Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


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Nastrin2

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CAPITOLO: L’ULTIMO DELL’ANNO. SECONDA PARTE

Giada entrò In una stanza alla fine del corridoio

Mi voltai diverse volte per vedere se qualcuno mi avesse visto

Poi sicuro che ero solo, entrai

Giada era in piedi leggermente appoggiata di schiena al muro

Le braccia erano dietro la schiena

Mi avvicinai lentamente

Ero davanti a lei

Mi appoggiai con tutto il corpo sul suo

Rimasi però distante con la testa

Si sentivano soltanto i nostri respiri

Il mio cuore sembrava esplodere

Mi ero sentito così con la cugina la prima volta

Una bellezza folgorante

La baciai sul collo dolcemente

Fece un sospiro profondo

A: se svengo mi fai la respirazione bocca a bocca?



Fece un gran sorriso

G: certamente, ma continuerò a fartela anche quando ti sarai ripreso



La baciai delicatamente sulla bocca

Piccoli bacetti tutto attorno

Cazzo, sembravamo alle prime armi

Ma era bellissimo

Ricordo ancora il suo profumo alla vaniglia e il rossetto di fragola

Avanzò lentamente con il corpo, fino a che non mi ritrovai seduto su una vecchia sedia impagliata

Giada si mise a cavalcioni sopra di me, continuando a baciarmi

Mi ritrovai davanti a quelle tette immense.

Presi un bottone in mano e la guardai

Ancora un sorriso di approvazione

Le sbottonai la camicia velata

Finalmente avevo per le mani quelle tette così meravigliose

Affondai subito la bocca su ognuno dei capezzoli

Intanto Giada si muoveva delicatamente con il culo, attaccato al mio pacco.

L’erezione era fortissima

Avevo una voglia matta

Udimmo qualcuno alla porta

“Giada, Giadaa! “

Era la voce del prof

Giada si rivestì velocemente

Il suo volto cambiò all’istante

A: cazzo, non te ne andare, ho una voglia matta di te

G: anche io. Ti penso sempre. Non faccio altro da giorni

A: ti esibisci?

G: si ma mentre lo faccio pensa a controllare la tua ragazza

Credo che il prof, voglia approfittare che tu guardi il mio spettacolo per scopare con Laura.



Prima di andare la presi ancora e l’abbracciai

Questa volta serrai le mani sulle chiappe marmoree

Lei fece altrettanto e poi mi palpò il pacco



A: rimani ho troppa voglia di te

G: anche io ho tanta voglia, ma lui mi ammazza se ci trova insieme



Rimasi ancora dentro la stanza, mentre lei raggiungeva il palco

Volevo andare a vedere quello spettacolo di donna, ma la sua dritta sul prof mi fece desistere

Presi Laura con me e mi appartai in una stanza che faceva da privè vip

Scambiammo qualche parola con altra gente

Notai che il prof stava proprio in mezzo tra noi e lo spettacolo di Giada

Era piuttosto nervoso

Probabile si aspettasse che mi muovessi verso lo spettacolo

Ma lo fregai, stando appiccicato a Laura

Rinunciò dopo poco, così mi avvicinai al vetro che separava il pubblico e Giada

Era in ginocchio con sotto il mento una specie di scodella

Alcuni ragazzi erano entrati e gli schizzavano addosso

Quello che lei non riusciva a bere o che rimaneva appiccicato al suo corpo , finiva nella scodella.

Ma era alla fine del suo spettacolo.

Per colpa dello stronzo mi ero perso tutto

Laura mi avvertì che era arrivato il suo momento

Fu accompagnata in camera da altre due ragazze

R mi raggiunse e mi fece accomodare in prima fila nella stanza enorme adibita a piccolo teatro

La sala era gremita

Credo ci sia stata una cinquantina di persone a sedere, e diverse in piedi al lati



Sul palco un seggiolone gigante in larghezza e da un lato un lettino

Intanto per ingannare l’attesa una manciata di ragazze intrattenevano il pubblico andando a farsi palpare, ma con un paio di buttafuori che controllavano che non si esagerasse

D’altronde dovevano esagerare con Laura

Quando fece la comparsa sul palco, iniziarono i fischi di approvazione.

Sembrava di essere allo stadio

R era seduto su una cassapanca che leggeva il giornale

Laura entrò con un pannolino da bambini addosso e un ciuccio

R l’accomodò sul seggiolone

Poi iniziò lo spettacolo

Laura sputò il ciuccio per terra

L: mi è cascato il ciuccio papà

R: non si può è sporco

Ma non c’è acqua

Ci vuole un ciuccio nuovo

Si avvicinò e mise il cazzo in bocca a Laura

R: succhia bambina mia, questo è un ciuccio particolare

Laura succhiava divinamente

Il pubblico si stava scaldando parecchio

Alcuni non riuscivano a stare fermi e si alzarono

Molti, compreso il professore che come me in prima fila,ma distante, si toccava davanti

Dopo un paio di minuti, R uscì dal palco e chiese se qualcuno voleva sostituirlo nel mentre doveva preparare il pranzo a Laura

Ci fu un autentica ovazione tra il pubblico

I bodyguard fecero parecchia fatica a contenere l’entusiasmo

Laura ne chiamò quattro tutti insieme

Si disposero tutto intorno a lei

Li spompinava a turno, mentre alcuni di loro allungavano le mani sulle tette

Uno in particolare tentò subito di mettere le mani dentro il pannolino, ma fu fermato subito e spedito in platea

Fu sostituito da un altro uomo

I ragazzi a turno prendevano la testa di Laura e spingevano il cazzo in profondità in gola

Laura era una macchina

Partita a razzo, si applicava come una scolara

Un paio di uomini cedettero poco dopo e schizzarono sul viso di Laurina

I ragazzi più giovani durarono ancora qualche minuto in più, fintanto che Laura decise di aumentare il ritmo tra bocca e mano

Vennero copiosamente in varie parti del corpo

La sceneggiata continuò e mentre R fece ritorno sul palco, io incrociai lo sguardo di Laura

Lèssi il suo labiale “ ho voglia di cazzo”

Da lì a poco sarebbe stata accontentata

L: papà ho fame

R: ora papà ti da la pappa

Una pappa con tante proteine

Un inserviente passò tra il pubblico con la scodella in mano dello spettacolo precedente

Per metà era riempito delle sborrate che Giada aveva lasciato

La gente era eccitata

R tirò fuori un biberon, lo apri e travasò il liquido seminale dentro

Si riempi per una buona metà

Laura se lo pappó pian piano

Il pubblico si scaldò sempre di più

Notai il professore fare una smorfia

La mano era dentro i pantaloni e si stava segando

Le parole che volarono furono pesissime

Lei rispondeva con un grande sorriso

Laura svitò il tappo del biberon e il rimanente sperma fu colato sulle tette

R: no no, sei stata cattiva, devi mangiare tutta la pappa

L: papà è finita

R: chi vuole rifornire la mia piccina?

Almeno una decina di persone si fecero avanti

Si era create tre piccole file

R: mi raccomando ragazzi, solo in bocca alla mia piccina

Mentre Laura lavorava con maestria quella decina di cazzi uno ad uno

R mi chiamò al lato del palco.

Era in compagnia di tre signori un po’ attempati

R: questi signori sarebbero interessati a Laura nei privè durante la notte

Pagano bene se gli dici di sì

Mi avvicinai a loro

A: non vogliamo soldi

Se lei è disponibile possiamo metterci d’accordo

Se a lei non va non se ne fa di niente

Stanotte è lei che decide

Laura non lo fa per soldi

Lo fa perché gli va

Intanto la troietta stava facendo scorpacciata di sperma

Mi si avvicinò un tizio e mi disse qualcosa tipo che Laura poteva avere un futuro nel porno amatoriale.

Il ruolo consisteva nel tenere eccitati sessualmente gli attori mentre c’erano le pause delle scene

Mi ricordai di aver visto qualcosa di simile in qualche vhs a noleggio nei dietro le quinte

Praticamente doveva spompinare l’attori per far sì che fossero pronti per le scene successive

Non lo mandai in quel paese subito

Anzi, passai al contrattacco

A: caro amico la stai sottovalutando

Non è brava solo con la bocca

Se ti metti seduto e ti godi lo spettacolo vedrai che mi chiederai un altro tipo di ruolo per lei.

R fece cenno di stoppare la gente in fila

Su dieci persone almeno otto schizzarono in gola a Laura

Ci fu un attimo di pausa

Mi avvicinai a Laura

A: come stai?

L: avrei spompinato tutta la stanza

Ho veramente voglia di cazzo

Ho la fica gonfia e bagnata

A: hai visto qualcuno che ti piace?

L: si, non vedo l’ora di averli dentro

Grazie per aver esaudito il mio sogno

Ho visto tante ragazze carine, perché non ti butti e ti fai qualche chiavata anche tu?

A: lo farò non ti preoccupare, ma ora devo stare attento a te

Tra poco entrerai in un sogno lunghissimo

Stava per iniziare la seconda parte…
Che scena..
 

Mikyelino

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Buongiorno
Ragazzi vi risponderò nel limite del possibile a fine racconto.

Vorrei comunicarvi che un paio di editori del settore sono interessati al racconto.
Una volta concluso, lo darò in mano ad un redattore che correggerà il tutto

Potrò anche scrivere cose che ho dovuto omettere per regolamento del forum.
Numero uno tra gli umani, felice per te fratello
 

SborraCalì

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CAPITOLO: UN NATALE ESPLOSIVO: ULTIMA PARTE

Laura insistette

L: non ti ho mai visto così

A: vai a parlare con Simona, lei ti spiegherà tutto

Rientrai nel casolare, ma non ero più io

Avevo vomitato e non stavo in forma

Era durissima parlare con il resto dei parenti e fare finta di niente

Cercai un posto appartato, ma nell’immensità del casolare con cinquanta persone era un impresa

Da lontano vidi in un angolo Laura e Simona che parlavano

Simona era scatenata

La vedevo gesticolare, mentre Laura ogni tanto cercava di interromperla

Successe qualcosa di sicuro, perché vidi Laura arrabbiarsi e andare via, mentre Simona cercava di prenderla per un braccio e riportarla in un angolo

Fui distratto da altri parenti

Non avevo nessuna voglia di parlare

Quando mi liberai di loro, vidi Laura e Simo abbracciarsi

Un abbraccio che sembrava un addio. Poi prima di venire dalla mia parte parlottarono ancora e Laura fece un gesto di approvazione con la testa verso Simona



A non più di 5 metri c’era il professore che intratteneva alcuni parenti.

Era seduto su un salottino con un paio di poltroncine

Le ragazze si avvicinarono al professore, ascoltavano le sue storie

Quando il prof si accorse di loro le invitò a farsi avanti

P: ecco le mie ex allieve

Prese Laura e se la mise sulle gambe mentre raccontava degli aneddoti della scuola

Non capivo molto di che cosa parlassero, allora mi avvicinai ed entrai in una stanza che fungeva da magazzino, che stava di lato al divanetto

C’erano un paio di piccole finestre e mi piazzai dietro ad ascoltare

La prima cosa che notai, era un caldo infernale

Doveva essere la cantina del diavolo pensai

Le stronzate che sparava il prof erano epocali

Ma le sapeva raccontare bene e i miei parenti ascoltavano divertiti

Notai la mano del prof che scese verso la vita di Laura, praticamente era sul culo

Mia nonna finalmente chiamo dall’ altro lato del casolare tutti.

Era il momento della cena

Tutti si precipitarono, Simona seguì i parenti, mentre Laura tentò di alzarsi

Ma fu bloccata dal prof

L: andiamo prof, si mangia

Lei non ha fame?

P: io mi mangerei te a cena

Sei cresciuta bene, anche se sembri ancora una ragazzina

L: grazie, ma ora andiamo

P: aspetta, non sai quanto ti ho desiderata

Si girò di scatto per vedere se fosse rimasto qualche parente.

Ma la stanza era completamente libera

Tirò giù la spallina del vestito e affondò la bocca sulle tettine di Laura

L: cosa fa prof, è impazzito?

P: lasciami stare ci metto poco

Nello stesso momento raggiunse con la mano sotto il vestito

P: Cazzo, non hai le mutandine!

L: no prof, la prego

Era impazzito davvero

A quel gesto, forse complice il caldo immane, forse la situazione passata prima con Simona, iniziai a sudare freddo

Il prof allargò le gambe di Laura e quando vide che era completamente depilata, fece mettere Laura seduta sulla poltroncina e affondò di nuovo la bocca ma questa volta sulla sua fichetta

Laura questa volta non riuscì a dire di no, spingeva la testa del professore verso la sua fica

L’astinenza forzata la fece cedere di schianto

Il prof stava rischiando, ormai non controllava più se ci fosse gente.

Ad un tratto prese Laura e la portò quasi a strattoni verso la mia stanza

La fievole resistenza di Laura, mi permise di indietreggiare e nascondermi dietro delle damigiane ammassate in un angolo

La stanza buia era illuminata lievemente solo dalle piccole finestre

Tirò fuori il cazzo

P: succhialo, fammi sentire la tua bocca vogliosa.

Laura era interdetta da quella richiesta, ma poi si accovacciò e lo prese in bocca

P: non sai quanto ti ho desiderata, ora ti scopo la bocca

I colpi erano tremendi, Laura ebbe un paio di conati di vomito, ma il prof non mollò la presa.

Il cazzo era in gola

Mi stava succedendo qualcosa, le gambe erano due pezzi di ghiaccio iniziavo a preoccuparmi

Il prof la alzò come una bambola di pezza e l’appoggio su una vecchia tavola da stiro, la mise a novanta

P: ora te lo butto nel culo e te lo sfondo

Laura con un colpo lo respinse

L: no prof, mi fa male, non voglio

P: ho voglia di scoparti, non me ne vado da qui se non ti scopo

L: ho detto di no

P: succhialo ancora daiii

Laura si rimise a succhiare

Il prof durò altri 10 secondi e poi esplose un potente getto di sborra sul seno e parte del viso

P: sei nata per farti schizzare in faccia

Ora senti cosa facciamo

Mi raggiungi al tavolo e ti metti accanto a me.

Così durante la serata ti posso sditalinare

Ti faccio un bel regalo di Natale

Laura cercò di ricomporsi velocemente, e andò verso uno dei bagni presenti nel casolare

Feci una fatica sovraumana ad uscire da quell’inferno di stanza

Appena raggiunsi il salone crollai sul pavimento

Mi risvegliai su un letto,con attorno i miei genitori , mia nonna e mio zio Maurizio, che fortunatamente faceva il medico

Mau: il caldo ti ha fatto svenire

Mamma puoi aprire la finestra

Sarà stato anche il caldo, ma quella era la tensione nervosa per quello che avevo vissuto quella serata



Ma cosa cazzo sta succedendo?

Possibile che Simona per farmi soffrire abbia detto a Laura di venire dal prof?

La vendetta era questa?

Maledetta

E se per caso l’inculava?

Era finita

Oppure è già finita?

Quando vidi la disposizione di posti, con il professore che aveva accanto Laura e Simona e io ero davanti a lui, quasi vomitai di nuovo

La nonna si mosse a pietà e abbassò il riscaldamento

Accanto a me avevo la cugina

La scollatura profonda faceva vedere quelle tette cresciute in fretta

Cercavo di guardare lei invece davanti a me.

Ma lo sguardo andava su Simona che si intratteneva a parlare con il prof in modo fitto.

Durante la serata mi intrattenni con altri parenti abbastanza vicini al mio posto

Ma notai Laura con una faccia un po’ strana.

Ero sicuro che il prof fosse passato all’azione

Il suo braccio stava stazionando troppo a lungo in basso.

Aspettai che il prof non guardasse nella mia direzione e feci finta di allacciarmi la stringa delle scarpe

Uno volta sotto il tavolo, notai che Laura aveva le gambe divaricate

Il prof si stava divertendo con la sua fica.

Ma scoprii altro

Che non mi aspettavo

Il cazzo del prof era fuori mentre veniva segato da Simona dalla parte opposta

Stavo vivendo Il peggior Natale di sempre.

Volevo risponderli pan per focaccia

Feci bere abbastanza la cugina e poi mi insinuai sulla sua coscia

Lei mi fece fare

La lunga tovaglia copriva i miei movimenti

Nello stesso tempo iniziai le domande più spinte

A: allora bella puledrina, con quanti l’hai fatti in una volta sola?

M: forse venti

A: venti???

A: si, ma devo dire che quando passi un certo numero non ci fai più caso

Ci sono tanti vecchi che durano poco, però se hai fortuna ne arrivano giovani e allora godi tantissimo

Vogliono fare bella figura, e spingono alla morte

E quando succede sembra di essere in paradiso



La serata stava volgendo al termine , quando Simo mi fece un cenno come di seguirla

Arrivati in una stanza l’afferrai

A: ma che stai facendo? Ti diverti a fare la Troia con il professore?

S: sai cosa ti dico? Dimmi un posto nel casolare dove tu puoi vedere senza che io venga disturbata

A: ma che vuoi fare? Cosa vuoi dimostrare. Falla finita

S: dimmi un posto , muoviti

Ero stufo di questa sceneggiata

Non volevo portarla di nuovo in cantina

Allora l’indicai una stanza degli ospiti al primo piano.

S: ora te aspetta qui, giurami che starai a guardare e non ti muoverai

A: lo faccio,se tu mi dici che cosa hai detto a Laura

S: chiedilo a lei dopo che saremo usciti da qui.

Rimasi ad aspettare

I minuti erano interminabili

Poi Simona raggiunse il letto, si sfilò il vestitino rimanendo completamente nuda

Si mise in ginocchio e aspettò che il professore la raggiunse

P: sei la fine del mondo Simona

S: mi dia il cazzo prof, per tutta la sera ho avuto voglia di prenderlo in bocca

Il prof si abbassò la cerniera in un battibaleno

Simona al contrario di Laura pompava pianissimo e si godeva l’asta del prof

Lo stronzo era con gli occhi chiusi

S: lo sa perché è qui prof?

P: per questo?

S: anche , ma il motivo è Antonio

Quando mi ha detto che cosa è successo in gita mi sono arrabbiata con lui perché non mi ha mai detto che cosa fosse successo davvero.

Ci sono rimasta malissimo prof.

Ma la cosa che più mi ha fatto star male, è che lui non me lo avrebbe detto mai.

Ritornando indietro a quella sera, per la mia prima volta ho goduto tantissimo pensando che fosse il mio amore.

Invece era stato lei che mi aveva fatto godere.

Io mi voglio vendicare

Mi inculi di nuovo prof, mi faccia godere come ha fatto con la gita



Io ero basito

Mi meritavo una punizione così tremenda?

Ma tenni fede al patto e non mi mossi



Anche il prof fu stupito dalla richiesta, ma dopo una leggera esitazione mise a pecora Simona.

Iniziò la preparazione, e con diversi sputi lubrificò per bene il buco di Simona

S: prof questa volta la voglio vedere , mi faccia stare davanti a lei

Il prof prese Simona per le gambe e la trascinò quasi a bordo letto e da quasi in piedi la scopò nel culo

S: si prof, continui così, continui

P: sei una sorpresa continua, ho tanto voglia di scoparti

S: mi scopi come se fosse l’ultima volta che scopa

Il prof cadenzava i colpi

Simona gemeva mentre mi guardava attraverso la finestra

S: ora voglio che la mia vendetta sia completa, mi chiami Laura mentre mi scopa il culo, la prego

P: e perché dovrei chiamarti Laura?

S: perché so che se pensa che io sia Laura , mi scopa più forte

e perché se lo fa l’ultimo dell’anno le farò scopare Laura davvero

Il prof si fermò all’improvviso

P: che cosa stai blaterando?

S: prof, so che Antonio farà esibire Laura per l’ultimo dell’anno

Io ci sarò, e convincerò Laura a concedersi completamente a lei.

Finalmente la potrà sfogare come si deve e potrà sfondarle il culo come ha sempre desiderato

Ora mi inculi come fossi lei



Il prof improvvisamente diventò indemoniato, quasi in trance

Io non volevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie.

Mi stava umiliando in questo modo

P: Laura prendi questo cazzo, ora ti spacco il culoooo

S: si prof, siiii, ancora ancoraaa

P: prendilo tutto troiaaaa



Il prof dava dei colpi devastanti

Non lo avevo mai visto così

Guardava fisso il buco del culo di Simona aprirsi a dismisura sotto i suoi colpi

Simo, venne in una maniera pazzesca

La fica produceva latte non liquidi

P: Ti sborrooo dentrooooooo Lauraaaaa

Gli ultimi colpi fecero addirittura spostare Simona dal letto da quanto,erano violenti

Finirono abbracciati

Lo sperma colava tra le chiappe di Simona , che a fatica si ricompose

P: é vero quello che mi hai detto di Laura?

S: si prof, l’organizzano nella stessa villa dove l’altra volta lei aveva fatto uno spettacolo

P: e te ci sarai ? Voglio scoparvi tutte e due

S: io ci sarò solo per lei e per Laura .

Ora mi lasci un po’ da sola

Non si faccia vedere



Io ero pietrificato

Simona dopo essersi ricomposta mi raggiunse alla finestra

S: So che hai sofferto nel vedermi che scopavo con il prof

La persona che odi di più in questo modo.

Voglio dirti che è stata una grande scopata



Ma questo è anche il mio più grande gesto d’amore che ti ho potuto fare.

Ho rimesso nel binario giusto il prof.

Ora avrai l’occasione per farlo soffrire come desideravi tu

Stanne certo lui verrà per Laura, i suoi occhi parlavano per lui

A: io non so cosa dire…

S: non dirmi niente Antonio

Hai sofferto come ho sofferto io.

Ma me ne hai fatte troppe, non ti posso perdonare

A: ti rivedrò il 31?

S: no Antonio, non verrò.

L’ho detto per convincere il prof.

Addio amore mio.
Non ho potuto seguire gli sviluppi del racconto per un mesetto circa, ma per fortuna oggi ero libero e ho trovato il tempo per recuperare tutto. Scriverò quindi qualche considerazione sui capitoli che ho letto oggi.

Come dicevo da mesi, Simona si conferma in tutto e per tutto il miglior personaggio del racconto. Da quello che ci hai detto di lei mi sembra davvero una persona d'oro, la ragazza ideale. Una così era da tenersela stretta, invece purtroppo l'hai persa, ma d'altronde te lo sei cercato e obiettivamente lei ha ragione da vendere su tutta la linea e a mio parere ha fatto bene a non perdonarti, anch'io ti avrei lasciato fossi stato in lei. Di certo come persona non si meritava nulla di quello che le era capitato, e sinceramente sono umanamente molto dispiaciuto per quello che ha dovuto passare. Purtroppo la tua presenza nella sua vita le ha causato enormi sofferenze, e nonostante l'amore che provava per te ha fatto bene a cercare la felicità altrove. Da quello che hai narrato del Natale, inoltre, ci tengo a rimarcare anche la sua intelligenza: passare da una botta micidiale come quella che si è beccata tra capo e collo ad avere la lucidità di capire cosa fare e subito dopo metterlo in pratica, ossia l'unica cosa che avrebbe potuto - forse, chissà - portare alla capitolazione del prof, è davvero tanta roba. Provo davvero molta ammirazione ed empatia per il suo personaggio, e questo sacrificio per amore che segna la sua uscita di scena è emozionante e da film, non so perché ma mi ha ricordato la scena della morte di Piton in Harry Potter. Un finale fantastico, e una chiusura del cerchio della sua storyline davvero incredibile.

Michela, d'altro canto - e torno a ripeterlo - si è dimostrata una gran vigliacca per l'ennesima volta, lei a mio modo di vedere, dato quello che ha fatto alla sua migliore amica, è probabilmente pure peggio del prof e si meritava di essere sputtanata davanti a tutti DA TEMPO. Mi spiace non abbia voluto farlo, ma capisco il voler preservare l'integrità della famiglia. Ad ogni modo, figaggine a parte, sono dell'idea che una persona come lei non si meriti nulla se non il peggio del peggio e tanta sofferenza.

Concludo questa prima analisi dicendo che finora non avevo mai davvero odiato il prof. Nel senso, era un personaggio indubbiamente negativo ma d'altronde ritengo anche il comportamento di Tanacca nell'arco della storia tutt'altro che impeccabile, e quindi non lo percepivo mai come l'antagonista di turno. C'è da dire invece che a leggere quello che ha fatto a Simona mi è venuto davvero da detestarlo, solo una persona orribile potrebbe, dopo essersi macchiato di un qualcosa a tutti gli effetti definibile quale violenza sessuale (Simona ovviamente non era consenziente quando le ha sverginato l'ano), vantarsene con lei . ignara ed incolpevole di tutto - facendole crollare il mondo addosso. Fossi stato in lei, l'avrei immediatamente denunciato per stupro, mettendo così nei guai anche Michela quale complice. Mi unisco quindi al coro che chiede una terribile vendetta nei confronti del prof.
 

SborraCalì

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CAPITOLO: UNA TELEFONATA DECISIVA

La mattina seguente ero sempre un po’ fuori fase

Rimasi ancora a letto

Non avevo voglia di ritornare a casa

Cercai con la mano Laura nel letto, ma non c’era

Aveva preso l’abitudine di andare a correre

Era già un fiorellino di fisico

Ora era bella tonica

Mi addormentai ancora

Un oretta ancora e poi mi alzai e me ne ritornai a casa

Lasciai un biglietto a Laura di richiamare

Arrivato a casa, tranquillizzai i miei

Chiamai Simona ma non mi rispose nessuno

Volevo parlare

Forse era meglio così

Avrei lasciato passare un po’ di tempo

Forse era proprio il tempo che doveva lavorare per me

Se lei mi ama ancora sentirà la mia mancanza

E lasciare un po’ sbollire la cosa non mi faceva altro che bene

Ma credo anche a lei

Sono stato tutto il pomeriggio con un paio di ragazzi del gruppo.

Sentivo la mancanza di Fabio, però non avevo proprio voglia di vederlo dopo tutto quello che era successo.

Ritornai a casa e pensai che era passata una giornata molto serena.

Era tanto che non mi davo sessualmente e mi sembrava strano

Il giorno dopo stavo davvero bene, molto più in forma e riposato, ma anche mentalmente.

Battagliare tutti i giorni con le ragazze era anche una fatica mentale

Anche il 27 era passato tutto sommato bene

Avevo preso la decisione di non procedere con Laura.

Forse la tensione accumulata si stava allentando e io ero veramente in pace

Ma comunque l’avrei sentito prima della fine dell’anno per l’ultimi dettagli

Verso sera mio padre mi chiama

P: Anto, al telefono ti vogliono

A: chi è:

P: non ho capito, inizia per R

A: si ok la prendo in camera



Mi accomodai sul letto facendo mente locale su dei dettagli da dire a R

A: ciao R, ti avrei chiamato io domani per gli ultimi dettagli

R: ciao Antonio, non sono R, sono Roberto

……

Gelo

Mi girai e nella stanza accanto a me c’era un iceberg

O forse ero io l’iceberg in quel momento

R: non ci siamo più sentiti, e ti volevo fare gli auguri di Natale in ritardo

Fiuuu

Che sollievo, avevo pensato al peggio

A: grazie Roberto, mi scuso se non ti ho chiamato ma sai sotto le feste

A proposito come sono andate?

R: È per questo che ti chiamo.

Sono andate bene, ma da ieri in modo clamorosamente fantastico



Eccolo lì, credo di capire che l’iceberg è lui è io il Titanic

R: mettiti comodo perché ho da raccontarti un sacco

A: si certo sono sul letto



O sulla bara



R: ieri verso metà mattinata mi suona Laura

Era molto sudata, aveva la tuta da ginnastica

Mi ha detto che non aveva preso le chiavi di casa credendo che il suo ragazzo ci fosse sempre in casa.

Chiese se poteva fare la doccia da me e di rimanere per la mattinata fino a che sua madre non arrivasse per pranzo

Io non stavo più nella pelle e accettai subito

La spiai dalla finestra nel bagno, stando in giardino

Era tanto che non la vedevo e mi sembrava ancora più in forma

La fica depilata e le tettine piccole ma di marmo con quei capezzoli duri come chiodi

Quando si asciugò le gambe si piegò, notai che il suo buco del culo sembrava leggermente più aperto dell’ultima volta

Pensai subito che doveva averlo preso per bene in questi mesi

Ritornai a letto

Ero in pigiama, ma mi tolsi subito i pantaloni e le mutande

Lei entrò in camera solo con l’asciugamano, si accomodò dentro il letto

E poi con fare decisamente dolce lo tolse

Eravamo sotto le coperte

Al pensiero che lei fosse a mezzo metro da me nuda mi portò ad avere un erezione potente

Ma cercai di darmi un contegno

Si parlava dei mesi che non ci siamo visti

Poi per ultimo si fece triste in volto

Aveva appena litigato con il fidanzato

Ci rimase male, perché l’aveva trattata da troia

Il fidanzato aveva pienamente ragione

Ma non potevo dirle questo

Mi avvicinai e L’accarezzai sul viso, poi il mio dito pollice fece il giro delle labbra

Laura non perse tempo.

Me lo bloccò e lo succhiò

Avevo il cazzo che mi esplodeva

Non persi tempo, lei mi fece capire di essere pronta

Al diavolo i preliminari

Ho tolto le coperte e la maglietta

Mi sono,seduto un po’ più avanti del suo seno e affondai con il cazzo in gola

Spinsi più che potevo

Lo fece sparire

Sentivo la sua lingua roteare sul cazzo

Poi mi discostai appena, per permettergli di respirare

Le sue mani raggiunsero il mio culo e mi tirò verso di lei

Voleva ancora sentirlo in gola

L’accontentai

Mi spinse appena

Lo lavorava con maestria, si soffermò sulla cappella

Da quanto la succhiava mi sembrò quasi che si staccasse dal cazzo



Io ascoltavo basito



Ma forse un po’ me lo aspettavo

Ormai era fuori controllo

Aveva in testa Roberto e me lo disse

Bastava una parola fuori posto, una critica che lei andava a prendere cazzi da un altra parte



Mi balenò l’idea di interrompere con una scusa la telefonata, ma ero troppo curioso di capire dove si fosse spinta



R: avevo voglia di affondare su quella passerina

E lo feci, ma lei si posizionò sopra di me, in un fantastico 69

Non mollava il cazzo

Era bagnatissima, la fica era profumatissima

Confermo quanto ti ho detto poco fa, il suo buco del culo era più aperto

Ci infilai la lingua e poi con le dita mi feci strada

Per un attimo si fermò e mi indicò la tasca della tuta

Dentro trovai il barattolo di vaselina

Capisci Antonio, era una palese scusa quella della chiave, lei aveva già preventivato di venire a scopare e prenderlo nel culo

A: un attimo Roberto, prendo un bicchier d’acqua



Approfittai per andare ad aprire il cassetto nascosto dove tenevo la vaselina

Non c’era, era la mia



R: riprendemmo la posizione così da poter lubrificare il suo buchetto

Alla fine ci infilai qualcosa come quattro dita, naturalmente non tutte in fondo, ma era bello largo

Ogni volta che spingevo con le mani lei mi succhiava più forte e mi segava alla velocità della luce

L’implorai di fermarsi, che potevo venire da un momento all’altro

Lei per tutta risposta mi disse che lo voleva nello stomaco e di non preoccuparmi che me lo avrebbe pompato finché non ritornava duro

E così , spinto dalla sua voglia e da quelle parole mi svuotai nella sua bocca

Ebbi l’impressione che prima di buttarlo giù ci giocasse con la lingua

Infatti il mio cazzo era ricoperto

Poi per magia deglutì

Mezzo secondo di aria e riprese a pompare

Non mi dava tregua

Le dita erano sempre nel culo

Le tolsi

Quel buco pulsava

Era il mio prossimo obbiettivo

Si raccomandava sempre di lubrificare tutto

Io eseguivo

Ormai aveva drenato anche la piu minuscola goccia dal mio cazzo

Poi assecondò le mia voglie

Lo voleva subito nel culo senza passare dalla fica

Mi cavalcava senza pietà

Io ero fermo a cazzo ritto e lei graduava l’andatura

Che splendida amazzone

Mi aggrappavo a quelle tettine

Gemeva forte

Strizzavo i suoi capezzoli

Alla fine esplose per la prima volta anche Laura

Crollò verso il mio corpo e rimanemmo abbracciati

Feci per spostarla ma mi intimò di rimanere ancora dentro il suo culo

Le confessai che ero stato male per come mi aveva trattato

Ma ora non volevo perderla

Per farsi perdonare mi disse che quella mattinata ero sua e potevo fare ciò che più mi piaceva

Scopammo tanto e quando andai a preparare un piatto di pasta lei si mise a cavalcioni sopra di me

Mangiammo e scopammo simultaneamente

Poi succede una cosa incredibile

Mi alzai e non so per quale motivo mi venne voglia di schizzare sulla pasta nel suo piatto.

Lo sperma fu tanto anche se la prima volta era molto di più

Sorrise e con la forchetta lo usò come condimento

Girò per bene lo spaghetto e se lo mangiò tutto, inzuppandolo nella sborra

Questa cosa mi fece letteralmente impazzire

Le ho chiesto di rimanere

Non obbiettò

Scopammo anche nel pomeriggio fino a sera

Intervallate da brevi pisolini, dove lei cercava il cazzo anche mentre dormiva

Il mio corpo non si muoveva più

Ero distrutto

Ma anche lei non era da meno

Non so quante volte fosse venuta

Ma con un colpo di reni si sdraiò sopra di me

Mi feci coraggio

E mi sono dichiarato

Le ho detto di essere innamorato di lei

Che la volevo nella mia vita

Mi ha detto di essere innamorata anche lei

Ma è anche innamorata del suo ragazzo, anche se stava calando per via della litigata

Mi ha proposto di avere due fidanzati

Mi fece l’esempio del suo ragazzo con lei e Simona, ma a una condizione

Antonio non doveva sapere niente

Io la volevo tutta per me, ma mi ricordai quanto volubile era Laura

Non volevo perderla e ho accettato

Abbiamo limonato duramente

Poi siamo crollati dal sonno

Ci siamo risvegliati a metà notte

Aveva ancora voglia ma io non ne avevo più

Le mie palle non sono mai state così vuote in vita mia

A battuta buttai li una frase

Se le sarebbe piaciuto che ci fossero altri uomini che la scopavano in questo momento

Mi ha risposto “magari”

Ha confessato che il suo sogno di avere tanti rapporti si stava realizzando per la fine dell’ anno

Mi ha anche invitato

Ma non andrei mai

Già non volevo che lei andasse,ma ero fidanzato con lei da niente.

Lasciai fare

Il pensiero di dividerla con Antonio mi faceva stare male, pensa te con un esercito di uomini

In quel momento ho pensato che se avesse avuto quelle voglie anche con me sarebbe un problema

Sono geloso marcio ma io la voglio scopare per tanto tanto tempo



Ma ci sei sempre Antonio, non ti sento più

A: si certo.

Comunque ho da fare, grazie per aver condiviso questa cosa



Quando riattaccai mi sedetti sul letto

Il Titanic era già stato speronato ed era adagiato sul fondo

Non avevo nessuna intenzione di dividerla con Roberto

Nel senso che se l’avrebbe presa lui la troia

Decisi di lasciarla

Ormai era ingestibile

Ora poi che aveva dichiarato il suo amore per Roberto, non aveva senso stare insieme

Avrei voluto mollarla prima del 31 e chiamare R per spezzare il suo sogno da troia

Ma quel gesto estremo di Simona me lo impediva

Da avere due ragazze a rimanere solo fu un lampo

In quel momento decisi di telefonare a R

R: È tutto organizzato, la ragazzina è lì con te?

A: no, ma avrei una richiesta da farti

Per la sera e la notte, vorrei che tu e i tuoi soci organizzaste qualcosa di estremo e duro

Naturalmente niente che metta in pericolo la salute di Laura ci mancherebbe

Ma vorrei che lei uscisse da quel’ evento al limite , insomma distrutta

R: Non ti preoccupare, avrà tutte le attenzioni del caso

A proposito, penso che ti faccia piacere

Il professore sarà presente con Giada

A: ricordati che lui non si dovrà avvicinare a Laura

R: stai sereno è tutto organizzato



Il momento di delusione era passato

Ero più che mai deciso ad avere la mia personale vendetta sul quel pezzo di merda e su quella troia immensa di Laura

Poi all’improvviso un dolce pensiero mi fece stare subito meglio

Giada era presente e avrei fatto carte false per stare con lei

Ma già pensavo al primo dell’anno

Avrei preso la rivincita e il culo a Michela
Per quando riguarda Laura, confermo quello che pensavo (e che forse ho anche già scritto), ossia che è un'altra che è meglio perderla che trovarla. Completamente egoista e senza misura del limite, non è riuscita a rispettare nemmeno l'unica mezza "regola" che le avevi chiesto di rispettare, e il fatto che poi non appena tu giustamente gliene hai cantate sia andata da Roberto a "fidanzarsi" dimostra che semplicemente non è in grado di gestire una relazione. Fai benissimo a lasciarla e sono curioso di sapere come reagirà quando glielo dirai, dal mio punto di vista l'hai sopportata fin troppo. Purtroppo però, vedendo come anche lei desideri il prof, dubito che la tanto agognata vendetta nei suoi confronti possa realizzarsi pienamente (non solo perché ormai pompino con sborrata e sditalinata ci sono già stati, ma proprio perché lei vuole proprio farsi scopare da lui, e se c'è questa volontà se anche non succedesse a Capodanno sarebbe solo questione di tempo). Di certo però anche nella peggiore delle ipotesi il sacrificio di Simona potrà essere servito a qualcosa se il prof dopo Capodanno perderà Michela e Giada.
 

Bubetto

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Scusate ma sono solo io che non capisce bene quale sia stato il "sacrificio" di Simona ?
A me sembra più una vendetta nei confronti di tannaca.
Farsi scopare dal professore odiato da tannaca, godendo tantissimo mentre quest'ultimo era costretto a guardare di nascisto, mi sembra più una vendetta che un sacrificio...boh forse mi sfugge qualcosa.
 

SborraCalì

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Buongiorno
Ragazzi vi risponderò nel limite del possibile a fine racconto.

Vorrei comunicarvi che un paio di editori del settore sono interessati al racconto.
Una volta concluso, lo darò in mano ad un redattore che correggerà il tutto

Potrò anche scrivere cose che ho dovuto omettere per regolamento del forum.
Infine, ultimo commento (al di là del fatto che, ovviamente, sono curioso anch'io di vedere come andrà a finire la storia - e, giuro, molto più dal punto di vista della trama che da quello sessuale/segaiolo 🤣).

Il fatto che questo racconto diventerà un romanzo, per come la vedevo io, era solo questione di tempo, motivo per cui questa notizia non mi sorprende affatto. Detto questo, complimenti! Non nego che più volte ho dubitato della veridicità di quanto scritto (o almeno di alcune parti), e più che per la (tantissima) fortuna avuta dal nostro Antonio in quel periodo soprattutto per quanto riguarda la facilità con cui i vari personaggi si mettevano a scopare in pubblico e in situazioni rischiosissime come per esempio in mezzo a sconosciuti, vicino ai familiari o comunque dove sarebbe stato estremamente facile essere scoperti; ma, alla fine dei conti, chi se ne frega? 🤣 Ho sempre interpretato questo racconto più come un romanzo (per la complessità della trama, le sfumature caratteriali dei personaggi, i colpi di scena improvvisi ecc) e devo dire che per tutto il tempo mi ha intrattenuto proprio come tale; la sua pubblicazione non è altro che la sua naturale evoluzione e l'interesse degli editori per questo racconto era semplicemente inevitabile. E sarà un romanzo fantastico, soprattutto una volta che verrà corretto qualche errorino grammaticale che il buon Tanacca, comunque un narratore strepitoso, ha commesso. Quindi niente, concludo ribadendo i miei complimenti, e mi raccomando facci sapere quando uscirà il libro! Poi per la versione cartacea propongo di inserire anche qualche intermezzo di vita più normale con gli altri protagonisti, giusto per alleggerire il tutto, e una qualche introduzione della tua vita fino a quel momento. A proposito: nel romanzo userai nomi fittizi per i personaggi, no? Credo sarebbe rischioso (anche dal punto di vista legale suppongo) fare altrimenti.

PS: vederlo trasformato in serie tv sarebbe però ancora più bello, lol, ma direi che ci sarebbero scene un tantinello troppo spinte per la Netflix di turno 🤣
AH, e mi aggrego alla richiesta di nuovo upload delle foto! Mi pare di capire che in quest'ultimo mesetto mi sono perso un paio di foto di Lauretta, e siccome l'ultima volta le avevo dedicato anch'io una bella sega mi piacerebbe proprio ripetermi e dedicargliene un'altra, a quel troione... :asdevil::devilish:
 

SborraCalì

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Scusate ma sono solo io che non capisce bene quale sia stato il "sacrificio" di Simona ?
A me sembra più una vendetta nei confronti di tannaca.
Farsi scopare dal professore odiato da tannaca, godendo tantissimo mentre quest'ultimo dove guardare, mi sembra più una vendetta che un sacrificio...boh forse mi sfugge qualcosa.
Il sacrificio consiste nel fatto che lei non voleva (e non aveva mai voluto) scopare col prof, ma ha deciso comunque di dargliela perché, senza averlo provocato in quel modo e senza averle detto della presenza di Laura a capodanno, probabilmente il piano di Tanacca per vendicarsi del prof sarebbe naufragato perché il prof sarebbe partito con Michela e non si sarebbe presentato alla villa
 

anatsmile

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Ma questa cosa di quotare l'intero racconto non si riesce proprio a limitare? Seguendo con il telefonino è un bagno di sangue! Il "quote" diventa utile quando si vuole evidenziare un passaggio, un paragrafo! Ma quotare tutto l'intero post inutilmente solo per rispondere non ha senso! Il thread è aperto e quindi non c'è dubbio a cosa vi riferiate, quindi se quotare non è strettamente necessario perchè farlo?!
 

Lello B.D.

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Rinnovo i complimenti a @Tanacca71 per il racconto, e mi rallegra aver letto che Giada non stava dalla parte del professore ma anzi ti ha avvertito delle sue intenzioni (direi anche abbastanza prevedibili). Vedremo come prosegue la serata e se finisce per il meglio.

Una domanda: nel racconto (a suo tempo, ovviamente) ci sarà una descrizione sulla storia di Giada? Cioè come ha conosciuto il professore, i suoi trascorsi... O, eventualmente, sul libro che uscirà?
Grazie, e ancora complimenti!
 

SborraCalì

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Ma questa cosa di quotare l'intero racconto non si riesce proprio a limitare? Seguendo con il telefonino è un bagno di sangue! Il "quote" diventa utile quando si vuole evidenziare un passaggio, un paragrafo! Ma quotare tutto l'intero post inutilmente solo per rispondere non ha senso! Il thread è aperto e quindi non c'è dubbio a cosa vi riferiate, quindi se quotare non è strettamente necessario perchè farlo?!
Nel mio caso ho quotato diversi post perché avendo saltato un mese ogni mia considerazione era riferita a una parte diversa del racconto. Senza quotare il messaggio immagino sarebbero stati commenti fuori contesto e in definitiva incomprensibili
 

popp

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Ragazzi, un grazie di cuore davvero a tutti. Domande interessanti a cui non posso rispondere in questo momento. Ma sarà sviluppato ogni aspetto della trama e dei personaggi. Vi dico solo che ci saranno ancora sviluppi notevoli
Grazie, per ciò che ci racconti, non vedo l'ora di leggere il continuo della storia.....👍👍
 

SborraCalì

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Stavo riflettendo sul premio che riceverai dopo Capodanno per la scommessa vinta con Michela, e penso che avresti potuto chiedere molto ma molto di più. In fondo scopartela diverse volte per lei è tutt'altro che una punizione 🤣 soprattutto se ciò avverrà dopo che la copertura del Prof sarà saltata e quindi, presumibilmente, tu saresti tornato comunque a prescindere la sua priorità numero uno per quanto riguarda il sesso.
 
OP
T

Tanacca71

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CAPITOLO: ULTIMO DELL’ANNO.TERZA PARTE

Si era sparsa la voce nella villa

La quasi totalità delle persone abbandonò i privè per venire a vedere Laura esibirsi

Gli organizzatori fecero prima uscire la gente dalla stanza.

Poi chi voleva rientrare doveva pagare

Da quanto mi disse R, non fu difficile convincere le persone a farlo

D’altronde li sul palco c’era la possibilità di chiavare oltre di guardare lo spettacolo

Alcuni organizzatori al pagamento del biglietto promettevano qualcosa

Feci finta di non capire e di essere un pagante anche io.

Chiesi ad un ragazzo entusiasta delle prime file che cosa avesse detto chi vendeva i biglietti

Ragazzo: c’è una buona possibilità di chiavare con la ragazza sul palco stasera

Io ho pagato un extra per i 4 cantoni

A: e sarebbe?

Ragazzo: poi lo vedrai più avanti.

Mamma mia credo che sarà un ultimo,dell’anno fantastico



Mi accomodai di lato

Avevo visto le prove fino alle sborrate

Dopo non avevo la minima idea di cosa avessero organizzato

Anche se sapevo che per la piccola Lauretta ci sarebbe stato un quantitativo di cazzi impressionanti

Volevo vedere per bene lo spettacolo, il pubblico e il prof .

Laura teneva sempre il pannolone



L:papà, mi fa male il pancino

R: hai fatto scorpacciata di latte, ora ti massaggio il pancino

Finalmente il pannolino venne tolto

La fichetta glabra fece furore tra i presenti

R: chi è che viene a massaggiare il pancino alla mia bambina?

Alla richiesta di R, I bodyguard fecero fatica a contenere la folla

Scelti tra il pubblico, presero tre uomini

Le mani erano su Laura

La pancia fu massaggiata a dovere

Ben presto le mani si fecero strada sulle tettine e sulla fica

Laura era sdraiata sul lettino

Si dimenava

Le mani maneggiavano il clitoride e i capezzoli

Con le mani cercava i loro cazzi

Fu accontentata

Le regole base per tutti quelli che maneggiavano Laura erano in ordine

Profilattico

E vaselina a profusione

Uno dei ragazzi fu invitato dalla stessa Laura ad accomodarsi direttamente in fica

Laura quasi si disinteressava del resto dei ragazzi che la toccavano

Avevo occhi solo per quel ragazzo che la stava penetrando

Lo prese e lo baciò violentemente

Li c’era tutta la vera natura di Laura

Averla come fidanzata da quella sera in avanti sarebbe stato corna assicurate ogni giorno e più volte al giorno

Stava sperimentando come Michela all’inizio,la forza della fica

Avrebbe sicuramente chiavato con chiunque avesse avuto interesse

Sembrava che lui fosse il fidanzato e non io

Devo dire che non provai nessun fastidio a quella scena, ma nemmeno eccitazione

Solo divertimento

Come avevo preventivato era arrivato il momento di lasciarla camminare per la sua strada

R, disse ai ragazzi di farsi da parte in modo di continuare lo spettacolo

Lo fecero, non prima di aver dato anche loro, la dose di sperma per Laura

Rimase il ragazzo che alla velocità della luce stava stantuffando la troietta

Il ragazzo venne dentro il preservativo e si accasciò su Laura

Poi ci fu un veloce scambio di battute sussurrate nell’orecchio

Lui era raggiante

Laura si più

Avrei scommesso che si sarebbero rivisti ad anno nuovo

R: é arrivato il momento della medicina

B passò dal pubblico portando con se un mega dildo

Tipo quello che si prese la cugina in gita

Scelse due ragazzini

Avranno avuto la maggiore età da poco

Sembravano due alle prime armi

Quando B domandò loro se avessero mai scopato dissero di no

Boato in sala

B spiegò ai ragazzi come si prepara un culo prima di inserire il mega dildo

I due si applicavamo tra le risate del pubblico

Ma intanto loro avevano le loro dita dentro il buco del culo di Laura

Era invidia pura per tanti di loro

Laura fremeva al pensiero di ricevere quel missile tra le chiappe.

Il suo buco era pronto

Il dildo scivolava alla perfezione

Centimetro dopo centimetro spariva come un treno dentro la galleria

Laura chiuse le palpebre

Quel piacevole dolore per lei era l’inizio del suo sogno

Si alzò e con una ventosa alla base ci si appoggiò al terreno

Segò i ragazzi e poi li aiutò a mettere i preservativi

Il più imbranato dei due,non fece a tempo

Centrò in pieno viso Laura che come sua abitudine lo spalmò sul resto delle guance.

Il secondo invece resistette

Il premio fu il culo

Non male come iniziazione

Laura era entusiasta di avere il primo novizio tutto per se

Il ragazzo ci dava con tutta la forza che aveva

Laura faceva da maestra

L: più piano, così arrivi in un attimo, aspetta

Ragazzo: te lo voglio sfondare questo culo

L: non credo che tu basti da solo

R mi guardò

Mi alzai verso Laura e la guardai

Poi mi avvicinai all’orecchio

A: che dici se movimentiamo la serata?

L: non vedo l’ora

Feci cenno a R

Non sapevo che intenzioni avesse, ma dovevano essere toste

Dal lato del palco entrarono 3 ragazzi di colore

Laura non si accorse di niente

Aveva sempre il ragazzetto tra le gambe

I tre si avvicinarono al ragazzetto

Per un attimo ho avuto paura per lui

Sembravano pronti a inchiapperrarlo

Invece fu sollevato di peso e posato con cura sotto il palco

La scena fu spassosa

Mentre veniva spostato, per un breve momento, continuò a muovere il bacino

Sembrava quando i cani tentano di scopare il niente

Le risate stemperarono per un attimo l’ambiente

Come prima volta, il ragazzo se lo ricorderà per tutta la vita

Laura non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo che venne investita da 3 cazzi enormi

Il primo la prese per le cosce e la portò ai bordi del letto

La penetrò in fica all’istante

Altri due si occuparono della bocca

Pompava a turno

La voglia di Laura era immensa

Maneggiava con ingordigia i cazzi in bocca

Ad ognuno di loro serrava le palle e spingeva il più possibile in gola quel arnese.

I conati di saliva si sprecavano

I primi liquidi vaginali facevano comparsa sull’asta nel nero

Delineavano perfettamente la profondità in cui era arrivato

Ed era davvero notevole

C’era un tifo da stadio

Tutti reclamavano una cosa sola

Esatto, proprio quello che avete pensato

Furono presto accontentati

Il ragazzo cambiò rapidamente obbiettivo è si spostò sul quel culo pronto per essere lubrificato a dovere

Entrò lentamente

Laura fece un sospiro profondo

Ogni colpo era un applauso del pubblico

Il professore ero tra quelli che battevano le mani più vigorosamente

Il volto era concentrato su Laura

Tutti lo eravamo

Anche Giada che fece capolino da dietro il palco

Appena la vidi la invitai sulle mie gambe

Fece un gesto dì diniego

Insistetti

Venne a sedersi sulla gamba sinistra di taglio

G: ho paura, se mi vede qui con te, succede un casino

A: non ti preoccupare non ci può vedere

E in effetti era così

Se ne stava seduto in prima fila, ma all’entrata anale, il pubblico retrostante si affacciò in piedi coprendo la vista al prof

E poi era concentrato su Laura e io ero molto defilato

Feci arretrare ancora un poco Giada e mi infilai dentro le sue mutande da dietro

Lei si teneva abbracciata al mio collo

Raggiunsi il buco del culo e infilai il dito medio in profondità

Cercò di fare finta di niente, poi si appoggiò al mio collo, gemendo

G: non puoi farmi questo Antonio, mi sta venendo voglia, ti prego smetti

La mia risposta fu una sola

Aumentai a due le dita dentro il suo ano

G: bastardo, non resisto

Andiamo di la, ti voglio



Cazzo avevo una voglia matta di lei

A: devo controllare il prof.

Se va da Laura è finita.

Tutta la serata andrà in malora

Ti voglio anche io che credi

G: toccami la fica ti prego

Come un bravo soldatino ubbidì all’istante

Avanzai sempre da dietro la mano

Grondava di liquidi

Le due dita entrarono in un lago

La sditalinavo con velocità

Giada mi prese in bocca il lobo dell’orecchio

E lo succhiò

Cercai di non pensare a lei, ma il cazzo stava per esplodere

Ritornai visivamente su Laura

Non mi accorsi che ora era in doppia penetrazione

Aveva il cazzo in bocca ma non aveva la forza di pompare

Stava godendo tantissimo

La fica era un fiume di liquidi

Era completamente appoggiata di schiena sul ragazzo che la stava inculando

Nello stesso momento abbracciava quello sopra

L: scopatemi, scopatemi forte, ho voglia di cazzi

Il ragazzo in piedi venne in bocca

Fece un gesto di stizza

Si rammaricò di non essere durato di più

R chiamò dal pubblico un altro al suo posto

Questa volta Laura non lo inglobò del tutto ma con la lingua ci girava tutto intorno alla cappella

Visivamente era uno spettacolo incredibile

G: la tua ragazzina ci sa fare, è veramente scatenata

A: potrebbe farsi davvero tutti in questa villa e non batterebbe ciglio

Giada mi sbottonò la patta e infilò la mano dentro

G: Che cazzo durissimo

Lo voglio Antonio,lo vogliooo!

La sega durò brevemente

Qualche ragazzo in sala si accorse di noi e stava per raggiungerci

La feci uscire il più velocemente possibile

I ragazzi rimasti si scambiarono più volte la posizione su Laura

Che finalmente urlò e raggiunse il primo orgasmo della nottata

Rimase solo un ragazzo di colore

L’altro e il ragazzo del pubblico vennero

Ma R non dava tregua alla troietta e chiamava di continuo altri ragazzi per tenerla occupata



Nel frattempo fui raggiunto nuovamente da almeno altri cinque individui che a turno mi chiedevano di Laura

C’erano persone che volevano prenotarsi nel dopo spettacolo, chi invece chiedeva di affittarla per una notte, chi invece per un weekend

Un altro mi rimase impresso

Era vestito molto elegante e assomigliava in modo impressionante ad Boss Hogg del telefilm Hazard

Chiese se potessimo scambiarci le ragazze e per convincermi mi fece vedere una foto che aveva nel portafoglio

C’era una ragazza che allattava un bambino

Avrà avuto una settima di seno. Era impressionante

Poi mi disse di pensarci bene e che se volevo prima provare l’avrei potuta vedere più tardi

L’aveva portata con se in villa

Chiesi dove fosse in questo momento

Mi rispose che con molta probabilità come Laura lo stesse prendendo nel culo in qualche privè nella villa

Non so perché ma accettai l’invito per il dopo spettacolo

Quelle tette mi avevano ipnotizzato

E poi aveva un viso bellissimo



Laura continuava ad essere bombardata

Era il momento di metterla a pecora

Ormai la doppia penetrazione era diventata una routine

Il nero era un maratoneta

Stazionava sempre nel culo di Laura

Notai che con il tempo andava sempre più in profondità

Il suo buco sembrava alla massima dilatazione

Le sborrate in bocca e sul viso si susseguivano senza tregua

Ormai Laura non aveva più la forza di ingoiare o di spalmarsi sul viso lo sperma

La faccia era ricoperta di sborra e colava sul pavimento

Anche l’ultimo ragazzo di colore venne, ma non prima di averle dato per circa un minuto dei colpi devastanti nel culo

Laura urlò e tolse il ragazzo dalla fica

Esplose in una squirtata potente.

Poi crollò a terra distrutta

Feci cenno a R di interrompere per un po’ di tregua.

R eseguì

Lo spettacolo sul palco si stava avviando verso la terza parte

Il prof sembrava esausto

Sudava ed era paonazzo

Si asciugò più volte la fronte

Recuperai Laura e la portai a rifocillarsi In una stanza

Mi parlava con lo sperma sul viso

L: oddio che goduria immensa. Sono già stanchissima. Credo che mi possa bastare per stanotte.

Ne ho presi a decine è stato incredibile

A: ma che dici, è solo l’inizio

Non sai che cosa ti aspetta dopo.

L: non me lo dire sono già morta

A: con i neri come è stata?

L: da pazzi. L’ultimo ragazzo è stato incredibile.

Ho goduto come non mai

A:Sei piena di sborra piccola

L: non mi voglio togliere niente.

E’ la mia serata, mi sento una gran maiala

Grazie per tutto quello che stai facendo per me

A: stai facendo tutto te

Ancora un po’ di pausa e si inizia
 

maxpayne123

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Si era sparsa la voce nella villa

La quasi totalità delle persone abbandonò i privè per venire a vedere Laura esibirsi

Gli organizzatori fecero prima uscire la gente dalla stanza.

Poi chi voleva rientrare doveva pagare

Da quanto mi disse R, non fu difficile convincere le persone a farlo

D’altronde li sul palco c’era la possibilità di chiavare oltre di guardare lo spettacolo

Alcuni organizzatori al pagamento del biglietto promettevano qualcosa

Feci finta di non capire e di essere un pagante anche io.

Chiesi ad un ragazzo entusiasta delle prime file che cosa avesse detto chi vendeva i biglietti

Ragazzo: c’è una buona possibilità di chiavare con la ragazza sul palco stasera

Io ho pagato un extra per i 4 cantoni

A: e sarebbe?

Ragazzo: poi lo vedrai più avanti.

Mamma mia credo che sarà un ultimo,dell’anno fantastico



Mi accomodai di lato

Avevo visto le prove fino alle sborrate

Dopo non avevo la minima idea di cosa avessero organizzato

Anche se sapevo che per la piccola Lauretta ci sarebbe stato un quantitativo di cazzi impressionanti

Volevo vedere per bene lo spettacolo, il pubblico e il prof .

Laura teneva sempre il pannolone



L:papà, mi fa male il pancino

R: hai fatto scorpacciata di latte, ora ti massaggio il pancino

Finalmente il pannolino venne tolto

La fichetta glabra fece furore tra i presenti

R: chi è che viene a massaggiare il pancino alla mia bambina?

Alla richiesta di R, I bodyguard fecero fatica a contenere la folla

Scelti tra il pubblico, presero tre uomini

Le mani erano su Laura

La pancia fu massaggiata a dovere

Ben presto le mani si fecero strada sulle tettine e sulla fica

Laura era sdraiata sul lettino

Si dimenava

Le mani maneggiavano il clitoride e i capezzoli

Con le mani cercava i loro cazzi

Fu accontentata

Le regole base per tutti quelli che maneggiavano Laura erano in ordine

Profilattico

E vaselina a profusione

Uno dei ragazzi fu invitato dalla stessa Laura ad accomodarsi direttamente in fica

Laura quasi si disinteressava del resto dei ragazzi che la toccavano

Avevo occhi solo per quel ragazzo che la stava penetrando

Lo prese e lo baciò violentemente

Li c’era tutta la vera natura di Laura

Averla come fidanzata da quella sera in avanti sarebbe stato corna assicurate ogni giorno e più volte al giorno

Stava sperimentando come Michela all’inizio,la forza della fica

Avrebbe sicuramente chiavato con chiunque avesse avuto interesse

Sembrava che lui fosse il fidanzato e non io

Devo dire che non provai nessun fastidio a quella scena, ma nemmeno eccitazione

Solo divertimento

Come avevo preventivato era arrivato il momento di lasciarla camminare per la sua strada

R, disse ai ragazzi di farsi da parte in modo di continuare lo spettacolo

Lo fecero, non prima di aver dato anche loro, la dose di sperma per Laura

Rimase il ragazzo che alla velocità della luce stava stantuffando la troietta

Il ragazzo venne dentro il preservativo e si accasciò su Laura

Poi ci fu un veloce scambio di battute sussurrate nell’orecchio

Lui era raggiante

Laura si più

Avrei scommesso che si sarebbero rivisti ad anno nuovo

R: é arrivato il momento della medicina

B passò dal pubblico portando con se un mega dildo

Tipo quello che si prese la cugina in gita

Scelse due ragazzini

Avranno avuto la maggiore età da poco

Sembravano due alle prime armi

Quando B domandò loro se avessero mai scopato dissero di no

Boato in sala

B spiegò ai ragazzi come si prepara un culo prima di inserire il mega dildo

I due si applicavamo tra le risate del pubblico

Ma intanto loro avevano le loro dita dentro il buco del culo di Laura

Era invidia pura per tanti di loro

Laura fremeva al pensiero di ricevere quel missile tra le chiappe.

Il suo buco era pronto

Il dildo scivolava alla perfezione

Centimetro dopo centimetro spariva come un treno dentro la galleria

Laura chiuse le palpebre

Quel piacevole dolore per lei era l’inizio del suo sogno

Si alzò e con una ventosa alla base ci si appoggiò al terreno

Segò i ragazzi e poi li aiutò a mettere i preservativi

Il più imbranato dei due,non fece a tempo

Centrò in pieno viso Laura che come sua abitudine lo spalmò sul resto delle guance.

Il secondo invece resistette

Il premio fu il culo

Non male come iniziazione

Laura era entusiasta di avere il primo novizio tutto per se

Il ragazzo ci dava con tutta la forza che aveva

Laura faceva da maestra

L: più piano, così arrivi in un attimo, aspetta

Ragazzo: te lo voglio sfondare questo culo

L: non credo che tu basti da solo

R mi guardò

Mi alzai verso Laura e la guardai

Poi mi avvicinai all’orecchio

A: che dici se movimentiamo la serata?

L: non vedo l’ora

Feci cenno a R

Non sapevo che intenzioni avesse, ma dovevano essere toste

Dal lato del palco entrarono 3 ragazzi di colore

Laura non si accorse di niente

Aveva sempre il ragazzetto tra le gambe

I tre si avvicinarono al ragazzetto

Per un attimo ho avuto paura per lui

Sembravano pronti a inchiapperrarlo

Invece fu sollevato di peso e posato con cura sotto il palco

La scena fu spassosa

Mentre veniva spostato, per un breve momento, continuò a muovere il bacino

Sembrava quando i cani tentano di scopare il niente

Le risate stemperarono per un attimo l’ambiente

Come prima volta, il ragazzo se lo ricorderà per tutta la vita

Laura non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo che venne investita da 3 cazzi enormi

Il primo la prese per le cosce e la portò ai bordi del letto

La penetrò in fica all’istante

Altri due si occuparono della bocca

Pompava a turno

La voglia di Laura era immensa

Maneggiava con ingordigia i cazzi in bocca

Ad ognuno di loro serrava le palle e spingeva il più possibile in gola quel arnese.

I conati di saliva si sprecavano

I primi liquidi vaginali facevano comparsa sull’asta nel nero

Delineavano perfettamente la profondità in cui era arrivato

Ed era davvero notevole

C’era un tifo da stadio

Tutti reclamavano una cosa sola

Esatto, proprio quello che avete pensato

Furono presto accontentati

Il ragazzo cambiò rapidamente obbiettivo è si spostò sul quel culo pronto per essere lubrificato a dovere

Entrò lentamente

Laura fece un sospiro profondo

Ogni colpo era un applauso del pubblico

Il professore ero tra quelli che battevano le mani più vigorosamente

Il volto era concentrato su Laura

Tutti lo eravamo

Anche Giada che fece capolino da dietro il palco

Appena la vidi la invitai sulle mie gambe

Fece un gesto dì diniego

Insistetti

Venne a sedersi sulla gamba sinistra di taglio

G: ho paura, se mi vede qui con te, succede un casino

A: non ti preoccupare non ci può vedere

E in effetti era così

Se ne stava seduto in prima fila, ma all’entrata anale, il pubblico retrostante si affacciò in piedi coprendo la vista al prof

E poi era concentrato su Laura e io ero molto defilato

Feci arretrare ancora un poco Giada e mi infilai dentro le sue mutande da dietro

Lei si teneva abbracciata al mio collo

Raggiunsi il buco del culo e infilai il dito medio in profondità

Cercò di fare finta di niente, poi si appoggiò al mio collo, gemendo

G: non puoi farmi questo Antonio, mi sta venendo voglia, ti prego smetti

La mia risposta fu una sola

Aumentai a due le dita dentro il suo ano

G: bastardo, non resisto

Andiamo di la, ti voglio



Cazzo avevo una voglia matta di lei

A: devo controllare il prof.

Se va da Laura è finita.

Tutta la serata andrà in malora

Ti voglio anche io che credi

G: toccami la fica ti prego

Come un bravo soldatino ubbidì all’istante

Avanzai sempre da dietro la mano

Grondava di liquidi

Le due dita entrarono in un lago

La sditalinavo con velocità

Giada mi prese in bocca il lobo dell’orecchio

E lo succhiò

Cercai di non pensare a lei, ma il cazzo stava per esplodere

Ritornai visivamente su Laura

Non mi accorsi che ora era in doppia penetrazione

Aveva il cazzo in bocca ma non aveva la forza di pompare

Stava godendo tantissimo

La fica era un fiume di liquidi

Era completamente appoggiata di schiena sul ragazzo che la stava inculando

Nello stesso momento abbracciava quello sopra

L: scopatemi, scopatemi forte, ho voglia di cazzi

Il ragazzo in piedi venne in bocca

Fece un gesto di stizza

Si rammaricò di non essere durato di più

R chiamò dal pubblico un altro al suo posto

Questa volta Laura non lo inglobò del tutto ma con la lingua ci girava tutto intorno alla cappella

Visivamente era uno spettacolo incredibile

G: la tua ragazzina ci sa fare, è veramente scatenata

A: potrebbe farsi davvero tutti in questa villa e non batterebbe ciglio

Giada mi sbottonò la patta e infilò la mano dentro

G: Che cazzo durissimo

Lo voglio Antonio,lo vogliooo!

La sega durò brevemente

Qualche ragazzo in sala si accorse di noi e stava per raggiungerci

La feci uscire il più velocemente possibile

I ragazzi rimasti si scambiarono più volte la posizione su Laura

Che finalmente urlò e raggiunse il primo orgasmo della nottata

Rimase solo un ragazzo di colore

L’altro e il ragazzo del pubblico vennero

Ma R non dava tregua alla troietta e chiamava di continuo altri ragazzi per tenerla occupata



Nel frattempo fui raggiunto nuovamente da almeno altri cinque individui che a turno mi chiedevano di Laura

C’erano persone che volevano prenotarsi nel dopo spettacolo, chi invece chiedeva di affittarla per una notte, chi invece per un weekend

Un altro mi rimase impresso

Era vestito molto elegante e assomigliava in modo impressionante ad Boss Hogg del telefilm Hazard

Chiese se potessimo scambiarci le ragazze e per convincermi mi fece vedere una foto che aveva nel portafoglio

C’era una ragazza che allattava un bambino

Avrà avuto una settima di seno. Era impressionante

Poi mi disse di pensarci bene e che se volevo prima provare l’avrei potuta vedere più tardi

L’aveva portata con se in villa

Chiesi dove fosse in questo momento

Mi rispose che con molta probabilità come Laura lo stesse prendendo nel culo in qualche privè nella villa

Non so perché ma accettai l’invito per il dopo spettacolo

Quelle tette mi avevano ipnotizzato

E poi aveva un viso bellissimo



Laura continuava ad essere bombardata

Era il momento di metterla a pecora

Ormai la doppia penetrazione era diventata una routine

Il nero era un maratoneta

Stazionava sempre nel culo di Laura

Notai che con il tempo andava sempre più in profondità

Il suo buco sembrava alla massima dilatazione

Le sborrate in bocca e sul viso si susseguivano senza tregua

Ormai Laura non aveva più la forza di ingoiare o di spalmarsi sul viso lo sperma

La faccia era ricoperta di sborra e colava sul pavimento

Anche l’ultimo ragazzo di colore venne, ma non prima di averle dato per circa un minuto dei colpi devastanti nel culo

Laura urlò e tolse il ragazzo dalla fica

Esplose in una squirtata potente.

Poi crollò a terra distrutta

Feci cenno a R di interrompere per un po’ di tregua.

R eseguì

Lo spettacolo sul palco si stava avviando verso la terza parte

Il prof sembrava esausto

Sudava ed era paonazzo

Si asciugò più volte la fronte

Recuperai Laura e la portai a rifocillarsi In una stanza

Mi parlava con lo sperma sul viso

L: oddio che goduria immensa. Sono già stanchissima. Credo che mi possa bastare per stanotte.

Ne ho presi a decine è stato incredibile

A: ma che dici, è solo l’inizio

Non sai che cosa ti aspetta dopo.

L: non me lo dire sono già morta

A: con i neri come è stata?

L: da pazzi. L’ultimo ragazzo è stato incredibile.

Ho goduto come non mai

A:Sei piena di sborra piccola

L: non mi voglio togliere niente.

E’ la mia serata, mi sento una gran maiala

Grazie per tutto quello che stai facendo per me

A: stai facendo tutto te

Ancora un po’ di pausa e si inizia
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Mikyelino

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Standing ovation per tanacca... E naturalmente per Laura!
Questo racconto è olio su tela, un dipinto di Leonardo da Vinci.
Complimenti amico mio
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Questo racconto è olio su tela, un dipinto di Leonardo da Vinci.
Complimenti amico mio
Ho fatto un po' di casino, volevo rispondere a @Tanacca71, ma il concetto è lo stesso
 

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