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mmm interessante sembra che la serata stia andando nel verso giusto
Che scena..CAPITOLO: L’ULTIMO DELL’ANNO. SECONDA PARTE
Giada entrò In una stanza alla fine del corridoio
Mi voltai diverse volte per vedere se qualcuno mi avesse visto
Poi sicuro che ero solo, entrai
Giada era in piedi leggermente appoggiata di schiena al muro
Le braccia erano dietro la schiena
Mi avvicinai lentamente
Ero davanti a lei
Mi appoggiai con tutto il corpo sul suo
Rimasi però distante con la testa
Si sentivano soltanto i nostri respiri
Il mio cuore sembrava esplodere
Mi ero sentito così con la cugina la prima volta
Una bellezza folgorante
La baciai sul collo dolcemente
Fece un sospiro profondo
A: se svengo mi fai la respirazione bocca a bocca?
Fece un gran sorriso
G: certamente, ma continuerò a fartela anche quando ti sarai ripreso
La baciai delicatamente sulla bocca
Piccoli bacetti tutto attorno
Cazzo, sembravamo alle prime armi
Ma era bellissimo
Ricordo ancora il suo profumo alla vaniglia e il rossetto di fragola
Avanzò lentamente con il corpo, fino a che non mi ritrovai seduto su una vecchia sedia impagliata
Giada si mise a cavalcioni sopra di me, continuando a baciarmi
Mi ritrovai davanti a quelle tette immense.
Presi un bottone in mano e la guardai
Ancora un sorriso di approvazione
Le sbottonai la camicia velata
Finalmente avevo per le mani quelle tette così meravigliose
Affondai subito la bocca su ognuno dei capezzoli
Intanto Giada si muoveva delicatamente con il culo, attaccato al mio pacco.
L’erezione era fortissima
Avevo una voglia matta
Udimmo qualcuno alla porta
“Giada, Giadaa! “
Era la voce del prof
Giada si rivestì velocemente
Il suo volto cambiò all’istante
A: cazzo, non te ne andare, ho una voglia matta di te
G: anche io. Ti penso sempre. Non faccio altro da giorni
A: ti esibisci?
G: si ma mentre lo faccio pensa a controllare la tua ragazza
Credo che il prof, voglia approfittare che tu guardi il mio spettacolo per scopare con Laura.
Prima di andare la presi ancora e l’abbracciai
Questa volta serrai le mani sulle chiappe marmoree
Lei fece altrettanto e poi mi palpò il pacco
A: rimani ho troppa voglia di te
G: anche io ho tanta voglia, ma lui mi ammazza se ci trova insieme
Rimasi ancora dentro la stanza, mentre lei raggiungeva il palco
Volevo andare a vedere quello spettacolo di donna, ma la sua dritta sul prof mi fece desistere
Presi Laura con me e mi appartai in una stanza che faceva da privè vip
Scambiammo qualche parola con altra gente
Notai che il prof stava proprio in mezzo tra noi e lo spettacolo di Giada
Era piuttosto nervoso
Probabile si aspettasse che mi muovessi verso lo spettacolo
Ma lo fregai, stando appiccicato a Laura
Rinunciò dopo poco, così mi avvicinai al vetro che separava il pubblico e Giada
Era in ginocchio con sotto il mento una specie di scodella
Alcuni ragazzi erano entrati e gli schizzavano addosso
Quello che lei non riusciva a bere o che rimaneva appiccicato al suo corpo , finiva nella scodella.
Ma era alla fine del suo spettacolo.
Per colpa dello stronzo mi ero perso tutto
Laura mi avvertì che era arrivato il suo momento
Fu accompagnata in camera da altre due ragazze
R mi raggiunse e mi fece accomodare in prima fila nella stanza enorme adibita a piccolo teatro
La sala era gremita
Credo ci sia stata una cinquantina di persone a sedere, e diverse in piedi al lati
Sul palco un seggiolone gigante in larghezza e da un lato un lettino
Intanto per ingannare l’attesa una manciata di ragazze intrattenevano il pubblico andando a farsi palpare, ma con un paio di buttafuori che controllavano che non si esagerasse
D’altronde dovevano esagerare con Laura
Quando fece la comparsa sul palco, iniziarono i fischi di approvazione.
Sembrava di essere allo stadio
R era seduto su una cassapanca che leggeva il giornale
Laura entrò con un pannolino da bambini addosso e un ciuccio
R l’accomodò sul seggiolone
Poi iniziò lo spettacolo
Laura sputò il ciuccio per terra
L: mi è cascato il ciuccio papà
R: non si può è sporco
Ma non c’è acqua
Ci vuole un ciuccio nuovo
Si avvicinò e mise il cazzo in bocca a Laura
R: succhia bambina mia, questo è un ciuccio particolare
Laura succhiava divinamente
Il pubblico si stava scaldando parecchio
Alcuni non riuscivano a stare fermi e si alzarono
Molti, compreso il professore che come me in prima fila,ma distante, si toccava davanti
Dopo un paio di minuti, R uscì dal palco e chiese se qualcuno voleva sostituirlo nel mentre doveva preparare il pranzo a Laura
Ci fu un autentica ovazione tra il pubblico
I bodyguard fecero parecchia fatica a contenere l’entusiasmo
Laura ne chiamò quattro tutti insieme
Si disposero tutto intorno a lei
Li spompinava a turno, mentre alcuni di loro allungavano le mani sulle tette
Uno in particolare tentò subito di mettere le mani dentro il pannolino, ma fu fermato subito e spedito in platea
Fu sostituito da un altro uomo
I ragazzi a turno prendevano la testa di Laura e spingevano il cazzo in profondità in gola
Laura era una macchina
Partita a razzo, si applicava come una scolara
Un paio di uomini cedettero poco dopo e schizzarono sul viso di Laurina
I ragazzi più giovani durarono ancora qualche minuto in più, fintanto che Laura decise di aumentare il ritmo tra bocca e mano
Vennero copiosamente in varie parti del corpo
La sceneggiata continuò e mentre R fece ritorno sul palco, io incrociai lo sguardo di Laura
Lèssi il suo labiale “ ho voglia di cazzo”
Da lì a poco sarebbe stata accontentata
L: papà ho fame
R: ora papà ti da la pappa
Una pappa con tante proteine
Un inserviente passò tra il pubblico con la scodella in mano dello spettacolo precedente
Per metà era riempito delle sborrate che Giada aveva lasciato
La gente era eccitata
R tirò fuori un biberon, lo apri e travasò il liquido seminale dentro
Si riempi per una buona metà
Laura se lo pappó pian piano
Il pubblico si scaldò sempre di più
Notai il professore fare una smorfia
La mano era dentro i pantaloni e si stava segando
Le parole che volarono furono pesissime
Lei rispondeva con un grande sorriso
Laura svitò il tappo del biberon e il rimanente sperma fu colato sulle tette
R: no no, sei stata cattiva, devi mangiare tutta la pappa
L: papà è finita
R: chi vuole rifornire la mia piccina?
Almeno una decina di persone si fecero avanti
Si era create tre piccole file
R: mi raccomando ragazzi, solo in bocca alla mia piccina
Mentre Laura lavorava con maestria quella decina di cazzi uno ad uno
R mi chiamò al lato del palco.
Era in compagnia di tre signori un po’ attempati
R: questi signori sarebbero interessati a Laura nei privè durante la notte
Pagano bene se gli dici di sì
Mi avvicinai a loro
A: non vogliamo soldi
Se lei è disponibile possiamo metterci d’accordo
Se a lei non va non se ne fa di niente
Stanotte è lei che decide
Laura non lo fa per soldi
Lo fa perché gli va
Intanto la troietta stava facendo scorpacciata di sperma
Mi si avvicinò un tizio e mi disse qualcosa tipo che Laura poteva avere un futuro nel porno amatoriale.
Il ruolo consisteva nel tenere eccitati sessualmente gli attori mentre c’erano le pause delle scene
Mi ricordai di aver visto qualcosa di simile in qualche vhs a noleggio nei dietro le quinte
Praticamente doveva spompinare l’attori per far sì che fossero pronti per le scene successive
Non lo mandai in quel paese subito
Anzi, passai al contrattacco
A: caro amico la stai sottovalutando
Non è brava solo con la bocca
Se ti metti seduto e ti godi lo spettacolo vedrai che mi chiederai un altro tipo di ruolo per lei.
R fece cenno di stoppare la gente in fila
Su dieci persone almeno otto schizzarono in gola a Laura
Ci fu un attimo di pausa
Mi avvicinai a Laura
A: come stai?
L: avrei spompinato tutta la stanza
Ho veramente voglia di cazzo
Ho la fica gonfia e bagnata
A: hai visto qualcuno che ti piace?
L: si, non vedo l’ora di averli dentro
Grazie per aver esaudito il mio sogno
Ho visto tante ragazze carine, perché non ti butti e ti fai qualche chiavata anche tu?
A: lo farò non ti preoccupare, ma ora devo stare attento a te
Tra poco entrerai in un sogno lunghissimo
Stava per iniziare la seconda parte…
Numero uno tra gli umani, felice per te fratelloBuongiorno
Ragazzi vi risponderò nel limite del possibile a fine racconto.
Vorrei comunicarvi che un paio di editori del settore sono interessati al racconto.
Una volta concluso, lo darò in mano ad un redattore che correggerà il tutto
Potrò anche scrivere cose che ho dovuto omettere per regolamento del forum.
Non ho potuto seguire gli sviluppi del racconto per un mesetto circa, ma per fortuna oggi ero libero e ho trovato il tempo per recuperare tutto. Scriverò quindi qualche considerazione sui capitoli che ho letto oggi.CAPITOLO: UN NATALE ESPLOSIVO: ULTIMA PARTE
Laura insistette
L: non ti ho mai visto così
A: vai a parlare con Simona, lei ti spiegherà tutto
Rientrai nel casolare, ma non ero più io
Avevo vomitato e non stavo in forma
Era durissima parlare con il resto dei parenti e fare finta di niente
Cercai un posto appartato, ma nell’immensità del casolare con cinquanta persone era un impresa
Da lontano vidi in un angolo Laura e Simona che parlavano
Simona era scatenata
La vedevo gesticolare, mentre Laura ogni tanto cercava di interromperla
Successe qualcosa di sicuro, perché vidi Laura arrabbiarsi e andare via, mentre Simona cercava di prenderla per un braccio e riportarla in un angolo
Fui distratto da altri parenti
Non avevo nessuna voglia di parlare
Quando mi liberai di loro, vidi Laura e Simo abbracciarsi
Un abbraccio che sembrava un addio. Poi prima di venire dalla mia parte parlottarono ancora e Laura fece un gesto di approvazione con la testa verso Simona
A non più di 5 metri c’era il professore che intratteneva alcuni parenti.
Era seduto su un salottino con un paio di poltroncine
Le ragazze si avvicinarono al professore, ascoltavano le sue storie
Quando il prof si accorse di loro le invitò a farsi avanti
P: ecco le mie ex allieve
Prese Laura e se la mise sulle gambe mentre raccontava degli aneddoti della scuola
Non capivo molto di che cosa parlassero, allora mi avvicinai ed entrai in una stanza che fungeva da magazzino, che stava di lato al divanetto
C’erano un paio di piccole finestre e mi piazzai dietro ad ascoltare
La prima cosa che notai, era un caldo infernale
Doveva essere la cantina del diavolo pensai
Le stronzate che sparava il prof erano epocali
Ma le sapeva raccontare bene e i miei parenti ascoltavano divertiti
Notai la mano del prof che scese verso la vita di Laura, praticamente era sul culo
Mia nonna finalmente chiamo dall’ altro lato del casolare tutti.
Era il momento della cena
Tutti si precipitarono, Simona seguì i parenti, mentre Laura tentò di alzarsi
Ma fu bloccata dal prof
L: andiamo prof, si mangia
Lei non ha fame?
P: io mi mangerei te a cena
Sei cresciuta bene, anche se sembri ancora una ragazzina
L: grazie, ma ora andiamo
P: aspetta, non sai quanto ti ho desiderata
Si girò di scatto per vedere se fosse rimasto qualche parente.
Ma la stanza era completamente libera
Tirò giù la spallina del vestito e affondò la bocca sulle tettine di Laura
L: cosa fa prof, è impazzito?
P: lasciami stare ci metto poco
Nello stesso momento raggiunse con la mano sotto il vestito
P: Cazzo, non hai le mutandine!
L: no prof, la prego
Era impazzito davvero
A quel gesto, forse complice il caldo immane, forse la situazione passata prima con Simona, iniziai a sudare freddo
Il prof allargò le gambe di Laura e quando vide che era completamente depilata, fece mettere Laura seduta sulla poltroncina e affondò di nuovo la bocca ma questa volta sulla sua fichetta
Laura questa volta non riuscì a dire di no, spingeva la testa del professore verso la sua fica
L’astinenza forzata la fece cedere di schianto
Il prof stava rischiando, ormai non controllava più se ci fosse gente.
Ad un tratto prese Laura e la portò quasi a strattoni verso la mia stanza
La fievole resistenza di Laura, mi permise di indietreggiare e nascondermi dietro delle damigiane ammassate in un angolo
La stanza buia era illuminata lievemente solo dalle piccole finestre
Tirò fuori il cazzo
P: succhialo, fammi sentire la tua bocca vogliosa.
Laura era interdetta da quella richiesta, ma poi si accovacciò e lo prese in bocca
P: non sai quanto ti ho desiderata, ora ti scopo la bocca
I colpi erano tremendi, Laura ebbe un paio di conati di vomito, ma il prof non mollò la presa.
Il cazzo era in gola
Mi stava succedendo qualcosa, le gambe erano due pezzi di ghiaccio iniziavo a preoccuparmi
Il prof la alzò come una bambola di pezza e l’appoggio su una vecchia tavola da stiro, la mise a novanta
P: ora te lo butto nel culo e te lo sfondo
Laura con un colpo lo respinse
L: no prof, mi fa male, non voglio
P: ho voglia di scoparti, non me ne vado da qui se non ti scopo
L: ho detto di no
P: succhialo ancora daiii
Laura si rimise a succhiare
Il prof durò altri 10 secondi e poi esplose un potente getto di sborra sul seno e parte del viso
P: sei nata per farti schizzare in faccia
Ora senti cosa facciamo
Mi raggiungi al tavolo e ti metti accanto a me.
Così durante la serata ti posso sditalinare
Ti faccio un bel regalo di Natale
Laura cercò di ricomporsi velocemente, e andò verso uno dei bagni presenti nel casolare
Feci una fatica sovraumana ad uscire da quell’inferno di stanza
Appena raggiunsi il salone crollai sul pavimento
Mi risvegliai su un letto,con attorno i miei genitori , mia nonna e mio zio Maurizio, che fortunatamente faceva il medico
Mau: il caldo ti ha fatto svenire
Mamma puoi aprire la finestra
Sarà stato anche il caldo, ma quella era la tensione nervosa per quello che avevo vissuto quella serata
Ma cosa cazzo sta succedendo?
Possibile che Simona per farmi soffrire abbia detto a Laura di venire dal prof?
La vendetta era questa?
Maledetta
E se per caso l’inculava?
Era finita
Oppure è già finita?
Quando vidi la disposizione di posti, con il professore che aveva accanto Laura e Simona e io ero davanti a lui, quasi vomitai di nuovo
La nonna si mosse a pietà e abbassò il riscaldamento
Accanto a me avevo la cugina
La scollatura profonda faceva vedere quelle tette cresciute in fretta
Cercavo di guardare lei invece davanti a me.
Ma lo sguardo andava su Simona che si intratteneva a parlare con il prof in modo fitto.
Durante la serata mi intrattenni con altri parenti abbastanza vicini al mio posto
Ma notai Laura con una faccia un po’ strana.
Ero sicuro che il prof fosse passato all’azione
Il suo braccio stava stazionando troppo a lungo in basso.
Aspettai che il prof non guardasse nella mia direzione e feci finta di allacciarmi la stringa delle scarpe
Uno volta sotto il tavolo, notai che Laura aveva le gambe divaricate
Il prof si stava divertendo con la sua fica.
Ma scoprii altro
Che non mi aspettavo
Il cazzo del prof era fuori mentre veniva segato da Simona dalla parte opposta
Stavo vivendo Il peggior Natale di sempre.
Volevo risponderli pan per focaccia
Feci bere abbastanza la cugina e poi mi insinuai sulla sua coscia
Lei mi fece fare
La lunga tovaglia copriva i miei movimenti
Nello stesso tempo iniziai le domande più spinte
A: allora bella puledrina, con quanti l’hai fatti in una volta sola?
M: forse venti
A: venti???
A: si, ma devo dire che quando passi un certo numero non ci fai più caso
Ci sono tanti vecchi che durano poco, però se hai fortuna ne arrivano giovani e allora godi tantissimo
Vogliono fare bella figura, e spingono alla morte
E quando succede sembra di essere in paradiso
La serata stava volgendo al termine , quando Simo mi fece un cenno come di seguirla
Arrivati in una stanza l’afferrai
A: ma che stai facendo? Ti diverti a fare la Troia con il professore?
S: sai cosa ti dico? Dimmi un posto nel casolare dove tu puoi vedere senza che io venga disturbata
A: ma che vuoi fare? Cosa vuoi dimostrare. Falla finita
S: dimmi un posto , muoviti
Ero stufo di questa sceneggiata
Non volevo portarla di nuovo in cantina
Allora l’indicai una stanza degli ospiti al primo piano.
S: ora te aspetta qui, giurami che starai a guardare e non ti muoverai
A: lo faccio,se tu mi dici che cosa hai detto a Laura
S: chiedilo a lei dopo che saremo usciti da qui.
Rimasi ad aspettare
I minuti erano interminabili
Poi Simona raggiunse il letto, si sfilò il vestitino rimanendo completamente nuda
Si mise in ginocchio e aspettò che il professore la raggiunse
P: sei la fine del mondo Simona
S: mi dia il cazzo prof, per tutta la sera ho avuto voglia di prenderlo in bocca
Il prof si abbassò la cerniera in un battibaleno
Simona al contrario di Laura pompava pianissimo e si godeva l’asta del prof
Lo stronzo era con gli occhi chiusi
S: lo sa perché è qui prof?
P: per questo?
S: anche , ma il motivo è Antonio
Quando mi ha detto che cosa è successo in gita mi sono arrabbiata con lui perché non mi ha mai detto che cosa fosse successo davvero.
Ci sono rimasta malissimo prof.
Ma la cosa che più mi ha fatto star male, è che lui non me lo avrebbe detto mai.
Ritornando indietro a quella sera, per la mia prima volta ho goduto tantissimo pensando che fosse il mio amore.
Invece era stato lei che mi aveva fatto godere.
Io mi voglio vendicare
Mi inculi di nuovo prof, mi faccia godere come ha fatto con la gita
Io ero basito
Mi meritavo una punizione così tremenda?
Ma tenni fede al patto e non mi mossi
Anche il prof fu stupito dalla richiesta, ma dopo una leggera esitazione mise a pecora Simona.
Iniziò la preparazione, e con diversi sputi lubrificò per bene il buco di Simona
S: prof questa volta la voglio vedere , mi faccia stare davanti a lei
Il prof prese Simona per le gambe e la trascinò quasi a bordo letto e da quasi in piedi la scopò nel culo
S: si prof, continui così, continui
P: sei una sorpresa continua, ho tanto voglia di scoparti
S: mi scopi come se fosse l’ultima volta che scopa
Il prof cadenzava i colpi
Simona gemeva mentre mi guardava attraverso la finestra
S: ora voglio che la mia vendetta sia completa, mi chiami Laura mentre mi scopa il culo, la prego
P: e perché dovrei chiamarti Laura?
S: perché so che se pensa che io sia Laura , mi scopa più forte
e perché se lo fa l’ultimo dell’anno le farò scopare Laura davvero
Il prof si fermò all’improvviso
P: che cosa stai blaterando?
S: prof, so che Antonio farà esibire Laura per l’ultimo dell’anno
Io ci sarò, e convincerò Laura a concedersi completamente a lei.
Finalmente la potrà sfogare come si deve e potrà sfondarle il culo come ha sempre desiderato
Ora mi inculi come fossi lei
Il prof improvvisamente diventò indemoniato, quasi in trance
Io non volevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie.
Mi stava umiliando in questo modo
P: Laura prendi questo cazzo, ora ti spacco il culoooo
S: si prof, siiii, ancora ancoraaa
P: prendilo tutto troiaaaa
Il prof dava dei colpi devastanti
Non lo avevo mai visto così
Guardava fisso il buco del culo di Simona aprirsi a dismisura sotto i suoi colpi
Simo, venne in una maniera pazzesca
La fica produceva latte non liquidi
P: Ti sborrooo dentrooooooo Lauraaaaa
Gli ultimi colpi fecero addirittura spostare Simona dal letto da quanto,erano violenti
Finirono abbracciati
Lo sperma colava tra le chiappe di Simona , che a fatica si ricompose
P: é vero quello che mi hai detto di Laura?
S: si prof, l’organizzano nella stessa villa dove l’altra volta lei aveva fatto uno spettacolo
P: e te ci sarai ? Voglio scoparvi tutte e due
S: io ci sarò solo per lei e per Laura .
Ora mi lasci un po’ da sola
Non si faccia vedere
Io ero pietrificato
Simona dopo essersi ricomposta mi raggiunse alla finestra
S: So che hai sofferto nel vedermi che scopavo con il prof
La persona che odi di più in questo modo.
Voglio dirti che è stata una grande scopata
Ma questo è anche il mio più grande gesto d’amore che ti ho potuto fare.
Ho rimesso nel binario giusto il prof.
Ora avrai l’occasione per farlo soffrire come desideravi tu
Stanne certo lui verrà per Laura, i suoi occhi parlavano per lui
A: io non so cosa dire…
S: non dirmi niente Antonio
Hai sofferto come ho sofferto io.
Ma me ne hai fatte troppe, non ti posso perdonare
A: ti rivedrò il 31?
S: no Antonio, non verrò.
L’ho detto per convincere il prof.
Addio amore mio.
Per quando riguarda Laura, confermo quello che pensavo (e che forse ho anche già scritto), ossia che è un'altra che è meglio perderla che trovarla. Completamente egoista e senza misura del limite, non è riuscita a rispettare nemmeno l'unica mezza "regola" che le avevi chiesto di rispettare, e il fatto che poi non appena tu giustamente gliene hai cantate sia andata da Roberto a "fidanzarsi" dimostra che semplicemente non è in grado di gestire una relazione. Fai benissimo a lasciarla e sono curioso di sapere come reagirà quando glielo dirai, dal mio punto di vista l'hai sopportata fin troppo. Purtroppo però, vedendo come anche lei desideri il prof, dubito che la tanto agognata vendetta nei suoi confronti possa realizzarsi pienamente (non solo perché ormai pompino con sborrata e sditalinata ci sono già stati, ma proprio perché lei vuole proprio farsi scopare da lui, e se c'è questa volontà se anche non succedesse a Capodanno sarebbe solo questione di tempo). Di certo però anche nella peggiore delle ipotesi il sacrificio di Simona potrà essere servito a qualcosa se il prof dopo Capodanno perderà Michela e Giada.CAPITOLO: UNA TELEFONATA DECISIVA
La mattina seguente ero sempre un po’ fuori fase
Rimasi ancora a letto
Non avevo voglia di ritornare a casa
Cercai con la mano Laura nel letto, ma non c’era
Aveva preso l’abitudine di andare a correre
Era già un fiorellino di fisico
Ora era bella tonica
Mi addormentai ancora
Un oretta ancora e poi mi alzai e me ne ritornai a casa
Lasciai un biglietto a Laura di richiamare
Arrivato a casa, tranquillizzai i miei
Chiamai Simona ma non mi rispose nessuno
Volevo parlare
Forse era meglio così
Avrei lasciato passare un po’ di tempo
Forse era proprio il tempo che doveva lavorare per me
Se lei mi ama ancora sentirà la mia mancanza
E lasciare un po’ sbollire la cosa non mi faceva altro che bene
Ma credo anche a lei
Sono stato tutto il pomeriggio con un paio di ragazzi del gruppo.
Sentivo la mancanza di Fabio, però non avevo proprio voglia di vederlo dopo tutto quello che era successo.
Ritornai a casa e pensai che era passata una giornata molto serena.
Era tanto che non mi davo sessualmente e mi sembrava strano
Il giorno dopo stavo davvero bene, molto più in forma e riposato, ma anche mentalmente.
Battagliare tutti i giorni con le ragazze era anche una fatica mentale
Anche il 27 era passato tutto sommato bene
Avevo preso la decisione di non procedere con Laura.
Forse la tensione accumulata si stava allentando e io ero veramente in pace
Ma comunque l’avrei sentito prima della fine dell’anno per l’ultimi dettagli
Verso sera mio padre mi chiama
P: Anto, al telefono ti vogliono
A: chi è:
P: non ho capito, inizia per R
A: si ok la prendo in camera
Mi accomodai sul letto facendo mente locale su dei dettagli da dire a R
A: ciao R, ti avrei chiamato io domani per gli ultimi dettagli
R: ciao Antonio, non sono R, sono Roberto
……
Gelo
Mi girai e nella stanza accanto a me c’era un iceberg
O forse ero io l’iceberg in quel momento
R: non ci siamo più sentiti, e ti volevo fare gli auguri di Natale in ritardo
Fiuuu
Che sollievo, avevo pensato al peggio
A: grazie Roberto, mi scuso se non ti ho chiamato ma sai sotto le feste
A proposito come sono andate?
R: È per questo che ti chiamo.
Sono andate bene, ma da ieri in modo clamorosamente fantastico
Eccolo lì, credo di capire che l’iceberg è lui è io il Titanic
R: mettiti comodo perché ho da raccontarti un sacco
A: si certo sono sul letto
O sulla bara
R: ieri verso metà mattinata mi suona Laura
Era molto sudata, aveva la tuta da ginnastica
Mi ha detto che non aveva preso le chiavi di casa credendo che il suo ragazzo ci fosse sempre in casa.
Chiese se poteva fare la doccia da me e di rimanere per la mattinata fino a che sua madre non arrivasse per pranzo
Io non stavo più nella pelle e accettai subito
La spiai dalla finestra nel bagno, stando in giardino
Era tanto che non la vedevo e mi sembrava ancora più in forma
La fica depilata e le tettine piccole ma di marmo con quei capezzoli duri come chiodi
Quando si asciugò le gambe si piegò, notai che il suo buco del culo sembrava leggermente più aperto dell’ultima volta
Pensai subito che doveva averlo preso per bene in questi mesi
Ritornai a letto
Ero in pigiama, ma mi tolsi subito i pantaloni e le mutande
Lei entrò in camera solo con l’asciugamano, si accomodò dentro il letto
E poi con fare decisamente dolce lo tolse
Eravamo sotto le coperte
Al pensiero che lei fosse a mezzo metro da me nuda mi portò ad avere un erezione potente
Ma cercai di darmi un contegno
Si parlava dei mesi che non ci siamo visti
Poi per ultimo si fece triste in volto
Aveva appena litigato con il fidanzato
Ci rimase male, perché l’aveva trattata da troia
Il fidanzato aveva pienamente ragione
Ma non potevo dirle questo
Mi avvicinai e L’accarezzai sul viso, poi il mio dito pollice fece il giro delle labbra
Laura non perse tempo.
Me lo bloccò e lo succhiò
Avevo il cazzo che mi esplodeva
Non persi tempo, lei mi fece capire di essere pronta
Al diavolo i preliminari
Ho tolto le coperte e la maglietta
Mi sono,seduto un po’ più avanti del suo seno e affondai con il cazzo in gola
Spinsi più che potevo
Lo fece sparire
Sentivo la sua lingua roteare sul cazzo
Poi mi discostai appena, per permettergli di respirare
Le sue mani raggiunsero il mio culo e mi tirò verso di lei
Voleva ancora sentirlo in gola
L’accontentai
Mi spinse appena
Lo lavorava con maestria, si soffermò sulla cappella
Da quanto la succhiava mi sembrò quasi che si staccasse dal cazzo
Io ascoltavo basito
Ma forse un po’ me lo aspettavo
Ormai era fuori controllo
Aveva in testa Roberto e me lo disse
Bastava una parola fuori posto, una critica che lei andava a prendere cazzi da un altra parte
Mi balenò l’idea di interrompere con una scusa la telefonata, ma ero troppo curioso di capire dove si fosse spinta
R: avevo voglia di affondare su quella passerina
E lo feci, ma lei si posizionò sopra di me, in un fantastico 69
Non mollava il cazzo
Era bagnatissima, la fica era profumatissima
Confermo quanto ti ho detto poco fa, il suo buco del culo era più aperto
Ci infilai la lingua e poi con le dita mi feci strada
Per un attimo si fermò e mi indicò la tasca della tuta
Dentro trovai il barattolo di vaselina
Capisci Antonio, era una palese scusa quella della chiave, lei aveva già preventivato di venire a scopare e prenderlo nel culo
A: un attimo Roberto, prendo un bicchier d’acqua
Approfittai per andare ad aprire il cassetto nascosto dove tenevo la vaselina
Non c’era, era la mia
R: riprendemmo la posizione così da poter lubrificare il suo buchetto
Alla fine ci infilai qualcosa come quattro dita, naturalmente non tutte in fondo, ma era bello largo
Ogni volta che spingevo con le mani lei mi succhiava più forte e mi segava alla velocità della luce
L’implorai di fermarsi, che potevo venire da un momento all’altro
Lei per tutta risposta mi disse che lo voleva nello stomaco e di non preoccuparmi che me lo avrebbe pompato finché non ritornava duro
E così , spinto dalla sua voglia e da quelle parole mi svuotai nella sua bocca
Ebbi l’impressione che prima di buttarlo giù ci giocasse con la lingua
Infatti il mio cazzo era ricoperto
Poi per magia deglutì
Mezzo secondo di aria e riprese a pompare
Non mi dava tregua
Le dita erano sempre nel culo
Le tolsi
Quel buco pulsava
Era il mio prossimo obbiettivo
Si raccomandava sempre di lubrificare tutto
Io eseguivo
Ormai aveva drenato anche la piu minuscola goccia dal mio cazzo
Poi assecondò le mia voglie
Lo voleva subito nel culo senza passare dalla fica
Mi cavalcava senza pietà
Io ero fermo a cazzo ritto e lei graduava l’andatura
Che splendida amazzone
Mi aggrappavo a quelle tettine
Gemeva forte
Strizzavo i suoi capezzoli
Alla fine esplose per la prima volta anche Laura
Crollò verso il mio corpo e rimanemmo abbracciati
Feci per spostarla ma mi intimò di rimanere ancora dentro il suo culo
Le confessai che ero stato male per come mi aveva trattato
Ma ora non volevo perderla
Per farsi perdonare mi disse che quella mattinata ero sua e potevo fare ciò che più mi piaceva
Scopammo tanto e quando andai a preparare un piatto di pasta lei si mise a cavalcioni sopra di me
Mangiammo e scopammo simultaneamente
Poi succede una cosa incredibile
Mi alzai e non so per quale motivo mi venne voglia di schizzare sulla pasta nel suo piatto.
Lo sperma fu tanto anche se la prima volta era molto di più
Sorrise e con la forchetta lo usò come condimento
Girò per bene lo spaghetto e se lo mangiò tutto, inzuppandolo nella sborra
Questa cosa mi fece letteralmente impazzire
Le ho chiesto di rimanere
Non obbiettò
Scopammo anche nel pomeriggio fino a sera
Intervallate da brevi pisolini, dove lei cercava il cazzo anche mentre dormiva
Il mio corpo non si muoveva più
Ero distrutto
Ma anche lei non era da meno
Non so quante volte fosse venuta
Ma con un colpo di reni si sdraiò sopra di me
Mi feci coraggio
E mi sono dichiarato
Le ho detto di essere innamorato di lei
Che la volevo nella mia vita
Mi ha detto di essere innamorata anche lei
Ma è anche innamorata del suo ragazzo, anche se stava calando per via della litigata
Mi ha proposto di avere due fidanzati
Mi fece l’esempio del suo ragazzo con lei e Simona, ma a una condizione
Antonio non doveva sapere niente
Io la volevo tutta per me, ma mi ricordai quanto volubile era Laura
Non volevo perderla e ho accettato
Abbiamo limonato duramente
Poi siamo crollati dal sonno
Ci siamo risvegliati a metà notte
Aveva ancora voglia ma io non ne avevo più
Le mie palle non sono mai state così vuote in vita mia
A battuta buttai li una frase
Se le sarebbe piaciuto che ci fossero altri uomini che la scopavano in questo momento
Mi ha risposto “magari”
Ha confessato che il suo sogno di avere tanti rapporti si stava realizzando per la fine dell’ anno
Mi ha anche invitato
Ma non andrei mai
Già non volevo che lei andasse,ma ero fidanzato con lei da niente.
Lasciai fare
Il pensiero di dividerla con Antonio mi faceva stare male, pensa te con un esercito di uomini
In quel momento ho pensato che se avesse avuto quelle voglie anche con me sarebbe un problema
Sono geloso marcio ma io la voglio scopare per tanto tanto tempo
Ma ci sei sempre Antonio, non ti sento più
A: si certo.
Comunque ho da fare, grazie per aver condiviso questa cosa
Quando riattaccai mi sedetti sul letto
Il Titanic era già stato speronato ed era adagiato sul fondo
Non avevo nessuna intenzione di dividerla con Roberto
Nel senso che se l’avrebbe presa lui la troia
Decisi di lasciarla
Ormai era ingestibile
Ora poi che aveva dichiarato il suo amore per Roberto, non aveva senso stare insieme
Avrei voluto mollarla prima del 31 e chiamare R per spezzare il suo sogno da troia
Ma quel gesto estremo di Simona me lo impediva
Da avere due ragazze a rimanere solo fu un lampo
In quel momento decisi di telefonare a R
R: È tutto organizzato, la ragazzina è lì con te?
A: no, ma avrei una richiesta da farti
Per la sera e la notte, vorrei che tu e i tuoi soci organizzaste qualcosa di estremo e duro
Naturalmente niente che metta in pericolo la salute di Laura ci mancherebbe
Ma vorrei che lei uscisse da quel’ evento al limite , insomma distrutta
R: Non ti preoccupare, avrà tutte le attenzioni del caso
A proposito, penso che ti faccia piacere
Il professore sarà presente con Giada
A: ricordati che lui non si dovrà avvicinare a Laura
R: stai sereno è tutto organizzato
Il momento di delusione era passato
Ero più che mai deciso ad avere la mia personale vendetta sul quel pezzo di merda e su quella troia immensa di Laura
Poi all’improvviso un dolce pensiero mi fece stare subito meglio
Giada era presente e avrei fatto carte false per stare con lei
Ma già pensavo al primo dell’anno
Avrei preso la rivincita e il culo a Michela
Infine, ultimo commento (al di là del fatto che, ovviamente, sono curioso anch'io di vedere come andrà a finire la storia - e, giuro, molto più dal punto di vista della trama che da quello sessuale/segaiolo 🤣).Buongiorno
Ragazzi vi risponderò nel limite del possibile a fine racconto.
Vorrei comunicarvi che un paio di editori del settore sono interessati al racconto.
Una volta concluso, lo darò in mano ad un redattore che correggerà il tutto
Potrò anche scrivere cose che ho dovuto omettere per regolamento del forum.
Il sacrificio consiste nel fatto che lei non voleva (e non aveva mai voluto) scopare col prof, ma ha deciso comunque di dargliela perché, senza averlo provocato in quel modo e senza averle detto della presenza di Laura a capodanno, probabilmente il piano di Tanacca per vendicarsi del prof sarebbe naufragato perché il prof sarebbe partito con Michela e non si sarebbe presentato alla villaScusate ma sono solo io che non capisce bene quale sia stato il "sacrificio" di Simona ?
A me sembra più una vendetta nei confronti di tannaca.
Farsi scopare dal professore odiato da tannaca, godendo tantissimo mentre quest'ultimo dove guardare, mi sembra più una vendetta che un sacrificio...boh forse mi sfugge qualcosa.
Sono un po' frenato per via della vostra decisione di andare per via cronologica. Ma datemi tempo arriverà tutto.
Nel mio caso ho quotato diversi post perché avendo saltato un mese ogni mia considerazione era riferita a una parte diversa del racconto. Senza quotare il messaggio immagino sarebbero stati commenti fuori contesto e in definitiva incomprensibiliMa questa cosa di quotare l'intero racconto non si riesce proprio a limitare? Seguendo con il telefonino è un bagno di sangue! Il "quote" diventa utile quando si vuole evidenziare un passaggio, un paragrafo! Ma quotare tutto l'intero post inutilmente solo per rispondere non ha senso! Il thread è aperto e quindi non c'è dubbio a cosa vi riferiate, quindi se quotare non è strettamente necessario perchè farlo?!
Grazie, per ciò che ci racconti, non vedo l'ora di leggere il continuo della storia.....👍👍Ragazzi, un grazie di cuore davvero a tutti. Domande interessanti a cui non posso rispondere in questo momento. Ma sarà sviluppato ogni aspetto della trama e dei personaggi. Vi dico solo che ci saranno ancora sviluppi notevoli
CAPITOLO: ULTIMO DELL’ANNO.TERZA PARTE
Si era sparsa la voce nella villa
La quasi totalità delle persone abbandonò i privè per venire a vedere Laura esibirsi
Gli organizzatori fecero prima uscire la gente dalla stanza.
Poi chi voleva rientrare doveva pagare
Da quanto mi disse R, non fu difficile convincere le persone a farlo
D’altronde li sul palco c’era la possibilità di chiavare oltre di guardare lo spettacolo
Alcuni organizzatori al pagamento del biglietto promettevano qualcosa
Feci finta di non capire e di essere un pagante anche io.
Chiesi ad un ragazzo entusiasta delle prime file che cosa avesse detto chi vendeva i biglietti
Ragazzo: c’è una buona possibilità di chiavare con la ragazza sul palco stasera
Io ho pagato un extra per i 4 cantoni
A: e sarebbe?
Ragazzo: poi lo vedrai più avanti.
Mamma mia credo che sarà un ultimo,dell’anno fantastico
Mi accomodai di lato
Avevo visto le prove fino alle sborrate
Dopo non avevo la minima idea di cosa avessero organizzato
Anche se sapevo che per la piccola Lauretta ci sarebbe stato un quantitativo di cazzi impressionanti
Volevo vedere per bene lo spettacolo, il pubblico e il prof .
Laura teneva sempre il pannolone
Lapà, mi fa male il pancino
R: hai fatto scorpacciata di latte, ora ti massaggio il pancino
Finalmente il pannolino venne tolto
La fichetta glabra fece furore tra i presenti
R: chi è che viene a massaggiare il pancino alla mia bambina?
Alla richiesta di R, I bodyguard fecero fatica a contenere la folla
Scelti tra il pubblico, presero tre uomini
Le mani erano su Laura
La pancia fu massaggiata a dovere
Ben presto le mani si fecero strada sulle tettine e sulla fica
Laura era sdraiata sul lettino
Si dimenava
Le mani maneggiavano il clitoride e i capezzoli
Con le mani cercava i loro cazzi
Fu accontentata
Le regole base per tutti quelli che maneggiavano Laura erano in ordine
Profilattico
E vaselina a profusione
Uno dei ragazzi fu invitato dalla stessa Laura ad accomodarsi direttamente in fica
Laura quasi si disinteressava del resto dei ragazzi che la toccavano
Avevo occhi solo per quel ragazzo che la stava penetrando
Lo prese e lo baciò violentemente
Li c’era tutta la vera natura di Laura
Averla come fidanzata da quella sera in avanti sarebbe stato corna assicurate ogni giorno e più volte al giorno
Stava sperimentando come Michela all’inizio,la forza della fica
Avrebbe sicuramente chiavato con chiunque avesse avuto interesse
Sembrava che lui fosse il fidanzato e non io
Devo dire che non provai nessun fastidio a quella scena, ma nemmeno eccitazione
Solo divertimento
Come avevo preventivato era arrivato il momento di lasciarla camminare per la sua strada
R, disse ai ragazzi di farsi da parte in modo di continuare lo spettacolo
Lo fecero, non prima di aver dato anche loro, la dose di sperma per Laura
Rimase il ragazzo che alla velocità della luce stava stantuffando la troietta
Il ragazzo venne dentro il preservativo e si accasciò su Laura
Poi ci fu un veloce scambio di battute sussurrate nell’orecchio
Lui era raggiante
Laura si più
Avrei scommesso che si sarebbero rivisti ad anno nuovo
R: é arrivato il momento della medicina
B passò dal pubblico portando con se un mega dildo
Tipo quello che si prese la cugina in gita
Scelse due ragazzini
Avranno avuto la maggiore età da poco
Sembravano due alle prime armi
Quando B domandò loro se avessero mai scopato dissero di no
Boato in sala
B spiegò ai ragazzi come si prepara un culo prima di inserire il mega dildo
I due si applicavamo tra le risate del pubblico
Ma intanto loro avevano le loro dita dentro il buco del culo di Laura
Era invidia pura per tanti di loro
Laura fremeva al pensiero di ricevere quel missile tra le chiappe.
Il suo buco era pronto
Il dildo scivolava alla perfezione
Centimetro dopo centimetro spariva come un treno dentro la galleria
Laura chiuse le palpebre
Quel piacevole dolore per lei era l’inizio del suo sogno
Si alzò e con una ventosa alla base ci si appoggiò al terreno
Segò i ragazzi e poi li aiutò a mettere i preservativi
Il più imbranato dei due,non fece a tempo
Centrò in pieno viso Laura che come sua abitudine lo spalmò sul resto delle guance.
Il secondo invece resistette
Il premio fu il culo
Non male come iniziazione
Laura era entusiasta di avere il primo novizio tutto per se
Il ragazzo ci dava con tutta la forza che aveva
Laura faceva da maestra
L: più piano, così arrivi in un attimo, aspetta
Ragazzo: te lo voglio sfondare questo culo
L: non credo che tu basti da solo
R mi guardò
Mi alzai verso Laura e la guardai
Poi mi avvicinai all’orecchio
A: che dici se movimentiamo la serata?
L: non vedo l’ora
Feci cenno a R
Non sapevo che intenzioni avesse, ma dovevano essere toste
Dal lato del palco entrarono 3 ragazzi di colore
Laura non si accorse di niente
Aveva sempre il ragazzetto tra le gambe
I tre si avvicinarono al ragazzetto
Per un attimo ho avuto paura per lui
Sembravano pronti a inchiapperrarlo
Invece fu sollevato di peso e posato con cura sotto il palco
La scena fu spassosa
Mentre veniva spostato, per un breve momento, continuò a muovere il bacino
Sembrava quando i cani tentano di scopare il niente
Le risate stemperarono per un attimo l’ambiente
Come prima volta, il ragazzo se lo ricorderà per tutta la vita
Laura non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo che venne investita da 3 cazzi enormi
Il primo la prese per le cosce e la portò ai bordi del letto
La penetrò in fica all’istante
Altri due si occuparono della bocca
Pompava a turno
La voglia di Laura era immensa
Maneggiava con ingordigia i cazzi in bocca
Ad ognuno di loro serrava le palle e spingeva il più possibile in gola quel arnese.
I conati di saliva si sprecavano
I primi liquidi vaginali facevano comparsa sull’asta nel nero
Delineavano perfettamente la profondità in cui era arrivato
Ed era davvero notevole
C’era un tifo da stadio
Tutti reclamavano una cosa sola
Esatto, proprio quello che avete pensato
Furono presto accontentati
Il ragazzo cambiò rapidamente obbiettivo è si spostò sul quel culo pronto per essere lubrificato a dovere
Entrò lentamente
Laura fece un sospiro profondo
Ogni colpo era un applauso del pubblico
Il professore ero tra quelli che battevano le mani più vigorosamente
Il volto era concentrato su Laura
Tutti lo eravamo
Anche Giada che fece capolino da dietro il palco
Appena la vidi la invitai sulle mie gambe
Fece un gesto dì diniego
Insistetti
Venne a sedersi sulla gamba sinistra di taglio
G: ho paura, se mi vede qui con te, succede un casino
A: non ti preoccupare non ci può vedere
E in effetti era così
Se ne stava seduto in prima fila, ma all’entrata anale, il pubblico retrostante si affacciò in piedi coprendo la vista al prof
E poi era concentrato su Laura e io ero molto defilato
Feci arretrare ancora un poco Giada e mi infilai dentro le sue mutande da dietro
Lei si teneva abbracciata al mio collo
Raggiunsi il buco del culo e infilai il dito medio in profondità
Cercò di fare finta di niente, poi si appoggiò al mio collo, gemendo
G: non puoi farmi questo Antonio, mi sta venendo voglia, ti prego smetti
La mia risposta fu una sola
Aumentai a due le dita dentro il suo ano
G: bastardo, non resisto
Andiamo di la, ti voglio
Cazzo avevo una voglia matta di lei
A: devo controllare il prof.
Se va da Laura è finita.
Tutta la serata andrà in malora
Ti voglio anche io che credi
G: toccami la fica ti prego
Come un bravo soldatino ubbidì all’istante
Avanzai sempre da dietro la mano
Grondava di liquidi
Le due dita entrarono in un lago
La sditalinavo con velocità
Giada mi prese in bocca il lobo dell’orecchio
E lo succhiò
Cercai di non pensare a lei, ma il cazzo stava per esplodere
Ritornai visivamente su Laura
Non mi accorsi che ora era in doppia penetrazione
Aveva il cazzo in bocca ma non aveva la forza di pompare
Stava godendo tantissimo
La fica era un fiume di liquidi
Era completamente appoggiata di schiena sul ragazzo che la stava inculando
Nello stesso momento abbracciava quello sopra
L: scopatemi, scopatemi forte, ho voglia di cazzi
Il ragazzo in piedi venne in bocca
Fece un gesto di stizza
Si rammaricò di non essere durato di più
R chiamò dal pubblico un altro al suo posto
Questa volta Laura non lo inglobò del tutto ma con la lingua ci girava tutto intorno alla cappella
Visivamente era uno spettacolo incredibile
G: la tua ragazzina ci sa fare, è veramente scatenata
A: potrebbe farsi davvero tutti in questa villa e non batterebbe ciglio
Giada mi sbottonò la patta e infilò la mano dentro
G: Che cazzo durissimo
Lo voglio Antonio,lo vogliooo!
La sega durò brevemente
Qualche ragazzo in sala si accorse di noi e stava per raggiungerci
La feci uscire il più velocemente possibile
I ragazzi rimasti si scambiarono più volte la posizione su Laura
Che finalmente urlò e raggiunse il primo orgasmo della nottata
Rimase solo un ragazzo di colore
L’altro e il ragazzo del pubblico vennero
Ma R non dava tregua alla troietta e chiamava di continuo altri ragazzi per tenerla occupata
Nel frattempo fui raggiunto nuovamente da almeno altri cinque individui che a turno mi chiedevano di Laura
C’erano persone che volevano prenotarsi nel dopo spettacolo, chi invece chiedeva di affittarla per una notte, chi invece per un weekend
Un altro mi rimase impresso
Era vestito molto elegante e assomigliava in modo impressionante ad Boss Hogg del telefilm Hazard
Chiese se potessimo scambiarci le ragazze e per convincermi mi fece vedere una foto che aveva nel portafoglio
C’era una ragazza che allattava un bambino
Avrà avuto una settima di seno. Era impressionante
Poi mi disse di pensarci bene e che se volevo prima provare l’avrei potuta vedere più tardi
L’aveva portata con se in villa
Chiesi dove fosse in questo momento
Mi rispose che con molta probabilità come Laura lo stesse prendendo nel culo in qualche privè nella villa
Non so perché ma accettai l’invito per il dopo spettacolo
Quelle tette mi avevano ipnotizzato
E poi aveva un viso bellissimo
Laura continuava ad essere bombardata
Era il momento di metterla a pecora
Ormai la doppia penetrazione era diventata una routine
Il nero era un maratoneta
Stazionava sempre nel culo di Laura
Notai che con il tempo andava sempre più in profondità
Il suo buco sembrava alla massima dilatazione
Le sborrate in bocca e sul viso si susseguivano senza tregua
Ormai Laura non aveva più la forza di ingoiare o di spalmarsi sul viso lo sperma
La faccia era ricoperta di sborra e colava sul pavimento
Anche l’ultimo ragazzo di colore venne, ma non prima di averle dato per circa un minuto dei colpi devastanti nel culo
Laura urlò e tolse il ragazzo dalla fica
Esplose in una squirtata potente.
Poi crollò a terra distrutta
Feci cenno a R di interrompere per un po’ di tregua.
R eseguì
Lo spettacolo sul palco si stava avviando verso la terza parte
Il prof sembrava esausto
Sudava ed era paonazzo
Si asciugò più volte la fronte
Recuperai Laura e la portai a rifocillarsi In una stanza
Mi parlava con lo sperma sul viso
L: oddio che goduria immensa. Sono già stanchissima. Credo che mi possa bastare per stanotte.
Ne ho presi a decine è stato incredibile
A: ma che dici, è solo l’inizio
Non sai che cosa ti aspetta dopo.
L: non me lo dire sono già morta
A: con i neri come è stata?
L: da pazzi. L’ultimo ragazzo è stato incredibile.
Ho goduto come non mai
A:Sei piena di sborra piccola
L: non mi voglio togliere niente.
E’ la mia serata, mi sento una gran maiala
Grazie per tutto quello che stai facendo per me
A: stai facendo tutto te
Ancora un po’ di pausa e si inizia
Questo racconto è olio su tela, un dipinto di Leonardo da Vinci.Standing ovation per tanacca... E naturalmente per Laura!
Ho fatto un po' di casino, volevo rispondere a @Tanacca71, ma il concetto è lo stessoQuesto racconto è olio su tela, un dipinto di Leonardo da Vinci.
Complimenti amico mio