Io, Lara e la corsa

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Rieccomi, sono contento che vi sia piaciuto il racconto di quello che è successo a Torino.

Vi racconto l’altra situazione accaduta ad inizio Aprile, ormai tre domeniche fa – e mi scuso in anticipo sia per il ritardo, che per la lunghezza del racconto qui sotto (ma ho pensato che valesse la pena prendermi qualche giorno in più pur di non tralasciare i dettagli di un’altra giornata epica).

In quel giorno era prevista una gara “Giro del lago” in un piccolo comune in Piemonte – nulla di impegnativo, 8 km di perimetro.
Partenza presto, in macchina siamo io, Lara, Francesco e Michele, un nostro amico che non corre, ma che è venuto con noi per passare un pomeriggio in compagnia. Andrea ci aspetta alla partenza, è andato lì con degli altri amici di un’altra compagnia.
Il viaggio trascorre tranquillo, quarantacinque minuti volano quando con i tuoi amici di sempre. Le battute e le prese in giro non si contano - cerchiamo anche più volte di convincere Michele a convertirsi anche lui al running, ma non c’è nulla da fare: è proprio agli antipodi della vita sportiva. E’ chiaro che alla corsa preferisce il divano – e la cosa ha evidenti effetti sulla sua forma. I chili di troppo sono almeno una trentina, e se a questo si somma la sua cronica timidezza e i suoi interessi non proprio da esperto di vita sociale – beh, diciamo che nessuno nella compagnia si stupisce che sia sempre stato single.
Arriviamo nel paesino che ospita la manifestazione, troviamo Andrea che ci aspetta per fare colazione. Siamo tutti già vestiti per la gara, dobbiamo solamente cambiarci le scarpe. Lara ha su una maglietta in materiale tecnico bianca, sotto si intravvede in leggera trasparenza un reggiseno sportivo; ha messo dei leggings tecnici neri, molto attillati. Quando si china ad allacciare le scarpe, non posso non notare che si vede chiaramente il segno del perizoma (come vi dicevo, per correre indossa solo quello), che rimane in rilievo da quanto i leggings sono aderenti. Non sono l’unico ad accorgersi di questo dettaglio, perché vedo più volte Francesco sbirciare il culo della mia girl – e vabeh, come biasimarlo, sinceramente non mi da fastidio.
Finiti gli ultimi preparativi, ci spostiamo in zona partenza Siamo tutti ammassati dietro il gonfiabile che delimita la linea dello start, vicini vicini, Lara si struscia involontariamente contro di me e risveglia in me il richiamo dell’ormone. Uhm, quanto mi eccita vestita in questo modo! E vedere che involontariamente si appoggia e strofina, anche se in buona fede, il suo fondoschiena addosso alle altre persone tutte ammucchiate, beh, completa il quadro…
Si sente il via, partiamo tutti e quattro in gruppo, Lara si mette subito davanti e vedere il suo sederino che ondeggia ritmicamente davanti ai miei occhi e a quelli dei miei amici mi fa perdere l’ultimo barlume di concentrazione rimasta. Le sto dietro per un po’, giusto il tempo di notare le frequenti occhiate degli altri corridori, inclusi Andrea e Francesco e dopo un km decido che ho abbastanza “birra” per scalare la marcia ed accelerare.
Passo Lara e inizio la mia corsa di recupero sugli altri concorrenti. La gara è piacevole, quasi tutta piatta, il caldo sale e parecchi rallentano vistosamente a causa della temperatura.
Arrivo al traguardo stremato ma in buona posizione, 41 minuti, buon tempo per i miei standard. Prendo un bicchiere di Sali e uno d’acqua, bevo il primo e mi rovescio in testa il secondo, il tempo di scambiare due parole con qualche corridore arrivato insieme a me che vedo arrivare Lara e subito a ruota Francesco. Il furbo si è fatto 8 km attaccato alle chiappe della mia fidanzata…
Ad ogni modo, ottimo tempo per lei! E’ accaldatissima, neanche il tempo di farle i complimenti che la vedo prendere l’acqua e rovesciarsela in testa… Così sudata è davvero sexy! In più l’acqua rende alquanto trasparente la sua magliettina tecnica, sotto si vede benissimo un reggiseno bianco sportivo e si indovinano facilmente i capezzoli…
Lara si accorge subito che la sto fissando, si avvicina a me e mi abbraccia, e mentre siamo stretti mi sussurra: “Cos’è, si vede qualcosa?”. “Beh Lara”, faccio io, “diciamo che si intravvede..”. Lei: “E’ il caso che mi copra? Ti da’ fastidio..?”. “Amore”, sorrido, “sai che a me fastidio non da’, anzi… …diciamo che a vederti qui così mi vengono certe voglie…”.
Lara si stringe affettuosamente ancora di più e mi da’ un bacio sulla guancia. Si stacca e mi fissa, sorridendo. Wow, mi sento davvero fortunato!
E’ arrivato anche Andrea, e lui e Francesco si avvicinano a noi per disturbare il momento romantico. Lara si gira verso di loro, ed è evidente che entrambi rimangono colpiti da quel che si vede, sebbene cerchino di nasconderlo… Francesco fa finta di nulla e attacca a parlare di tempi e prestazioni, ma si vede che Andrea continua a guardare i capezzoli in evidenza della mia fida. Lara non se ne accorge (o almeno così sembra) e andiamo avanti a parlare della gara.
Rimaniamo al ristoro qualche minuto, siamo tutti sudati e bagnati, è ormai quasi mezzogiorno e il sole di aprile scalda sempre più. Da lontano vediamo Michele, che ci viene incontro, e ci dice che lì vicino c’è una spiaggetta e potremmo metterci lì a prendere un po’ di sole in attesa del rientro. L’idea non mi dispiace, ma subito mi viene in mente che né io né Lara abbiamo portato i costumi. Pazienza, penso, rimarremo in maglietta…
Michele fa strada, c’è un sentierino che scende a lato della piazza e porta a una spiaggetta – è abbastanza grande per essere un laghetto, sarà lunga una ventina di metri e profonda tre o quattro. Una cinquantina di persone ci starebbero comode – ma evidentemente non in tanti l’hanno scoperta, e infatti saremo poco più di una decina.
Pronti via, Francesco slaccia le scarpe, si gira verso di noi e fa “Oggi niente docce, bagno nel lago!”, si sfila la maglia e i pantaloncini e si avvia in boxer verso l’acqua. Io, Michele, Lara e Andrea ci guardiamo a bocca aperta, non era certo preventivato! Il secondo è proprio Andrea, anche lui si sfila maglia e pantaloncini e urla “Tutti in acqua!”.
Io e Lara ci fissiamo stupiti. “E ora?”, mi fa lei ridendo. “Beh, e ora li seguiamo, no? Non farai certo la timida…”. “Ok capo”, sorride “come vuoi tu!” e si slaccia le scarpe.
Francesco e Andrea sono in acqua girati verso la riva che aspettano una nostra mossa, quando Lara si slaccia le scarpe si danno di gomito – mi vien quasi da pensare sia stata una cosa organizzata. In pochi secondi Lara si toglie scarpe e calze, Francesco e Andrea la stanno fissando, si alza in piedi e solleva la maglietta “Smettetela di fissarmi, voi due!” e in un gesto la toglie. Ho il cuore a mille, il reggiseno bagnato è trasparente e lascia ben poco all’immaginazione, i miei amici a pochi metri da lei si godono lo spettacolo. L’opera non è ancora completata, Lara si gira velocemente verso di me come in cerca di uno sguardo d’intesa – e poi si toglie i pantaloni. Eccoci qui, penso, reggiseno bianco trasparente e perizoma nero, culetto e tettine di Lara offerti in mostra ai miei amici!
Francesco e Andrea strabuzzano gli occhi, uno dei due lascia partire un “Uuuuh” di incoraggiamento, Lara sorride e si butta in acqua, dove dopo pochi secondi la raggiungo. L’acqua non è alta, in questo punto del lago ci arriva poco sopra i fianchi, quindi tocca stare accucciati per riuscire a bagnarsi tutti. Lara si struscia a me, ma si vede che i miei amici la stanno guardando – e del resto li capisco, non capita certo tutti i giorni di vedere la fidanzata di un amico mezza nuda.
Siamo tutti vicini e iniziamo a scherzare, sia Andrea che Francesco fanno battute sulla situazione e l’atmosfera si inizia a scaldare. Lara si alza e si abbassa più volte, il suo reggiseno è fradicio e ormai completamente trasparente, non lascia più nulla all’immaginazione. Vederla così a un metro dai miei amici mi provoca una erezione, mi tocca rimanere dietro di lei seduto in acqua per non dare nell’occhio – ad ogni modo è eccitantissimo, sapere che le possano vedere le tette e se la stiano mangiando con gli occhi mi eccita come non mai.
Francesco non smette di guardarle il seno, e a un certo punto decide di spingere sull’acceleratore: “Lara, lontano da me dirti qualcosa sull’estetica, ma non mi aspettavo certo che mi abbinassi reggiseno bianco con slip nero…”. Ah, lo ammetti che stai guardando – penso io. Ma tengo per me il pensiero e decido di assecondare Francesco in questo gioco che ho capito dove porterà: “In effetti amore, si vede che siamo tutti turbati… …dall’abbinamento!”, dico sorridendo. Francesco rincara: “Già, queste sono proprio le basi del vestire… …non si porta l’intimo spaiato!”: Io: “Oh amore, credo nessuno ti abbia mai guardato il reggiseno così tanto… …e tutto per colpa dei colori sbagliati!”. Lara è rossa, tutti hanno lo sguardo sul suo reggi che ormai non copre più nulla: “La smettete di guardarmi?!”, ma lo dice sorridendo, si capisce che sta al gioco.
Francesco coglie l’assist involontario di Lara “Eh, difficile farlo, se continui a tenerti quella roba addosso”.
Ecco, l’ha detto. Il mio amico ha appena chiesto a Lara, per quanto indirettamente, di rimanere tette al vento.
Lara ride, l’atmosfera è davvero bollente. Ho il cuore che batte a mille e un’agitazione a metà fra l’eccitazione e la gelosia più totale. Lei mi guarda, divertita ma imbarazzata, come per cercare aiuto – non riesco a non sorriderle, e il mio sorriso è una implicito semaforo verde per quello che sta per succedere.
“Allora?”, incalza Francesco, “lo diciamo per te… …e promesso che non ti guardiamo!”.
“Seh, come no… …e va bene, ma vedete di mantenere le promesse!”.
Quasi non ci credo. Lara si ruota, porta le mani sull’elastico del reggiseno sportivo e… …con un gesto veloce se lo sfila! A quel gesto mi sento quasi svenire, vederla mezza nuda davanti ai miei amici mi fa impazzire. Lara con un braccio si copre il seno, con l’altra mano tiene il reggiseno. Andrea si avvicina a lei fingendo di guardare per aria e le fa: “Dammi, te lo tengo io, i miei boxer hanno la tasca dietro”. Intanto guardo Francesco, è a bocca aperta e le continua a guardare le tette, per quanto coperte dal braccio – ma di tutti il più sconvolto sono sicuramente io.
Non appena Lara gli consegna il reggi, Andrea abbassa lo sguardo su di lei “Scusatemi ma non ce la faccio più a guardare per aria, oh, sono umano anch’io eh” e scoppia in una risata. Prende in mano il reggi lo rigira fra le mani e lo lancia a Francesco: “E’ una terza, ho vinto la scommessa!”.
Vinto la scommessa?! Ah, ma pure le scommesse sulle tette della mia fidanzata fate?!
Anche Lara è sorpresa, ma la prende sul ridere: “Ragazzi, siete proprio dei porci!” e si immerge in acqua fino alle spalle, smettendo di coprirsi il seno e girandosi facendo finta di nuotar via, lontano da noi.
La inseguiamo tutti e tre, arrivo per primo dietro di lei e la prendo per un piede – “Amore, pure tu ti ci metti?!” mi fa ridendo, “Cosa avete oggi tutti con me?!”. “Beh Lara, diciamo che svestita così attiri parecchio l’attenzione” le rispondo.
“Ah sì? E così la attiro di più?!” e mentre dice questo si alza in piedi e rimane con le tette fuori, non più coperte, davanti a me e ai miei due amici.
Ecco, è fatta – penso. La mia ragazza, con la sua terza piena, sta facendo vedere le tette ai miei amici. Io sono basito – e anche le facce dei miei amici sono a metà fra lo stupito e l’estasiato. Come biasimarli, oggi è il loro Sei al Superenalotto!
Non so come reagire, sono eccitatissimo e preso dalla gelosia allo stesso momento. Vedere Lara col seno in bella mostra, che fa vedere le tette ai miei amici mi fa salire gli ormoni, ma mi fa anche rodere e mancare il fiato.
Mi esce un “Tette in vista” mezzo balbettato, a cui Francesco echeggia un “…e che tette!”. Siamo tutti abbastanza sconvolti ed eccitati, non credo che succeda tutti i giorni che una conoscente si faccia vedere a tette fuori e perizoma in mezzo a degli amici. L’atmosfera a questo punto è rovente, mi ritrovo con una erezione involontaria e notevole – e abbassando lo sguardo mi accorgo che anche Francesco e Andrea sono nella mia stessa situazione. La cosa non passa inosservata nemmeno per Lara: “Oh ragazzi, mi raccomando, vedete di fare i bravi… …voi e i vostri amichetti!”.
Fortunatamente non rimaniamo in acqua a lungo, il tempo di sciacquarci via il sudore ed abbassare gli ormoni. Lara nel frattempo si stringe a me e mi bacia con passione, capisco che la situazione ha eccitato e scombussolato anche lei.
Al momento di uscire dall’acqua, Lara si avvicina a Francesco con la mano tesa. Ormai non si copre nemmeno più, penso. “Tu hai qualcosa di mio”, dice a metà fra l’accusatorio e l’ammiccante. Francesco la fissa, sfila il reggiseno dalla tasca e lo alza, per renderle difficile il raggiungerlo: “Acchiappa la codina”, scherza.
Questa scena farò fatica a dimenticarla – Lara si avvicina a lui e inizia a saltellare di fronte a lui, fino a quando non gli finisce praticamente addosso. Io ho un tuffo al cuore, praticamente la mia fidanzata sta strofinando la sua terza di seno sul petto del mio amico per arrivare al reggi. E la cosa peggiore è che Francesco ha ancora una chiara erezione, quindi Lara non è l’unica a strofinare qualcosa.
Vedere la mia ragazza che appoggia le tette sul mio amico, e che si struscia (per quanto involontariamente) sul suo uccello duro mi fa morire. Andrea assiste ridendo, la scena è surreale.
Fortunatamente Francesco si rende conto abbastanza in fretta che la situazione si è spinta un po’ troppo e abbassa le braccia restituendo a Lara il maltolto. Lei si ricompone e torniamo velocemente a riva. Michele ha assistito alla scena dalla spiaggia, insieme ad un altro gruppetto di turisti. Quando usciamo, è ancora a bocca aperta e non riesce a balbettare nemmeno mezza parola – e ci credo!
Una volta a riva ci asciughiamo e ci cambiamo velocemente, Lara non ha reggi di ricambio, coperta dall’asciugamano la vedo sfilarsi quello bagnato e infilarsi direttamente una magliettina pulita. Anche noi ci cambiamo in mezzo silenzio, l’atmosfera è ancora carica di adrenalina e nessuno sa bene cosa dire.
Riusciamo a rompere la tensione una volta arrivati alla macchina, dove Francesco si mette a fare lo scemo, prima fischiettando il tema di nove settimane e mezzo, poi canticchiando “Cin cin, ricoprimi di baci…”. A tutti vien da ridere, anche Lara si lascia andare e ammette “Ho dato spettacolo, scusate ragazzi..”.
“Ma quale scuse” le replica subito Francesco, prima di sedersi di fianco a me, che guido “scusa tu noi… …che quando vediamo delle cose belle, diventiamo davvero dei porci!”. Ridiamo, l’atmosfera è ormai rilassata.
Andrea torna in auto con noi, Lara si siede dietro in mezzo fra lui e Michele. Abbiamo tre quarti d’ora d’auto davanti e iniziamo a parlare del più e del meno, senza più accenni a quanto successo prima. Penso che ormai sia tutto a posto e che la giornata sia rientrata nei ranghi – ma non ho fatto i conti con il colpo di coda.
In macchina fa caldino, nello specchietto vedo Lara che si guarda un po’ in giro. Armeggia con lo zainetto e vedo che tira fuori una canotta. Non lo farà mica, penso.
E invece.
“Scusate ragazzi, fatto trenta faccio trentuno” e Lara si toglie la maglietta rimanendo di nuovo a tette fuori. Io quasi sbando con l’auto, Michele strabuzza gli occhi, le è seduto di fianco e credo non gli sia mai capitato di vedere così tante tette dal vivo.
Rieccoci, la mia fidanzata è lì a tette fuori stretta fra due miei amici – di nuovo gelosia ed eccitazione insieme, mi sento un coglione ma anche eccitatissimo…
La cosa dura poco, Lara si infila subito la canottiera e ci sorride. Io ho l’uccello duro, le salterei subito addosso - e immagino tutti in macchina lo stesso.
“Amore, ora basta dare spettacolo, che non siamo abituati” le faccio; lei sorride e io mi sento innamoratissimo.
Per fortuna la guida ritorna tranquilla e arriviamo a casa in men che non si dica. Riaccompagno i miei amici, l’ultimo è Michele che non spiaccica più una parola dal cambio maglietta.
Lasciato in piazza anche lui, io e Lara ci avviamo a casa. “Se ti ha dato fastidio, scusa, non lo faccio più” è la prima cosa che mi dice Lara una volta soli. “Non so cosa mi è preso, non ho mai fatto la stupida così in vita mia. E tantomeno con qualcuno che conosco – o peggio, che conosci tu”.
Quanto amo questa ragazza. “Tranquilla” le faccio, sorridendo dolcemente “non mi ha certo dato fastidio, anzi, è stato davvero un gioco molto eccitante… ..e poi sai come si dice, guardare e non toccare… ..a me basta sapere che a toccare ci penso solo io”. Lei mi bacia con passione, siamo tutti e due parecchio su di giri. Accelero, ho voglia di arrivare a casa.
Chiudo la macchina in garage, corro di sopra e chiudo in fretta la porta. Lara è lì che mi guarda, pantaloncini e canottiera. Ci metto un attimo a spogliarla e a saltarle addosso.
Facciamo l’amore come non mai, siamo entrambi eccitatissimi. Il gioco ha caricato tutti e due, inutile negare che mi ha ingelosito ma mi è anche piaciuto moltissimo, vederla mezza nuda davanti ai miei amici che sbavavano.
L’avventura mi ha davvero sconvolto ed eccitato, mentre ci diamo dentro non riesco a non tirar fuori la cosa, anche solo per vedere l’effetto che le fa: “Dì la verità, ti sei eccitata a farti guardare, eh? Maialina…”. Lara geme e annuisce, è eccitatissima anche lei. “Da quanto volevi far vedere le tue tette a Francesco, eh?” incalzo. “Da tanto…”. Mi scoppia l’uccello… “E ti sei strusciata apposta sul suo uccello, eh?? Volevi quello da lui??” “No amore, voglio solo te…” mugola. “Vuoi dirmi che non glielo hai sentito, l’uccello?” “Sì, l’ho sentito…” “E com’era?” “Duro, amore…” geme. “E se non lo volevi, come mai ti strusciavi, eh?” “Volevo solo fare la stupida con lui e fare eccitare te” Lara mugola sempre più, io sto per scoppiare al pensiero che la mia fidanzata si sia strusciata sul cazzo del mio amico, strofinandogli per bene le tette quasi in faccia.
Lara geme e si contrae, segno che sta venendo - è troppo, non resisto più e le vengo dentro inondandola.

Ragazzi, una delle migliori scopate della mia vita. La giornata mi ha lasciato con una nuova consapevolezza: per quanto la gelosia sia stata alle stelle, mi è piaciuto un sacco vedere la mia ragazza che si mostrava mezza nuda ai miei amici.
Sarò passato per coglione con loro, ma l’eccitazione è stata infinita – tanto che non vedo l’ora che una cosa simile accada di nuovo.

Spero vi sia piaciuto. :) Aspetto i vostri commenti. :)

Fantastico dire che mi sono immedisimato è poco... prossimo passo? giornata al mare o al lago.. a prendere il sole rigorosamente topless!!
 
Rieccomi con il racconto di un’altra situazione accaduta a me e Lara poco meno di due settimane fa.
Prima di cominciare, fatemi condividere che quanto successo al lago davanti ai miei amici ha davvero eccitato entrambi. Nelle ultime settimane ne abbiamo parlato più volte, e abbiamo rievocato spesso quelle scene eccitanti durante i nostri momenti intimi. Insomma, siamo giunti alla conclusione che questo gioco, un po’ esibizionista ma non eccessivo, piace a entrambi – e che avremmo cercato altre occasioni nelle quali Lara potesse farsi vedere poco vestita da altre persone.
Tornando a noi, un paio di weekend fa siamo andati con il solito gruppetto di amici a fare una corsa in una zona di montagna del Piemonte. Avevamo deciso mesi addietro di iscriverci a questa corsa principalmente perché si teneva nel tardo pomeriggio, e a tutti quanti piaceva l’idea di correre sui sentieri alla luce del tramonto. Inoltre, data l’ora di fine della corsa e vista la bellezza della zona, avevamo pensato di prenotare due appartamenti dove fermarci per la notte, di modo da godere dell’intera giornata successiva.
E così è stato – il sabato in tarda mattinata ci dividiamo su due macchine alla volta del paesino di questa famosa valle piemontese. E’ circa a un’oretta e mezza di auto da casa nostra, in macchina con noi ci sono Andrea e Michele – entrambi hanno visto Lara in perizoma un paio di settimane prima al lago, ma per fortuna hanno entrambi la delicatezza di non sollevare l’argomento, dato che potrebbe causare dell’imbarazzo. Una volta arrivati al paesino, ci dirigiamo all’affittacamere dove abbiamo prenotato – ci dividiamo in due appartamenti, in uno ci sono Michele, Francesco (che penso di aver capito è un po’ la passione di Lara) e altri due conoscenti che erano in macchina con Francesco – mentre nel nostro appartamento siamo io, Lara e Andrea. La cosa non ci formalizza, tanto più che il nostro appartamento ha due camere (o meglio, una camera vera e propria dove ci mettiamo io e Lara, più una sala con divano letto dove si ferma Andrea) e due bagni separati.
Ci cambiamo e ci infiliamo i vestiti da corsa, un caffè veloce al bar di fronte e ci mettiamo in coda per la solita trafila dei pettorali. Lara è come al solito molto carina nel suo completo da corsa: pantaloni neri stretti, perizoma che si vede in rilievo, magliettina bianca con maniche rosa sotto la quale si intravvede un reggiseno bianco. Normalmente mi farebbe ingelosire vederla così in mezzo ad altra gente, ma pensando a cosa hanno visto i miei amici poche settimane prima, beh, c’è ben poco da esser gelosi.
Una volta alla partenza la tensione sale un po’, cerchiamo di scacciarla scherzando fra di noi e facendo qualche battuta, vedo Lara che è di ottimo umore e scherza un po’ con tutti – e non riesco ad evitare di notare che tutti la osservano. Come non capirlo, con quel culetto e la maglietta bianca fa proprio un bell’effetto!
Quasi non ci accorgiamo della partenza (nemmeno uno sparo o un “Via”), e ci troviamo subito nella calca di gente che inizia a correre. Il percorso è molto vario, si alternano morbidi sali-scendi a salite più impegnative, i sentieri e le strade sterrate fanno da padroni – che bello correre in mezzo alla natura! Io mi stacco quasi subito dal nostro gruppetto, sono in un discreto stato di forma, mentre vedo che Lara rimane indietro con Francesco, Andrea e un altro dei due ragazzi. Ancora una volta, ho capito che farà tutta la corsa con gli occhi di qualche mio amico attaccati al suo culetto – e va beh!
I chilometri passano lenti, la montagna è appagante ma faticosa. Sono molti i tratti in cui mi tocca camminare, ma la fatica è sempre ripagata dalla vista. I ristori sono ben serviti, e mai l’acqua mi è sembrata più buona.
Dopo una oretta e mezza di su e giù nel verde, il percorso ci riporta su una strada asfaltata. La strada prosegue in piano per un po’ e poi declina, capisco che siamo ormai vicini al traguardo. E’ il momento di dare tutto e spingere – aumento il passo e nonostante il fiatone in pochi minuti mi ritrovo sotto il traguardo.
Devo aspettare una quindicina di minuti abbondanti prima che io veda arrivare un volto noto: è Andrea, rossissimo, che mi dice che ha staccato solo da poco Lara e Alberto, uno dei due conoscenti di Francesco. E infatti meno di un minuto dopo li intravvedo in fondo alla strada, Lara è decisamente stanca. Passano il traguardo e si fermano con noi al ristoro finale; Lara è accaldata, e vederla così sudata con il reggi ormai bello visibile mi eccita non poco. Anche Francesco e Alberto abbassano spesso lo sguardo – Lara capisce e ridendo si fa sfuggire un “Questa volta niente spettacolo, mi spiace ragazzi”.
Peccato! 
Andrea arriva dopo un paio di minuti, e poco dopo di lui l’ultimo amico di Francesco. Il tempo di raggiungere Michele, che come al solito non ha corso, e ci spostiamo in appartamento per una doccia.
Io a Laura andiamo in camera, lei si spoglia e rimane in mutande. “Ma cosa fai?”, la apostrofo ridendo “se Andrea apre la porta della camera, ti vede mezza nuda…”. “Non vedrebbe nulla di nuovo, quindi” mi risponde maliziosa, girandosi di schiena e sculettando di proposito “… ha già visto quel che c’è da vedere, no?”. Uhmm, sembra proprio che Lara voglia provocarmi oggi!
Fatta la doccia, ci vestiamo e usciamo alla volta di un aperitivo. Lara ha su un bel vestitino, che le lascia scoperte le sue belle gambe; tenerla per mano e stare a fianco di una così bella ragazza mi rende orgoglioso.
Ci incontriamo con gli altri in centro, un paio di aperitivi rapidi e ci spostiamo al ristorante. Lara è seduta di fianco a me, scherza con tutti e tutti scherzano con lei. Fra le varie portate, un bicchiere tira l’altro – e ci troviamo al dolce che siamo tutti alquanto su di giri. Si parla sempre di corsa e tempi, Francesco mi fa i complimenti e mi dice che dato il tempo di oggi dovrei festeggiare; gli rispondo che cercherò di ricordarmi del suo suggerimento più tardi in camera, ridiamo tutti. Lara è un po’ rossa e mi tira di gomito, Andrea coglie l’occasione e le fa una battuta “Ehi, ma quando facciamo una gara di gruppo? Così ci tocca festeggiare tutti insieme”. “Mi pare che abbiamo avuto i nostri festeggiamenti già qualche sabato fa” chiude il cerchio Francesco. I suoi amici non capiscono, ma per noi è chiaro a cosa allude. Tutti ridiamo e Lara è sempre più rossa e imbarazzata…
Il discorso vira di nuovo sulla corsa e sull’abbigliamento tecnico. Per qualche minuto siamo tutti impegnati in una discussione seria, poi ci si sposta a parlare dei colori vivaci delle tenuta da corsa e non ricordo chi inizia ad alludere a “abbinamenti fantasiosi”. Da lì Andrea tira fuori la storia del reggiseno bianco e mutandine nere e ci troviamo a raccontare ai due amici di Francesco del bagno di Lara nel lago. I due rimangono alquanto stupiti e uno più volte le domanda “Ma davvero sei rimasta in mutandine e reggiseno davanti a questi maiali? E tu hai lasciato la tua ragazza mostrarsi così???”, rivolto a me. Per fortuna il tono è scherzoso, e nessuno dei miei amici osa spiegare che Lara in quell’occasione si è tolta anche il reggi. Ridiamo tutti quanti, l’ambiente si è scaldato e l’imbarazzo è ormai superato.
In questo clima, ordiniamo il caffè e un paio di amari. Io inizio ad accusare (sarà la disidratazione, o il vino rosso della valle) e anche Lara è parecchio su di giri. Usciamo dal ristorante e ci avviamo tutti quanti verso gli appartamenti, a meno di cinque minuti a piedi da lì.
Nel corso del tragitto, Lara scherza con me e Francesco, ma si vede che dopo quel racconto tutti pendono dalle sue labbra. E’ l’unica donna, e dopo la storia dell’intimo è diventata l’attenzione della serata – e infatti continuo a vedere tutti i miei amici che cercano di sbirciare chi nella scollatura, chi le gambe sperando in un sollevamento imprevisto dell’abitino.
Arriviamo all’appartamento, dove ci separiamo da Michele, Francesco e i suoi amici. Io, Lara e Andrea entriamo nel nostro, e sono io a proporre “Dai ragazzi, ultima birretta della staffa”. Lara e Andrea non si tirano certo indietro, è solo Lara a proporre “Ok, ma io mi cambio prima” mentre si avvia verso la nostra camera – i tacchi sommati alla corsa devono iniziare a farsi sentire.
Ne approfitto anch’io per mettermi comodo – tolgo i pantaloni e mi infilo la maglia che uso per la notte. “Lara, che dici, posso restare in boxer o devo mettermi dei pantaloncini?”, chiedo. “Ma figurati, io faccio lo stesso”, e infatti la vedo uscire dal bagno con addosso solo una maglietta un po’ lunga, che a malapena le copre il sedere. Neanche ci fosse bisogno di dirlo, si vede chiaramente il perizoma nero. Lara mi guarda mentre la osservo: “Amore, che dici, si vede troppo… …o troppo poco?” mi sorride maliziosa. La stringo a me e la bacio, e con la mente già mi pregusto la scena di Andrea che vedrà Lara così (s)vestita.
E infatti appena ci spostiamo nella sala, dove c’è anche il terzo, l’occhiata stupita è eloquente: “…wow..”, trattiene a stento Andrea, mentre io sorrido e mi gusto il gioco di vedo-non-vedo delle chiappe di Lara. Fra l’altro, anche Andrea è rimasto in boxer e maglietta, sembra quasi che abbiamo scelto tutti una divisa comune.
Mentre io tiro fuori tre delle birre che avevo messo in frigo, Andrea accende uno speaker bluetooth e mette su un po’ di musica. Lara è seduta all’indiana sul divano, e in quella posizione si vedono chiaramente le mutandine nere. Mi siedo di proposito a fianco a lei, così ad Andrea tocca mettersi sulla poltrona di fronte – da lì anche a farlo è apposta è impossibile non accorgersi dello slip in bella vista. E infatti mentre gli passo la prima birra noto che Andrea guarda, eccome se guarda. Io mi godo tutta la scena, Lara che si accorge di poco o niente, e il mio amico che sbircia le mutandine della mia fidanzata.
“Alla nostra”, è il primo scontato brindisi; doveva essere l’ultima birra, ma dalla fretta con cui la stiamo bevendo capisco che ne apriremo presto un’altra.
E infatti mi tocca poco dopo alzarmi per andare verso il frigo; mentre cammino, guardo Lara e mi accorgo che a causa di brindisi e movimenti ormai il fondo della maglietta le arriva intorno alla vita. Insomma, se ne sta lì con le mutande in vista davanti al mio amico, ed il bello è che non può non essersene accorta – sta quindi giocando, e questo mi piace molto.
Arrivo con le tre birre in mano e decido di darle corda: “A Lara!”, propongo. Andrea mi segue: “Vero, A Lara! Oggi hai fatto un tempone! E poi, essendo l’unica donna della compagnia, un brindisi te lo meriti a priori…”. Decido di giocare un po’ di più: “A Lara e ai suoi outfit da corsa… …e post corsa!”, e mentre lo dico guardo apposta con insistenza le sue mutandine. Andrea ride, Lara diventa rossa e fa finta di cercare di coprirsi – “Ma che fai, amore”, la rassicuro, “guarda che stai molto meglio così piuttosto che con la maglietta che ci impedisce di vedere sotto…”.
Anche lei ride, lascia stare il bordo della maglietta e allunga la mano verso un’altra birra. Evvai, penso.
Il cellulare di Andrea fa partire un pezzo latino (io odio questa musica, ma per questa serata mi è toccato ricredermi) e Lara fa il gesto di alzarsi e accennare un passo – lei che non ha mai ballato in vita sua! “Vai Lara, balla per noi!”, la incita Andre, e anch’io inizio a battere le mani. Lara con una mano regge ancora la birra, mentre con l’altra alza un po’ la maglietta fin sopra l’ombelico, per far vedere meglio il movimento di bacino. Io inizio ad essere parecchio eccitato, Lara è lì in mutandine e maglietta a meno di un metro da noi, e balla in un modo sensualissimo. E’ un po’ su di giri, e anche noi lo siamo, e probabilmente continuiamo ad esagerare con le occhiate alle sue parti basse. “La smettete di guardarmi le mutande?!” fa lei, a metà fra il finto offeso e la presa in giro. “Guarda che non ti stiamo mica guardando le mutande, ma il culo!” le rispondo a caldo. Ridiamo, l’atmosfera è sciolta, parte un altro pezzo e Lara mi fa alzare e inizia a strusciarsi contro di me. Wow, penso, mentre lei posa la birra e mi cinge il fianco con una mano. Andrea, a pochi metri da noi, ha il culo di Lara davanti agli occhi. “Vi piace così tanto il mio sedere?”, mugugna lei allusiva – “Amore, sei qui mezza nuda, sfido chiunque a non guardarti..”.
A quella frase, Lara mi fissa negli occhi, capisco che ha in mente qualcosa. “Beh, letteralmente non sono mezza nuda…”, dice così, e io spalanco gli occhi perché suona come una provocazione. Anche Andrea si accorge che sta per succedere qualcosa, e si alza.
Lara ci guarda entrambi, e a ritmo di musica prende con le mani i bordi della maglietta ed inizia ad alzarli. Pian piano scopre il pancino, vediamo l’ombelico, l’attaccatura delle costole… …e dove mi aspettavo facesse capolino il reggiseno in realtà si vede la base delle sue tettine. Lara, la mia ragazza, si sta spogliando ancora una volta, ancora una volta sta per mostrare le tette a un mio amico.
Ed infatti così è, si alza la maglietta e lascia fuoriuscire le tette davanti agli occhi estasiati miei e di Andrea. Siamo eccitatissimi, e la cosa si nota dal gonfiore nei nostri boxer. Lara mi prende per mano e inizia a ballare con me. Mi toglie la maglia e mi lascia a petto nudo, mi accarezza i pettorali fino a stringersi forte al mio petto, con le tette di fuori, strusciandosi sempre più.
Andrea la guarda (e ci credo, sarà anche la seconda volta ma Lara a tette fuori è un gran bel vedere) e rimane a bocca a aperta.
Lei evidentemente se ne accorge, perché dopo essersi strusciata su di me si stacca, mi lancia uno sguardo (sempre come fosse in cerca di approvazione) e si avvicina ad Andrea e gli toglie la maglia.
Ragazzi, è stato un tuffo al cuore, solito colpo a metà fra l’eccitazione e la gelosia massima. Lara, la mia ragazza, a tette fuori, toglie la maglia a uno dei miei amici ed inizia a ballare con lui, prima tenendolo distante, e poi avvicinandosi sempre di più e per finire strofinandosi sul suo petto. Sono a mezzo metro da me, e non posso non notare le tette della mia fidanzata a contatto col petto del mio amico. Andrea è impacciato, si vede che non sa come gestire la situazione – Lara guida, gli prende le mani e se le porta lungo i fianchi. Si truscia un altro po’ a lui e poi fa una cosa che mi lascia di stucco: lo allontana, lo fa sedere di nuovo sulla poltrona e avvicina le sue tette al suo viso, fino a premergliele completamente contro.
Il viso di Andrea scompare lì in mezzo e non posso dire cosa stia facendo, se stia godendosi le tette della mia girl e magari leccandole – so solo che Lara mi guarda e sorridendo mi chiede “Che dici, sto esagerando?”.
La mia eccitazione è a mille, e a giudicare dai boxer anche quella di Andrea. La mia ragazza a tette fuori che struscia le tettine sulla faccia del mio amico – ragazzi, non ci sto capendo più niente.
La prendo per mano e la tolgo da quella situazione, Andrea non protesta e lei nemmeno. Voglio godermi anch’io il momento di eccitazione massima, e la stringo a me forte forte. Lara si lascia stringere e mi infila la lingua nell’orecchio. Io sono eccitatissimo, e abbasso le mani sul culo della mia girl, che ormai non si oppone più a nulla.
Sarà l’eccitazione del momento, sarà che vedo Andrea che guarda le mie mani sul culo, ma mi viene istintivo infilarle fra il sedere e l’elastico del perizoma. La lingua di Lara nel mio orecchio si trasforma in un piccolo morso, e la sento che mi sussurra “No, dai”. Ma quel “No dai” non è detto in maniera convinta e si trasforma in benzina sul fuoco della mia eccitazione – con un movimento secco infilo l’elastico del perizoma fra indici e pollici e abbasso la mutandina di Lara a meno di mezzo metro dal viso di Andrea.
Il perizoma scivola verso il basso e succede quello che ho sognato da tempo – la mia ragazza con il culo tutto nudo in bella vista del mio amico, che continua a ripetere “Oh cazzo, oh cazzo”. Lara è eccitata almeno quanto me, e infatti prima mi infila la lingua in bocca, poi ad alta voce, per farsi sentire, se ne esce con un “Ma cosa fai, mi mostri nuda come un vermicello al tuo amico?” – e mentre dice così, inizia a girarsi.
Non ci credo, è Lara che sta prendendo l’iniziativa: se prima stava mostrando il culo nudo ad Andrea, ha appena deciso che gli farà vedere tutto. E infatti così è, Lara lentamente si gira e si lascia ammirare nuda, in tutto il suo splendore, da Andrea. Io sono così eccitato che sto per venire, vedere la mia fidanzata che non ha remore a farsi guardare la figa da un amico che ci conosce da anni. Anche Andrea è senza parole, completamente immobile continua a fissare la mia girl e a mormorare “Ma quanto sei figa”.
Oltretutto Lara è completamente depilata, quindi Andrea vede benissimo labbra e clitoride. Ragazzi, situazione pazzesca, eccitazione a mille e, nonostante il pensiero strisciante di passare per il cretino della compagnia, c’è un grande senso di orgoglio e godimento nel vedere la mia fidanzata nuda far eccitare così tanto un mio amico.
Sono convinto che più di così non possa succedere nulla, quando Lara prima mi bacia a stampo sulle labbra, e poi si stacca da me. Non capisco cosa abbia in mente fin quando non porge la mano ad Andrea e lo fa alzare di nuovo. Oddio, penso, ma cosa vorrà fare?!
Mi rispondo immediatamente quando la vedo iniziare ballare con lui. Ma analogamente a prima, non è un ballo casto: se prima sono distanti, Lara si fa sempre più vicina, finche non inizia a strofinarsi del tutto sul mio amico. Inutile che io di ribadisca la scena: Lara, tutta nuda, con la patatina depilata in vista, che si struscia sul mio amico, rimasto ormai solo in boxer.
La cosa va avanti parecchi minuti, fanno almeno due balli insieme – e a un certo punto Lara si gira anche, strusciando abbondantemente il suo culetto sui boxer del mio amico. Non vi dico l’eccitazione, vedere Lara che mette il suo culo a contatto con i boxer di Andrea.
Ma il colpo peggiore ce l’ho quando lei si stacca: si avvicina a me, e nel far questo non posso non notare che l’uccello di Andrea svetta per metà fuori dai boxer!
Cazzo, la mia ragazza non ha strusciato la sua fighetta e il suo culetto contro i boxer del mio amico, ma proprio contro il suo uccello! Mi gira la testa dall’eccitazione e dalla gelosia!
Lara si stacca e sorride, si avvicina verso di me e poi si gira verso Andrea – ed è allora che si accorge del pisello mezzo fuori.
Ragazzi, a quel punto mi ha preso un colpo al cuore: Lara si avvicina ad Andrea, mentre con la sinistra gli abbassa l’elastico dei boxer, con la destra prende in mano l’uccello del mio amico e, guardandolo negli occhi, glielo rimette nei boxer dicendo “Questo lo mettiamo a posto per stasera”.
Credevo di morire lì, Lara nuda che tocca il cazzo di un mio amico. Non ha fatto nulla, ma solo il gesto in sé di toccargli l’uccello mi ha fatto morire. Mi sono sentito a metà fra un cornuto e fortunatissimo. Non vi dico l’eccitazione, era a mille.
Anche Andrea non se lo aspetta, e infatti rimane zitto e completamente impreparato.
Lara ride, e dopo aver alzato i boxer a coprire i gioielli di Andrea, corre verso di me, mi da un bacio e mi dice “Io vado a farmi un’altra doccia e poi mi infilo a letto”, così, come se nulla fosse.
Sparisce immediatamente, forse anche per un po’ di vergogna, e io faccio solo in tempo a guardare Andrea che mi fa “Che figa che è la tua donna, Mario..”. Nei suoi occhi non c’è presa per il culo, ma sincera ammirazione per questa ragazza che si è fatta prima ammirare senza veli, come mamma l’ha fatta, e poi gli ha pure toccato il pisello.
Mi incammino anche io verso la nostra stanza, a metà fra l’eccitato e lo stravolto – amici, è una serata che ricorderò a lungo.
 
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Mi incammino anche io verso la nostra stanza, a metà fra l’eccitato e lo stravolto – amici, è una serata che ricorderò a lungo.

senza dubbio anche io ricordero' a lungo questo racconto: in questo momento sono come Andrea, con l'uccello mezzo fuori dai boxer da tanto mi ha eccitato leggere... :madsaw:
bravo!
e soprattutto mitica Lara: non vedo l'ora di poter leggere altri racconti. :ok!:
 
Gran racconto... hai cavalcato quella sottile linea dove l'eccitazione rimane a mille.. se è tutto vero tienitela stretta la tua Lara mi raccomando.. anzi non troppo stretta dai ahahah
 
Uno dei racconti piu' eccitanti di sempre qui, su Phica. Ho l'uccello a mille, segone DOC. Grande Marvin!!
Spero di ammirare Lara anche in foto :)
 
bravissimo tu a scrivere e lei per tutto il resto... :)
sarei curioso di vedere anche io quelle belle coscette.... ehhehe :ok!:
 
Rieccomi con il racconto di un’altra situazione accaduta a me e Lara poco meno di due settimane fa.
Prima di cominciare, fatemi condividere che quanto successo al lago davanti ai miei amici ha davvero eccitato entrambi. Nelle ultime settimane ne abbiamo parlato più volte, e abbiamo rievocato spesso quelle scene eccitanti durante i nostri momenti intimi. Insomma, siamo giunti alla conclusione che questo gioco, un po’ esibizionista ma non eccessivo, piace a entrambi – e che avremmo cercato altre occasioni nelle quali Lara potesse farsi vedere poco vestita da altre persone.
Tornando a noi, un paio di weekend fa siamo andati con il solito gruppetto di amici a fare una corsa in una zona di montagna del Piemonte. Avevamo deciso mesi addietro di iscriverci a questa corsa principalmente perché si teneva nel tardo pomeriggio, e a tutti quanti piaceva l’idea di correre sui sentieri alla luce del tramonto. Inoltre, data l’ora di fine della corsa e vista la bellezza della zona, avevamo pensato di prenotare due appartamenti dove fermarci per la notte, di modo da godere dell’intera giornata successiva.
E così è stato – il sabato in tarda mattinata ci dividiamo su due macchine alla volta del paesino di questa famosa valle piemontese. E’ circa a un’oretta e mezza di auto da casa nostra, in macchina con noi ci sono Andrea e Michele – entrambi hanno visto Lara in perizoma un paio di settimane prima al lago, ma per fortuna hanno entrambi la delicatezza di non sollevare l’argomento, dato che potrebbe causare dell’imbarazzo. Una volta arrivati al paesino, ci dirigiamo all’affittacamere dove abbiamo prenotato – ci dividiamo in due appartamenti, in uno ci sono Michele, Francesco (che penso di aver capito è un po’ la passione di Lara) e altri due conoscenti che erano in macchina con Francesco – mentre nel nostro appartamento siamo io, Lara e Andrea. La cosa non ci formalizza, tanto più che il nostro appartamento ha due camere (o meglio, una camera vera e propria dove ci mettiamo io e Lara, più una sala con divano letto dove si ferma Andrea) e due bagni separati.
Ci cambiamo e ci infiliamo i vestiti da corsa, un caffè veloce al bar di fronte e ci mettiamo in coda per la solita trafila dei pettorali. Lara è come al solito molto carina nel suo completo da corsa: pantaloni neri stretti, perizoma che si vede in rilievo, magliettina bianca con maniche rosa sotto la quale si intravvede un reggiseno bianco. Normalmente mi farebbe ingelosire vederla così in mezzo ad altra gente, ma pensando a cosa hanno visto i miei amici poche settimane prima, beh, c’è ben poco da esser gelosi.
Una volta alla partenza la tensione sale un po’, cerchiamo di scacciarla scherzando fra di noi e facendo qualche battuta, vedo Lara che è di ottimo umore e scherza un po’ con tutti – e non riesco ad evitare di notare che tutti la osservano. Come non capirlo, con quel culetto e la maglietta bianca fa proprio un bell’effetto!
Quasi non ci accorgiamo della partenza (nemmeno uno sparo o un “Via”), e ci troviamo subito nella calca di gente che inizia a correre. Il percorso è molto vario, si alternano morbidi sali-scendi a salite più impegnative, i sentieri e le strade sterrate fanno da padroni – che bello correre in mezzo alla natura! Io mi stacco quasi subito dal nostro gruppetto, sono in un discreto stato di forma, mentre vedo che Lara rimane indietro con Francesco, Andrea e un altro dei due ragazzi. Ancora una volta, ho capito che farà tutta la corsa con gli occhi di qualche mio amico attaccati al suo culetto – e va beh!
I chilometri passano lenti, la montagna è appagante ma faticosa. Sono molti i tratti in cui mi tocca camminare, ma la fatica è sempre ripagata dalla vista. I ristori sono ben serviti, e mai l’acqua mi è sembrata più buona.
Dopo una oretta e mezza di su e giù nel verde, il percorso ci riporta su una strada asfaltata. La strada prosegue in piano per un po’ e poi declina, capisco che siamo ormai vicini al traguardo. E’ il momento di dare tutto e spingere – aumento il passo e nonostante il fiatone in pochi minuti mi ritrovo sotto il traguardo.
Devo aspettare una quindicina di minuti abbondanti prima che io veda arrivare un volto noto: è Andrea, rossissimo, che mi dice che ha staccato solo da poco Lara e Alberto, uno dei due conoscenti di Francesco. E infatti meno di un minuto dopo li intravvedo in fondo alla strada, Lara è decisamente stanca. Passano il traguardo e si fermano con noi al ristoro finale; Lara è accaldata, e vederla così sudata con il reggi ormai bello visibile mi eccita non poco. Anche Francesco e Alberto abbassano spesso lo sguardo – Lara capisce e ridendo si fa sfuggire un “Questa volta niente spettacolo, mi spiace ragazzi”.
Peccato! 
Andrea arriva dopo un paio di minuti, e poco dopo di lui l’ultimo amico di Francesco. Il tempo di raggiungere Michele, che come al solito non ha corso, e ci spostiamo in appartamento per una doccia.
Io a Laura andiamo in camera, lei si spoglia e rimane in mutande. “Ma cosa fai?”, la apostrofo ridendo “se Andrea apre la porta della camera, ti vede mezza nuda…”. “Non vedrebbe nulla di nuovo, quindi” mi risponde maliziosa, girandosi di schiena e sculettando di proposito “… ha già visto quel che c’è da vedere, no?”. Uhmm, sembra proprio che Lara voglia provocarmi oggi!
Fatta la doccia, ci vestiamo e usciamo alla volta di un aperitivo. Lara ha su un bel vestitino, che le lascia scoperte le sue belle gambe; tenerla per mano e stare a fianco di una così bella ragazza mi rende orgoglioso.
Ci incontriamo con gli altri in centro, un paio di aperitivi rapidi e ci spostiamo al ristorante. Lara è seduta di fianco a me, scherza con tutti e tutti scherzano con lei. Fra le varie portate, un bicchiere tira l’altro – e ci troviamo al dolce che siamo tutti alquanto su di giri. Si parla sempre di corsa e tempi, Francesco mi fa i complimenti e mi dice che dato il tempo di oggi dovrei festeggiare; gli rispondo che cercherò di ricordarmi del suo suggerimento più tardi in camera, ridiamo tutti. Lara è un po’ rossa e mi tira di gomito, Andrea coglie l’occasione e le fa una battuta “Ehi, ma quando facciamo una gara di gruppo? Così ci tocca festeggiare tutti insieme”. “Mi pare che abbiamo avuto i nostri festeggiamenti già qualche sabato fa” chiude il cerchio Francesco. I suoi amici non capiscono, ma per noi è chiaro a cosa allude. Tutti ridiamo e Lara è sempre più rossa e imbarazzata…
Il discorso vira di nuovo sulla corsa e sull’abbigliamento tecnico. Per qualche minuto siamo tutti impegnati in una discussione seria, poi ci si sposta a parlare dei colori vivaci delle tenuta da corsa e non ricordo chi inizia ad alludere a “abbinamenti fantasiosi”. Da lì Andrea tira fuori la storia del reggiseno bianco e mutandine nere e ci troviamo a raccontare ai due amici di Francesco del bagno di Lara nel lago. I due rimangono alquanto stupiti e uno più volte le domanda “Ma davvero sei rimasta in mutandine e reggiseno davanti a questi maiali? E tu hai lasciato la tua ragazza mostrarsi così???”, rivolto a me. Per fortuna il tono è scherzoso, e nessuno dei miei amici osa spiegare che Lara in quell’occasione si è tolta anche il reggi. Ridiamo tutti quanti, l’ambiente si è scaldato e l’imbarazzo è ormai superato.
In questo clima, ordiniamo il caffè e un paio di amari. Io inizio ad accusare (sarà la disidratazione, o il vino rosso della valle) e anche Lara è parecchio su di giri. Usciamo dal ristorante e ci avviamo tutti quanti verso gli appartamenti, a meno di cinque minuti a piedi da lì.
Nel corso del tragitto, Lara scherza con me e Francesco, ma si vede che dopo quel racconto tutti pendono dalle sue labbra. E’ l’unica donna, e dopo la storia dell’intimo è diventata l’attenzione della serata – e infatti continuo a vedere tutti i miei amici che cercano di sbirciare chi nella scollatura, chi le gambe sperando in un sollevamento imprevisto dell’abitino.
Arriviamo all’appartamento, dove ci separiamo da Michele, Francesco e i suoi amici. Io, Lara e Andrea entriamo nel nostro, e sono io a proporre “Dai ragazzi, ultima birretta della staffa”. Lara e Andrea non si tirano certo indietro, è solo Lara a proporre “Ok, ma io mi cambio prima” mentre si avvia verso la nostra camera – i tacchi sommati alla corsa devono iniziare a farsi sentire.
Ne approfitto anch’io per mettermi comodo – tolgo i pantaloni e mi infilo la maglia che uso per la notte. “Lara, che dici, posso restare in boxer o devo mettermi dei pantaloncini?”, chiedo. “Ma figurati, io faccio lo stesso”, e infatti la vedo uscire dal bagno con addosso solo una maglietta un po’ lunga, che a malapena le copre il sedere. Neanche ci fosse bisogno di dirlo, si vede chiaramente il perizoma nero. Lara mi guarda mentre la osservo: “Amore, che dici, si vede troppo… …o troppo poco?” mi sorride maliziosa. La stringo a me e la bacio, e con la mente già mi pregusto la scena di Andrea che vedrà Lara così (s)vestita.
E infatti appena ci spostiamo nella sala, dove c’è anche il terzo, l’occhiata stupita è eloquente: “…wow..”, trattiene a stento Andrea, mentre io sorrido e mi gusto il gioco di vedo-non-vedo delle chiappe di Lara. Fra l’altro, anche Andrea è rimasto in boxer e maglietta, sembra quasi che abbiamo scelto tutti una divisa comune.
Mentre io tiro fuori tre delle birre che avevo messo in frigo, Andrea accende uno speaker bluetooth e mette su un po’ di musica. Lara è seduta all’indiana sul divano, e in quella posizione si vedono chiaramente le mutandine nere. Mi siedo di proposito a fianco a lei, così ad Andrea tocca mettersi sulla poltrona di fronte – da lì anche a farlo è apposta è impossibile non accorgersi dello slip in bella vista. E infatti mentre gli passo la prima birra noto che Andrea guarda, eccome se guarda. Io mi godo tutta la scena, Lara che si accorge di poco o niente, e il mio amico che sbircia le mutandine della mia fidanzata.
“Alla nostra”, è il primo scontato brindisi; doveva essere l’ultima birra, ma dalla fretta con cui la stiamo bevendo capisco che ne apriremo presto un’altra.
E infatti mi tocca poco dopo alzarmi per andare verso il frigo; mentre cammino, guardo Lara e mi accorgo che a causa di brindisi e movimenti ormai il fondo della maglietta le arriva intorno alla vita. Insomma, se ne sta lì con le mutande in vista davanti al mio amico, ed il bello è che non può non essersene accorta – sta quindi giocando, e questo mi piace molto.
Arrivo con le tre birre in mano e decido di darle corda: “A Lara!”, propongo. Andrea mi segue: “Vero, A Lara! Oggi hai fatto un tempone! E poi, essendo l’unica donna della compagnia, un brindisi te lo meriti a priori…”. Decido di giocare un po’ di più: “A Lara e ai suoi outfit da corsa… …e post corsa!”, e mentre lo dico guardo apposta con insistenza le sue mutandine. Andrea ride, Lara diventa rossa e fa finta di cercare di coprirsi – “Ma che fai, amore”, la rassicuro, “guarda che stai molto meglio così piuttosto che con la maglietta che ci impedisce di vedere sotto…”.
Anche lei ride, lascia stare il bordo della maglietta e allunga la mano verso un’altra birra. Evvai, penso.
Il cellulare di Andrea fa partire un pezzo latino (io odio questa musica, ma per questa serata mi è toccato ricredermi) e Lara fa il gesto di alzarsi e accennare un passo – lei che non ha mai ballato in vita sua! “Vai Lara, balla per noi!”, la incita Andre, e anch’io inizio a battere le mani. Lara con una mano regge ancora la birra, mentre con l’altra alza un po’ la maglietta fin sopra l’ombelico, per far vedere meglio il movimento di bacino. Io inizio ad essere parecchio eccitato, Lara è lì in mutandine e maglietta a meno di un metro da noi, e balla in un modo sensualissimo. E’ un po’ su di giri, e anche noi lo siamo, e probabilmente continuiamo ad esagerare con le occhiate alle sue parti basse. “La smettete di guardarmi le mutande?!” fa lei, a metà fra il finto offeso e la presa in giro. “Guarda che non ti stiamo mica guardando le mutande, ma il culo!” le rispondo a caldo. Ridiamo, l’atmosfera è sciolta, parte un altro pezzo e Lara mi fa alzare e inizia a strusciarsi contro di me. Wow, penso, mentre lei posa la birra e mi cinge il fianco con una mano. Andrea, a pochi metri da noi, ha il culo di Lara davanti agli occhi. “Vi piace così tanto il mio sedere?”, mugugna lei allusiva – “Amore, sei qui mezza nuda, sfido chiunque a non guardarti..”.
A quella frase, Lara mi fissa negli occhi, capisco che ha in mente qualcosa. “Beh, letteralmente non sono mezza nuda…”, dice così, e io spalanco gli occhi perché suona come una provocazione. Anche Andrea si accorge che sta per succedere qualcosa, e si alza.
Lara ci guarda entrambi, e a ritmo di musica prende con le mani i bordi della maglietta ed inizia ad alzarli. Pian piano scopre il pancino, vediamo l’ombelico, l’attaccatura delle costole… …e dove mi aspettavo facesse capolino il reggiseno in realtà si vede la base delle sue tettine. Lara, la mia ragazza, si sta spogliando ancora una volta, ancora una volta sta per mostrare le tette a un mio amico.
Ed infatti così è, si alza la maglietta e lascia fuoriuscire le tette davanti agli occhi estasiati miei e di Andrea. Siamo eccitatissimi, e la cosa si nota dal gonfiore nei nostri boxer. Lara mi prende per mano e inizia a ballare con me. Mi toglie la maglia e mi lascia a petto nudo, mi accarezza i pettorali fino a stringersi forte al mio petto, con le tette di fuori, strusciandosi sempre più.
Andrea la guarda (e ci credo, sarà anche la seconda volta ma Lara a tette fuori è un gran bel vedere) e rimane a bocca a aperta.
Lei evidentemente se ne accorge, perché dopo essersi strusciata su di me si stacca, mi lancia uno sguardo (sempre come fosse in cerca di approvazione) e si avvicina ad Andrea e gli toglie la maglia.
Ragazzi, è stato un tuffo al cuore, solito colpo a metà fra l’eccitazione e la gelosia massima. Lara, la mia ragazza, a tette fuori, toglie la maglia a uno dei miei amici ed inizia a ballare con lui, prima tenendolo distante, e poi avvicinandosi sempre di più e per finire strofinandosi sul suo petto. Sono a mezzo metro da me, e non posso non notare le tette della mia fidanzata a contatto col petto del mio amico. Andrea è impacciato, si vede che non sa come gestire la situazione – Lara guida, gli prende le mani e se le porta lungo i fianchi. Si truscia un altro po’ a lui e poi fa una cosa che mi lascia di stucco: lo allontana, lo fa sedere di nuovo sulla poltrona e avvicina le sue tette al suo viso, fino a premergliele completamente contro.
Il viso di Andrea scompare lì in mezzo e non posso dire cosa stia facendo, se stia godendosi le tette della mia girl e magari leccandole – so solo che Lara mi guarda e sorridendo mi chiede “Che dici, sto esagerando?”.
La mia eccitazione è a mille, e a giudicare dai boxer anche quella di Andrea. La mia ragazza a tette fuori che struscia le tettine sulla faccia del mio amico – ragazzi, non ci sto capendo più niente.
La prendo per mano e la tolgo da quella situazione, Andrea non protesta e lei nemmeno. Voglio godermi anch’io il momento di eccitazione massima, e la stringo a me forte forte. Lara si lascia stringere e mi infila la lingua nell’orecchio. Io sono eccitatissimo, e abbasso le mani sul culo della mia girl, che ormai non si oppone più a nulla.
Sarà l’eccitazione del momento, sarà che vedo Andrea che guarda le mie mani sul culo, ma mi viene istintivo infilarle fra il sedere e l’elastico del perizoma. La lingua di Lara nel mio orecchio si trasforma in un piccolo morso, e la sento che mi sussurra “No, dai”. Ma quel “No dai” non è detto in maniera convinta e si trasforma in benzina sul fuoco della mia eccitazione – con un movimento secco infilo l’elastico del perizoma fra indici e pollici e abbasso la mutandina di Lara a meno di mezzo metro dal viso di Andrea.
Il perizoma scivola verso il basso e succede quello che ho sognato da tempo – la mia ragazza con il culo tutto nudo in bella vista del mio amico, che continua a ripetere “Oh cazzo, oh cazzo”. Lara è eccitata almeno quanto me, e infatti prima mi infila la lingua in bocca, poi ad alta voce, per farsi sentire, se ne esce con un “Ma cosa fai, mi mostri nuda come un vermicello al tuo amico?” – e mentre dice così, inizia a girarsi.
Non ci credo, è Lara che sta prendendo l’iniziativa: se prima stava mostrando il culo nudo ad Andrea, ha appena deciso che gli farà vedere tutto. E infatti così è, Lara lentamente si gira e si lascia ammirare nuda, in tutto il suo splendore, da Andrea. Io sono così eccitato che sto per venire, vedere la mia fidanzata che non ha remore a farsi guardare la figa da un amico che ci conosce da anni. Anche Andrea è senza parole, completamente immobile continua a fissare la mia girl e a mormorare “Ma quanto sei figa”.
Oltretutto Lara è completamente depilata, quindi Andrea vede benissimo labbra e clitoride. Ragazzi, situazione pazzesca, eccitazione a mille e, nonostante il pensiero strisciante di passare per il cretino della compagnia, c’è un grande senso di orgoglio e godimento nel vedere la mia fidanzata nuda far eccitare così tanto un mio amico.
Sono convinto che più di così non possa succedere nulla, quando Lara prima mi bacia a stampo sulle labbra, e poi si stacca da me. Non capisco cosa abbia in mente fin quando non porge la mano ad Andrea e lo fa alzare di nuovo. Oddio, penso, ma cosa vorrà fare?!
Mi rispondo immediatamente quando la vedo iniziare ballare con lui. Ma analogamente a prima, non è un ballo casto: se prima sono distanti, Lara si fa sempre più vicina, finche non inizia a strofinarsi del tutto sul mio amico. Inutile che io di ribadisca la scena: Lara, tutta nuda, con la patatina depilata in vista, che si struscia sul mio amico, rimasto ormai solo in boxer.
La cosa va avanti parecchi minuti, fanno almeno due balli insieme – e a un certo punto Lara si gira anche, strusciando abbondantemente il suo culetto sui boxer del mio amico. Non vi dico l’eccitazione, vedere Lara che mette il suo culo a contatto con i boxer di Andrea.
Ma il colpo peggiore ce l’ho quando lei si stacca: si avvicina a me, e nel far questo non posso non notare che l’uccello di Andrea svetta per metà fuori dai boxer!
Cazzo, la mia ragazza non ha strusciato la sua fighetta e il suo culetto contro i boxer del mio amico, ma proprio contro il suo uccello! Mi gira la testa dall’eccitazione e dalla gelosia!
Lara si stacca e sorride, si avvicina verso di me e poi si gira verso Andrea – ed è allora che si accorge del pisello mezzo fuori.
Ragazzi, a quel punto mi ha preso un colpo al cuore: Lara si avvicina ad Andrea, mentre con la sinistra gli abbassa l’elastico dei boxer, con la destra prende in mano l’uccello del mio amico e, guardandolo negli occhi, glielo rimette nei boxer dicendo “Questo lo mettiamo a posto per stasera”.
Credevo di morire lì, Lara nuda che tocca il cazzo di un mio amico. Non ha fatto nulla, ma solo il gesto in sé di toccargli l’uccello mi ha fatto morire. Mi sono sentito a metà fra un cornuto e fortunatissimo. Non vi dico l’eccitazione, era a mille.
Anche Andrea non se lo aspetta, e infatti rimane zitto e completamente impreparato.
Lara ride, e dopo aver alzato i boxer a coprire i gioielli di Andrea, corre verso di me, mi da un bacio e mi dice “Io vado a farmi un’altra doccia e poi mi infilo a letto”, così, come se nulla fosse.
Sparisce immediatamente, forse anche per un po’ di vergogna, e io faccio solo in tempo a guardare Andrea che mi fa “Che figa che è la tua donna, Mario..”. Nei suoi occhi non c’è presa per il culo, ma sincera ammirazione per questa ragazza che si è fatta prima ammirare senza veli, come mamma l’ha fatta, e poi gli ha pure toccato il pisello.
Mi incammino anche io verso la nostra stanza, a metà fra l’eccitato e lo stravolto – amici, è una serata che ricorderò a lungo.

ho letto i racconti tutti di un fiato e ora il cazzo e di ferro al solo pensiero mmmmm complimenti per la tua donna davvero gran fisico e sopratutto bella porcellina ma quando siete andati a dormire non avete detto niente e andrea immagino sis isa distrutto di pippe
 
mamma che situazione.. favolosa.. lei si è comportata da vera professionista.. vi ha eccitato e lasciati li a soffrire.. wow.. tienila stretta una cosi ti farà divertire.
 
Sei proprio bravo a raccontare queste tue esperienze, sembra quasi di viverle in prima persona per come le racconti bene! Bravo continua così ;)
 
Bel racconto[/B]
Rieccomi con il racconto di un’altra situazione accaduta a me e Lara poco meno di due settimane fa.
Prima di cominciare, fatemi condividere che quanto successo al lago davanti ai miei amici ha davvero eccitato entrambi. Nelle ultime settimane ne abbiamo parlato più volte, e abbiamo rievocato spesso quelle scene eccitanti durante i nostri momenti intimi. Insomma, siamo giunti alla conclusione che questo gioco, un po’ esibizionista ma non eccessivo, piace a entrambi – e che avremmo cercato altre occasioni nelle quali Lara potesse farsi vedere poco vestita da altre persone.
Tornando a noi, un paio di weekend fa siamo andati con il solito gruppetto di amici a fare una corsa in una zona di montagna del Piemonte. Avevamo deciso mesi addietro di iscriverci a questa corsa principalmente perché si teneva nel tardo pomeriggio, e a tutti quanti piaceva l’idea di correre sui sentieri alla luce del tramonto. Inoltre, data l’ora di fine della corsa e vista la bellezza della zona, avevamo pensato di prenotare due appartamenti dove fermarci per la notte, di modo da godere dell’intera giornata successiva.
E così è stato – il sabato in tarda mattinata ci dividiamo su due macchine alla volta del paesino di questa famosa valle piemontese. E’ circa a un’oretta e mezza di auto da casa nostra, in macchina con noi ci sono Andrea e Michele – entrambi hanno visto Lara in perizoma un paio di settimane prima al lago, ma per fortuna hanno entrambi la delicatezza di non sollevare l’argomento, dato che potrebbe causare dell’imbarazzo. Una volta arrivati al paesino, ci dirigiamo all’affittacamere dove abbiamo prenotato – ci dividiamo in due appartamenti, in uno ci sono Michele, Francesco (che penso di aver capito è un po’ la passione di Lara) e altri due conoscenti che erano in macchina con Francesco – mentre nel nostro appartamento siamo io, Lara e Andrea. La cosa non ci formalizza, tanto più che il nostro appartamento ha due camere (o meglio, una camera vera e propria dove ci mettiamo io e Lara, più una sala con divano letto dove si ferma Andrea) e due bagni separati.
Ci cambiamo e ci infiliamo i vestiti da corsa, un caffè veloce al bar di fronte e ci mettiamo in coda per la solita trafila dei pettorali. Lara è come al solito molto carina nel suo completo da corsa: pantaloni neri stretti, perizoma che si vede in rilievo, magliettina bianca con maniche rosa sotto la quale si intravvede un reggiseno bianco. Normalmente mi farebbe ingelosire vederla così in mezzo ad altra gente, ma pensando a cosa hanno visto i miei amici poche settimane prima, beh, c’è ben poco da esser gelosi.
Una volta alla partenza la tensione sale un po’, cerchiamo di scacciarla scherzando fra di noi e facendo qualche battuta, vedo Lara che è di ottimo umore e scherza un po’ con tutti – e non riesco ad evitare di notare che tutti la osservano. Come non capirlo, con quel culetto e la maglietta bianca fa proprio un bell’effetto!
Quasi non ci accorgiamo della partenza (nemmeno uno sparo o un “Via”), e ci troviamo subito nella calca di gente che inizia a correre. Il percorso è molto vario, si alternano morbidi sali-scendi a salite più impegnative, i sentieri e le strade sterrate fanno da padroni – che bello correre in mezzo alla natura! Io mi stacco quasi subito dal nostro gruppetto, sono in un discreto stato di forma, mentre vedo che Lara rimane indietro con Francesco, Andrea e un altro dei due ragazzi. Ancora una volta, ho capito che farà tutta la corsa con gli occhi di qualche mio amico attaccati al suo culetto – e va beh!
I chilometri passano lenti, la montagna è appagante ma faticosa. Sono molti i tratti in cui mi tocca camminare, ma la fatica è sempre ripagata dalla vista. I ristori sono ben serviti, e mai l’acqua mi è sembrata più buona.
Dopo una oretta e mezza di su e giù nel verde, il percorso ci riporta su una strada asfaltata. La strada prosegue in piano per un po’ e poi declina, capisco che siamo ormai vicini al traguardo. E’ il momento di dare tutto e spingere – aumento il passo e nonostante il fiatone in pochi minuti mi ritrovo sotto il traguardo.
Devo aspettare una quindicina di minuti abbondanti prima che io veda arrivare un volto noto: è Andrea, rossissimo, che mi dice che ha staccato solo da poco Lara e Alberto, uno dei due conoscenti di Francesco. E infatti meno di un minuto dopo li intravvedo in fondo alla strada, Lara è decisamente stanca. Passano il traguardo e si fermano con noi al ristoro finale; Lara è accaldata, e vederla così sudata con il reggi ormai bello visibile mi eccita non poco. Anche Francesco e Alberto abbassano spesso lo sguardo – Lara capisce e ridendo si fa sfuggire un “Questa volta niente spettacolo, mi spiace ragazzi”.
Peccato! 
Andrea arriva dopo un paio di minuti, e poco dopo di lui l’ultimo amico di Francesco. Il tempo di raggiungere Michele, che come al solito non ha corso, e ci spostiamo in appartamento per una doccia.
Io a Laura andiamo in camera, lei si spoglia e rimane in mutande. “Ma cosa fai?”, la apostrofo ridendo “se Andrea apre la porta della camera, ti vede mezza nuda…”. “Non vedrebbe nulla di nuovo, quindi” mi risponde maliziosa, girandosi di schiena e sculettando di proposito “… ha già visto quel che c’è da vedere, no?”. Uhmm, sembra proprio che Lara voglia provocarmi oggi!
Fatta la doccia, ci vestiamo e usciamo alla volta di un aperitivo. Lara ha su un bel vestitino, che le lascia scoperte le sue belle gambe; tenerla per mano e stare a fianco di una così bella ragazza mi rende orgoglioso.
Ci incontriamo con gli altri in centro, un paio di aperitivi rapidi e ci spostiamo al ristorante. Lara è seduta di fianco a me, scherza con tutti e tutti scherzano con lei. Fra le varie portate, un bicchiere tira l’altro – e ci troviamo al dolce che siamo tutti alquanto su di giri. Si parla sempre di corsa e tempi, Francesco mi fa i complimenti e mi dice che dato il tempo di oggi dovrei festeggiare; gli rispondo che cercherò di ricordarmi del suo suggerimento più tardi in camera, ridiamo tutti. Lara è un po’ rossa e mi tira di gomito, Andrea coglie l’occasione e le fa una battuta “Ehi, ma quando facciamo una gara di gruppo? Così ci tocca festeggiare tutti insieme”. “Mi pare che abbiamo avuto i nostri festeggiamenti già qualche sabato fa” chiude il cerchio Francesco. I suoi amici non capiscono, ma per noi è chiaro a cosa allude. Tutti ridiamo e Lara è sempre più rossa e imbarazzata…
Il discorso vira di nuovo sulla corsa e sull’abbigliamento tecnico. Per qualche minuto siamo tutti impegnati in una discussione seria, poi ci si sposta a parlare dei colori vivaci delle tenuta da corsa e non ricordo chi inizia ad alludere a “abbinamenti fantasiosi”. Da lì Andrea tira fuori la storia del reggiseno bianco e mutandine nere e ci troviamo a raccontare ai due amici di Francesco del bagno di Lara nel lago. I due rimangono alquanto stupiti e uno più volte le domanda “Ma davvero sei rimasta in mutandine e reggiseno davanti a questi maiali? E tu hai lasciato la tua ragazza mostrarsi così???”, rivolto a me. Per fortuna il tono è scherzoso, e nessuno dei miei amici osa spiegare che Lara in quell’occasione si è tolta anche il reggi. Ridiamo tutti quanti, l’ambiente si è scaldato e l’imbarazzo è ormai superato.
In questo clima, ordiniamo il caffè e un paio di amari. Io inizio ad accusare (sarà la disidratazione, o il vino rosso della valle) e anche Lara è parecchio su di giri. Usciamo dal ristorante e ci avviamo tutti quanti verso gli appartamenti, a meno di cinque minuti a piedi da lì.
Nel corso del tragitto, Lara scherza con me e Francesco, ma si vede che dopo quel racconto tutti pendono dalle sue labbra. E’ l’unica donna, e dopo la storia dell’intimo è diventata l’attenzione della serata – e infatti continuo a vedere tutti i miei amici che cercano di sbirciare chi nella scollatura, chi le gambe sperando in un sollevamento imprevisto dell’abitino.
Arriviamo all’appartamento, dove ci separiamo da Michele, Francesco e i suoi amici. Io, Lara e Andrea entriamo nel nostro, e sono io a proporre “Dai ragazzi, ultima birretta della staffa”. Lara e Andrea non si tirano certo indietro, è solo Lara a proporre “Ok, ma io mi cambio prima” mentre si avvia verso la nostra camera – i tacchi sommati alla corsa devono iniziare a farsi sentire.
Ne approfitto anch’io per mettermi comodo – tolgo i pantaloni e mi infilo la maglia che uso per la notte. “Lara, che dici, posso restare in boxer o devo mettermi dei pantaloncini?”, chiedo. “Ma figurati, io faccio lo stesso”, e infatti la vedo uscire dal bagno con addosso solo una maglietta un po’ lunga, che a malapena le copre il sedere. Neanche ci fosse bisogno di dirlo, si vede chiaramente il perizoma nero. Lara mi guarda mentre la osservo: “Amore, che dici, si vede troppo… …o troppo poco?” mi sorride maliziosa. La stringo a me e la bacio, e con la mente già mi pregusto la scena di Andrea che vedrà Lara così (s)vestita.
E infatti appena ci spostiamo nella sala, dove c’è anche il terzo, l’occhiata stupita è eloquente: “…wow..”, trattiene a stento Andrea, mentre io sorrido e mi gusto il gioco di vedo-non-vedo delle chiappe di Lara. Fra l’altro, anche Andrea è rimasto in boxer e maglietta, sembra quasi che abbiamo scelto tutti una divisa comune.
Mentre io tiro fuori tre delle birre che avevo messo in frigo, Andrea accende uno speaker bluetooth e mette su un po’ di musica. Lara è seduta all’indiana sul divano, e in quella posizione si vedono chiaramente le mutandine nere. Mi siedo di proposito a fianco a lei, così ad Andrea tocca mettersi sulla poltrona di fronte – da lì anche a farlo è apposta è impossibile non accorgersi dello slip in bella vista. E infatti mentre gli passo la prima birra noto che Andrea guarda, eccome se guarda. Io mi godo tutta la scena, Lara che si accorge di poco o niente, e il mio amico che sbircia le mutandine della mia fidanzata.
“Alla nostra”, è il primo scontato brindisi; doveva essere l’ultima birra, ma dalla fretta con cui la stiamo bevendo capisco che ne apriremo presto un’altra.
E infatti mi tocca poco dopo alzarmi per andare verso il frigo; mentre cammino, guardo Lara e mi accorgo che a causa di brindisi e movimenti ormai il fondo della maglietta le arriva intorno alla vita. Insomma, se ne sta lì con le mutande in vista davanti al mio amico, ed il bello è che non può non essersene accorta – sta quindi giocando, e questo mi piace molto.
Arrivo con le tre birre in mano e decido di darle corda: “A Lara!”, propongo. Andrea mi segue: “Vero, A Lara! Oggi hai fatto un tempone! E poi, essendo l’unica donna della compagnia, un brindisi te lo meriti a priori…”. Decido di giocare un po’ di più: “A Lara e ai suoi outfit da corsa… …e post corsa!”, e mentre lo dico guardo apposta con insistenza le sue mutandine. Andrea ride, Lara diventa rossa e fa finta di cercare di coprirsi – “Ma che fai, amore”, la rassicuro, “guarda che stai molto meglio così piuttosto che con la maglietta che ci impedisce di vedere sotto…”.
Anche lei ride, lascia stare il bordo della maglietta e allunga la mano verso un’altra birra. Evvai, penso.
Il cellulare di Andrea fa partire un pezzo latino (io odio questa musica, ma per questa serata mi è toccato ricredermi) e Lara fa il gesto di alzarsi e accennare un passo – lei che non ha mai ballato in vita sua! “Vai Lara, balla per noi!”, la incita Andre, e anch’io inizio a battere le mani. Lara con una mano regge ancora la birra, mentre con l’altra alza un po’ la maglietta fin sopra l’ombelico, per far vedere meglio il movimento di bacino. Io inizio ad essere parecchio eccitato, Lara è lì in mutandine e maglietta a meno di un metro da noi, e balla in un modo sensualissimo. E’ un po’ su di giri, e anche noi lo siamo, e probabilmente continuiamo ad esagerare con le occhiate alle sue parti basse. “La smettete di guardarmi le mutande?!” fa lei, a metà fra il finto offeso e la presa in giro. “Guarda che non ti stiamo mica guardando le mutande, ma il culo!” le rispondo a caldo. Ridiamo, l’atmosfera è sciolta, parte un altro pezzo e Lara mi fa alzare e inizia a strusciarsi contro di me. Wow, penso, mentre lei posa la birra e mi cinge il fianco con una mano. Andrea, a pochi metri da noi, ha il culo di Lara davanti agli occhi. “Vi piace così tanto il mio sedere?”, mugugna lei allusiva – “Amore, sei qui mezza nuda, sfido chiunque a non guardarti..”.
A quella frase, Lara mi fissa negli occhi, capisco che ha in mente qualcosa. “Beh, letteralmente non sono mezza nuda…”, dice così, e io spalanco gli occhi perché suona come una provocazione. Anche Andrea si accorge che sta per succedere qualcosa, e si alza.
Lara ci guarda entrambi, e a ritmo di musica prende con le mani i bordi della maglietta ed inizia ad alzarli. Pian piano scopre il pancino, vediamo l’ombelico, l’attaccatura delle costole… …e dove mi aspettavo facesse capolino il reggiseno in realtà si vede la base delle sue tettine. Lara, la mia ragazza, si sta spogliando ancora una volta, ancora una volta sta per mostrare le tette a un mio amico.
Ed infatti così è, si alza la maglietta e lascia fuoriuscire le tette davanti agli occhi estasiati miei e di Andrea. Siamo eccitatissimi, e la cosa si nota dal gonfiore nei nostri boxer. Lara mi prende per mano e inizia a ballare con me. Mi toglie la maglia e mi lascia a petto nudo, mi accarezza i pettorali fino a stringersi forte al mio petto, con le tette di fuori, strusciandosi sempre più.
Andrea la guarda (e ci credo, sarà anche la seconda volta ma Lara a tette fuori è un gran bel vedere) e rimane a bocca a aperta.
Lei evidentemente se ne accorge, perché dopo essersi strusciata su di me si stacca, mi lancia uno sguardo (sempre come fosse in cerca di approvazione) e si avvicina ad Andrea e gli toglie la maglia.
Ragazzi, è stato un tuffo al cuore, solito colpo a metà fra l’eccitazione e la gelosia massima. Lara, la mia ragazza, a tette fuori, toglie la maglia a uno dei miei amici ed inizia a ballare con lui, prima tenendolo distante, e poi avvicinandosi sempre di più e per finire strofinandosi sul suo petto. Sono a mezzo metro da me, e non posso non notare le tette della mia fidanzata a contatto col petto del mio amico. Andrea è impacciato, si vede che non sa come gestire la situazione – Lara guida, gli prende le mani e se le porta lungo i fianchi. Si truscia un altro po’ a lui e poi fa una cosa che mi lascia di stucco: lo allontana, lo fa sedere di nuovo sulla poltrona e avvicina le sue tette al suo viso, fino a premergliele completamente contro.
Il viso di Andrea scompare lì in mezzo e non posso dire cosa stia facendo, se stia godendosi le tette della mia girl e magari leccandole – so solo che Lara mi guarda e sorridendo mi chiede “Che dici, sto esagerando?”.
La mia eccitazione è a mille, e a giudicare dai boxer anche quella di Andrea. La mia ragazza a tette fuori che struscia le tettine sulla faccia del mio amico – ragazzi, non ci sto capendo più niente.
La prendo per mano e la tolgo da quella situazione, Andrea non protesta e lei nemmeno. Voglio godermi anch’io il momento di eccitazione massima, e la stringo a me forte forte. Lara si lascia stringere e mi infila la lingua nell’orecchio. Io sono eccitatissimo, e abbasso le mani sul culo della mia girl, che ormai non si oppone più a nulla.
Sarà l’eccitazione del momento, sarà che vedo Andrea che guarda le mie mani sul culo, ma mi viene istintivo infilarle fra il sedere e l’elastico del perizoma. La lingua di Lara nel mio orecchio si trasforma in un piccolo morso, e la sento che mi sussurra “No, dai”. Ma quel “No dai” non è detto in maniera convinta e si trasforma in benzina sul fuoco della mia eccitazione – con un movimento secco infilo l’elastico del perizoma fra indici e pollici e abbasso la mutandina di Lara a meno di mezzo metro dal viso di Andrea.
Il perizoma scivola verso il basso e succede quello che ho sognato da tempo – la mia ragazza con il culo tutto nudo in bella vista del mio amico, che continua a ripetere “Oh cazzo, oh cazzo”. Lara è eccitata almeno quanto me, e infatti prima mi infila la lingua in bocca, poi ad alta voce, per farsi sentire, se ne esce con un “Ma cosa fai, mi mostri nuda come un vermicello al tuo amico?” – e mentre dice così, inizia a girarsi.
Non ci credo, è Lara che sta prendendo l’iniziativa: se prima stava mostrando il culo nudo ad Andrea, ha appena deciso che gli farà vedere tutto. E infatti così è, Lara lentamente si gira e si lascia ammirare nuda, in tutto il suo splendore, da Andrea. Io sono così eccitato che sto per venire, vedere la mia fidanzata che non ha remore a farsi guardare la figa da un amico che ci conosce da anni. Anche Andrea è senza parole, completamente immobile continua a fissare la mia girl e a mormorare “Ma quanto sei figa”.
Oltretutto Lara è completamente depilata, quindi Andrea vede benissimo labbra e clitoride. Ragazzi, situazione pazzesca, eccitazione a mille e, nonostante il pensiero strisciante di passare per il cretino della compagnia, c’è un grande senso di orgoglio e godimento nel vedere la mia fidanzata nuda far eccitare così tanto un mio amico.
Sono convinto che più di così non possa succedere nulla, quando Lara prima mi bacia a stampo sulle labbra, e poi si stacca da me. Non capisco cosa abbia in mente fin quando non porge la mano ad Andrea e lo fa alzare di nuovo. Oddio, penso, ma cosa vorrà fare?!
Mi rispondo immediatamente quando la vedo iniziare ballare con lui. Ma analogamente a prima, non è un ballo casto: se prima sono distanti, Lara si fa sempre più vicina, finche non inizia a strofinarsi del tutto sul mio amico. Inutile che io di ribadisca la scena: Lara, tutta nuda, con la patatina depilata in vista, che si struscia sul mio amico, rimasto ormai solo in boxer.
La cosa va avanti parecchi minuti, fanno almeno due balli insieme – e a un certo punto Lara si gira anche, strusciando abbondantemente il suo culetto sui boxer del mio amico. Non vi dico l’eccitazione, vedere Lara che mette il suo culo a contatto con i boxer di Andrea.
Ma il colpo peggiore ce l’ho quando lei si stacca: si avvicina a me, e nel far questo non posso non notare che l’uccello di Andrea svetta per metà fuori dai boxer!
Cazzo, la mia ragazza non ha strusciato la sua fighetta e il suo culetto contro i boxer del mio amico, ma proprio contro il suo uccello! Mi gira la testa dall’eccitazione e dalla gelosia!
Lara si stacca e sorride, si avvicina verso di me e poi si gira verso Andrea – ed è allora che si accorge del pisello mezzo fuori.
Ragazzi, a quel punto mi ha preso un colpo al cuore: Lara si avvicina ad Andrea, mentre con la sinistra gli abbassa l’elastico dei boxer, con la destra prende in mano l’uccello del mio amico e, guardandolo negli occhi, glielo rimette nei boxer dicendo “Questo lo mettiamo a posto per stasera”.
Credevo di morire lì, Lara nuda che tocca il cazzo di un mio amico. Non ha fatto nulla, ma solo il gesto in sé di toccargli l’uccello mi ha fatto morire. Mi sono sentito a metà fra un cornuto e fortunatissimo. Non vi dico l’eccitazione, era a mille.
Anche Andrea non se lo aspetta, e infatti rimane zitto e completamente impreparato.
Lara ride, e dopo aver alzato i boxer a coprire i gioielli di Andrea, corre verso di me, mi da un bacio e mi dice “Io vado a farmi un’altra doccia e poi mi infilo a letto”, così, come se nulla fosse.
Sparisce immediatamente, forse anche per un po’ di vergogna, e io faccio solo in tempo a guardare Andrea che mi fa “Che figa che è la tua donna, Mario..”. Nei suoi occhi non c’è presa per il culo, ma sincera ammirazione per questa ragazza che si è fatta prima ammirare senza veli, come mamma l’ha fatta, e poi gli ha pure toccato il pisello.
Mi incammino anche io verso la nostra stanza, a metà fra l’eccitato e lo stravolto – amici, è una serata che ricorderò a lungo.
 
Rieccomi con il racconto di un’altra situazione accaduta a me e Lara poco meno di due settimane fa. etc.
Davvero un racconto splendido marvin234! Per dirla senza tanti giri di parole ad un certo punto ho temuto mi esplodesse il pisello da tanto si è gonfiato...
Bello, eccitante, conivolgente e scritto bene! E scusate se è poco... Spero proprio ci sia presto un seguito. Bravo!
 
Rieccomi con il racconto di un’altra situazione accaduta a me e Lara poco meno di due settimane fa.
Prima di cominciare, fatemi condividere che quanto successo al lago davanti ai miei amici ha davvero eccitato entrambi. Nelle ultime settimane ne abbiamo parlato più volte, e abbiamo rievocato spesso quelle scene eccitanti durante i nostri momenti intimi. Insomma, siamo giunti alla conclusione che questo gioco, un po’ esibizionista ma non eccessivo, piace a entrambi – e che avremmo cercato altre occasioni nelle quali Lara potesse farsi vedere poco vestita da altre persone.
Tornando a noi, un paio di weekend fa siamo andati con il solito gruppetto di amici a fare una corsa in una zona di montagna del Piemonte. Avevamo deciso mesi addietro di iscriverci a questa corsa principalmente perché si teneva nel tardo pomeriggio, e a tutti quanti piaceva l’idea di correre sui sentieri alla luce del tramonto. Inoltre, data l’ora di fine della corsa e vista la bellezza della zona, avevamo pensato di prenotare due appartamenti dove fermarci per la notte, di modo da godere dell’intera giornata successiva.
E così è stato – il sabato in tarda mattinata ci dividiamo su due macchine alla volta del paesino di questa famosa valle piemontese. E’ circa a un’oretta e mezza di auto da casa nostra, in macchina con noi ci sono Andrea e Michele – entrambi hanno visto Lara in perizoma un paio di settimane prima al lago, ma per fortuna hanno entrambi la delicatezza di non sollevare l’argomento, dato che potrebbe causare dell’imbarazzo. Una volta arrivati al paesino, ci dirigiamo all’affittacamere dove abbiamo prenotato – ci dividiamo in due appartamenti, in uno ci sono Michele, Francesco (che penso di aver capito è un po’ la passione di Lara) e altri due conoscenti che erano in macchina con Francesco – mentre nel nostro appartamento siamo io, Lara e Andrea. La cosa non ci formalizza, tanto più che il nostro appartamento ha due camere (o meglio, una camera vera e propria dove ci mettiamo io e Lara, più una sala con divano letto dove si ferma Andrea) e due bagni separati.
Ci cambiamo e ci infiliamo i vestiti da corsa, un caffè veloce al bar di fronte e ci mettiamo in coda per la solita trafila dei pettorali. Lara è come al solito molto carina nel suo completo da corsa: pantaloni neri stretti, perizoma che si vede in rilievo, magliettina bianca con maniche rosa sotto la quale si intravvede un reggiseno bianco. Normalmente mi farebbe ingelosire vederla così in mezzo ad altra gente, ma pensando a cosa hanno visto i miei amici poche settimane prima, beh, c’è ben poco da esser gelosi.
Una volta alla partenza la tensione sale un po’, cerchiamo di scacciarla scherzando fra di noi e facendo qualche battuta, vedo Lara che è di ottimo umore e scherza un po’ con tutti – e non riesco ad evitare di notare che tutti la osservano. Come non capirlo, con quel culetto e la maglietta bianca fa proprio un bell’effetto!
Quasi non ci accorgiamo della partenza (nemmeno uno sparo o un “Via”), e ci troviamo subito nella calca di gente che inizia a correre. Il percorso è molto vario, si alternano morbidi sali-scendi a salite più impegnative, i sentieri e le strade sterrate fanno da padroni – che bello correre in mezzo alla natura! Io mi stacco quasi subito dal nostro gruppetto, sono in un discreto stato di forma, mentre vedo che Lara rimane indietro con Francesco, Andrea e un altro dei due ragazzi. Ancora una volta, ho capito che farà tutta la corsa con gli occhi di qualche mio amico attaccati al suo culetto – e va beh!
I chilometri passano lenti, la montagna è appagante ma faticosa. Sono molti i tratti in cui mi tocca camminare, ma la fatica è sempre ripagata dalla vista. I ristori sono ben serviti, e mai l’acqua mi è sembrata più buona.
Dopo una oretta e mezza di su e giù nel verde, il percorso ci riporta su una strada asfaltata. La strada prosegue in piano per un po’ e poi declina, capisco che siamo ormai vicini al traguardo. E’ il momento di dare tutto e spingere – aumento il passo e nonostante il fiatone in pochi minuti mi ritrovo sotto il traguardo.
Devo aspettare una quindicina di minuti abbondanti prima che io veda arrivare un volto noto: è Andrea, rossissimo, che mi dice che ha staccato solo da poco Lara e Alberto, uno dei due conoscenti di Francesco. E infatti meno di un minuto dopo li intravvedo in fondo alla strada, Lara è decisamente stanca. Passano il traguardo e si fermano con noi al ristoro finale; Lara è accaldata, e vederla così sudata con il reggi ormai bello visibile mi eccita non poco. Anche Francesco e Alberto abbassano spesso lo sguardo – Lara capisce e ridendo si fa sfuggire un “Questa volta niente spettacolo, mi spiace ragazzi”.
Peccato! 
Andrea arriva dopo un paio di minuti, e poco dopo di lui l’ultimo amico di Francesco. Il tempo di raggiungere Michele, che come al solito non ha corso, e ci spostiamo in appartamento per una doccia.
Io a Laura andiamo in camera, lei si spoglia e rimane in mutande. “Ma cosa fai?”, la apostrofo ridendo “se Andrea apre la porta della camera, ti vede mezza nuda…”. “Non vedrebbe nulla di nuovo, quindi” mi risponde maliziosa, girandosi di schiena e sculettando di proposito “… ha già visto quel che c’è da vedere, no?”. Uhmm, sembra proprio che Lara voglia provocarmi oggi!
Fatta la doccia, ci vestiamo e usciamo alla volta di un aperitivo. Lara ha su un bel vestitino, che le lascia scoperte le sue belle gambe; tenerla per mano e stare a fianco di una così bella ragazza mi rende orgoglioso.
Ci incontriamo con gli altri in centro, un paio di aperitivi rapidi e ci spostiamo al ristorante. Lara è seduta di fianco a me, scherza con tutti e tutti scherzano con lei. Fra le varie portate, un bicchiere tira l’altro – e ci troviamo al dolce che siamo tutti alquanto su di giri. Si parla sempre di corsa e tempi, Francesco mi fa i complimenti e mi dice che dato il tempo di oggi dovrei festeggiare; gli rispondo che cercherò di ricordarmi del suo suggerimento più tardi in camera, ridiamo tutti. Lara è un po’ rossa e mi tira di gomito, Andrea coglie l’occasione e le fa una battuta “Ehi, ma quando facciamo una gara di gruppo? Così ci tocca festeggiare tutti insieme”. “Mi pare che abbiamo avuto i nostri festeggiamenti già qualche sabato fa” chiude il cerchio Francesco. I suoi amici non capiscono, ma per noi è chiaro a cosa allude. Tutti ridiamo e Lara è sempre più rossa e imbarazzata…
Il discorso vira di nuovo sulla corsa e sull’abbigliamento tecnico. Per qualche minuto siamo tutti impegnati in una discussione seria, poi ci si sposta a parlare dei colori vivaci delle tenuta da corsa e non ricordo chi inizia ad alludere a “abbinamenti fantasiosi”. Da lì Andrea tira fuori la storia del reggiseno bianco e mutandine nere e ci troviamo a raccontare ai due amici di Francesco del bagno di Lara nel lago. I due rimangono alquanto stupiti e uno più volte le domanda “Ma davvero sei rimasta in mutandine e reggiseno davanti a questi maiali? E tu hai lasciato la tua ragazza mostrarsi così???”, rivolto a me. Per fortuna il tono è scherzoso, e nessuno dei miei amici osa spiegare che Lara in quell’occasione si è tolta anche il reggi. Ridiamo tutti quanti, l’ambiente si è scaldato e l’imbarazzo è ormai superato.
In questo clima, ordiniamo il caffè e un paio di amari. Io inizio ad accusare (sarà la disidratazione, o il vino rosso della valle) e anche Lara è parecchio su di giri. Usciamo dal ristorante e ci avviamo tutti quanti verso gli appartamenti, a meno di cinque minuti a piedi da lì.
Nel corso del tragitto, Lara scherza con me e Francesco, ma si vede che dopo quel racconto tutti pendono dalle sue labbra. E’ l’unica donna, e dopo la storia dell’intimo è diventata l’attenzione della serata – e infatti continuo a vedere tutti i miei amici che cercano di sbirciare chi nella scollatura, chi le gambe sperando in un sollevamento imprevisto dell’abitino.
Arriviamo all’appartamento, dove ci separiamo da Michele, Francesco e i suoi amici. Io, Lara e Andrea entriamo nel nostro, e sono io a proporre “Dai ragazzi, ultima birretta della staffa”. Lara e Andrea non si tirano certo indietro, è solo Lara a proporre “Ok, ma io mi cambio prima” mentre si avvia verso la nostra camera – i tacchi sommati alla corsa devono iniziare a farsi sentire.
Ne approfitto anch’io per mettermi comodo – tolgo i pantaloni e mi infilo la maglia che uso per la notte. “Lara, che dici, posso restare in boxer o devo mettermi dei pantaloncini?”, chiedo. “Ma figurati, io faccio lo stesso”, e infatti la vedo uscire dal bagno con addosso solo una maglietta un po’ lunga, che a malapena le copre il sedere. Neanche ci fosse bisogno di dirlo, si vede chiaramente il perizoma nero. Lara mi guarda mentre la osservo: “Amore, che dici, si vede troppo… …o troppo poco?” mi sorride maliziosa. La stringo a me e la bacio, e con la mente già mi pregusto la scena di Andrea che vedrà Lara così (s)vestita.
E infatti appena ci spostiamo nella sala, dove c’è anche il terzo, l’occhiata stupita è eloquente: “…wow..”, trattiene a stento Andrea, mentre io sorrido e mi gusto il gioco di vedo-non-vedo delle chiappe di Lara. Fra l’altro, anche Andrea è rimasto in boxer e maglietta, sembra quasi che abbiamo scelto tutti una divisa comune.
Mentre io tiro fuori tre delle birre che avevo messo in frigo, Andrea accende uno speaker bluetooth e mette su un po’ di musica. Lara è seduta all’indiana sul divano, e in quella posizione si vedono chiaramente le mutandine nere. Mi siedo di proposito a fianco a lei, così ad Andrea tocca mettersi sulla poltrona di fronte – da lì anche a farlo è apposta è impossibile non accorgersi dello slip in bella vista. E infatti mentre gli passo la prima birra noto che Andrea guarda, eccome se guarda. Io mi godo tutta la scena, Lara che si accorge di poco o niente, e il mio amico che sbircia le mutandine della mia fidanzata.
“Alla nostra”, è il primo scontato brindisi; doveva essere l’ultima birra, ma dalla fretta con cui la stiamo bevendo capisco che ne apriremo presto un’altra.
E infatti mi tocca poco dopo alzarmi per andare verso il frigo; mentre cammino, guardo Lara e mi accorgo che a causa di brindisi e movimenti ormai il fondo della maglietta le arriva intorno alla vita. Insomma, se ne sta lì con le mutande in vista davanti al mio amico, ed il bello è che non può non essersene accorta – sta quindi giocando, e questo mi piace molto.
Arrivo con le tre birre in mano e decido di darle corda: “A Lara!”, propongo. Andrea mi segue: “Vero, A Lara! Oggi hai fatto un tempone! E poi, essendo l’unica donna della compagnia, un brindisi te lo meriti a priori…”. Decido di giocare un po’ di più: “A Lara e ai suoi outfit da corsa… …e post corsa!”, e mentre lo dico guardo apposta con insistenza le sue mutandine. Andrea ride, Lara diventa rossa e fa finta di cercare di coprirsi – “Ma che fai, amore”, la rassicuro, “guarda che stai molto meglio così piuttosto che con la maglietta che ci impedisce di vedere sotto…”.
Anche lei ride, lascia stare il bordo della maglietta e allunga la mano verso un’altra birra. Evvai, penso.
Il cellulare di Andrea fa partire un pezzo latino (io odio questa musica, ma per questa serata mi è toccato ricredermi) e Lara fa il gesto di alzarsi e accennare un passo – lei che non ha mai ballato in vita sua! “Vai Lara, balla per noi!”, la incita Andre, e anch’io inizio a battere le mani. Lara con una mano regge ancora la birra, mentre con l’altra alza un po’ la maglietta fin sopra l’ombelico, per far vedere meglio il movimento di bacino. Io inizio ad essere parecchio eccitato, Lara è lì in mutandine e maglietta a meno di un metro da noi, e balla in un modo sensualissimo. E’ un po’ su di giri, e anche noi lo siamo, e probabilmente continuiamo ad esagerare con le occhiate alle sue parti basse. “La smettete di guardarmi le mutande?!” fa lei, a metà fra il finto offeso e la presa in giro. “Guarda che non ti stiamo mica guardando le mutande, ma il culo!” le rispondo a caldo. Ridiamo, l’atmosfera è sciolta, parte un altro pezzo e Lara mi fa alzare e inizia a strusciarsi contro di me. Wow, penso, mentre lei posa la birra e mi cinge il fianco con una mano. Andrea, a pochi metri da noi, ha il culo di Lara davanti agli occhi. “Vi piace così tanto il mio sedere?”, mugugna lei allusiva – “Amore, sei qui mezza nuda, sfido chiunque a non guardarti..”.
A quella frase, Lara mi fissa negli occhi, capisco che ha in mente qualcosa. “Beh, letteralmente non sono mezza nuda…”, dice così, e io spalanco gli occhi perché suona come una provocazione. Anche Andrea si accorge che sta per succedere qualcosa, e si alza.
Lara ci guarda entrambi, e a ritmo di musica prende con le mani i bordi della maglietta ed inizia ad alzarli. Pian piano scopre il pancino, vediamo l’ombelico, l’attaccatura delle costole… …e dove mi aspettavo facesse capolino il reggiseno in realtà si vede la base delle sue tettine. Lara, la mia ragazza, si sta spogliando ancora una volta, ancora una volta sta per mostrare le tette a un mio amico.
Ed infatti così è, si alza la maglietta e lascia fuoriuscire le tette davanti agli occhi estasiati miei e di Andrea. Siamo eccitatissimi, e la cosa si nota dal gonfiore nei nostri boxer. Lara mi prende per mano e inizia a ballare con me. Mi toglie la maglia e mi lascia a petto nudo, mi accarezza i pettorali fino a stringersi forte al mio petto, con le tette di fuori, strusciandosi sempre più.
Andrea la guarda (e ci credo, sarà anche la seconda volta ma Lara a tette fuori è un gran bel vedere) e rimane a bocca a aperta.
Lei evidentemente se ne accorge, perché dopo essersi strusciata su di me si stacca, mi lancia uno sguardo (sempre come fosse in cerca di approvazione) e si avvicina ad Andrea e gli toglie la maglia.
Ragazzi, è stato un tuffo al cuore, solito colpo a metà fra l’eccitazione e la gelosia massima. Lara, la mia ragazza, a tette fuori, toglie la maglia a uno dei miei amici ed inizia a ballare con lui, prima tenendolo distante, e poi avvicinandosi sempre di più e per finire strofinandosi sul suo petto. Sono a mezzo metro da me, e non posso non notare le tette della mia fidanzata a contatto col petto del mio amico. Andrea è impacciato, si vede che non sa come gestire la situazione – Lara guida, gli prende le mani e se le porta lungo i fianchi. Si truscia un altro po’ a lui e poi fa una cosa che mi lascia di stucco: lo allontana, lo fa sedere di nuovo sulla poltrona e avvicina le sue tette al suo viso, fino a premergliele completamente contro.
Il viso di Andrea scompare lì in mezzo e non posso dire cosa stia facendo, se stia godendosi le tette della mia girl e magari leccandole – so solo che Lara mi guarda e sorridendo mi chiede “Che dici, sto esagerando?”.
La mia eccitazione è a mille, e a giudicare dai boxer anche quella di Andrea. La mia ragazza a tette fuori che struscia le tettine sulla faccia del mio amico – ragazzi, non ci sto capendo più niente.
La prendo per mano e la tolgo da quella situazione, Andrea non protesta e lei nemmeno. Voglio godermi anch’io il momento di eccitazione massima, e la stringo a me forte forte. Lara si lascia stringere e mi infila la lingua nell’orecchio. Io sono eccitatissimo, e abbasso le mani sul culo della mia girl, che ormai non si oppone più a nulla.
Sarà l’eccitazione del momento, sarà che vedo Andrea che guarda le mie mani sul culo, ma mi viene istintivo infilarle fra il sedere e l’elastico del perizoma. La lingua di Lara nel mio orecchio si trasforma in un piccolo morso, e la sento che mi sussurra “No, dai”. Ma quel “No dai” non è detto in maniera convinta e si trasforma in benzina sul fuoco della mia eccitazione – con un movimento secco infilo l’elastico del perizoma fra indici e pollici e abbasso la mutandina di Lara a meno di mezzo metro dal viso di Andrea.
Il perizoma scivola verso il basso e succede quello che ho sognato da tempo – la mia ragazza con il culo tutto nudo in bella vista del mio amico, che continua a ripetere “Oh cazzo, oh cazzo”. Lara è eccitata almeno quanto me, e infatti prima mi infila la lingua in bocca, poi ad alta voce, per farsi sentire, se ne esce con un “Ma cosa fai, mi mostri nuda come un vermicello al tuo amico?” – e mentre dice così, inizia a girarsi.
Non ci credo, è Lara che sta prendendo l’iniziativa: se prima stava mostrando il culo nudo ad Andrea, ha appena deciso che gli farà vedere tutto. E infatti così è, Lara lentamente si gira e si lascia ammirare nuda, in tutto il suo splendore, da Andrea. Io sono così eccitato che sto per venire, vedere la mia fidanzata che non ha remore a farsi guardare la figa da un amico che ci conosce da anni. Anche Andrea è senza parole, completamente immobile continua a fissare la mia girl e a mormorare “Ma quanto sei figa”.
Oltretutto Lara è completamente depilata, quindi Andrea vede benissimo labbra e clitoride. Ragazzi, situazione pazzesca, eccitazione a mille e, nonostante il pensiero strisciante di passare per il cretino della compagnia, c’è un grande senso di orgoglio e godimento nel vedere la mia fidanzata nuda far eccitare così tanto un mio amico.
Sono convinto che più di così non possa succedere nulla, quando Lara prima mi bacia a stampo sulle labbra, e poi si stacca da me. Non capisco cosa abbia in mente fin quando non porge la mano ad Andrea e lo fa alzare di nuovo. Oddio, penso, ma cosa vorrà fare?!
Mi rispondo immediatamente quando la vedo iniziare ballare con lui. Ma analogamente a prima, non è un ballo casto: se prima sono distanti, Lara si fa sempre più vicina, finche non inizia a strofinarsi del tutto sul mio amico. Inutile che io di ribadisca la scena: Lara, tutta nuda, con la patatina depilata in vista, che si struscia sul mio amico, rimasto ormai solo in boxer.
La cosa va avanti parecchi minuti, fanno almeno due balli insieme – e a un certo punto Lara si gira anche, strusciando abbondantemente il suo culetto sui boxer del mio amico. Non vi dico l’eccitazione, vedere Lara che mette il suo culo a contatto con i boxer di Andrea.
Ma il colpo peggiore ce l’ho quando lei si stacca: si avvicina a me, e nel far questo non posso non notare che l’uccello di Andrea svetta per metà fuori dai boxer!
Cazzo, la mia ragazza non ha strusciato la sua fighetta e il suo culetto contro i boxer del mio amico, ma proprio contro il suo uccello! Mi gira la testa dall’eccitazione e dalla gelosia!
Lara si stacca e sorride, si avvicina verso di me e poi si gira verso Andrea – ed è allora che si accorge del pisello mezzo fuori.
Ragazzi, a quel punto mi ha preso un colpo al cuore: Lara si avvicina ad Andrea, mentre con la sinistra gli abbassa l’elastico dei boxer, con la destra prende in mano l’uccello del mio amico e, guardandolo negli occhi, glielo rimette nei boxer dicendo “Questo lo mettiamo a posto per stasera”.
Credevo di morire lì, Lara nuda che tocca il cazzo di un mio amico. Non ha fatto nulla, ma solo il gesto in sé di toccargli l’uccello mi ha fatto morire. Mi sono sentito a metà fra un cornuto e fortunatissimo. Non vi dico l’eccitazione, era a mille.
Anche Andrea non se lo aspetta, e infatti rimane zitto e completamente impreparato.
Lara ride, e dopo aver alzato i boxer a coprire i gioielli di Andrea, corre verso di me, mi da un bacio e mi dice “Io vado a farmi un’altra doccia e poi mi infilo a letto”, così, come se nulla fosse.
Sparisce immediatamente, forse anche per un po’ di vergogna, e io faccio solo in tempo a guardare Andrea che mi fa “Che figa che è la tua donna, Mario..”. Nei suoi occhi non c’è presa per il culo, ma sincera ammirazione per questa ragazza che si è fatta prima ammirare senza veli, come mamma l’ha fatta, e poi gli ha pure toccato il pisello.
Mi incammino anche io verso la nostra stanza, a metà fra l’eccitato e lo stravolto – amici, è una serata che ricorderò a lungo.

forse il miglior racconto del forum. scritto benissimo e molto eccitante. non ti fermare!!!
 
Beh, se volete vedere qualche foto di Lara aggiungetemi su Skype:
marvin_2341
Ogni tanto la mostro lì.

Molto bene. Frequento da poco il mondo del podismo e mi ha dato subito ottime sensazioni.
Ora servirebbe qualche foto della protagonista!

- - - Aggiornato - - -

Ciao Nippo,

sono tutti racconti reali, spero ti piacciano.

complimenti per i racconti molto belli ed eccittanti!!!

una curiosità, sono racconti di fatti reali o fantasie?
 
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