Buongiorno, pubblico quanto ho scritto finora mentre vado avanti a scrivere, forse già oggi riesco a pubblicarle qualcos'altro, essendo un po' più libera. Baci a tutti 💋💋
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Tesoro mi fa piacere che il mio racconto ti abbia preso molto ma non sono una scrittrice di professione 😜 porta pazienza, appena riesco qualcosa pubblico.
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La mattina dopo mi risveglio con il solito durello di Ciccio. Stavolta però scendo, decisa a rimanere giù. Ma il diavolo, si sa', è tentatore. Mi offro di preparare i panini per il mare, per fare pure qualcosa mentre aspetto che si svegli Ciccio. Gli altri allora si avviano prima alla spiaggia.

Tentenno, non so' cosa fare. Da un lato vorrei che Ciccio si svegliasse adesso, dall'altro non vorrei tornare su a chiamarlo. È come se una parte di me volesse immergersi e lasciarsi travolgere dal fiume in piena della sua sessualità puberale, vivendo gli eventi senza preoccuparsi di conseguenze o tabù. L'altra, invece, vorrebbe solo divertirsi a torturarlo, crogiolarsi dell'essere oggetto di desiderio ed appagarsi nella sensazione di potere del condurre il gioco.

Con l'intento di svegliarlo accidentalmente, decido di preparare i panini proprio in corrispondenza della finestra della camera. Metto un po' di musica, non a palla naturalmente visto l'orario, ma sperando che, date le finestre aperte, si svegli. Taglio la mozzarella a fette e la metto a scolare un po', mentre inizio ad imbottire i panini con i vari affettati. In manco 10 minuti ho finito e ma da Ciccio nessun segno di vita.

Non sapendo che fare decido di salire, sempre tenendo la musica in riproduzione. Lascio il telefono in corridoio, cerco di fare un po' di casino aprendo cassetti, eccetera eccetera, ma nulla. Mi rassegno e vado in bagno a cambiarmi. Quando esco Ciccio è in piedi, sulla porta della stanza.

Ah, ti ho svegliato?
No, vabbé tranquilla. Già sono usciti tutti?
Sì, sono usciti prima che ho fatto io i panini.
Allora mi metto il costume pure io e andiamo.
Certo però prima volevo parlarti un attimo.
E di cosa?
Riguardo a ieri.
ah, pure io volevo chiederti una cosa riguardo ieri.
Okay, dimmi.
Perché ieri non mi hai fatto finire? Ti da' fastidio se mi sego su di te?

Il discorso era abbastanza complesso da affrontare. Come potevo spiegargli quello che provavo? quel misto di eccitazione e remore, quel "vorrei, ma non posso". Non avrebbe capito, anzi, l'avrebbe solo reso più pressante probabilmente. Gli dico che non mi dava fastidio, non era quello il punto. Ma bisognava stabilire delle regole per non trovarci in situazioni spiacevoli.

Ah meno male, disse lui ridendo, anche perché sinceramente l'ho già fatto altre volte. Ah bravo, risposi sorridendo, allora la prima regola è che mi avvisi sempre quando ti seghi su di me. Accetta di buon grado, alla fine non gli costa nulla, così stabiliamo una parola chiave per intendere questa cosa, in modo che avrebbe potuto sia dirmelo per messaggio sia in una conversazione senza destare alcun sospetto. Con questa prima regola avrei tenuto sia d'occhio la situazione sia magari, qualora fossi nel mood adatto, eccitarmi al pensiero.

Naturalmente, seconda regola, tutto deve rimanere segreto tra noi due. Ovviamente avrei raccontato tutto a Ricoz, ma non potevo creare un precedente di eccezioni. Niente foto o video, niente di compromettente sui telefonini. Niente quando non eravamo soli, nemmeno sguardi o atteggiamenti intimi. Anche questa gli va' bene. Finora bene penso, ora viene il difficile.

Niente sesso. Qui protesta un po' ma gli spiego che non sento fosse giusto, avrebbe dovuto fare le sue esperienze, mettersi in gioco. Io ci sarei sempre stata per parlarne di qualsiasi cosa, consigliargli, ma che non mi sarei spinta a quel punto. Ne parliamo un po', cerco di fargli capire i miei timori, poi sono anche fidanzata aggiungo. per tutta risposta mi dice quanto gli sarebbe piaciuto fossi stata io la sua prima volta. Queste regole sono degli aut aut, o le rispetti o non se ne fa nulla, nel senso che non lo avrei assecondato. Solo allora mi giura di rispettarle.

Bene, dico io, e faccio per alzarmi dal letto dove siamo seduti. mi tiene per un braccio: aspetta, ora siamo soli...
Ehhhhh sta minkia !!!!!! Ora siamo soli......
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Guarda dove ha interrotto 😂 genio del male
Pensa quante ne ha subite il povero Ciccio?
 
Ultima modifica:
Come al solito vi ringrazio della partecipazione ❤️ il motivo che mi ha spinto a condividere questa storia, però, è avere un confronto e non dei lettori passivi... vorrei sapere quante più opinioni possibili al riguardo. certo capisco che finora non c'è chissà quanto da dire ma vi chiedo, per il futuro, di considerare anche questa ulteriore premessa.
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La mattina seguente, la prima cosa che faccio in bagno è controllare il cesto della lavanderia. non manca nulla. dopo aver sentito i rumori la scorsa notte, infatti, ero sicura che il mio intimo fosse stato predato. mi sfugge un piccolo sospiro. Sono sì sollevata che non si sia consumato alcun "reato" ma, allo stesso tempo e con mio stupore, ho avvertito un po' di disappunto: ero convinta della cosa ed il fatto che non sia successo mi ha reso quasi insoddisfatta. ma allora era un sospiro o uno sbuffo? con questi pensieri scendo giù a fare colazione.

è abbastanza presto, sono appena le nove di mattina. ancora non è sceso nessuno, conoscendoli è per non disturbarci. Ricoz sorride e mi chiede se in bagno era tutto apposto. Anche lui ha pensato la stessa cosa ieri. Gli dico che era tutto apposto ma deve aver letto l'insofferenza nei miei occhi, oppure, data la situazione, vuole solo divertirsi un po'. Mi fa' notare che ieri sera abbiamo sentito solo la porta, né scarico e nemmeno il rubinetto, né qualcuno scendere/salire le scale. non ci sono dubbi, Ciccio ieri sera è stato lì. Mi incalza poi. Che ne sai, magari era solo curioso e le ha cercate senza malizia, oppure magari solo il tempo di fare qualche foto o di ... sniffarle! e ride. gli do' un colpo sul braccio.

Mette a fare il caffé mentre aspettiamo gli altri che scendono. poco dopo, una mezz'oretta, scendono tutti gli altri, solo Ciccio dorme ancora. decidiamo il piano della giornata. optiamo per un pranzo al sacco a base di pizzette in spiaggia, salire verso le 16 per farsi le docce. bisogna fare la spesa per la brace, di carne questa volta e poi appena cala il sole accendere il fuoco. tutti concordiamo nel fare una cosa meno impegnativa della sera precedente: Ricoz lunedì lavora e vorrebbe partire la sera stessa.

Andiamo tutti insieme a mare, Ciccio ci raggiungerà quando si sarà alzato. Zia dice di non meravigliarci, fa' una vita a parte praticamente. Sentito questo, Ricoz va' in bagno. Mi dirà poi in spiaggia di aver fatto una foto all'interno del cesto della biancheria, per controllare se, al ritorno, le avremmo trovate in un'altra posizione.

Ciccio ci ha raggiunto verso la mezza. sulla giornata di mare non c'è molto di interessante da dire e ve la risparmio. un piccolo retroscena è che è il giorno della foto che abbiamo pubblicato qualche giorno fa'. Tornati a casa, gli zii ed i miei sono i primi a farsi la doccia così poi andranno a fare la spesa. Ciccio, invece, è rimasto in spiaggia con gli amici. Insisto per farla io per prima dato che Ricoz andrà per ultimo, più sul tardi, dovendo avviare la brace. Devo almeno fare una foto per il confronto prima che vengano accidentalmente "inquinare le prove". Entrata, prima di controllare resto alla porta e provo ad immaginarmi gli scenari. Sono un po' tesa, emozionata, forse anche eccitata. Quando riscendo Ricoz mi domanda se ci sono novità. Gli rispondo che non c'è bisogno di alcun confronto, era palese che qualcuno avesse ravanato i panni.

Quando Ciccio rientra, ci siamo solo noi due. Mentre io taglio il pane per le bruschette, Ricoz è già alla brace e Ciccio lo affianca. Gli dice indicandomi, mi raccomando, io ora vado via, te la affido. La lascio in buone mani? Ciccio abbassa lo sguardo, imbarazzato, farfuglia certo che sì. Gli sorrido, mi alzo e lo accarezzo sulla testa.

La serata prosegue come da programma e verso le 22 Ricoz ci saluta.
Io quando ho ospiti a casa, metto sempre le trappole sui perizoma di .mia moglie nella cesta🤣🤣🤣 quasi puntualmente qualcuno va a metterci le mani e chissà cos'altro ci fanno 😍😍
 
Leggo sul forum già da un po', ho deciso di iscrivermi per complimentarmi.
Oltre ovviamente alle dinamiche, indubbiamente eccitanti, per quanto direi, "classiche", anche e soprattutto per il punto di vista femminile, credibile e realistico.
Il modo di eccitarsi di una ragazza, in situazioni del genere, ha dinamiche completamente diverse da quelle di un ragazzo e leggerle, oltre che essere indicibilmente arrapante, risulta anche molto interessante. Brava.
Grazie mille, sono veramente onorata dalle tue parole. voglio specificare però che il racconto è quello che è successo, ovviamente messo giù in forma "romanzata"... la parte di fantasia è da riferirsi ai pensieri ed alle sensazioni che sono aggiunte a posteriori.
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due opzioni: se a sua insaputa dovrebbe parlare col padre ed il fratello, poi a prescindere da quello che diranno, lasciarla... oppure se vuole tenersi le corna, può pur sempre voltarla in gang bang.
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Queste sono le situazioni che adoro di più, non mi è chiaro però il gioco che vorresti fare con Ciccio, mostrarti nuda? Fare petting?
la risposta in questo episodio 😜
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per tutti gli altri, la storia arriverà alla conclusione, non temete 😜 non vi abbandono, ho solo i miei tempi. intanto gustatevi questa seconda puntata del giorno... non vi lascio soffrire troppo in sospeso 😈 ero al bar con le amiche e ogni tanto mi fermavo due minuti, ricordavo e scrivevo due righe e poi dovevo fermarmi, è stata una piacevole distrazione.
grazie sempre per tutti i complimenti 🥰
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E quindi? Che vuoi fare? Riprendere da dove abbiamo lasciato ieri, guarda sono già duro. Si alza e mi ritrovo col suo pacco duro a poca distanza dalla mia faccia. Sulle mutande sono visibili i segni dell'eccitazione, sono macchiate. Già stai così, dico ridendo, ti basta poco. Colpa tua, è da ieri che non mi sego. Te ne fai tante? Boh, dipende, dei giorni di più, dei giorni di meno, però quasi sempre una al giorno. Va bene dai, fai pure.

Detto fatto, si cala le mutande, non badando affatto alla poca distanza tra noi. Rimane fermo e mi perdo qualche momento ad ammirare il suo cazzo duro da vicino. Ne sento l'odore forte, mascolino, un po' pungente ma non mi spiace. del resto è giustificabile, ancora deve usare il bagno. Poggio una mano sul suo addome e lo spingo un po' più indietro, mentre il suo pisellone duro sobbalza eccitato.

Inizia a segarsi di fronte a me, con movimenti dolci e lenti, la capocchia appena scoperta, stretta nel lembo di pelle.

Lo afferro quasi al centro. Sotto la mia mano sento un pezzo di carne duro e caldo. Lo stringo un po' per sentirlo pulsare. È il momento. Con l'altra mano gli accarezzo le palle, che sono di una bella forma tonda, lisce, compatte e gonfie: sembrano due uova sode. Le inizio a maneggiare mentre lo mano ferma intorno al cazzo che inizia a pulsare sempre più. Dalla bocca di Ciccio semiaperta parte un piccolo gemito mentre rincula.

La sborrata è copiosa. Il più finisce sul pavimento e sui miei piedi in infradito ma qualche schizzo più forte mi arriva sulle cosce. Alla faccia, che sborratone. Il secondo pensiero è per il pareo, cazzo avrei dovuto toglierlo prima. Scusa mi dice respirando forte. Gli sorrido. Tranquillo, è normale. Lo tengo ancora per il cazzo. È un po' meno duro di prima ma ancora vispo. Glielo tengo sollevato verso l'alto mentre le ultime gocce colano giù.

Lo sbatacchio un po' e mentre lo lascio gli dico sorridendo di prendere della carta. Anche il sedere bianco, a contrasto con il resto del corpo più brunito, ha il suo vedere. Deve essere il calcio penso. Gli do' uno schiaffetto mentre cammina con le gambe un po' arcuate.

Resto ferma come una statua mentre si china a pulire con il rotolo nell'altra mano. Mi pulisce i piedi e poi mi tiene le caviglie mentre io gli accarezzo i capelli. Gli sussurro di aspettare. Alza lo sguardo verso di me, al che mi chino e lo bacio sulle labbra. Alzati.

È di nuovo in piedi di fronte a me, col suo pisello in erezione. Gli sorrido. Per fortuna lo hai curvato verso il basso. Ride un po' imbarazzato. Il pareo purtroppo non ce l'ha fatta però, continuo ridendo. Mi alzo e lo tolgo. Questo va' lavato ora. faccio qualche passo verso la porta. Lo prendo per il pisello. Su, andiamo in bagno.
 
Grazie mille, sono veramente onorata dalle tue parole. voglio specificare però che il racconto è quello che è successo, ovviamente messo giù in forma "romanzata"... la parte di fantasia è da riferirsi ai pensieri ed alle sensazioni che sono aggiunte a posteriori.
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due opzioni: se a sua insaputa dovrebbe parlare col padre ed il fratello, poi a prescindere da quello che diranno, lasciarla... oppure se vuole tenersi le corna, può pur sempre voltarla in gang bang.
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la risposta in questo episodio 😜
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per tutti gli altri, la storia arriverà alla conclusione, non temete 😜 non vi abbandono, ho solo i miei tempi. intanto gustatevi questa seconda puntata del giorno... non vi lascio soffrire troppo in sospeso 😈 ero al bar con le amiche e ogni tanto mi fermavo due minuti, ricordavo e scrivevo due righe e poi dovevo fermarmi, è stata una piacevole distrazione.
grazie sempre per tutti i complimenti 🥰
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E quindi? Che vuoi fare? Riprendere da dove abbiamo lasciato ieri, guarda sono già duro. Si alza e mi ritrovo col suo pacco duro a poca distanza dalla mia faccia. Sulle mutande sono visibili i segni dell'eccitazione, sono macchiate. Già stai così, dico ridendo, ti basta poco. Colpa tua, è da ieri che non mi sego. Te ne fai tante? Boh, dipende, dei giorni di più, dei giorni di meno, però quasi sempre una al giorno. Va bene dai, fai pure.

Detto fatto, si cala le mutande, non badando affatto alla poca distanza tra noi. Rimane fermo e mi perdo qualche momento ad ammirare il suo cazzo duro da vicino. Ne sento l'odore forte, mascolino, un po' pungente ma non mi spiace. del resto è giustificabile, ancora deve usare il bagno. Poggio una mano sul suo addome e lo spingo un po' più indietro, mentre il suo pisellone duro sobbalza eccitato.

Inizia a segarsi di fronte a me, con movimenti dolci e lenti, la capocchia appena scoperta, stretta nel lembo di pelle.

Lo afferro quasi al centro. Sotto la mia mano sento un pezzo di carne duro e caldo. Lo stringo un po' per sentirlo pulsare. È il momento. Con l'altra mano gli accarezzo le palle, che sono di una bella forma tonda, lisce, compatte e gonfie: sembrano due uova sode. Le inizio a maneggiare mentre lo mano ferma intorno al cazzo che inizia a pulsare sempre più. Dalla bocca di Ciccio semiaperta parte un piccolo gemito mentre rincula.

La sborrata è copiosa. Il più finisce sul pavimento e sui miei piedi in infradito ma qualche schizzo più forte mi arriva sulle cosce. Alla faccia, che sborratone. Il secondo pensiero è per il pareo, cazzo avrei dovuto toglierlo prima. Scusa mi dice respirando forte. Gli sorrido. Tranquillo, è normale. Lo tengo ancora per il cazzo. È un po' meno duro di prima ma ancora vispo. Glielo tengo sollevato verso l'alto mentre le ultime gocce colano giù.

Lo sbatacchio un po' e mentre lo lascio gli dico sorridendo di prendere della carta. Anche il sedere bianco, a contrasto con il resto del corpo più brunito, ha il suo vedere. Deve essere il calcio penso. Gli do' uno schiaffetto mentre cammina con le gambe un po' arcuate.

Resto ferma come una statua mentre si china a pulire con il rotolo nell'altra mano. Mi pulisce i piedi e poi mi tiene le caviglie mentre io gli accarezzo i capelli. Gli sussurro di aspettare. Alza lo sguardo verso di me, al che mi chino e lo bacio sulle labbra. Alzati.

È di nuovo in piedi di fronte a me, col suo pisello in erezione. Gli sorrido. Per fortuna lo hai curvato verso il basso. Ride un po' imbarazzato. Il pareo purtroppo non ce l'ha fatta però, continuo ridendo. Mi alzo e lo tolgo. Questo va' lavato ora. faccio qualche passo verso la porta. Lo prendo per il pisello. Su, andiamo in bagno.
strano come sei passata da osservare il cazzo a segarlo.. senza neanche pensarci.. forse manca un pezzo
 
strano come sei passata da osservare il cazzo a segarlo.. senza neanche pensarci.. forse manca un pezzo
forse hai saltato tu qualche episodio 😜
battute a parte, ho cercato di trasmettere quello che provavo, ossia la voglia di "fare qualcosa" con lui debolmente contrastata dai retropensieri di una situazione delicata come questa.
infine non l'ho propriamente segato, non ancora almeno 😈
 
Grazie mille, sono veramente onorata dalle tue parole. voglio specificare però che il racconto è quello che è successo, ovviamente messo giù in forma "romanzata"... la parte di fantasia è da riferirsi ai pensieri ed alle sensazioni che sono aggiunte a posteriori.
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due opzioni: se a sua insaputa dovrebbe parlare col padre ed il fratello, poi a prescindere da quello che diranno, lasciarla... oppure se vuole tenersi le corna, può pur sempre voltarla in gang bang.
______

la risposta in questo episodio 😜
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per tutti gli altri, la storia arriverà alla conclusione, non temete 😜 non vi abbandono, ho solo i miei tempi. intanto gustatevi questa seconda puntata del giorno... non vi lascio soffrire troppo in sospeso 😈 ero al bar con le amiche e ogni tanto mi fermavo due minuti, ricordavo e scrivevo due righe e poi dovevo fermarmi, è stata una piacevole distrazione.
grazie sempre per tutti i complimenti 🥰
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E quindi? Che vuoi fare? Riprendere da dove abbiamo lasciato ieri, guarda sono già duro. Si alza e mi ritrovo col suo pacco duro a poca distanza dalla mia faccia. Sulle mutande sono visibili i segni dell'eccitazione, sono macchiate. Già stai così, dico ridendo, ti basta poco. Colpa tua, è da ieri che non mi sego. Te ne fai tante? Boh, dipende, dei giorni di più, dei giorni di meno, però quasi sempre una al giorno. Va bene dai, fai pure.

Detto fatto, si cala le mutande, non badando affatto alla poca distanza tra noi. Rimane fermo e mi perdo qualche momento ad ammirare il suo cazzo duro da vicino. Ne sento l'odore forte, mascolino, un po' pungente ma non mi spiace. del resto è giustificabile, ancora deve usare il bagno. Poggio una mano sul suo addome e lo spingo un po' più indietro, mentre il suo pisellone duro sobbalza eccitato.

Inizia a segarsi di fronte a me, con movimenti dolci e lenti, la capocchia appena scoperta, stretta nel lembo di pelle.

Lo afferro quasi al centro. Sotto la mia mano sento un pezzo di carne duro e caldo. Lo stringo un po' per sentirlo pulsare. È il momento. Con l'altra mano gli accarezzo le palle, che sono di una bella forma tonda, lisce, compatte e gonfie: sembrano due uova sode. Le inizio a maneggiare mentre lo mano ferma intorno al cazzo che inizia a pulsare sempre più. Dalla bocca di Ciccio semiaperta parte un piccolo gemito mentre rincula.

La sborrata è copiosa. Il più finisce sul pavimento e sui miei piedi in infradito ma qualche schizzo più forte mi arriva sulle cosce. Alla faccia, che sborratone. Il secondo pensiero è per il pareo, cazzo avrei dovuto toglierlo prima. Scusa mi dice respirando forte. Gli sorrido. Tranquillo, è normale. Lo tengo ancora per il cazzo. È un po' meno duro di prima ma ancora vispo. Glielo tengo sollevato verso l'alto mentre le ultime gocce colano giù.

Lo sbatacchio un po' e mentre lo lascio gli dico sorridendo di prendere della carta. Anche il sedere bianco, a contrasto con il resto del corpo più brunito, ha il suo vedere. Deve essere il calcio penso. Gli do' uno schiaffetto mentre cammina con le gambe un po' arcuate.

Resto ferma come una statua mentre si china a pulire con il rotolo nell'altra mano. Mi pulisce i piedi e poi mi tiene le caviglie mentre io gli accarezzo i capelli. Gli sussurro di aspettare. Alza lo sguardo verso di me, al che mi chino e lo bacio sulle labbra. Alzati.

È di nuovo in piedi di fronte a me, col suo pisello in erezione. Gli sorrido. Per fortuna lo hai curvato verso il basso. Ride un po' imbarazzato. Il pareo purtroppo non ce l'ha fatta però, continuo ridendo. Mi alzo e lo tolgo. Questo va' lavato ora. faccio qualche passo verso la porta. Lo prendo per il pisello. Su, andiamo in bagno.

Ho letto tutto il racconto tra ieri sera e stamattina, veramente ben scritto, e molto eccitante! Per quanto riguarda la situazione, credo sia, o sia stato un desiderio comune a molti noi maschietti, avere la cugina grande che ci "guidasse" alla scoperta del sesso! E finora devo dire che tu la stai gestendo alla grande! Povero Ciccio! 😅
 
Ho letto tutto il racconto tra ieri sera e stamattina, veramente ben scritto, e molto eccitante! Per quanto riguarda la situazione, credo sia, o sia stato un desiderio comune a molti noi maschietti, avere la cugina grande che ci "guidasse" alla scoperta del sesso! E finora devo dire che tu la stai gestendo alla grande! Povero Ciccio! 😅
Povero Ciccio. Sentimento comune 😇😇 quanto vorrebbe magari solo leccarle la fica.
 
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