privato. Mi presento come utente e cerco di immaginarla per quanto possa essere difficile farlo. Aggiungo pure i complimenti, doverosi tra l'altro, e azzardo chiedendole quanto ci sia di vero in quello che racconta. Essendo collegata pure lei, la sua risposta non tarda ad arrivare. Non mi manda a quel paese ed è già un successo. Rimane pure basita nell'aver centrato la descrizione fin troppo nei dettagli; oggi mi riscopro veggente! Afferma pure che quello che scrive sia tutto vero e dato da esperienze vissute nell'arco di anni.
Da quel giorno e per più di 5 mesi ci siamo sentiti quasi ogni giorno. I pomeriggi passati con lei volano, mi fa stare bene, sono quasi diventati una droga. Non mi fanno pensare a niente, mi sento libero, sereno e contento. Non essendoci alcun coinvolgimento sentimentale, sono spensierato. E' diventata la mia ora di libertà, la mia valvola di sfogo, la mia confidente. In tutto questo non manca mai il "gioco" tra di noi. Le mie fantasie trasgressive e il suo metterle veramente in pratica mi portano spesso a chiedere particolari che a volte risultano troppo personali ma lei, con il suo modo estremamente gentile, non si fa problema alcuno e mi dà spiegazioni oltre il dovuto.
Non potendo vivere solo di mondo virtuale, faccio i conti con la realtà e, come a tanti succede, il mio lavoro entra in crisi. Essendo impiegato di una società calzaturiera di medie dimensioni, mi viene chiesto esplicitamente di muovermi dalla mia solita routine d'ufficio dedita a bolle, fatture e ordini e di vestirmi di un nuovo ruolo: scoprire nuovi orizzonti di espansione. Ed è così che inizio a frequentare mostre e fiere in tutta Italia nella ricerca di nuovi clienti e nuovi territori.
Un giorno come tanti arrivo in ufficio e subito il capo mi ferma e mi allunga una busta. La apro e dopo averne scoperto il contenuto trovo un invito: "Mostra internazionale della calzatura". Era un nuovo evento in quella città ed era stata scelta per le opportunità di arrivo: auto, treno, aereo e nave...sì, proprio nave essendoci il mare...Genova.
In un attimo il mio cervello va in tilt. Avevo solo un pensiero a senso unico: Fede. Lei è di Genova e sarebbe entusiasmante poterla finalmente conoscere di persona.
Però dovrei tastare se l'entusiasmo fosse reciproco e non volendo essere troppo diretto rischiando di invadere la sua privacy, alla fine di un messaggio le scrivo del mio prossimo impegno vicino a lei. Non aggiungo altro e soprattutto non mi monto la testa, rischio pure che si stranisca e che il nostro rapporto cambi all'improvviso.
La risposta non tarda ad arrivare ma questa volta, a differenza delle altre, ho quasi timore a leggerla. Prendo coraggio, respiro a fondo e via. Apro il messaggio e noto subito la diversità. La risposta è lunghissima. Strano, solitamente abbiamo più un dialogo, domande e risposte, come non ci fosse uno schermo a dividerci...e questo già mi preoccupa. Con un po' d'ansia inizio a leggere. Era un riassunto dal giorno del nostro contatto ad oggi. Forse anticipava qualcosa di spiacevole, come ripercorrere la nostra conoscenza per poi volerla troncare per paura o perchè infastidita. Accelero la lettura per arrivare al dunque e con un sospiro di sollievo mi soffermo sulle ultime frasi: "...a questo punto e considerato il destino che ti porta fino a me...che ne diresti di un caffè?". Lascio immaginare la mia gioia nell'assimilare l'idea di quello che verrà. Finalmente avrò il piacere di concretizzare l'immaginario e dare un volto a colei che nell'ultimo periodo mi ha dato più di chi mi sta vicino…......
Seconda parte
Terza e ultima parte
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