dai dai raccontaci di più...quando ne hai parlato con lei (se ne hai parlato)?
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gran bella storia e soprattutto tettone!eccovi la terza parte a distanza di tempo (lavoro e altri cazzi), spero gradiate anche gli allegati
Dopo aver mandato le foto a Roberto non ci scrivemmo per qualche giorno. Forse entrambi provavamo imbarazzo. Imbarazzo che sarebbe stato inevitabile alla prima occasione in cui ci saremmo visti dal vivo, magari con lei presente. È proprio a causa di questo imbarazzo che almeno il primo periodo a mandare avanti il gioco era il coraggio liquido. Bisognava stare attenti se uno dei due era alticcio, c’era discreta possibilità potesse succedere qualcosa. Fu lui stavolta a fare il passo avanti. Nel bel mezzo della settimana mi scrive. Inizialmente cazzeggiamo su ben altri argomenti però avevo comunque le antenne dritte perché, come scritto prima, non si sapeva mai. Ed infatti, di punto in bianco, passando completamente da un argomento ad un altro, mi domanda chiaramente:
“Scusa, ma Ilenia per caso ti manda anche topless?”
Gli rispondo con la risata con tanto di emoj. Devo essere sincero, quasi speravo prendesse l’argomento. Avesse aspettato lo facessi io, probabilmente quella sera non ne avremmo parlato.
Dopo la risata gli rispondo in maniera piuttosto sintetica con un “certo”, dopodiché aggiungo una battuta “Se le vuoi vedere devi pagare!” e anche qui emoj sorridenti e risate.
“Quanto vuoi?” risponde lui con il classico ahahah finale.
A questo punto decido di fare un ulteriore passo avanti ma mi sto anche divertendo a “torturarlo” un pochino. Le prime foto osé che mi spedì Ilenia su WhatsApp erano alcune in accappatoio. Inizialmente erano piuttosto “timide” oserei dire. L’accappatoio era leggermente aperto, si notavano le forme dei seni ma fondamentalmente non si vedeva nulla.
Ero io a pregarla per mostrare qualcosa di più. Badate bene che non era sicuramente la prima volta che vedevo le sue tette. Quelle le avevo viste già diverso tempo prima; le avevo semplicemente detto che sarebbe stato carino ricevere ogni tanto qualche sua immagine sexy.
Sta di fatto che inevitabilmente l’accappatoio si apriva sempre di più fino alla logica liberazione dei capezzoli. Una sorta di striptease virtuale che personalmente trovavo e continuo a trovare molto eccitante.
Ecco quello stesso giochino ero intenzionato a farlo a Roberto, seguendo lo stesso iter che Ilenia aveva utilizzato con me. La cosa bella di quella serie di immagini è che anche quando Ilenia scoprì uno dei capezzoli, la foto non era proprio nitidissima ma leggermente mossa, (la spontaneità è un ulteriore fattore erotico secondo me) e quindi metteva un ulteriore languorino, la voglia di averne di più, di vederle meglio.
Decido quindi di mandare una delle foto ad accappatoio chiuso, non certo più hot di quelle in reggiseno mandate qualche giorno prima.
“Tiè, beccati questa” gli scrivo
Lui visualizza e poi risponde “Deliziosa” e nient’altro, forse rimasto un po’ deluso, forse si aspettava di meglio. Poco dopo però scrive quello che avrei voluto scrivesse ovvero:
“Non si potrebbe aprire un pochino di più quell’accappatoio?”
Confesso che nelle mie parti basse stava cominciando a circolare più sangue del previsto e qualcuno si stava decisamente svegliando dal torpore serale.
Ovviamente assecondo i desideri di Roberto e rispondo direttamente mandando una foto con accappatoio ancora più aperto in cui la forma dei seni è ancora più evidente.
“Cominciamo a ragionare amico mio” mi scrive seguito da una serie numerosa di smile.
A sto punto provo un pochino a smorzare gli animi, una doccia fredda per disincantarlo un po’:
“Lo sai vero che se Ilenia scopre che ti mando queste foto mi taglia la testa?”
E qui Roberto mi stupisce o meglio mostra tutta la sua spregiudicatezza:
“Vai tranquillo, non lo saprà mai, basta cancellare le chat, fidati di zio! E ora fammi vedere quelle tette per bene!!” fu quasi perentorio, arrogante e devo ammettere che un comportamento simile da lui non me l’aspettavo. Ho sempre detestato i tipi arroganti ma in quell’occasione questo suo modo di imporsi mi eccitò al punto che senza scrivere nulla decisi di mettere in chat la foto un po’ mossa con il capezzolo visibile.
Contemporaneamente avevo cominciato a prendermi il pene in mano e masturbarmi; ecco la mia parafilia liberata, il tarlo che emerge dal nido. Mi era sembrato di tornare ai tempi di quando single mi masturbavo ripensando alla ex che magari veniva presa in ogni modo dal suo nuovo moroso. Si, lo ammetto ho sto tipo di fantasie!
Ci fu un momento che sembrò durasse in eterno tra la visualizzazione della foto e Roberto che scriveva il messaggio. Intuivo che probabilmente stava lì a ingrandire la foto per vedere meglio il dettaglio del seno e del capezzolo.
“Sono belle come mi immaginavo ma tu sei proprio stronzo, mi vuoi far morire lentamente” seguito da una risata e da diversi smile.
Intuivo volesse vedere qualcosa di ancora più chiaro ma per quella serata gli doveva bastare quello che aveva ricevuto.
“Esattamente, soffri!!!” gli risposi con una risata
“Sappi che ti invidio molto comunque, mi ci attaccherei come un neonato a quelle tette!” mi rispose lui. Ecco, questa fu la prima volta in cui esplicitò probabilmente il desiderio di fare qualcosa con la mia ragazza e la cosa mi fece diventare probabilmente rovente in viso in un mix di imbarazzo, eccitazione e fastidio.
Inoltre tornava quel sentimento del sentirsi sporco per aver condiviso quelle foto private e intime con un'altra persona che tra l’altro non era uno sconosciuto. Il prezzo di certe parafilie è anche questo, fare i conti con diversi stati d’animo. Il pene mi si afflosciò e buonanotte al secchio.
A sto punto rispondo in maniera un po’ arrogante ma scherzoso “Invece ti attacchi a sto cazzo!” seguito da diversi smile.
Non la prese benissimo ma doveva starci comunque, il gioco lo dettavo io o meglio credevo di avere questo potere in quel momento.
In quell’istante infatti non avrei mai pensato che da lì a qualche mese il gioco lo avrebbe dettato lui e si sarebbe ribaltato tutto.
Dopo quella discussione passarono diversi giorni senza che ci contattassimo. Era nella norma, non era figlio di quella situazione. Ora però ogni volta che capitava di scriverci, l’argomento finiva per essere sempre Ilenia e dopo avergli fatto assaggiare il nudo della mia ragazza era difficile fare retromarcia e mostrargli qualcosa di meno spinto.
Lui pareva esserne ossessionato ma io non facevo nulla per mettere un freno, anzi.
Continuammo con queste chat serali in cui l’argomento principale diventava Ilenia. Roberto indagava un pochino sui comportamenti che la mia ragazza aveva a letto con me. Gli raccontai un po’ quello che faceva e non faceva a letto. Mi chiese in particolare se gli venivo mai sul seno e io risposi che capitava di rado, che fondamentalmente lei preferiva sentirmi dentro.
“L’importante è venire” mi disse lui con le immancabili emoj sorridenti. Poi aggiunse “Io, con tutto il rispetto compare, le verrei sulle tette tutte le volte!”
“Si ma tu sei proprio ossessionato dalle tette amico mio” gli scrissi
“Dalle sue si” mi rispose con molta franchezza. Niente emoj, niente sorrisi, era un’affermazione seria quella.
In tutti questi scambi di messaggi infilavo sempre la mano nei pantaloni e giocavo un pochino col pene, ero sempre abbastanza eccitato e quando confidò che le avrebbe volentieri schizzato sui seni rischiai fortemente di esondare.
Decisi ovviamente di accontentare i suoi desideri mostrandogli dei chiari e limpidi topless che Ilenia con tanta cura mi aveva spedito giorni, settimane, mesi prima.
Quasi sicuramente si masturbava pesantemente anche lui su quelle foto. D’altronde deve essere molto eccitante ricevere i nudi della ragazza di uno dei tuoi amici, soprattutto se quella ragazza ha le curve al punto giusto.
Credo che Roberto, tolte le fantasie non si sarebbe mai spinto ad andare oltre. Masturbarsi su delle foto è un conto, fantasticarci su pure, avere intenzioni reali invece è tutta un'altra questione.
Non aveva mai azzardato andare oltre le sue fantasie. Aveva rispetto per me e per la mia relazione.
Capitò una di quelle sere a rischio imbarazzo. Uscita di gruppo con fidanzate al seguito. Roberto recitò bene la parte del disinteressato. Sapeva ormai benissimo cosa c’era sotto la maglietta che indossava quella sera la mia ragazza per cui buttarci uno sguardo e rischiare di esser scoperto probabilmente non ne valeva più la pena.
Sarà la ventesima volta che lo scrivo ma senza l’alcol tutto questo difficilmente sarebbe nato, così come il passo successivo.
Lo step successivo era quello di verificare se, oltre a fantasie, Roberto voleva puntare a qualcosa di più concreto ma, come scritto prima, visto il rispetto che nutriva per me, dovevo esser io a pungolarlo un pochino. Ormai la prassi era consolidata: serata tra soli amici maschi, bicchierini di troppo, risate e sfacciataggine ovviamente lontani da orecchie curiose.
Non badai molto agli convenevoli di turno, lo conoscevo da tempo, ormai la confidenza era al massimo e quindi tra un digestivo e l’altro gli buttai la palla tra i piedi:
“Ascolta, ma tu ti faresti mai un giretto su Ilenia? Dimmi la verità”
Mi guardò come uno guarda un matto.
“Non mi permetterei mai compare, è la tua donna, bellissime tette, bellissimo tutto ma finisce lì!” si fece serio.
“Questo lo so socio, ma mettiamo ti dò l’ok io, cioè ti dico che mi fa piacere, che non c’è problema, a questo punto che mi rispondi?”
Era sempre più stranito in viso e mi rispose
“Cazzo amico hai bevuto troppo mi sa stasera!”
“Naa ho bevuto quanto te e lo sai che reggo pure di più” gli risposi sorridendo.
“Ma perché ste domande di merda allora? Cioè sono domande strane!” rispose lui, non si capacitava.
“Tu rispondi!!!cazzo, una cosa ti ho chiesto!” mi feci serio io stavolta.
“Non stesse con te certo me lo sarei fatto più di un giro, ma sta con te quindi ti dico di no!” rispose seriamente anche lui.
“Poniamo che ora io te la offrissi e lei ci stesse, ti tireresti indietro?” provai ad insistere.
“Mi sembrerebbe un’infamata incredibile amico, una cosa poco corretta. ma poi perché mi offri la tua donna?!?!?!?” riprese a ridere per stemperare un po’.
“Macché infamata, infamata sarebbe fare tutto alle spalle. Qui si farebbe tutto alla luce del sole!” gli dissi
“Sta discussione è surreale e onestamente non ho capito dove vuoi arrivare” mi disse lui fissandomi negli occhi.
“Non so se ci arriveremo compare, mi piacerebbe condividere la donna con te visto che ti piace tanto!” gli risposi con molta franchezza.
Bestemmiò e sorrise quasi incredulo.
“Vorresti fare una roba a tre?!?!?” mi domandò allora
“Si, ma non contemporaneamente ecco!”
“Allora, in pratica vorresti che me la trombassi pure io ma senza te???” mi domandò sempre più incredulo “Mi pigli per il culo o cosa?” insistette
“Non ti piglio per il culo, porca puttana, altrimenti non starei perdendo mezz’ora a parlarne e non ti avrei spedito tutte quelle foto intime rischiando tanto, non credi?!?!?” ribadii a muso duro.
“Hey socio, un conto è guardare delle foto, un altro è passare ai fatti, mi sembra una roba fuori dal mondo!” mi disse
“Cristo mi vuoi dire che trombarsi la donna di un altro col suo permesso non lo trovi eccitante?!?!?!?”
“Fosse uno sconosciuto sì, ma noi due ci conosciamo da quasi 20 anni!” mi rispose
“Oh cazzo, secondo me ti massacri di seghe su quelle foto. Ora quelle seghe potresti fartele fare da lei, oltre a tutto il resto, e mi stai praticamente dicendo di no?” questa per me era la domanda decisiva, avesse risposto negativamente probabilmente mi sarei arreso.
“Non ti dico di no, ti dico che è strano!” Non era un sì, ma non era decisamente neanche un no, i margini di trattativa c’erano ancora ed erano ampi. Ora bisognava un pochino bluffare e inventare una sana bugia.
“Ne ho accennato qualcosa con lei. Credo che da te si farebbe montare volentieri sai?” mentii spudoratamente ma dovevo convincerlo definitivamente
“Seriamente?!?!?!?!Cazzo dovevo dirlo prima allora socio! E dimmi, le chiedevi di me o in generale?” era incuriosito, d’altronde alimentare il suo ego mi avrebbe dato una grossa mano.
“Ho fatto una di quelle domandine sciocche, alla leggera, della serie se non ci fossi io quale dei miei amici troverebbe interessante e lei mi ha risposto subito col tuo nome, molto decisa!”
“Buongustaia Ilenia” rispose lui e poi scoppiò a ridere contagiando pure me.
“A parte gli scherzi, credo ti trovi interessante, spesso mi chiede di te!” ritornai serio io “Devo semplicemente chiederle se si farebbe un giretto su di te” aggiunsi.
“Beh amico, se ti risponde in maniera positiva, anche se mi fa strano persino pensarlo, ci terrei a saperlo!” mi disse Roberto e di fatto la nostra discussione per quella sera finì lì.
Ora arrivava il bello, un intero Himalaya da scalare roccia per roccia, guglia per guglia, sperone per sperone. Pensavo già a quanto sarebbe stato difficile convincere Ilenia, tirata in ballo a sua insaputa in questo “gioco” a tre che forse sarebbe nato o forse non sarebbe mai accaduto.
La risposta la conoscete già, per i dettagli aspettate il prossimo racconto!
In allegato qualche fotina di Ilenia che tanto piaceva al buon Roberto!
Tette stupende, poche storieeccovi la terza parte a distanza di tempo (lavoro e altri cazzi), spero gradiate anche gli allegati
Dopo aver mandato le foto a Roberto non ci scrivemmo per qualche giorno. Forse entrambi provavamo imbarazzo. Imbarazzo che sarebbe stato inevitabile alla prima occasione in cui ci saremmo visti dal vivo, magari con lei presente. È proprio a causa di questo imbarazzo che almeno il primo periodo a mandare avanti il gioco era il coraggio liquido. Bisognava stare attenti se uno dei due era alticcio, c’era discreta possibilità potesse succedere qualcosa. Fu lui stavolta a fare il passo avanti. Nel bel mezzo della settimana mi scrive. Inizialmente cazzeggiamo su ben altri argomenti però avevo comunque le antenne dritte perché, come scritto prima, non si sapeva mai. Ed infatti, di punto in bianco, passando completamente da un argomento ad un altro, mi domanda chiaramente:
“Scusa, ma Ilenia per caso ti manda anche topless?”
Gli rispondo con la risata con tanto di emoj. Devo essere sincero, quasi speravo prendesse l’argomento. Avesse aspettato lo facessi io, probabilmente quella sera non ne avremmo parlato.
Dopo la risata gli rispondo in maniera piuttosto sintetica con un “certo”, dopodiché aggiungo una battuta “Se le vuoi vedere devi pagare!” e anche qui emoj sorridenti e risate.
“Quanto vuoi?” risponde lui con il classico ahahah finale.
A questo punto decido di fare un ulteriore passo avanti ma mi sto anche divertendo a “torturarlo” un pochino. Le prime foto osé che mi spedì Ilenia su WhatsApp erano alcune in accappatoio. Inizialmente erano piuttosto “timide” oserei dire. L’accappatoio era leggermente aperto, si notavano le forme dei seni ma fondamentalmente non si vedeva nulla.
Ero io a pregarla per mostrare qualcosa di più. Badate bene che non era sicuramente la prima volta che vedevo le sue tette. Quelle le avevo viste già diverso tempo prima; le avevo semplicemente detto che sarebbe stato carino ricevere ogni tanto qualche sua immagine sexy.
Sta di fatto che inevitabilmente l’accappatoio si apriva sempre di più fino alla logica liberazione dei capezzoli. Una sorta di striptease virtuale che personalmente trovavo e continuo a trovare molto eccitante.
Ecco quello stesso giochino ero intenzionato a farlo a Roberto, seguendo lo stesso iter che Ilenia aveva utilizzato con me. La cosa bella di quella serie di immagini è che anche quando Ilenia scoprì uno dei capezzoli, la foto non era proprio nitidissima ma leggermente mossa, (la spontaneità è un ulteriore fattore erotico secondo me) e quindi metteva un ulteriore languorino, la voglia di averne di più, di vederle meglio.
Decido quindi di mandare una delle foto ad accappatoio chiuso, non certo più hot di quelle in reggiseno mandate qualche giorno prima.
“Tiè, beccati questa” gli scrivo
Lui visualizza e poi risponde “Deliziosa” e nient’altro, forse rimasto un po’ deluso, forse si aspettava di meglio. Poco dopo però scrive quello che avrei voluto scrivesse ovvero:
“Non si potrebbe aprire un pochino di più quell’accappatoio?”
Confesso che nelle mie parti basse stava cominciando a circolare più sangue del previsto e qualcuno si stava decisamente svegliando dal torpore serale.
Ovviamente assecondo i desideri di Roberto e rispondo direttamente mandando una foto con accappatoio ancora più aperto in cui la forma dei seni è ancora più evidente.
“Cominciamo a ragionare amico mio” mi scrive seguito da una serie numerosa di smile.
A sto punto provo un pochino a smorzare gli animi, una doccia fredda per disincantarlo un po’:
“Lo sai vero che se Ilenia scopre che ti mando queste foto mi taglia la testa?”
E qui Roberto mi stupisce o meglio mostra tutta la sua spregiudicatezza:
“Vai tranquillo, non lo saprà mai, basta cancellare le chat, fidati di zio! E ora fammi vedere quelle tette per bene!!” fu quasi perentorio, arrogante e devo ammettere che un comportamento simile da lui non me l’aspettavo. Ho sempre detestato i tipi arroganti ma in quell’occasione questo suo modo di imporsi mi eccitò al punto che senza scrivere nulla decisi di mettere in chat la foto un po’ mossa con il capezzolo visibile.
Contemporaneamente avevo cominciato a prendermi il pene in mano e masturbarmi; ecco la mia parafilia liberata, il tarlo che emerge dal nido. Mi era sembrato di tornare ai tempi di quando single mi masturbavo ripensando alla ex che magari veniva presa in ogni modo dal suo nuovo moroso. Si, lo ammetto ho sto tipo di fantasie!
Ci fu un momento che sembrò durasse in eterno tra la visualizzazione della foto e Roberto che scriveva il messaggio. Intuivo che probabilmente stava lì a ingrandire la foto per vedere meglio il dettaglio del seno e del capezzolo.
“Sono belle come mi immaginavo ma tu sei proprio stronzo, mi vuoi far morire lentamente” seguito da una risata e da diversi smile.
Intuivo volesse vedere qualcosa di ancora più chiaro ma per quella serata gli doveva bastare quello che aveva ricevuto.
“Esattamente, soffri!!!” gli risposi con una risata
“Sappi che ti invidio molto comunque, mi ci attaccherei come un neonato a quelle tette!” mi rispose lui. Ecco, questa fu la prima volta in cui esplicitò probabilmente il desiderio di fare qualcosa con la mia ragazza e la cosa mi fece diventare probabilmente rovente in viso in un mix di imbarazzo, eccitazione e fastidio.
Inoltre tornava quel sentimento del sentirsi sporco per aver condiviso quelle foto private e intime con un'altra persona che tra l’altro non era uno sconosciuto. Il prezzo di certe parafilie è anche questo, fare i conti con diversi stati d’animo. Il pene mi si afflosciò e buonanotte al secchio.
A sto punto rispondo in maniera un po’ arrogante ma scherzoso “Invece ti attacchi a sto cazzo!” seguito da diversi smile.
Non la prese benissimo ma doveva starci comunque, il gioco lo dettavo io o meglio credevo di avere questo potere in quel momento.
In quell’istante infatti non avrei mai pensato che da lì a qualche mese il gioco lo avrebbe dettato lui e si sarebbe ribaltato tutto.
Dopo quella discussione passarono diversi giorni senza che ci contattassimo. Era nella norma, non era figlio di quella situazione. Ora però ogni volta che capitava di scriverci, l’argomento finiva per essere sempre Ilenia e dopo avergli fatto assaggiare il nudo della mia ragazza era difficile fare retromarcia e mostrargli qualcosa di meno spinto.
Lui pareva esserne ossessionato ma io non facevo nulla per mettere un freno, anzi.
Continuammo con queste chat serali in cui l’argomento principale diventava Ilenia. Roberto indagava un pochino sui comportamenti che la mia ragazza aveva a letto con me. Gli raccontai un po’ quello che faceva e non faceva a letto. Mi chiese in particolare se gli venivo mai sul seno e io risposi che capitava di rado, che fondamentalmente lei preferiva sentirmi dentro.
“L’importante è venire” mi disse lui con le immancabili emoj sorridenti. Poi aggiunse “Io, con tutto il rispetto compare, le verrei sulle tette tutte le volte!”
“Si ma tu sei proprio ossessionato dalle tette amico mio” gli scrissi
“Dalle sue si” mi rispose con molta franchezza. Niente emoj, niente sorrisi, era un’affermazione seria quella.
In tutti questi scambi di messaggi infilavo sempre la mano nei pantaloni e giocavo un pochino col pene, ero sempre abbastanza eccitato e quando confidò che le avrebbe volentieri schizzato sui seni rischiai fortemente di esondare.
Decisi ovviamente di accontentare i suoi desideri mostrandogli dei chiari e limpidi topless che Ilenia con tanta cura mi aveva spedito giorni, settimane, mesi prima.
Quasi sicuramente si masturbava pesantemente anche lui su quelle foto. D’altronde deve essere molto eccitante ricevere i nudi della ragazza di uno dei tuoi amici, soprattutto se quella ragazza ha le curve al punto giusto.
Credo che Roberto, tolte le fantasie non si sarebbe mai spinto ad andare oltre. Masturbarsi su delle foto è un conto, fantasticarci su pure, avere intenzioni reali invece è tutta un'altra questione.
Non aveva mai azzardato andare oltre le sue fantasie. Aveva rispetto per me e per la mia relazione.
Capitò una di quelle sere a rischio imbarazzo. Uscita di gruppo con fidanzate al seguito. Roberto recitò bene la parte del disinteressato. Sapeva ormai benissimo cosa c’era sotto la maglietta che indossava quella sera la mia ragazza per cui buttarci uno sguardo e rischiare di esser scoperto probabilmente non ne valeva più la pena.
Sarà la ventesima volta che lo scrivo ma senza l’alcol tutto questo difficilmente sarebbe nato, così come il passo successivo.
Lo step successivo era quello di verificare se, oltre a fantasie, Roberto voleva puntare a qualcosa di più concreto ma, come scritto prima, visto il rispetto che nutriva per me, dovevo esser io a pungolarlo un pochino. Ormai la prassi era consolidata: serata tra soli amici maschi, bicchierini di troppo, risate e sfacciataggine ovviamente lontani da orecchie curiose.
Non badai molto agli convenevoli di turno, lo conoscevo da tempo, ormai la confidenza era al massimo e quindi tra un digestivo e l’altro gli buttai la palla tra i piedi:
“Ascolta, ma tu ti faresti mai un giretto su Ilenia? Dimmi la verità”
Mi guardò come uno guarda un matto.
“Non mi permetterei mai compare, è la tua donna, bellissime tette, bellissimo tutto ma finisce lì!” si fece serio.
“Questo lo so socio, ma mettiamo ti dò l’ok io, cioè ti dico che mi fa piacere, che non c’è problema, a questo punto che mi rispondi?”
Era sempre più stranito in viso e mi rispose
“Cazzo amico hai bevuto troppo mi sa stasera!”
“Naa ho bevuto quanto te e lo sai che reggo pure di più” gli risposi sorridendo.
“Ma perché ste domande di merda allora? Cioè sono domande strane!” rispose lui, non si capacitava.
“Tu rispondi!!!cazzo, una cosa ti ho chiesto!” mi feci serio io stavolta.
“Non stesse con te certo me lo sarei fatto più di un giro, ma sta con te quindi ti dico di no!” rispose seriamente anche lui.
“Poniamo che ora io te la offrissi e lei ci stesse, ti tireresti indietro?” provai ad insistere.
“Mi sembrerebbe un’infamata incredibile amico, una cosa poco corretta. ma poi perché mi offri la tua donna?!?!?!?” riprese a ridere per stemperare un po’.
“Macché infamata, infamata sarebbe fare tutto alle spalle. Qui si farebbe tutto alla luce del sole!” gli dissi
“Sta discussione è surreale e onestamente non ho capito dove vuoi arrivare” mi disse lui fissandomi negli occhi.
“Non so se ci arriveremo compare, mi piacerebbe condividere la donna con te visto che ti piace tanto!” gli risposi con molta franchezza.
Bestemmiò e sorrise quasi incredulo.
“Vorresti fare una roba a tre?!?!?” mi domandò allora
“Si, ma non contemporaneamente ecco!”
“Allora, in pratica vorresti che me la trombassi pure io ma senza te???” mi domandò sempre più incredulo “Mi pigli per il culo o cosa?” insistette
“Non ti piglio per il culo, porca puttana, altrimenti non starei perdendo mezz’ora a parlarne e non ti avrei spedito tutte quelle foto intime rischiando tanto, non credi?!?!?” ribadii a muso duro.
“Hey socio, un conto è guardare delle foto, un altro è passare ai fatti, mi sembra una roba fuori dal mondo!” mi disse
“Cristo mi vuoi dire che trombarsi la donna di un altro col suo permesso non lo trovi eccitante?!?!?!?”
“Fosse uno sconosciuto sì, ma noi due ci conosciamo da quasi 20 anni!” mi rispose
“Oh cazzo, secondo me ti massacri di seghe su quelle foto. Ora quelle seghe potresti fartele fare da lei, oltre a tutto il resto, e mi stai praticamente dicendo di no?” questa per me era la domanda decisiva, avesse risposto negativamente probabilmente mi sarei arreso.
“Non ti dico di no, ti dico che è strano!” Non era un sì, ma non era decisamente neanche un no, i margini di trattativa c’erano ancora ed erano ampi. Ora bisognava un pochino bluffare e inventare una sana bugia.
“Ne ho accennato qualcosa con lei. Credo che da te si farebbe montare volentieri sai?” mentii spudoratamente ma dovevo convincerlo definitivamente
“Seriamente?!?!?!?!Cazzo dovevo dirlo prima allora socio! E dimmi, le chiedevi di me o in generale?” era incuriosito, d’altronde alimentare il suo ego mi avrebbe dato una grossa mano.
“Ho fatto una di quelle domandine sciocche, alla leggera, della serie se non ci fossi io quale dei miei amici troverebbe interessante e lei mi ha risposto subito col tuo nome, molto decisa!”
“Buongustaia Ilenia” rispose lui e poi scoppiò a ridere contagiando pure me.
“A parte gli scherzi, credo ti trovi interessante, spesso mi chiede di te!” ritornai serio io “Devo semplicemente chiederle se si farebbe un giretto su di te” aggiunsi.
“Beh amico, se ti risponde in maniera positiva, anche se mi fa strano persino pensarlo, ci terrei a saperlo!” mi disse Roberto e di fatto la nostra discussione per quella sera finì lì.
Ora arrivava il bello, un intero Himalaya da scalare roccia per roccia, guglia per guglia, sperone per sperone. Pensavo già a quanto sarebbe stato difficile convincere Ilenia, tirata in ballo a sua insaputa in questo “gioco” a tre che forse sarebbe nato o forse non sarebbe mai accaduto.
La risposta la conoscete già, per i dettagli aspettate il prossimo racconto!
In allegato qualche fotina di Ilenia che tanto piaceva al buon Roberto!
cerco di immedesimarmi sia in te che in roberto ma non mi riesce..per ora.eccovi la terza parte a distanza di tempo (lavoro e altri cazzi), spero gradiate anche gli allegati
Dopo aver mandato le foto a Roberto non ci scrivemmo per qualche giorno. Forse entrambi provavamo imbarazzo. Imbarazzo che sarebbe stato inevitabile alla prima occasione in cui ci saremmo visti dal vivo, magari con lei presente. È proprio a causa di questo imbarazzo che almeno il primo periodo a mandare avanti il gioco era il coraggio liquido. Bisognava stare attenti se uno dei due era alticcio, c’era discreta possibilità potesse succedere qualcosa. Fu lui stavolta a fare il passo avanti. Nel bel mezzo della settimana mi scrive. Inizialmente cazzeggiamo su ben altri argomenti però avevo comunque le antenne dritte perché, come scritto prima, non si sapeva mai. Ed infatti, di punto in bianco, passando completamente da un argomento ad un altro, mi domanda chiaramente:
“Scusa, ma Ilenia per caso ti manda anche topless?”
Gli rispondo con la risata con tanto di emoj. Devo essere sincero, quasi speravo prendesse l’argomento. Avesse aspettato lo facessi io, probabilmente quella sera non ne avremmo parlato.
Dopo la risata gli rispondo in maniera piuttosto sintetica con un “certo”, dopodiché aggiungo una battuta “Se le vuoi vedere devi pagare!” e anche qui emoj sorridenti e risate.
“Quanto vuoi?” risponde lui con il classico ahahah finale.
A questo punto decido di fare un ulteriore passo avanti ma mi sto anche divertendo a “torturarlo” un pochino. Le prime foto osé che mi spedì Ilenia su WhatsApp erano alcune in accappatoio. Inizialmente erano piuttosto “timide” oserei dire. L’accappatoio era leggermente aperto, si notavano le forme dei seni ma fondamentalmente non si vedeva nulla.
Ero io a pregarla per mostrare qualcosa di più. Badate bene che non era sicuramente la prima volta che vedevo le sue tette. Quelle le avevo viste già diverso tempo prima; le avevo semplicemente detto che sarebbe stato carino ricevere ogni tanto qualche sua immagine sexy.
Sta di fatto che inevitabilmente l’accappatoio si apriva sempre di più fino alla logica liberazione dei capezzoli. Una sorta di striptease virtuale che personalmente trovavo e continuo a trovare molto eccitante.
Ecco quello stesso giochino ero intenzionato a farlo a Roberto, seguendo lo stesso iter che Ilenia aveva utilizzato con me. La cosa bella di quella serie di immagini è che anche quando Ilenia scoprì uno dei capezzoli, la foto non era proprio nitidissima ma leggermente mossa, (la spontaneità è un ulteriore fattore erotico secondo me) e quindi metteva un ulteriore languorino, la voglia di averne di più, di vederle meglio.
Decido quindi di mandare una delle foto ad accappatoio chiuso, non certo più hot di quelle in reggiseno mandate qualche giorno prima.
“Tiè, beccati questa” gli scrivo
Lui visualizza e poi risponde “Deliziosa” e nient’altro, forse rimasto un po’ deluso, forse si aspettava di meglio. Poco dopo però scrive quello che avrei voluto scrivesse ovvero:
“Non si potrebbe aprire un pochino di più quell’accappatoio?”
Confesso che nelle mie parti basse stava cominciando a circolare più sangue del previsto e qualcuno si stava decisamente svegliando dal torpore serale.
Ovviamente assecondo i desideri di Roberto e rispondo direttamente mandando una foto con accappatoio ancora più aperto in cui la forma dei seni è ancora più evidente.
“Cominciamo a ragionare amico mio” mi scrive seguito da una serie numerosa di smile.
A sto punto provo un pochino a smorzare gli animi, una doccia fredda per disincantarlo un po’:
“Lo sai vero che se Ilenia scopre che ti mando queste foto mi taglia la testa?”
E qui Roberto mi stupisce o meglio mostra tutta la sua spregiudicatezza:
“Vai tranquillo, non lo saprà mai, basta cancellare le chat, fidati di zio! E ora fammi vedere quelle tette per bene!!” fu quasi perentorio, arrogante e devo ammettere che un comportamento simile da lui non me l’aspettavo. Ho sempre detestato i tipi arroganti ma in quell’occasione questo suo modo di imporsi mi eccitò al punto che senza scrivere nulla decisi di mettere in chat la foto un po’ mossa con il capezzolo visibile.
Contemporaneamente avevo cominciato a prendermi il pene in mano e masturbarmi; ecco la mia parafilia liberata, il tarlo che emerge dal nido. Mi era sembrato di tornare ai tempi di quando single mi masturbavo ripensando alla ex che magari veniva presa in ogni modo dal suo nuovo moroso. Si, lo ammetto ho sto tipo di fantasie!
Ci fu un momento che sembrò durasse in eterno tra la visualizzazione della foto e Roberto che scriveva il messaggio. Intuivo che probabilmente stava lì a ingrandire la foto per vedere meglio il dettaglio del seno e del capezzolo.
“Sono belle come mi immaginavo ma tu sei proprio stronzo, mi vuoi far morire lentamente” seguito da una risata e da diversi smile.
Intuivo volesse vedere qualcosa di ancora più chiaro ma per quella serata gli doveva bastare quello che aveva ricevuto.
“Esattamente, soffri!!!” gli risposi con una risata
“Sappi che ti invidio molto comunque, mi ci attaccherei come un neonato a quelle tette!” mi rispose lui. Ecco, questa fu la prima volta in cui esplicitò probabilmente il desiderio di fare qualcosa con la mia ragazza e la cosa mi fece diventare probabilmente rovente in viso in un mix di imbarazzo, eccitazione e fastidio.
Inoltre tornava quel sentimento del sentirsi sporco per aver condiviso quelle foto private e intime con un'altra persona che tra l’altro non era uno sconosciuto. Il prezzo di certe parafilie è anche questo, fare i conti con diversi stati d’animo. Il pene mi si afflosciò e buonanotte al secchio.
A sto punto rispondo in maniera un po’ arrogante ma scherzoso “Invece ti attacchi a sto cazzo!” seguito da diversi smile.
Non la prese benissimo ma doveva starci comunque, il gioco lo dettavo io o meglio credevo di avere questo potere in quel momento.
In quell’istante infatti non avrei mai pensato che da lì a qualche mese il gioco lo avrebbe dettato lui e si sarebbe ribaltato tutto.
Dopo quella discussione passarono diversi giorni senza che ci contattassimo. Era nella norma, non era figlio di quella situazione. Ora però ogni volta che capitava di scriverci, l’argomento finiva per essere sempre Ilenia e dopo avergli fatto assaggiare il nudo della mia ragazza era difficile fare retromarcia e mostrargli qualcosa di meno spinto.
Lui pareva esserne ossessionato ma io non facevo nulla per mettere un freno, anzi.
Continuammo con queste chat serali in cui l’argomento principale diventava Ilenia. Roberto indagava un pochino sui comportamenti che la mia ragazza aveva a letto con me. Gli raccontai un po’ quello che faceva e non faceva a letto. Mi chiese in particolare se gli venivo mai sul seno e io risposi che capitava di rado, che fondamentalmente lei preferiva sentirmi dentro.
“L’importante è venire” mi disse lui con le immancabili emoj sorridenti. Poi aggiunse “Io, con tutto il rispetto compare, le verrei sulle tette tutte le volte!”
“Si ma tu sei proprio ossessionato dalle tette amico mio” gli scrissi
“Dalle sue si” mi rispose con molta franchezza. Niente emoj, niente sorrisi, era un’affermazione seria quella.
In tutti questi scambi di messaggi infilavo sempre la mano nei pantaloni e giocavo un pochino col pene, ero sempre abbastanza eccitato e quando confidò che le avrebbe volentieri schizzato sui seni rischiai fortemente di esondare.
Decisi ovviamente di accontentare i suoi desideri mostrandogli dei chiari e limpidi topless che Ilenia con tanta cura mi aveva spedito giorni, settimane, mesi prima.
Quasi sicuramente si masturbava pesantemente anche lui su quelle foto. D’altronde deve essere molto eccitante ricevere i nudi della ragazza di uno dei tuoi amici, soprattutto se quella ragazza ha le curve al punto giusto.
Credo che Roberto, tolte le fantasie non si sarebbe mai spinto ad andare oltre. Masturbarsi su delle foto è un conto, fantasticarci su pure, avere intenzioni reali invece è tutta un'altra questione.
Non aveva mai azzardato andare oltre le sue fantasie. Aveva rispetto per me e per la mia relazione.
Capitò una di quelle sere a rischio imbarazzo. Uscita di gruppo con fidanzate al seguito. Roberto recitò bene la parte del disinteressato. Sapeva ormai benissimo cosa c’era sotto la maglietta che indossava quella sera la mia ragazza per cui buttarci uno sguardo e rischiare di esser scoperto probabilmente non ne valeva più la pena.
Sarà la ventesima volta che lo scrivo ma senza l’alcol tutto questo difficilmente sarebbe nato, così come il passo successivo.
Lo step successivo era quello di verificare se, oltre a fantasie, Roberto voleva puntare a qualcosa di più concreto ma, come scritto prima, visto il rispetto che nutriva per me, dovevo esser io a pungolarlo un pochino. Ormai la prassi era consolidata: serata tra soli amici maschi, bicchierini di troppo, risate e sfacciataggine ovviamente lontani da orecchie curiose.
Non badai molto agli convenevoli di turno, lo conoscevo da tempo, ormai la confidenza era al massimo e quindi tra un digestivo e l’altro gli buttai la palla tra i piedi:
“Ascolta, ma tu ti faresti mai un giretto su Ilenia? Dimmi la verità”
Mi guardò come uno guarda un matto.
“Non mi permetterei mai compare, è la tua donna, bellissime tette, bellissimo tutto ma finisce lì!” si fece serio.
“Questo lo so socio, ma mettiamo ti dò l’ok io, cioè ti dico che mi fa piacere, che non c’è problema, a questo punto che mi rispondi?”
Era sempre più stranito in viso e mi rispose
“Cazzo amico hai bevuto troppo mi sa stasera!”
“Naa ho bevuto quanto te e lo sai che reggo pure di più” gli risposi sorridendo.
“Ma perché ste domande di merda allora? Cioè sono domande strane!” rispose lui, non si capacitava.
“Tu rispondi!!!cazzo, una cosa ti ho chiesto!” mi feci serio io stavolta.
“Non stesse con te certo me lo sarei fatto più di un giro, ma sta con te quindi ti dico di no!” rispose seriamente anche lui.
“Poniamo che ora io te la offrissi e lei ci stesse, ti tireresti indietro?” provai ad insistere.
“Mi sembrerebbe un’infamata incredibile amico, una cosa poco corretta. ma poi perché mi offri la tua donna?!?!?!?” riprese a ridere per stemperare un po’.
“Macché infamata, infamata sarebbe fare tutto alle spalle. Qui si farebbe tutto alla luce del sole!” gli dissi
“Sta discussione è surreale e onestamente non ho capito dove vuoi arrivare” mi disse lui fissandomi negli occhi.
“Non so se ci arriveremo compare, mi piacerebbe condividere la donna con te visto che ti piace tanto!” gli risposi con molta franchezza.
Bestemmiò e sorrise quasi incredulo.
“Vorresti fare una roba a tre?!?!?” mi domandò allora
“Si, ma non contemporaneamente ecco!”
“Allora, in pratica vorresti che me la trombassi pure io ma senza te???” mi domandò sempre più incredulo “Mi pigli per il culo o cosa?” insistette
“Non ti piglio per il culo, porca puttana, altrimenti non starei perdendo mezz’ora a parlarne e non ti avrei spedito tutte quelle foto intime rischiando tanto, non credi?!?!?” ribadii a muso duro.
“Hey socio, un conto è guardare delle foto, un altro è passare ai fatti, mi sembra una roba fuori dal mondo!” mi disse
“Cristo mi vuoi dire che trombarsi la donna di un altro col suo permesso non lo trovi eccitante?!?!?!?”
“Fosse uno sconosciuto sì, ma noi due ci conosciamo da quasi 20 anni!” mi rispose
“Oh cazzo, secondo me ti massacri di seghe su quelle foto. Ora quelle seghe potresti fartele fare da lei, oltre a tutto il resto, e mi stai praticamente dicendo di no?” questa per me era la domanda decisiva, avesse risposto negativamente probabilmente mi sarei arreso.
“Non ti dico di no, ti dico che è strano!” Non era un sì, ma non era decisamente neanche un no, i margini di trattativa c’erano ancora ed erano ampi. Ora bisognava un pochino bluffare e inventare una sana bugia.
“Ne ho accennato qualcosa con lei. Credo che da te si farebbe montare volentieri sai?” mentii spudoratamente ma dovevo convincerlo definitivamente
“Seriamente?!?!?!?!Cazzo dovevo dirlo prima allora socio! E dimmi, le chiedevi di me o in generale?” era incuriosito, d’altronde alimentare il suo ego mi avrebbe dato una grossa mano.
“Ho fatto una di quelle domandine sciocche, alla leggera, della serie se non ci fossi io quale dei miei amici troverebbe interessante e lei mi ha risposto subito col tuo nome, molto decisa!”
“Buongustaia Ilenia” rispose lui e poi scoppiò a ridere contagiando pure me.
“A parte gli scherzi, credo ti trovi interessante, spesso mi chiede di te!” ritornai serio io “Devo semplicemente chiederle se si farebbe un giretto su di te” aggiunsi.
“Beh amico, se ti risponde in maniera positiva, anche se mi fa strano persino pensarlo, ci terrei a saperlo!” mi disse Roberto e di fatto la nostra discussione per quella sera finì lì.
Ora arrivava il bello, un intero Himalaya da scalare roccia per roccia, guglia per guglia, sperone per sperone. Pensavo già a quanto sarebbe stato difficile convincere Ilenia, tirata in ballo a sua insaputa in questo “gioco” a tre che forse sarebbe nato o forse non sarebbe mai accaduto.
La risposta la conoscete già, per i dettagli aspettate il prossimo racconto!
In allegato qualche fotina di Ilenia che tanto piaceva al buon Roberto!