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pnutrello
Guest
Rieccomi, sono contento che vi sia piaciuto il racconto di quello che è successo a Torino.
Vi racconto l’altra situazione accaduta ad inizio Aprile, ormai tre domeniche fa – e mi scuso in anticipo sia per il ritardo, che per la lunghezza del racconto qui sotto (ma ho pensato che valesse la pena prendermi qualche giorno in più pur di non tralasciare i dettagli di un’altra giornata epica).
In quel giorno era prevista una gara “Giro del lago” in un piccolo comune in Piemonte – nulla di impegnativo, 8 km di perimetro.
Partenza presto, in macchina siamo io, Lara, Francesco e Michele, un nostro amico che non corre, ma che è venuto con noi per passare un pomeriggio in compagnia. Andrea ci aspetta alla partenza, è andato lì con degli altri amici di un’altra compagnia.
Il viaggio trascorre tranquillo, quarantacinque minuti volano quando con i tuoi amici di sempre. Le battute e le prese in giro non si contano - cerchiamo anche più volte di convincere Michele a convertirsi anche lui al running, ma non c’è nulla da fare: è proprio agli antipodi della vita sportiva. E’ chiaro che alla corsa preferisce il divano – e la cosa ha evidenti effetti sulla sua forma. I chili di troppo sono almeno una trentina, e se a questo si somma la sua cronica timidezza e i suoi interessi non proprio da esperto di vita sociale – beh, diciamo che nessuno nella compagnia si stupisce che sia sempre stato single.
Arriviamo nel paesino che ospita la manifestazione, troviamo Andrea che ci aspetta per fare colazione. Siamo tutti già vestiti per la gara, dobbiamo solamente cambiarci le scarpe. Lara ha su una maglietta in materiale tecnico bianca, sotto si intravvede in leggera trasparenza un reggiseno sportivo; ha messo dei leggings tecnici neri, molto attillati. Quando si china ad allacciare le scarpe, non posso non notare che si vede chiaramente il segno del perizoma (come vi dicevo, per correre indossa solo quello), che rimane in rilievo da quanto i leggings sono aderenti. Non sono l’unico ad accorgersi di questo dettaglio, perché vedo più volte Francesco sbirciare il culo della mia girl – e vabeh, come biasimarlo, sinceramente non mi da fastidio.
Finiti gli ultimi preparativi, ci spostiamo in zona partenza Siamo tutti ammassati dietro il gonfiabile che delimita la linea dello start, vicini vicini, Lara si struscia involontariamente contro di me e risveglia in me il richiamo dell’ormone. Uhm, quanto mi eccita vestita in questo modo! E vedere che involontariamente si appoggia e strofina, anche se in buona fede, il suo fondoschiena addosso alle altre persone tutte ammucchiate, beh, completa il quadro…
Si sente il via, partiamo tutti e quattro in gruppo, Lara si mette subito davanti e vedere il suo sederino che ondeggia ritmicamente davanti ai miei occhi e a quelli dei miei amici mi fa perdere l’ultimo barlume di concentrazione rimasta. Le sto dietro per un po’, giusto il tempo di notare le frequenti occhiate degli altri corridori, inclusi Andrea e Francesco e dopo un km decido che ho abbastanza “birra” per scalare la marcia ed accelerare.
Passo Lara e inizio la mia corsa di recupero sugli altri concorrenti. La gara è piacevole, quasi tutta piatta, il caldo sale e parecchi rallentano vistosamente a causa della temperatura.
Arrivo al traguardo stremato ma in buona posizione, 41 minuti, buon tempo per i miei standard. Prendo un bicchiere di Sali e uno d’acqua, bevo il primo e mi rovescio in testa il secondo, il tempo di scambiare due parole con qualche corridore arrivato insieme a me che vedo arrivare Lara e subito a ruota Francesco. Il furbo si è fatto 8 km attaccato alle chiappe della mia fidanzata…
Ad ogni modo, ottimo tempo per lei! E’ accaldatissima, neanche il tempo di farle i complimenti che la vedo prendere l’acqua e rovesciarsela in testa… Così sudata è davvero sexy! In più l’acqua rende alquanto trasparente la sua magliettina tecnica, sotto si vede benissimo un reggiseno bianco sportivo e si indovinano facilmente i capezzoli…
Lara si accorge subito che la sto fissando, si avvicina a me e mi abbraccia, e mentre siamo stretti mi sussurra: “Cos’è, si vede qualcosa?”. “Beh Lara”, faccio io, “diciamo che si intravvede..”. Lei: “E’ il caso che mi copra? Ti da’ fastidio..?”. “Amore”, sorrido, “sai che a me fastidio non da’, anzi… …diciamo che a vederti qui così mi vengono certe voglie…”.
Lara si stringe affettuosamente ancora di più e mi da’ un bacio sulla guancia. Si stacca e mi fissa, sorridendo. Wow, mi sento davvero fortunato!
E’ arrivato anche Andrea, e lui e Francesco si avvicinano a noi per disturbare il momento romantico. Lara si gira verso di loro, ed è evidente che entrambi rimangono colpiti da quel che si vede, sebbene cerchino di nasconderlo… Francesco fa finta di nulla e attacca a parlare di tempi e prestazioni, ma si vede che Andrea continua a guardare i capezzoli in evidenza della mia fida. Lara non se ne accorge (o almeno così sembra) e andiamo avanti a parlare della gara.
Rimaniamo al ristoro qualche minuto, siamo tutti sudati e bagnati, è ormai quasi mezzogiorno e il sole di aprile scalda sempre più. Da lontano vediamo Michele, che ci viene incontro, e ci dice che lì vicino c’è una spiaggetta e potremmo metterci lì a prendere un po’ di sole in attesa del rientro. L’idea non mi dispiace, ma subito mi viene in mente che né io né Lara abbiamo portato i costumi. Pazienza, penso, rimarremo in maglietta…
Michele fa strada, c’è un sentierino che scende a lato della piazza e porta a una spiaggetta – è abbastanza grande per essere un laghetto, sarà lunga una ventina di metri e profonda tre o quattro. Una cinquantina di persone ci starebbero comode – ma evidentemente non in tanti l’hanno scoperta, e infatti saremo poco più di una decina.
Pronti via, Francesco slaccia le scarpe, si gira verso di noi e fa “Oggi niente docce, bagno nel lago!”, si sfila la maglia e i pantaloncini e si avvia in boxer verso l’acqua. Io, Michele, Lara e Andrea ci guardiamo a bocca aperta, non era certo preventivato! Il secondo è proprio Andrea, anche lui si sfila maglia e pantaloncini e urla “Tutti in acqua!”.
Io e Lara ci fissiamo stupiti. “E ora?”, mi fa lei ridendo. “Beh, e ora li seguiamo, no? Non farai certo la timida…”. “Ok capo”, sorride “come vuoi tu!” e si slaccia le scarpe.
Francesco e Andrea sono in acqua girati verso la riva che aspettano una nostra mossa, quando Lara si slaccia le scarpe si danno di gomito – mi vien quasi da pensare sia stata una cosa organizzata. In pochi secondi Lara si toglie scarpe e calze, Francesco e Andrea la stanno fissando, si alza in piedi e solleva la maglietta “Smettetela di fissarmi, voi due!” e in un gesto la toglie. Ho il cuore a mille, il reggiseno bagnato è trasparente e lascia ben poco all’immaginazione, i miei amici a pochi metri da lei si godono lo spettacolo. L’opera non è ancora completata, Lara si gira velocemente verso di me come in cerca di uno sguardo d’intesa – e poi si toglie i pantaloni. Eccoci qui, penso, reggiseno bianco trasparente e perizoma nero, culetto e tettine di Lara offerti in mostra ai miei amici!
Francesco e Andrea strabuzzano gli occhi, uno dei due lascia partire un “Uuuuh” di incoraggiamento, Lara sorride e si butta in acqua, dove dopo pochi secondi la raggiungo. L’acqua non è alta, in questo punto del lago ci arriva poco sopra i fianchi, quindi tocca stare accucciati per riuscire a bagnarsi tutti. Lara si struscia a me, ma si vede che i miei amici la stanno guardando – e del resto li capisco, non capita certo tutti i giorni di vedere la fidanzata di un amico mezza nuda.
Siamo tutti vicini e iniziamo a scherzare, sia Andrea che Francesco fanno battute sulla situazione e l’atmosfera si inizia a scaldare. Lara si alza e si abbassa più volte, il suo reggiseno è fradicio e ormai completamente trasparente, non lascia più nulla all’immaginazione. Vederla così a un metro dai miei amici mi provoca una erezione, mi tocca rimanere dietro di lei seduto in acqua per non dare nell’occhio – ad ogni modo è eccitantissimo, sapere che le possano vedere le tette e se la stiano mangiando con gli occhi mi eccita come non mai.
Francesco non smette di guardarle il seno, e a un certo punto decide di spingere sull’acceleratore: “Lara, lontano da me dirti qualcosa sull’estetica, ma non mi aspettavo certo che mi abbinassi reggiseno bianco con slip nero…”. Ah, lo ammetti che stai guardando – penso io. Ma tengo per me il pensiero e decido di assecondare Francesco in questo gioco che ho capito dove porterà: “In effetti amore, si vede che siamo tutti turbati… …dall’abbinamento!”, dico sorridendo. Francesco rincara: “Già, queste sono proprio le basi del vestire… …non si porta l’intimo spaiato!”: Io: “Oh amore, credo nessuno ti abbia mai guardato il reggiseno così tanto… …e tutto per colpa dei colori sbagliati!”. Lara è rossa, tutti hanno lo sguardo sul suo reggi che ormai non copre più nulla: “La smettete di guardarmi?!”, ma lo dice sorridendo, si capisce che sta al gioco.
Francesco coglie l’assist involontario di Lara “Eh, difficile farlo, se continui a tenerti quella roba addosso”.
Ecco, l’ha detto. Il mio amico ha appena chiesto a Lara, per quanto indirettamente, di rimanere tette al vento.
Lara ride, l’atmosfera è davvero bollente. Ho il cuore che batte a mille e un’agitazione a metà fra l’eccitazione e la gelosia più totale. Lei mi guarda, divertita ma imbarazzata, come per cercare aiuto – non riesco a non sorriderle, e il mio sorriso è una implicito semaforo verde per quello che sta per succedere.
“Allora?”, incalza Francesco, “lo diciamo per te… …e promesso che non ti guardiamo!”.
“Seh, come no… …e va bene, ma vedete di mantenere le promesse!”.
Quasi non ci credo. Lara si ruota, porta le mani sull’elastico del reggiseno sportivo e… …con un gesto veloce se lo sfila! A quel gesto mi sento quasi svenire, vederla mezza nuda davanti ai miei amici mi fa impazzire. Lara con un braccio si copre il seno, con l’altra mano tiene il reggiseno. Andrea si avvicina a lei fingendo di guardare per aria e le fa: “Dammi, te lo tengo io, i miei boxer hanno la tasca dietro”. Intanto guardo Francesco, è a bocca aperta e le continua a guardare le tette, per quanto coperte dal braccio – ma di tutti il più sconvolto sono sicuramente io.
Non appena Lara gli consegna il reggi, Andrea abbassa lo sguardo su di lei “Scusatemi ma non ce la faccio più a guardare per aria, oh, sono umano anch’io eh” e scoppia in una risata. Prende in mano il reggi lo rigira fra le mani e lo lancia a Francesco: “E’ una terza, ho vinto la scommessa!”.
Vinto la scommessa?! Ah, ma pure le scommesse sulle tette della mia fidanzata fate?!
Anche Lara è sorpresa, ma la prende sul ridere: “Ragazzi, siete proprio dei porci!” e si immerge in acqua fino alle spalle, smettendo di coprirsi il seno e girandosi facendo finta di nuotar via, lontano da noi.
La inseguiamo tutti e tre, arrivo per primo dietro di lei e la prendo per un piede – “Amore, pure tu ti ci metti?!” mi fa ridendo, “Cosa avete oggi tutti con me?!”. “Beh Lara, diciamo che svestita così attiri parecchio l’attenzione” le rispondo.
“Ah sì? E così la attiro di più?!” e mentre dice questo si alza in piedi e rimane con le tette fuori, non più coperte, davanti a me e ai miei due amici.
Ecco, è fatta – penso. La mia ragazza, con la sua terza piena, sta facendo vedere le tette ai miei amici. Io sono basito – e anche le facce dei miei amici sono a metà fra lo stupito e l’estasiato. Come biasimarli, oggi è il loro Sei al Superenalotto!
Non so come reagire, sono eccitatissimo e preso dalla gelosia allo stesso momento. Vedere Lara col seno in bella mostra, che fa vedere le tette ai miei amici mi fa salire gli ormoni, ma mi fa anche rodere e mancare il fiato.
Mi esce un “Tette in vista” mezzo balbettato, a cui Francesco echeggia un “…e che tette!”. Siamo tutti abbastanza sconvolti ed eccitati, non credo che succeda tutti i giorni che una conoscente si faccia vedere a tette fuori e perizoma in mezzo a degli amici. L’atmosfera a questo punto è rovente, mi ritrovo con una erezione involontaria e notevole – e abbassando lo sguardo mi accorgo che anche Francesco e Andrea sono nella mia stessa situazione. La cosa non passa inosservata nemmeno per Lara: “Oh ragazzi, mi raccomando, vedete di fare i bravi… …voi e i vostri amichetti!”.
Fortunatamente non rimaniamo in acqua a lungo, il tempo di sciacquarci via il sudore ed abbassare gli ormoni. Lara nel frattempo si stringe a me e mi bacia con passione, capisco che la situazione ha eccitato e scombussolato anche lei.
Al momento di uscire dall’acqua, Lara si avvicina a Francesco con la mano tesa. Ormai non si copre nemmeno più, penso. “Tu hai qualcosa di mio”, dice a metà fra l’accusatorio e l’ammiccante. Francesco la fissa, sfila il reggiseno dalla tasca e lo alza, per renderle difficile il raggiungerlo: “Acchiappa la codina”, scherza.
Questa scena farò fatica a dimenticarla – Lara si avvicina a lui e inizia a saltellare di fronte a lui, fino a quando non gli finisce praticamente addosso. Io ho un tuffo al cuore, praticamente la mia fidanzata sta strofinando la sua terza di seno sul petto del mio amico per arrivare al reggi. E la cosa peggiore è che Francesco ha ancora una chiara erezione, quindi Lara non è l’unica a strofinare qualcosa.
Vedere la mia ragazza che appoggia le tette sul mio amico, e che si struscia (per quanto involontariamente) sul suo uccello duro mi fa morire. Andrea assiste ridendo, la scena è surreale.
Fortunatamente Francesco si rende conto abbastanza in fretta che la situazione si è spinta un po’ troppo e abbassa le braccia restituendo a Lara il maltolto. Lei si ricompone e torniamo velocemente a riva. Michele ha assistito alla scena dalla spiaggia, insieme ad un altro gruppetto di turisti. Quando usciamo, è ancora a bocca aperta e non riesce a balbettare nemmeno mezza parola – e ci credo!
Una volta a riva ci asciughiamo e ci cambiamo velocemente, Lara non ha reggi di ricambio, coperta dall’asciugamano la vedo sfilarsi quello bagnato e infilarsi direttamente una magliettina pulita. Anche noi ci cambiamo in mezzo silenzio, l’atmosfera è ancora carica di adrenalina e nessuno sa bene cosa dire.
Riusciamo a rompere la tensione una volta arrivati alla macchina, dove Francesco si mette a fare lo scemo, prima fischiettando il tema di nove settimane e mezzo, poi canticchiando “Cin cin, ricoprimi di baci…”. A tutti vien da ridere, anche Lara si lascia andare e ammette “Ho dato spettacolo, scusate ragazzi..”.
“Ma quale scuse” le replica subito Francesco, prima di sedersi di fianco a me, che guido “scusa tu noi… …che quando vediamo delle cose belle, diventiamo davvero dei porci!”. Ridiamo, l’atmosfera è ormai rilassata.
Andrea torna in auto con noi, Lara si siede dietro in mezzo fra lui e Michele. Abbiamo tre quarti d’ora d’auto davanti e iniziamo a parlare del più e del meno, senza più accenni a quanto successo prima. Penso che ormai sia tutto a posto e che la giornata sia rientrata nei ranghi – ma non ho fatto i conti con il colpo di coda.
In macchina fa caldino, nello specchietto vedo Lara che si guarda un po’ in giro. Armeggia con lo zainetto e vedo che tira fuori una canotta. Non lo farà mica, penso.
E invece.
“Scusate ragazzi, fatto trenta faccio trentuno” e Lara si toglie la maglietta rimanendo di nuovo a tette fuori. Io quasi sbando con l’auto, Michele strabuzza gli occhi, le è seduto di fianco e credo non gli sia mai capitato di vedere così tante tette dal vivo.
Rieccoci, la mia fidanzata è lì a tette fuori stretta fra due miei amici – di nuovo gelosia ed eccitazione insieme, mi sento un coglione ma anche eccitatissimo…
La cosa dura poco, Lara si infila subito la canottiera e ci sorride. Io ho l’uccello duro, le salterei subito addosso - e immagino tutti in macchina lo stesso.
“Amore, ora basta dare spettacolo, che non siamo abituati” le faccio; lei sorride e io mi sento innamoratissimo.
Per fortuna la guida ritorna tranquilla e arriviamo a casa in men che non si dica. Riaccompagno i miei amici, l’ultimo è Michele che non spiaccica più una parola dal cambio maglietta.
Lasciato in piazza anche lui, io e Lara ci avviamo a casa. “Se ti ha dato fastidio, scusa, non lo faccio più” è la prima cosa che mi dice Lara una volta soli. “Non so cosa mi è preso, non ho mai fatto la stupida così in vita mia. E tantomeno con qualcuno che conosco – o peggio, che conosci tu”.
Quanto amo questa ragazza. “Tranquilla” le faccio, sorridendo dolcemente “non mi ha certo dato fastidio, anzi, è stato davvero un gioco molto eccitante… ..e poi sai come si dice, guardare e non toccare… ..a me basta sapere che a toccare ci penso solo io”. Lei mi bacia con passione, siamo tutti e due parecchio su di giri. Accelero, ho voglia di arrivare a casa.
Chiudo la macchina in garage, corro di sopra e chiudo in fretta la porta. Lara è lì che mi guarda, pantaloncini e canottiera. Ci metto un attimo a spogliarla e a saltarle addosso.
Facciamo l’amore come non mai, siamo entrambi eccitatissimi. Il gioco ha caricato tutti e due, inutile negare che mi ha ingelosito ma mi è anche piaciuto moltissimo, vederla mezza nuda davanti ai miei amici che sbavavano.
L’avventura mi ha davvero sconvolto ed eccitato, mentre ci diamo dentro non riesco a non tirar fuori la cosa, anche solo per vedere l’effetto che le fa: “Dì la verità, ti sei eccitata a farti guardare, eh? Maialina…”. Lara geme e annuisce, è eccitatissima anche lei. “Da quanto volevi far vedere le tue tette a Francesco, eh?” incalzo. “Da tanto…”. Mi scoppia l’uccello… “E ti sei strusciata apposta sul suo uccello, eh?? Volevi quello da lui??” “No amore, voglio solo te…” mugola. “Vuoi dirmi che non glielo hai sentito, l’uccello?” “Sì, l’ho sentito…” “E com’era?” “Duro, amore…” geme. “E se non lo volevi, come mai ti strusciavi, eh?” “Volevo solo fare la stupida con lui e fare eccitare te” Lara mugola sempre più, io sto per scoppiare al pensiero che la mia fidanzata si sia strusciata sul cazzo del mio amico, strofinandogli per bene le tette quasi in faccia.
Lara geme e si contrae, segno che sta venendo - è troppo, non resisto più e le vengo dentro inondandola.
Ragazzi, una delle migliori scopate della mia vita. La giornata mi ha lasciato con una nuova consapevolezza: per quanto la gelosia sia stata alle stelle, mi è piaciuto un sacco vedere la mia ragazza che si mostrava mezza nuda ai miei amici.
Sarò passato per coglione con loro, ma l’eccitazione è stata infinita – tanto che non vedo l’ora che una cosa simile accada di nuovo.
Spero vi sia piaciuto.Aspetto i vostri commenti.
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Fantastico dire che mi sono immedisimato è poco... prossimo passo? giornata al mare o al lago.. a prendere il sole rigorosamente topless!!