Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


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Salve a tutti, non volevo commentare essendo nuovo in questo forum quindi "Level 0", ma in 2 giorni ho letto tutte le 149 pagine e non trovo le parole per complimentarmi con il Sig. Tanacca71, sono rimasto veramente colpito, narrazione molto accurata, ma soprattutto nella descrizione dettagliata di alcune situazioni, leggendo già elogiata da altri lettori (ho letto ogni singolo riferimento/commento purtroppo mi sono perso le foto 😅), essendo un ragazzo di provincia nato a metà degli anni '80 alcuni dei racconti hanno fatto ritornare vividi ricordi dello lo stile di vita di quegli anni, sono cresciuto ascoltando i dischi di Dr. Alban ecc ecc hahahaha... e per questo ringrazio di cuore, non voglio commentare il professore....🤬 aspetto il continuo... buon lavoro...
 

SborraCalì

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CAPITOLO. IN CASA DEL NEMICO SECONDA PARTE

Il prof era imbufalito

Per un momento decise di soprassedere, ma poi l’insistenza di Michela si fece più pressante

Prese le chiavi della macchina e scese le scale di fretta

Arrivato in fondo cadde rovinosamente sul pavimento

Doveva essere fuori di testa per la fretta di chiudere la bocca alla cugina

Io e Giada ci affacciammo e seguimmo quello che stava succedendo fuori

Michela fece partire uno schiaffo che prese in pieno volto il prof che rimase sorpreso

Trascinò Michela in macchina e partirono ad una velocità folle

Riuscimmo in tempo a sentire Michela che urlava

M: ora mi spieghi tutto!

P: si ma calmati

Non mi accorsi che Giada si era ritirata dalla finestra e se ne stava seduta con aria affranta

Solo in quel preciso istante si rese conto che non era la sola donna del prof

Quella testa china e un velo di tristezza improvvisa mi colpirono allo stomaco come un pugno ben assestato

Ci sedemmo di fronte

Le tenevo le mani

A: non ti tenere tutto dentro, parlami

Alzò la testa,trovo il coraggio di parlarmi

Ma solo in brevi momenti mi guardava negli occhi

Raccontava con lo sguardo nel vuoto

G: la vita è una merda



Poi una lacrima scese lenta sul viso



G: Ricordo quando ero piccolina

Vivevo nella bambagia

I miei si erano fidanzati da giovanissimi

Un fidanzamento segretissimo

Mia mamma mi aveva avuta a 18 anni con mio padre che ne aveva il doppio.

Dovettero fuggire dal paese dove erano nati

La società di quel tempo era implacabile.

Quasi linciarono mio padre quando si seppe che mia madre era incinta

Mio padre mi raccontò che la sera prima andò da mia madre e decisero di andare via da quella gente ottusa

La grande differenza d’età per mia madre non era mai stata un problema

Amava quell’uomo alla pazzia

Così presero me di notte e scapparono, lasciando una lettera ai miei nonni

Hanno girovagato per un po’ al nord.

Furono anni difficili, ma il loro amore era solido come una roccia.

Poi mio padre trovò un lavoro come carpentiere in una fabbrica

Dal lato economico le cose si stabilizzarono

Ero sempre con mia mamma la mattina e la sera quando ritornava mio padre era sempre una festa.

Ricordo mia madre, che lo accoglieva come se fosse la prima volta che lo vedeva .

Un amore incredibile

Quando ero presente non mi mollava mai.

Mio padre le faceva la corte tutti i giorni.

Passando da una strada per venire a lavoro prendeva sempre un fiore e lo portava a mia madre

Siamo stati una famiglia felice fino ai miei 11 anni

Mi ricordo un giorno mio padre con un foglio in mano

Era la lettera di licenziamento dalla fabbrica.

Trovava solo piccoli lavori

Mia madre a qual tempo non lavorava

Iniziò a cercarsi lavoro anche lei

Faceva piccole cose

Ma i soldi non bastavano mai

Avevano un mutuo alle spalle che era arrivato alle stelle

Papà si spaccava la schiena per racimolare più soldi possibili

Il suo lavoro lo portava lontano.

Arrivava anche di notte e ripartiva presto

Poteva ritornare una volta a settimana ma era grande la sua voglia di vedere me e mia madre che si sobbarcava tanti chilometri pur di stare pochissime ore con noi.

Ero all’ultimo anno delle medie quando mio padre accusò un malore

Un ictus lo paralizzò al letto, privandolo anche della voce

Fu un periodo bruttissimo

Eravamo sul lastrico

La banca pressava con gli avvisi di pagamento e mia madre non poteva permettersi qualcuno che potesse stare con mio padre.

Mia madre era bellissima

Una bellezza sfolgorante

Era da un paio d’anni che in città un fotografo li proponeva delle foto un po’ particolari.

Un giorno cedette

Erano foto di nudo

Ma quei soldi che entrarono furono basilari per vedere un miglioramento delle condizioni di mio padre

Le cure erano di nuovo disponibili, le rate furono pagate

Ma mio padre aveva bisogno di un fisioterapista

Un giorno rincasai prima e senti mia madre che faceva dei rumori strani in camera

Mi affacciai senza che mi vedessero

Era a pecora mentre un tizio se la sbatteva

Era la prima volta che vedevo far sesso

Mia madre era sorridente una volta finito.

Mi nascosi

Accompagnò il tizio fuori dalla porta e raggiunse il bagno

Si accorse di me

Mi prese da una parte in lacrime

Mamma: non mi giudicare male mio amore. Mamma deve fare questo per papà e per vederlo di nuovo in forze.

Un giorno saremo di nuovo una famiglia felice.

Giurami di non dire niente a papà



Mi fece un gran sorriso

Io l’abbracciai

Dopo pochi giorni fece la comparsa il fisioterapista

I miglioramenti di mio padre furono evidenti

Non parlava ancora ma dei piccoli movimenti con le gambe e con le braccia li faceva

La casa di pomeriggio era un via vai di persone

Una sera ero con papà che lo imboccavo

Mi alzai per chiudere la porta

Non volevo che mio padre sentisse

Sbirciavo per vedere chi fossero le persone

Ne entrarono tre contemporaneamente

Erano tutti ragazzi

Quando ritornai ad imboccare mio padre. lui piangeva

Sono sicura che lo sapesse da tempo

Il cervello c’era sempre

Deve aver pensato come poteva pagare tutto mia madre

Piangemmo insieme

Ma continuai ad imboccarlo

Alla fine mi porse a fatica un fazzoletto

Non voleva che mia madre mi vedesse in lacrime

Feci lo stesso con lui

Facemmo un sorriso.

Era il nostro segreto

Lui sapeva quanto me cosa facesse mia madre

Ma era importante per lui che mia madre non sapesse che lui si era accorto di lei

Doveva essere devastante per lei scoprirlo

Un mese dopo lo trovammo morto la mattina nel letto

Nel giorno dei funerali eravamo solo io e lei

La sera stessa mi giurò di cambiar vita

Mi chiese se papà sapesse che cosa stava facendo, me lo fece giurare

Ma io menti spudoratamente

Dissi che era all’oscuro di tutto

Non volevo tradire il segreto tra me e mio padre

E così fece

Cercò insistentemente un lavoro

Lo trovò part time d’estate in una profumeria a gestione familiare

I due proprietari erano marito e moglie

Dopo l’estate i due erano talmente contenti che la presero a tempo fisso

Era raggiante

La nostra vita cambiò in meglio

Ma a me mancava terribilmente mio padre

Mamma era quasi sempre in negozio e io ero parecchio sola

Tra il secondo anno e il terzo al liceo esplosi letteralmente dal punto fisico

Passai dalla seconda alla quarta di seno

Feci una crescita importante di altezza

Iniziai ad avere i primi turbamenti sessuali

I ragazzi ci provavano tutti i giorni, era un tormento

Io resistevo, anche perché non mi sentivo sicura.

Tutti mi vedevano come una bambola

Nessuno che mi facesse un discorso serio

Uscì con qualche ragazzo più vecchio

Qualche bacio al cinema ma quando ci provavano scappavo sempre

Finché un giorno dalla terza superiore venne il prof

Era il supplente della professoressa di Italiano

Noi ragazze avevano occhi solo per lui

Era proprio un bell’uomo

Ma era anche divertente, carismatico, ci sapeva fare

Riusciva a spiegarti le nozioni in modo unico

Nei mesi seguenti mi seguiva particolarmente

Era sempre molto gentile con me.

Mi accarezzava sempre e quando andavo alla cattedra a noi ragazze ci abbracciaVa sempre

Erano sempre abbracci discreti niente di più

Poi nel tempo cambiò un pochino con me

La mano era quasi sempre sotto il seno che poggiava delicatamente, oppure a volte mi cingeva all’altezza della) vita e scivolava verso l’indietro sul sedere

Ma per me era tutto normale, non ci vedevo niente di male

Prima di iniziare la quarta superiore lo incontrai nel grande parco della villa

Vado spesso li per disegnare

È una cosa che ho ereditato da mio padre

Lui lo sapeva perché lo dissi una volta

Mi fece compagnia per tutto il pomeriggio

Mi apri con lui come sto facendo con te

Mentre raccontavo lui mi accarezzava i capelli

Poi venne il suo momento

Mi raccontò dei suoi genitori, che era andato via da casa perché voleva insegnare ma suo padre invece voleva che seguisse il lavoro dell’azienda di famiglia

Mentre raccontava, vedevo tanto di mio padre

Le fatiche e le sofferenze che aveva avuto per arrivare a dove aveva voluto lui

Li chiesi perché si trovasse al parco.

Lui candidamente disse che era venuto proprio per me

Voleva comunicarmi che l’avevano preso di ruolo nella scuola e che era contento e voleva condividere con me questa cosa

Mi stampò un bacio sulla bocca

Poi si allontanò io rimasi sorpresa

Ma fui io ad avvicinarmi di nuovo e a baciarlo

Limonammo per qualche minuto sulla panchina

Poi per non dare spettacolo mi prese per mano e mi portò in posto isolato del parco

Continuammo a baciarci finché lui mi spostò il body e mi succhiò i capezzoli

Ero completamente in estasi

Mi bagnai per la prima volta in vita mia

Avevo una gran voglia di lui ma avevo paura delle persone che passavano vicino

Mentre mi baciava mi portò la mia mano sopra il suo uccello

Lo accarezzai da sopra i pantaloni per tutta la sua lunghezza

Lui fece altrettanto con me

Le sue mani mi toccavano insistentemente i pantaloni

Cercò di aprire la cerniera dei pantaloni ma avevo il body

Allora si apri la sua si cerniera e mi invitò ad entrare

Non feci a tempo, perché un bambino entro nell’anfratto per recuperare un pallone

Di fretta e furia ci ricomponemmo

Lui mi chiese scusa e poi andò via con passo svelto

Rimasi ancora sulla panchina

Ma non riuscivo più a disegnare

Pensavo solo a lui e a che cosa fosse successo al mio corpo in quei frangenti

La sera e per altre sere a seguire mi masturbai al pensiero del professore

Non lo vidi più fino all’inizio della scuola

Ogni volta che arrivava l’ora di italiano ero in fermento

Facevo di tutto per non far vedere alle mie compagne che ero persa per il professore



Ora Giada si era ricomposta

Stava entrando in una parte del racconto molto intimo e non aveva nessun timore di svelare le sue voglie e i suoi desideri.

Man mano che raccontava i particolari mi rilassai e iniziai a godermi il racconto

Mentre parlava gesticolava molto e la vestaglia si apri lasciando intravedere le sue splendide tette senza reggiseno

Cercai di darmi un contegno concentrandomi sul racconto



G: La mattina era uno strazio

Quando facevamo i compiti ci guardavamo fissi

Solo nei momenti di pausa con una scusa rientravo in classe e ci baciavamo

Ma la classe era in mezzo al corridoio ed era difficile andare oltre

Solo qualche palpata e niente più

Ma per me era peggio

Avevo una gran voglia

Non riuscivo più a studiare , stavo rischiando di essere rimandata

Anche nella sua materia andavo male, ma lui comunque mi dava la sufficienza

Un giorno mi prese da una parte e mi fece una ramanzina

Era davvero preoccupato.

Voleva che andassi da lui a fare ripetizioni

Sapevo che se andavo avrei capitolato

Non mi sentivo ancora pronta

Ma nelle ripetizioni fu professionale

Mi fece recuperare

Ero io che lo stuzzicavo ma lui fu fermo nelle sue posizioni

Mi fece migliorare nel giro di un mese

E in quel mese mi conquistò letteralmente

Intanto mia madre notò il mio cambiamento

Mi confessai a lei

Fu molto comprensiva

Forse la sua esperienza con mio padre, la differenza di età praticamente identica come loro e non voler commettere lo stesso sbaglio dei suoi genitori, la convinsero a darmi il via libera

Naturalmente con tutte le cautele del caso

Il giorno dopo mi sentivo con un peso sullo stomaco in meno

Andai dal professore con l’intento di fare qualcosa

Non mi interessava se lui avesse detto di no, lo volevo

Quando entrai lui si faceva la doccia

Io lo guardai dal salotto

Aveva la porta aperta

La prima volta che lo vedevo nudo

Si masturbo in doccia mentre io mi toccavo sotto

Era bellissimo, un fisico asciutto e un uccello grande, come avevo immaginato avesse toccandolo

Quando si cambiò e venne a farmi la lezione mi disse di non farmi strane idee e mi fece studiare come una matta

Non so se quella era una strategia

Ma per due giorni mi venne una voglia matta

Alla lezione successiva chiusi la porta e lo portai sul divano

Ci spogliamo completamente e finalmente cedette

Ma ebbi l’impressione nel tempo che lui calcolo tutto per portarmi al punto di ebollizione

Per la prima volta lo presi in bocca

Ero impacciatissima

Ma lui mi guidava passo passo nei movimenti

Poi toccò a lui esplorare il mio sesso

Fu bellissimo

Mi stimolo tanto il clitoride che esplosi per la prima volta

Volevo contraccambiare e ricevetti la mia prima sborrata sulle tette

Per una settimana intera andammo avanti a pompini e leccate di fica



Fu difficile per me rimanere composto

La voglia mi stava uccidendo

Vidi chiaramente i suoi capezzoli inturgidirsi

Mentre lo raccontava stata rivivendo quelle emozioni e il suo corpo la tradiva



G: notai fin da subito che il prof mentre mi leccava, mi stimolava l’ano

Era una sensazione strana ma piacevole

Prendeva di frequente della crema che ungeva molto e inseriva sempre un paio di dita

Mi disse che era una sua fissa e che sarebbe stato fantastico se prima di sverginarmi la patata avessi provato

A me non interessava

Lo volevo fortemente dentro di me

Le prime volte non fu piacevole, mi faceva male

Ma vedevo nei suoi occhi che era entusiasta e così lo feci continuare



Ora Giada non aveva freni

Si abbandonò sulla sedia con gli occhi chiusi aprendo leggermente le gambe

La fica era aperta mentre lei si toccava il seno, scoprendolo un po’



G. Per circa un mese mi feci inculare in tutte le maniere

Ero ossessionato, che tutte le volte mi veniva dentro

Poi finalmente mi sverginò la fica

Non potevo più stare senza

Sapevo che mia madre usciva tardi dal lavoro e io stavo il più possibile dal prof
Ero letteralmente ossessionata

Mi feci fare di tutto

Volevo che si sentisse soddisfatto di me

Passammo alle doppie penetrazioni

il prof era dentro di me nel culo e mi infilo un vibratore nella fica.

Ormai era una prassi

Io non mi lamentavo mai

Godevo tantissimo

Mi raccontava che sognava di fare altri giochi particolari

Ma non mi svelava niente

Una sera eravamo in un locale e mentre ballavo mi si avvicinò un ragazzo

Io lo respinsi ma il prof mi disse di non farlo e di assecondarlo

Era una cosa che lo eccitava vedermi con un altro

Non sapevo come comportarmi ma per farlo felice scopai con il ragazzo mentre il prof ci guardava

Mi diceva sempre che il piacere del sesso è lungo e tortuoso ma da sempre forti emozioni

Per un periodo scopavamo in tre

Ormai ero abituata ad avere due uomini dentro di me

Aumentarono ancora

Quasi ogni fine settimana scopavo con quattro cinque ragazzi insieme

Iniziò a piacermi sempre di più ma solo,se c’era lui insieme

Una domenica mia madre lo invitò a pranzo

Voleva vedere dal vivo la persona che raccontavo giornalmente.

Naturalmente le raccontavo che facevo sesso con lui e basta

Venne molto elegante

Portò dei fiori a mia madre

Per tutto il pranzo fu gentile e premuroso

Conquisto mia mamma all’istante

E mentre raccontava episodi mi dette l’anello di fidanzamento

Si dichiarò davanti a mia madre

Ne fummo entusiasti ambedue

Fece uscire una carta stradale e un disegno di una casa

Mi propose di trasferirmi a vivere con lui

Festeggiamo

Fu una dei momenti più belli e intesi della mia vita

Non sapevo come contraccambiare del regalo

Lui mi disse che un modo c’era

Non dissi di no

Volevo solo compiacerlo e contraccambiare

La sera a casa sua trovai 6 ragazzi di colore completamente nudi



Ora Giada aveva le gambe completamente aperte e si sditalinava

I primi umori comparvero

Avevo una erezione pazzesca, ma non so come, continuai ad osservarla ed ascoltare



G: non aveva mai visto e sopratutto sentito dentro di me quelle dimensioni

Mi feci scopare tutta la notte, più e più volte

Erano incredibili

Si erano svuotati dentro il mio ano diverse volte, ma poco dopo erano di nuovo pronti per scopare

Intanto il mio amore si divertiva a fotografarmi con una polaroid



E come una polaroid nella mia mente mi venne un flash

In quel preciso istante capii di che cosa parlava

Prima della gita il prof mi portò in un garage per recuperare degli oggetti per portare a Michela

In una valigia c’erano tante foto polaroid legate ognuno con degli elastici

Erano tantissime

Mi ricordo che mentre armeggiava con i dildo da mettere in valigia, ne sfogliai alcune

In un di queste c’era Giada

Infatti quando la incontrai per la prima volta mi sembrava già di averla vista ma non ricordavo dove.

Ora mi ricordavo bene

C’erano una decina di foto con lei che scopava con questi ragazzi

Tre mi colpirono maggiormente

La prima era una penetrazione doppia mentre lei era a pecorina e succhiava un paio di cazzi insieme, la seconda una foto da dietro con uno dei ragazzi che li spalancava le chiappe per far vedere il buco del culo appenò sfondato. Si vedeva lo sperma fuoriuscire

La terza era la fine dei rapporto con il viso completamente ricoperto di sborra che gocciolava sulle tette

A quel ricordo mi misi una mano sul cazzo.

Giada lo raccontava con dovizia di particolari che sembrava che le foto che avevo in testa prendessero forma .



G: avevo goduto tutta la notte e li feci venire non so quante volte

Ormai ero avulsa dalla mia vita

Dipendevo solo da lui.

Ogni volta mi prometteva una vita insieme, mi faceva vivere nel suo mondo mi riempiva di attenzioni

Io volevo solo sdebitarmi per essere lo pari

Ma lui non voleva regali

Voleva che scopassi con lui e con altra gente

Non c’ero più con la testa



Giada per un attimo si ricompose e si allaccio la vestaglia



G: Per settimane la situazione degenerò

Mi portava in qualche locale di scambisti oppure nelle ville

Scopava sempre di meno con me e mi faceva scopare sempre con altri

Passò a legarmi con le manette e a far utilizzare dei cazzi finti ad altre persone

Non mi piaceva perché volevo partecipare anche io

Invece dovevo stare ferma legata e essere scopata

Alcune volte usavano dei vibratori enormi in lunghezza e larghezza

Sentivo male, mi sembrava che mi esplodesse l’ano

Ma mi diceva che dovevo abituarmi e non avrei sentito più niente

Ma non fu cosi

Per il periodo della maturità, ritornò tutto normale fortunatamente

Mi faceva studiare tanto e io ero felice.

Pensai che era tutto finito

Quando seppi che ero passata con il massimo dei voti non stavo più nella pelle

Feci una corsa ininterrotta da scuola verso casa per dirlo a mia madre

Quando entrai la trovai impiccata ad una trave della camera

Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo

I vicini del palazzo vennero e poi dopo la polizia e l’ambulanza

Era distrutta

Mia madre lasciò due lettere una per me e una per i suoi genitori

Dopo giorni dove la polizia constatò che era stato un suicidio mi consegnarono le lettere

Mia madre mi spiegava che nonostante tutto, pensava sempre a mio padre e non riusciva a vivere senza di lui

Nei mesi prima li fu diagnosticato un tumore. Non mi disse niente

Io era talmente presa dal professore che non mi accorsi di nulla

Era felice che la sua bambina avesse trovato un uomo bravo e non voleva ritrovarsi in un letto a soffrire, ne tantomeno a far soffrire me di nuovo replicando quello che avevo passato con mio padre.

Pertanto era venuto il momento di uscire di scena

Lèssi anche la lettera indirizzata ai miei nonni

Spiegava il suo gesto e che era desiderosa di incontrarli di nuovo ma fu profondamente delusa da loro che non si erano presentati nemmeno al funerale di mio padre. Chiedeva comunque perdono per essere scappata

Si auspicava per i funerali che venissero a conoscermi

Ma non venne nessuno

C’ero solo io, le commesse del negozio, alcune mie amiche di scuola e il prof

I mesi successivi furono durissimi ma il prof si dimostrò fondamentale

Mi trasferii da lui

Sembrava di essere ritornati indietro nel tempo

Cene romantiche a lume di candela, regalini, e tanto sano amore

Ma durò poco

Improvvisamente ritornò distante, freddissimo

Ripresero le visite ai locali e le vecchie abitudini

Ma non mi piacevano più come prima

I rapporti sessuali si moltiplicavano

Iniziarono i primi spettacoli nelle ville

Feste a tema con sempre io di mezzo che venivo scopata senza pietà

Per il mio compleanno per regalo mi fece trovare ancora i neri

Ma questa volta non fu piacevole

Mi scoparono violentemente

Mi schiaffeggiavano continuamente in faccia

Le penetrazioni erano violentissime

Per una settimana non riuscì nemmeno a sedermi

Poi il prof una sera mi confidò che il lavoro che faceva non andava bene e che il nostro sogno d’amore si stava allontanando

Fu allora che mi chiese di aiutarlo a racimolare qualche soldo extra

Era ritornato gentile e mi fece capire che mi voleva sposare per fare una vita normale, lontano da tutto questo

Ero sola e non avevo nessuno

Mi ricordai di mia madre che cosa fece per mio padre e accettai

I primi clienti giunsero il giorno dopo

All’inizio erano un paio al giorno, poi aumentavano sempre di più

Lo vedevo più felice e rilassato ma mi disse che per far più presto dovevo cambiare marcia



Giada ora era ritornata ad essere triste

La mia erezione scese con il seguito del racconto

La sensazione del pugno allo stomaco ritornò forte



G: il prof organizzò un meeting come li chiama lui con una ventina di persone mi legarono ad un grande ceppo di legno, sottò c’era un cazzo di gomma impressionante

Per un ora mi scoparono legata a novanta, mentre a turno succhiavo i loro cazzi

La stanchezza mi raggiunse e le gambe cedettero

Il cazzo di gomma entrò del mio culo guidato da prof

C’era un tifo da stadio

Mi sentii aprire dentro

Più volte guardai se mi fosse sceso il sangue

Ma era una sensazione

Mentre ero in quella posizione iniziarono a pisciarmi addosso e alla fine vennero tutti sul mio viso mentre ero seduta sul quel cazzo gigante

Quando se ne andarono vidi fiumi di soldi in mano al prof

Chiesi se potevo essere slegata, il dolore era fortissimo

Ma per altri 10 minuti interminabili mi scattò delle foto in quelle condizioni

Poi finalmente mi fece alzare e non contento mi scopò fintanto che non venne

Per un paio di settimane non ne volli più sapere

La mia dottoressa mi proibì altri rapporti

Allora lui cambiò ancora registro e per un periodo mi coccolava

Fintanto che mi disse che aveva bisogno di soldi e aveva degli strozzini che lo pressavano



Per un attimo ripensai a cosa avesse detto quiche minuto prima e la interruppi per la prima volta

A: ma aveva un altro lavoro oltre la scuola?

G: no, iniziarono a girare delle voci a scuola con certe alunne

Il preside, suo amico, per mettere a tacere certe voci lo invitò ad andarsene e a presentare le dimissioni spontaneamente



Ma senti il prof

Non mi stupisco più ormai

In vacanza aveva detto a Michela che era lui che aveva deciso di rinunciare all’insegnamento per lei, invece era una scusa per coprire le malefatte che venivano fuori



G: dettai le regole però, non volevo essere più trattata con quei tipi di giochi schifosi

Lui accettò

Capisci Antonio, che cosa si fa per amore.

Ho fatto la fine di mia madre

Ho continuato a sperare fino a stasera che tutto finisse e che lui finalmente mi smettesse di chiedere soldi per la nostra casa

Che illusa e scema che sono stata

E invece se la spassava con un altra e magari quante altre ha che tratta come me.

A: e io invece cosa sono per te?



Non fece tempo a rispondere che la chiave girò nella toppa.

Il professore era di ritorno

Ormai già da tempo continuo a seguire questo fantastico thread non per eccitarmi con le sue storie ma per conoscere ancora meglio le evoluzioni dei personaggi e il finale di questa storia.
Come già avevo detto tempo fa, che tutto questo racconto sia completamente vero o completamente inventato non importa nulla: è scritto benissimo, i personaggi sono incredibili, i capovolgimenti di fronte e i colpi di scena clamorosi mozzano il fiato. Davvero, farlo diventare un libro è praticamente il minimo.

Per tornare a bomba sul capitolo in questione, che dire... Leggere di Giada ha messo davvero una tristezza infinita, soprattutto (come d'altronde un altro utente prima di me ha scritto) la botta è arrivata anche a me lasciandomi triste e con la bocca aperta quando ho letto del suicidio della madre. Deve essere stato di un tremendo che non riesco nemmeno a immaginare. Detto questo, Giada sembra essere un personaggio molto positivo nonché, anche se l'abbiamo conosciuta poco, una bravissima persona: mi auguro abbia poi trovato la felicità perché direi che se la meriterebbe.

Mi accodo agli insulti verso il professore: se già per molte altre cose meschine che ha fatto aveva in effetti superato già il limite della decenza (soprattutto nei confronti di Simona era stato da spaccargli la faccia e da denuncia), stavolta siamo a livelli di schifo da vomito. Una persona di merda sotto tutti i punti di vista. Spero anch'io abbia pagato poi nella vita per tutte le nefandezze che ha commesso, anche se so bene che non c'è una giustizia divina e che anzi spesso persone simili la fanno franca. Sono comunque molto curioso di leggere della sua morte.

Infine concordo sul giudizio che un altro utente ha espresso su Michela: la sua situazione familiare non era nemmeno lontanamente così disastrata, la sua evoluzione e le sue scelte sono del tutto inconcepibili e anche per questo (come del resto ho già scritto in passato) resta anche lei un personaggio negativo che meriterebbe di soffrire un po' per imparare a vivere. Invece ci hai già anticipato che si è sposata con uno ricco e che vive felicemente facendo la signora pur senza disdegnare il tradirlo avendo rapporti occasionali con Tanacca, quindi c'è da supporre che continui a fare una vita migliore di quella che meriti.
 

timassaggio

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Stasera si pubblica.
... come quando promette a TW "... stasera si scopa ..." :rolleyes:

 

sormarco

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Lo faccio sempre, ma lei ci sente poco🤣🤣🤣
La mia da quell'orecchio è proprio sorda, almeno tu hai Michela ogni tanto, ieri è cominciato il ponte lungo, poi se vuoi re incontrare Simona, Laura, se poi non c'è nessuna di queste il 2 novembre vai sulla tomba della 💩 il🚽 qualcuna che gli va a portare dei fiori la trovi e sai anche di che pasta è fatta.
😱😱😱Beh direi che anche io come melma me la cavo 😇😇😂😂😂
 

PincoPallo00

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almeno tu hai Michela ogni tanto, ieri è cominciato il ponte lungo, poi se vuoi re incontrare Simona, Laura, se poi non c'è nessuna di queste il 2 novembre vai sulla tomba della 💩 il🚽 qualcuna che gli va a portare dei fiori la trovi e sai anche di che pasta è fatta.
hahahahaha... condivido pienamente..... 👌
 
OP
T

Tanacca71

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CAPITOLO : IN CASA DEL NEMICO. ULTIMA PARTE


Al girare della chiave, Giada si alzò di scatto e venne a baciarmi delicatamente

Il prof andò diretto in bagno

Giada approfittò per parlarmi ancora

G: grazie per avermi ascoltato, per me è importante

Poi mi prese il viso con entrambe le mani, mi guardò con una intensità assurda

Gli occhi blu nonostante il dolore, brillavano

G: Giurami che stasera non farai niente al prof.

Conosco la tua faccia e non promette niente di buono

Qualsiasi cosa succeda.

Mi sento più sicura se te ci sei

A: ok lo giuro

Ma come fai a conoscermi così bene

G: te lo racconterò un altra volta



Aveva letto bene

Era una faccia schifata la mia

Avrei sicuramente fatto una poltiglia del prof.

Ma ultimamente mi sapevo controllare abbastanza bene

Le preoccupazioni salirono quando mi disse che poteva succedere qualsiasi cosa

Volevo portar via Giada da quell’inferno ed ero preoccupato della cugina

Mi ero presentato con la convinzione che il prof fosse disperato e giocasse con le carte scoperte invece a sentire l’ultima frase di Giada pensai che poteva avere il mazzo truccato.



Il prof si affacciò di nuovo

P: ah mi deludi Antonio, pensavo di trovarti a scopare con la mia Giada e invece siete sempre a chiacchiera.

Hai perso un occasione

Dai su bambola vatti a preparare che aspettiamo gente



Giada come un automa si incamminò verso la sua stanza

Ancora una volta aveva clienti e anche a notte fonda

Il prof mi invitò nel salotto e mise della musica di sottofondo

Notai che di fretta e furia prese qualcosa dalla libreria e annotò su una agenda qualcosa.

Poi rimise apposto con apparente calma.

Ma io avevo fatto a tempo a capire la zona dove avesse riposto l’agenda

Mentre sceglieva la musica io ero in piedi e scorrevo tutta la libreria con lo sguardo

C’erano diversi libri di filosofia e psicologia oltre ai grandi classici

Notai tra questi anche un finto volume di un libro

Era sicuramente una specie di nascondiglio camuffato

Per sfortuna del prof io lo conoscevo molto bene

Prima di lavorare per mio padre in negozio, feci tre mesi di stagionalità in questa fabbrica

Creavano articoli per esposizioni, come appunto finti libri o oggettistica di plastica che sembra vera.

Quelle che si trovano all’Ikea sono uguali

Ne facevano quattro o cinque tipi.

E sapevo perfettamente quale titoli fossero.

Tutta roba inventata, titoli inesistenti

Ero curioso di capire cosa c’era dentro, ma il prof era presente

Non so se vi capita mai di avere un presentimento su una cosa e non riuscire a stare calmi fintanto che non riuscite a farla

Dovevo mettere le mani su quella agenda per capire cosa avesse scritto così di urgente



Suonarono alla porta

Il prof andò ad aprire, si presentarono un quartetto di vecchietti con un ragazzo che li accompagnava

I vecchietti sembravano provenire da un ospizio vicino

Il prof mi invitò a seguirlo

Raggiungemmo una stanza molto grande

Rimasi di sasso

Era la stanza dei giochi del professore

Giada giaceva completamente nuda su una tavola di gomma

I vecchietti si spogliarono con una certa difficoltà

Uno dei quattro era completamente spaesato e si accomodò accanto a me e guardava stranito in giro per la stanza

Il fetore che emanava era orribile

Anche il resto dei vecchietti era in uno stato penoso

P: forza nonnetti che vi ho fatto un bel regalo

Una bella ragazza giovane per ricordarvi dei tempi andati, ma prima si sganci i soldoni



I tre fecero uscire da una busta dei soldi

Al volo contai qualcosa come sulle trecento mila lire a testa

Per me quella era la busta della pensione

Il ragazzo che faceva l’autista intanto veniva spompinato da Giada

P: forza ragazzetti andate a leccare una topina giovane, sentite il suo sapore e la sua fragranza

A turno si alternarono sulla fica di Giada

Pensai subito che i tre non erano autosufficienti.

Non so nemmeno come potevano scopare

Il ragazzo si posizionò dietro e iniziò una lenta ma ritmata penetrazione

Giada intanto si preoccupava dei cazzi dei vecchietti

Ogni tanto sputava qualcosa dalla bocca

Era schifata e era un continuo di conati di vomito

Il cazzo del vecchio una volta scappellato era pieno di smegma

Una cosa indicibile

Il prof da dietro che spingeva il culo del vecchio per cercare di mettere tutto l’uccello in bocca a Giada

A me venne il voltastomaco, ma non potevo fare nulla

Giada me lo aveva proibito

Chissà quante depravazioni doveva subire quella ragazza

Uscì dalla stanza per andare a vomitare

Il prof mi prendeva per i fondelli ma intanto era preso nei suoi giochi

Dopo essere uscito dal bagno rientrai brevemente

A: io aspetto in salotto, non posso vedere questo schifo

Giada io sono di la

Mi fece cenno di aver capito

P: non ti facevo così debole di stomaco Antonio.

Vai pure a sederti, che la cosa è lunga



Dopo che chiusero la stanza mi riposai un attimo

Lo stomaco era sotto sopra

Quasi mi dimenticai del finto libro

Fu facile per me individuarlo

Feci attenzione e cercai di non fare rumori

Ma anche se fossi stato sbadato e avessi fatto rumore non avrebbero sentito.

Dalla stanza dei giochi si sentivano i colpi delle penetrazioni e giada che gemeva

Mentre il resto della ciurma gridava frasi sconnesse

Sfilai il tomo e trovai l’agenda che avevo intravisto

Era divisa per lettere come una vecchia rubrica del telefono

Dentro notai per ogni lettera una trentina o più di nomi e cognomi di ragazze

Molte le conoscevo anche personalmente, alcune di vista

Tutte alunne della scuola dove il prof insegnava

Non avevo molto tempo e andai diretto ai nomi che mi interessavano

Laura, Giada, Michela e Simona

Ma alla A c’ero anche io

Prima di ogni commento, una breve descrizione fisica dell’individuo e dove stava di casa

Per ogni ragazza scriveva minuziosamente se era con i genitori divorziati o separati

In quale materia era carente

Se un giorno notava un cambiamento lo scriveva con data e anno

Una miniera di informazioni

Passai a leggere Laura

P: “ magrolina ma di bell’aspetto, molto sorridente e timida, direi impacciata.

Il padre ha abbandonato la madre da piccola.

La madre è un tipo tosto

Dovrò lavorarci intensamente”

“ la settimana prima della gita Antonio l’ha abbordata

Quel ragazzo mi inorgoglisce sempre di più, gli ho insegnato tutto.

Credo che per la gita riuscirò finalmente ad incularmela come sto già facendo con la cugina “

“ completamente ingenua, c’è la stiamo lavorando, già pregusto il suo ano”

“ le cose non sono andate come preventivato, ma fa dei pompini fantastici”

“ Era la mia preferita. In villa si è rivelata una bomba dedita al sesso sfrenato”

“ Devo riuscire ad averla a tutti i costi. Ho già i clienti giusti per lei, faranno follie.

Nata per essere chiavata da più persone insieme, è una instancabile. Ama farsi venire addosso.

Culo sfondato già a 18 anni.

Pregusto già i soldi che farò con lei. Facili e veloci

Clienti ideali: amanti delle ragazzine, amanti dell’anale e delle scopate violente.

Ci proverò di nuovo quando Antonio é al lavoro.

Le farò trovare tanti uomini in una volta sola, non mi dirà di no. Se convinta potrà essere una ragazza da orgie. La mia ragazza ideale.

Michela

P: “ ragazza con genitori inflessibili. Grande voglia di trasgredire.

Tonica, sportiva, fantastico fisico.

Molto maliziosa, superato il limite non tornerà mai indietro “

Sverginata dal cugino ambedue i canali, molto innamorata di lui.

“Dopo l’incontro al cinema, ho capito che è perfetta per tutti giochi più spinti”

“ incontrata all’insaputa del cugino, mi ha confessato di essere attratta da me. Gli ho fatto credere di essere innamorato di lei.

Maestra del cazzo in gola profondo, si fa sborrare ingoiando tutto.

Buco del culo accogliente

Ama sperimentare e non si tira mai indietro

Clienti ideali. Amanti del bondage e del sadomaso. Amanti dei pompini veloci, brava a far venire velocemente.

Clienti molto soddisfatti

Richiesta da persone con i soldi

“ ha scoperto dove abito, raggiunto un accordo. Si trasferirà da me, prendendo il posto di Giada”

Niente più clienti, per ora. “



Di Giada c’era scritto tutto quello che mi aveva detto il prof e Giada stasera, ma continuava

P: “ ragazza per clienti speciali di alto bordo”

“ costretta a prendere il posto di Laura nei giochi più spinti”

“ molto arrendevole fa quello che gli si dice senza tanti fronzoli”

“ si sta intristendo sempre di più, non va bene per gli affari.

Clienti poco coinvolti, sto perdendo soldi. Per recuperare i guadagni devo darla a vecchi bavosi e impotenti”



Simona

P: “presa subito in considerazione per il suo culo magnifico. Più volte nell’ultimo anno l’ho spiata nelle docce della palestra di educazione fisica.

Carattere forte, difficile se non impossibile farla lavorare con me”

“Gita fantastica, grazie al mio amore sono riuscito ad incularmela, sverginandola.

Un sogno che si è realizzato.”

“ per colpa sua i rapporti con Antonio sono al minimo.”

“ per vendetta personale mi ha offerto di nuovo il culo per il periodo Natalizio. Un regalo inaspettato. L’ho provocata.”

“ ora che non sta più insieme ad Antonio posso riprovarci. Ho l’impressione che voglia vendicarsi. Non sembrava disdegnare il mio cazzo. Voglio provarci di nuovo. Se ho ragione si aprono scenari importanti”

Clienti ideali: amanti dell’anale.

Ho già in mente di chiamare alcuni amici per devastarle il culo.



Per un attimo le urla che provenivano dalla stanza mi distrassero dalla lettura macabra.

Sembravano urla di chi stava godendo e stava arrivando.

Dovevo sbrigarmi nella lettura



Alla fine contai una trentina di contatti ma solo Michela , Giada e un altra ragazza erano al servizio del prof.

Tutte le altre erano come Simona e Laura

Progetti futuri, o approcci finiti male oppure non realizzabili o realizzati.



Ma dentro c’erano anche i contatti delle ville compresi, R e B



Mi tremavano le mani, non volevo leggere cosa avesse scritto di me. Mi feci coraggio



Antonio

“ conosciuto in negozio dopo il cinema, ragazzo ideale per adescare le ragazze più giovani”

“Gran fisico, ottimo scopatore, amato della ragazze, aperto mentalmente ad imparare tutto quello che dico”

“Oltre le mie aspettative, lo sto cambiando pian piano. Con lui posso agganciare Laura”

“ sto prendendo il posto del padre, insieme a lui faremo danni seri.”

“ sto scopando con la cugina a sua insaputa, forse non si merita questo trattamento, ma sono drogato per quella ragazzina.”

“ oggi mi ha colpito. Non mi aspettavo un trattamento del genere. La deve pagare”

“ credo di averlo perso del tutto, lo farò soffrire come non mai. Era sulla buona strada invece sembra che voglia fare il paladino della giustizia. Li porterò via tutte le donne che ama”

“ attrazione per Giada alta, lo inviterò a casa per farlo scopare una volta con lei, per poi mostrarli che non l’avrà mai”





La porta della camera si aprì all’improvviso, in fretta e furia rimisi dentro la rubrica.

Per un attimo pensai di prenderla e di metterla sotto la maglietta.

Quella agenda era il feticcio del professore.

Era usata e stra usata, le pagine ingiallite e spiegazzate

Le pagine di Laura e Simona e di un altro paio di ragazze erano con macchie evidenti. Probabilmente sperma.

Doveva eccitarlo nel rivivere certi particolari, ma era anche la sua più incredibile debolezza. Se l’avesse smarrita o qualcuno avesse scoperto quella agenda per lui sarebbe stata la fine.

Dovevo pensare a Giada e alla sua incolumità.



Il ragazzo prese i vecchietti e li portò via e mentre il prof li stava accompagnando alla porta decisi di andare da Giada

Se ne stava impietrita sulla tavola con il volto coperto di sborra.

A. Ascoltami attentamente, domani il professore aprirà dalle ferie il negozio.

Appena va via, prepara le valigie che vieni via con me.

Verrai ad abitare con me

G. Ma io..

A: ci penso io a te. Ti voglio bene

Giada fece un cenno d’intesa e si mise a piangere

Pensa ai tuoi. Non farti vedere che soffri, non gli dare questa soddisfazione.



P: allora ragazzino, ti ho fatto venire per farti capire che lei sarà sempre mia, e non l’avrai mai.

Ora ti puoi togliere dai coglioni che stanotte le spaccherò il buco del culo come vorresti fare te e non sarò il solo. Aspetto qualche amichetto dotato che si divertirà.

La ragazza non si deve permettere di dirmi cosa devo fare.



Mentre il prof era sulla porta aspettando chi doveva entrare, Giada mi raggiunse

G: non ti preoccupare per me. Anche se stanotte sarà durissima penserò a te. Ti voglio bene anche io.



Ma dai a fan culo il professore

Scesi le scale e appena fuori dal suo raggio di azione, piansi

La lettura dell’agenda fu devastante per la mia psiche.

Presi la macchina e iniziai un lungo monologo con me stesso tutto ad alta voce, “ maledetto me, e alle voglie che ho avuto con Michela, ho voluto fare il furbo, quello fico, ma chi pensavo di essere? Per colpa mia ho consegnato tutte, Michela al prof e poi Simona e Laura.

E poi con Laura non dovevo comportarmi così.

L’ho ingannata e me ne sono approfittato, era così innocente quando l’ho conosciuta e ora l’ho trasformata in una assatanata del sesso.

Per colpa mia l’ho complessata

Maledetto professore del cazzo, se potessi ritornare indietro non avrei fatto quel che ho fatto, non ti avrei mai conosciuto.

Pensavo che i tuoi insegnamenti erano giusti, invece ti servivo solo ai tuoi scopi. Mi hai trasformato in una bestia senza morale.

Leggerlo così fa male”



Poi mi rincuorai per farmi forza, almeno io facevo quello che ho fatto perché volevano scoprire le gioie del sesso.

Non mi sono mai abbassato a farle prostituire. Non l’ho mai pensato. E mai lo farò

Pensai che avevo deciso bene, nel far venire Giada a casa mia. Era la mossa giusta

Lo schifo che mi aveva raccontato poco prima mi venne mostrato in diretta.

Per me fu devastante. La sofferenza silenziosa di quella donna era epocale.

Poi pensai che avevo di fronte un mostro spietato.

Come si può scrivere quelle cose? Come si può lontanamente pensarle? Uno schifoso calcolatore di anime.

La parola sfruttatore è perfetto per quell’essere.

Non era solo affari, dentro metteva tutte le sue perversioni e ne faceva partecipi altri solo,per divertimento, senza nessuna pietà per queste ragazzine.

Nessun sentimento d’amore, ne di compassione. Niente.



Quasi arrivato a casa mi prese anche cinque minuti di autentica incazzatura

Michela

Non è possibile che si sia avverato quello che ha scritto il professore.

È un incubo.

Mi sono esposto con mio padre per farla lavorare da me e stare lontano da quel viscido e lei invece ha rivendicato il ruolo di fidanzatina e così andrà ad abitare dal prof.

Che illusa del cazzo, la farà di nuovo prostituire e questa volta sarà peggio per lei.

In quella casa succedono le peggiori cose.

Dovevo mettere in guardia Laura e Simona ma una cosa per volta.

Tra poche ore avrei liberato Giada.

Non dormii per tutta la notte

Ero pronto a cambiar vita

Sapevo già che cosa dovevo fare dopo.

Un azione che mai avevo immaginato di fare
 

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CAPITOLO : IN CASA DEL NEMICO. ULTIMA PARTE


Al girare della chiave, Giada si alzò di scatto e venne a baciarmi delicatamente

Il prof andò diretto in bagno

Giada approfittò per parlarmi ancora

G: grazie per avermi ascoltato, per me è importante

Poi mi prese il viso con entrambe le mani, mi guardò con una intensità assurda

Gli occhi blu nonostante il dolore, brillavano

G: Giurami che stasera non farai niente al prof.

Conosco la tua faccia e non promette niente di buono

Qualsiasi cosa succeda.

Mi sento più sicura se te ci sei

A: ok lo giuro

Ma come fai a conoscermi così bene

G: te lo racconterò un altra volta



Aveva letto bene

Era una faccia schifata la mia

Avrei sicuramente fatto una poltiglia del prof.

Ma ultimamente mi sapevo controllare abbastanza bene

Le preoccupazioni salirono quando mi disse che poteva succedere qualsiasi cosa

Volevo portar via Giada da quell’inferno ed ero preoccupato della cugina

Mi ero presentato con la convinzione che il prof fosse disperato e giocasse con le carte scoperte invece a sentire l’ultima frase di Giada pensai che poteva avere il mazzo truccato.



Il prof si affacciò di nuovo

P: ah mi deludi Antonio, pensavo di trovarti a scopare con la mia Giada e invece siete sempre a chiacchiera.

Hai perso un occasione

Dai su bambola vatti a preparare che aspettiamo gente



Giada come un automa si incamminò verso la sua stanza

Ancora una volta aveva clienti e anche a notte fonda

Il prof mi invitò nel salotto e mise della musica di sottofondo

Notai che di fretta e furia prese qualcosa dalla libreria e annotò su una agenda qualcosa.

Poi rimise apposto con apparente calma.

Ma io avevo fatto a tempo a capire la zona dove avesse riposto l’agenda

Mentre sceglieva la musica io ero in piedi e scorrevo tutta la libreria con lo sguardo

C’erano diversi libri di filosofia e psicologia oltre ai grandi classici

Notai tra questi anche un finto volume di un libro

Era sicuramente una specie di nascondiglio camuffato

Per sfortuna del prof io lo conoscevo molto bene

Prima di lavorare per mio padre in negozio, feci tre mesi di stagionalità in questa fabbrica

Creavano articoli per esposizioni, come appunto finti libri o oggettistica di plastica che sembra vera.

Quelle che si trovano all’Ikea sono uguali

Ne facevano quattro o cinque tipi.

E sapevo perfettamente quale titoli fossero.

Tutta roba inventata, titoli inesistenti

Ero curioso di capire cosa c’era dentro, ma il prof era presente

Non so se vi capita mai di avere un presentimento su una cosa e non riuscire a stare calmi fintanto che non riuscite a farla

Dovevo mettere le mani su quella agenda per capire cosa avesse scritto così di urgente



Suonarono alla porta

Il prof andò ad aprire, si presentarono un quartetto di vecchietti con un ragazzo che li accompagnava

I vecchietti sembravano provenire da un ospizio vicino

Il prof mi invitò a seguirlo

Raggiungemmo una stanza molto grande

Rimasi di sasso

Era la stanza dei giochi del professore

Giada giaceva completamente nuda su una tavola di gomma

I vecchietti si spogliarono con una certa difficoltà

Uno dei quattro era completamente spaesato e si accomodò accanto a me e guardava stranito in giro per la stanza

Il fetore che emanava era orribile

Anche il resto dei vecchietti era in uno stato penoso

P: forza nonnetti che vi ho fatto un bel regalo

Una bella ragazza giovane per ricordarvi dei tempi andati, ma prima si sganci i soldoni



I tre fecero uscire da una busta dei soldi

Al volo contai qualcosa come sulle trecento mila lire a testa

Per me quella era la busta della pensione

Il ragazzo che faceva l’autista intanto veniva spompinato da Giada

P: forza ragazzetti andate a leccare una topina giovane, sentite il suo sapore e la sua fragranza

A turno si alternarono sulla fica di Giada

Pensai subito che i tre non erano autosufficienti.

Non so nemmeno come potevano scopare

Il ragazzo si posizionò dietro e iniziò una lenta ma ritmata penetrazione

Giada intanto si preoccupava dei cazzi dei vecchietti

Ogni tanto sputava qualcosa dalla bocca

Era schifata e era un continuo di conati di vomito

Il cazzo del vecchio una volta scappellato era pieno di smegma

Una cosa indicibile

Il prof da dietro che spingeva il culo del vecchio per cercare di mettere tutto l’uccello in bocca a Giada

A me venne il voltastomaco, ma non potevo fare nulla

Giada me lo aveva proibito

Chissà quante depravazioni doveva subire quella ragazza

Uscì dalla stanza per andare a vomitare

Il prof mi prendeva per i fondelli ma intanto era preso nei suoi giochi

Dopo essere uscito dal bagno rientrai brevemente

A: io aspetto in salotto, non posso vedere questo schifo

Giada io sono di la

Mi fece cenno di aver capito

P: non ti facevo così debole di stomaco Antonio.

Vai pure a sederti, che la cosa è lunga



Dopo che chiusero la stanza mi riposai un attimo

Lo stomaco era sotto sopra

Quasi mi dimenticai del finto libro

Fu facile per me individuarlo

Feci attenzione e cercai di non fare rumori

Ma anche se fossi stato sbadato e avessi fatto rumore non avrebbero sentito.

Dalla stanza dei giochi si sentivano i colpi delle penetrazioni e giada che gemeva

Mentre il resto della ciurma gridava frasi sconnesse

Sfilai il tomo e trovai l’agenda che avevo intravisto

Era divisa per lettere come una vecchia rubrica del telefono

Dentro notai per ogni lettera una trentina o più di nomi e cognomi di ragazze

Molte le conoscevo anche personalmente, alcune di vista

Tutte alunne della scuola dove il prof insegnava

Non avevo molto tempo e andai diretto ai nomi che mi interessavano

Laura, Giada, Michela e Simona

Ma alla A c’ero anche io

Prima di ogni commento, una breve descrizione fisica dell’individuo e dove stava di casa

Per ogni ragazza scriveva minuziosamente se era con i genitori divorziati o separati

In quale materia era carente

Se un giorno notava un cambiamento lo scriveva con data e anno

Una miniera di informazioni

Passai a leggere Laura

P: “ magrolina ma di bell’aspetto, molto sorridente e timida, direi impacciata.

Il padre ha abbandonato la madre da piccola.

La madre è un tipo tosto

Dovrò lavorarci intensamente”

“ la settimana prima della gita Antonio l’ha abbordata

Quel ragazzo mi inorgoglisce sempre di più, gli ho insegnato tutto.

Credo che per la gita riuscirò finalmente ad incularmela come sto già facendo con la cugina “

“ completamente ingenua, c’è la stiamo lavorando, già pregusto il suo ano”

“ le cose non sono andate come preventivato, ma fa dei pompini fantastici”

“ Era la mia preferita. In villa si è rivelata una bomba dedita al sesso sfrenato”

“ Devo riuscire ad averla a tutti i costi. Ho già i clienti giusti per lei, faranno follie.

Nata per essere chiavata da più persone insieme, è una instancabile. Ama farsi venire addosso.

Culo sfondato già a 18 anni.

Pregusto già i soldi che farò con lei. Facili e veloci

Clienti ideali: amanti delle ragazzine, amanti dell’anale e delle scopate violente.

Ci proverò di nuovo quando Antonio é al lavoro.

Le farò trovare tanti uomini in una volta sola, non mi dirà di no. Se convinta potrà essere una ragazza da orgie. La mia ragazza ideale.

Michela

P: “ ragazza con genitori inflessibili. Grande voglia di trasgredire.

Tonica, sportiva, fantastico fisico.

Molto maliziosa, superato il limite non tornerà mai indietro “

Sverginata dal cugino ambedue i canali, molto innamorata di lui.

“Dopo l’incontro al cinema, ho capito che è perfetta per tutti giochi più spinti”

“ incontrata all’insaputa del cugino, mi ha confessato di essere attratta da me. Gli ho fatto credere di essere innamorato di lei.

Maestra del cazzo in gola profondo, si fa sborrare ingoiando tutto.

Buco del culo accogliente

Ama sperimentare e non si tira mai indietro

Clienti ideali. Amanti del bondage e del sadomaso. Amanti dei pompini veloci, brava a far venire velocemente.

Clienti molto soddisfatti

Richiesta da persone con i soldi

“ ha scoperto dove abito, raggiunto un accordo. Si trasferirà da me, prendendo il posto di Giada”

Niente più clienti, per ora. “



Di Giada c’era scritto tutto quello che mi aveva detto il prof e Giada stasera, ma continuava

P: “ ragazza per clienti speciali di alto bordo”

“ costretta a prendere il posto di Laura nei giochi più spinti”

“ molto arrendevole fa quello che gli si dice senza tanti fronzoli”

“ si sta intristendo sempre di più, non va bene per gli affari.

Clienti poco coinvolti, sto perdendo soldi. Per recuperare i guadagni devo darla a vecchi bavosi e impotenti”



Simona

P: “presa subito in considerazione per il suo culo magnifico. Più volte nell’ultimo anno l’ho spiata nelle docce della palestra di educazione fisica.

Carattere forte, difficile se non impossibile farla lavorare con me”

“Gita fantastica, grazie al mio amore sono riuscito ad incularmela, sverginandola.

Un sogno che si è realizzato.”

“ per colpa sua i rapporti con Antonio sono al minimo.”

“ per vendetta personale mi ha offerto di nuovo il culo per il periodo Natalizio. Un regalo inaspettato. L’ho provocata.”

“ ora che non sta più insieme ad Antonio posso riprovarci. Ho l’impressione che voglia vendicarsi. Non sembrava disdegnare il mio cazzo. Voglio provarci di nuovo. Se ho ragione si aprono scenari importanti”

Clienti ideali: amanti dell’anale.

Ho già in mente di chiamare alcuni amici per devastarle il culo.



Per un attimo le urla che provenivano dalla stanza mi distrassero dalla lettura macabra.

Sembravano urla di chi stava godendo e stava arrivando.

Dovevo sbrigarmi nella lettura



Alla fine contai una trentina di contatti ma solo Michela , Giada e un altra ragazza erano al servizio del prof.

Tutte le altre erano come Simona e Laura

Progetti futuri, o approcci finiti male oppure non realizzabili o realizzati.



Ma dentro c’erano anche i contatti delle ville compresi, R e B



Mi tremavano le mani, non volevo leggere cosa avesse scritto di me. Mi feci coraggio



Antonio

“ conosciuto in negozio dopo il cinema, ragazzo ideale per adescare le ragazze più giovani”

“Gran fisico, ottimo scopatore, amato della ragazze, aperto mentalmente ad imparare tutto quello che dico”

“Oltre le mie aspettative, lo sto cambiando pian piano. Con lui posso agganciare Laura”

“ sto prendendo il posto del padre, insieme a lui faremo danni seri.”

“ sto scopando con la cugina a sua insaputa, forse non si merita questo trattamento, ma sono drogato per quella ragazzina.”

“ oggi mi ha colpito. Non mi aspettavo un trattamento del genere. La deve pagare”

“ credo di averlo perso del tutto, lo farò soffrire come non mai. Era sulla buona strada invece sembra che voglia fare il paladino della giustizia. Li porterò via tutte le donne che ama”

“ attrazione per Giada alta, lo inviterò a casa per farlo scopare una volta con lei, per poi mostrarli che non l’avrà mai”





La porta della camera si aprì all’improvviso, in fretta e furia rimisi dentro la rubrica.

Per un attimo pensai di prenderla e di metterla sotto la maglietta.

Quella agenda era il feticcio del professore.

Era usata e stra usata, le pagine ingiallite e spiegazzate

Le pagine di Laura e Simona e di un altro paio di ragazze erano con macchie evidenti. Probabilmente sperma.

Doveva eccitarlo nel rivivere certi particolari, ma era anche la sua più incredibile debolezza. Se l’avesse smarrita o qualcuno avesse scoperto quella agenda per lui sarebbe stata la fine.

Dovevo pensare a Giada e alla sua incolumità.



Il ragazzo prese i vecchietti e li portò via e mentre il prof li stava accompagnando alla porta decisi di andare da Giada

Se ne stava impietrita sulla tavola con il volto coperto di sborra.

A. Ascoltami attentamente, domani il professore aprirà dalle ferie il negozio.

Appena va via, prepara le valigie che vieni via con me.

Verrai ad abitare con me

G. Ma io..

A: ci penso io a te. Ti voglio bene

Giada fece un cenno d’intesa e si mise a piangere

Pensa ai tuoi. Non farti vedere che soffri, non gli dare questa soddisfazione.



P: allora ragazzino, ti ho fatto venire per farti capire che lei sarà sempre mia, e non l’avrai mai.

Ora ti puoi togliere dai coglioni che stanotte le spaccherò il buco del culo come vorresti fare te e non sarò il solo. Aspetto qualche amichetto dotato che si divertirà.

La ragazza non si deve permettere di dirmi cosa devo fare.



Mentre il prof era sulla porta aspettando chi doveva entrare, Giada mi raggiunse

G: non ti preoccupare per me. Anche se stanotte sarà durissima penserò a te. Ti voglio bene anche io.



Ma dai a fan culo il professore

Scesi le scale e appena fuori dal suo raggio di azione, piansi

La lettura dell’agenda fu devastante per la mia psiche.

Presi la macchina e iniziai un lungo monologo con me stesso tutto ad alta voce, “ maledetto me, e alle voglie che ho avuto con Michela, ho voluto fare il furbo, quello fico, ma chi pensavo di essere? Per colpa mia ho consegnato tutte, Michela al prof e poi Simona e Laura.

E poi con Laura non dovevo comportarmi così.

L’ho ingannata e me ne sono approfittato, era così innocente quando l’ho conosciuta e ora l’ho trasformata in una assatanata del sesso.

Per colpa mia l’ho complessata

Maledetto professore del cazzo, se potessi ritornare indietro non avrei fatto quel che ho fatto, non ti avrei mai conosciuto.

Pensavo che i tuoi insegnamenti erano giusti, invece ti servivo solo ai tuoi scopi. Mi hai trasformato in una bestia senza morale.

Leggerlo così fa male”



Poi mi rincuorai per farmi forza, almeno io facevo quello che ho fatto perché volevano scoprire le gioie del sesso.

Non mi sono mai abbassato a farle prostituire. Non l’ho mai pensato. E mai lo farò

Pensai che avevo deciso bene, nel far venire Giada a casa mia. Era la mossa giusta

Lo schifo che mi aveva raccontato poco prima mi venne mostrato in diretta.

Per me fu devastante. La sofferenza silenziosa di quella donna era epocale.

Poi pensai che avevo di fronte un mostro spietato.

Come si può scrivere quelle cose? Come si può lontanamente pensarle? Uno schifoso calcolatore di anime.

La parola sfruttatore è perfetto per quell’essere.

Non era solo affari, dentro metteva tutte le sue perversioni e ne faceva partecipi altri solo,per divertimento, senza nessuna pietà per queste ragazzine.

Nessun sentimento d’amore, ne di compassione. Niente.



Quasi arrivato a casa mi prese anche cinque minuti di autentica incazzatura

Michela

Non è possibile che si sia avverato quello che ha scritto il professore.

È un incubo.

Mi sono esposto con mio padre per farla lavorare da me e stare lontano da quel viscido e lei invece ha rivendicato il ruolo di fidanzatina e così andrà ad abitare dal prof.

Che illusa del cazzo, la farà di nuovo prostituire e questa volta sarà peggio per lei.

In quella casa succedono le peggiori cose.

Dovevo mettere in guardia Laura e Simona ma una cosa per volta.

Tra poche ore avrei liberato Giada.

Non dormii per tutta la notte

Ero pronto a cambiar vita

Sapevo già che cosa dovevo fare dopo.

Un azione che mai avevo immaginato di fare
Allibito di Michela
E curioso di giada

E devo dire che solo a leggere ho provato “schifo” per il trattamento che lo stronzo aveva per giada….
 

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CAPITOLO : IN CASA DEL NEMICO. ULTIMA PARTE


Al girare della chiave, Giada si alzò di scatto e venne a baciarmi delicatamente

Il prof andò diretto in bagno

Giada approfittò per parlarmi ancora

G: grazie per avermi ascoltato, per me è importante

Poi mi prese il viso con entrambe le mani, mi guardò con una intensità assurda

Gli occhi blu nonostante il dolore, brillavano

G: Giurami che stasera non farai niente al prof.

Conosco la tua faccia e non promette niente di buono

Qualsiasi cosa succeda.

Mi sento più sicura se te ci sei

A: ok lo giuro

Ma come fai a conoscermi così bene

G: te lo racconterò un altra volta



Aveva letto bene

Era una faccia schifata la mia

Avrei sicuramente fatto una poltiglia del prof.

Ma ultimamente mi sapevo controllare abbastanza bene

Le preoccupazioni salirono quando mi disse che poteva succedere qualsiasi cosa

Volevo portar via Giada da quell’inferno ed ero preoccupato della cugina

Mi ero presentato con la convinzione che il prof fosse disperato e giocasse con le carte scoperte invece a sentire l’ultima frase di Giada pensai che poteva avere il mazzo truccato.



Il prof si affacciò di nuovo

P: ah mi deludi Antonio, pensavo di trovarti a scopare con la mia Giada e invece siete sempre a chiacchiera.

Hai perso un occasione

Dai su bambola vatti a preparare che aspettiamo gente



Giada come un automa si incamminò verso la sua stanza

Ancora una volta aveva clienti e anche a notte fonda

Il prof mi invitò nel salotto e mise della musica di sottofondo

Notai che di fretta e furia prese qualcosa dalla libreria e annotò su una agenda qualcosa.

Poi rimise apposto con apparente calma.

Ma io avevo fatto a tempo a capire la zona dove avesse riposto l’agenda

Mentre sceglieva la musica io ero in piedi e scorrevo tutta la libreria con lo sguardo

C’erano diversi libri di filosofia e psicologia oltre ai grandi classici

Notai tra questi anche un finto volume di un libro

Era sicuramente una specie di nascondiglio camuffato

Per sfortuna del prof io lo conoscevo molto bene

Prima di lavorare per mio padre in negozio, feci tre mesi di stagionalità in questa fabbrica

Creavano articoli per esposizioni, come appunto finti libri o oggettistica di plastica che sembra vera.

Quelle che si trovano all’Ikea sono uguali

Ne facevano quattro o cinque tipi.

E sapevo perfettamente quale titoli fossero.

Tutta roba inventata, titoli inesistenti

Ero curioso di capire cosa c’era dentro, ma il prof era presente

Non so se vi capita mai di avere un presentimento su una cosa e non riuscire a stare calmi fintanto che non riuscite a farla

Dovevo mettere le mani su quella agenda per capire cosa avesse scritto così di urgente



Suonarono alla porta

Il prof andò ad aprire, si presentarono un quartetto di vecchietti con un ragazzo che li accompagnava

I vecchietti sembravano provenire da un ospizio vicino

Il prof mi invitò a seguirlo

Raggiungemmo una stanza molto grande

Rimasi di sasso

Era la stanza dei giochi del professore

Giada giaceva completamente nuda su una tavola di gomma

I vecchietti si spogliarono con una certa difficoltà

Uno dei quattro era completamente spaesato e si accomodò accanto a me e guardava stranito in giro per la stanza

Il fetore che emanava era orribile

Anche il resto dei vecchietti era in uno stato penoso

P: forza nonnetti che vi ho fatto un bel regalo

Una bella ragazza giovane per ricordarvi dei tempi andati, ma prima si sganci i soldoni



I tre fecero uscire da una busta dei soldi

Al volo contai qualcosa come sulle trecento mila lire a testa

Per me quella era la busta della pensione

Il ragazzo che faceva l’autista intanto veniva spompinato da Giada

P: forza ragazzetti andate a leccare una topina giovane, sentite il suo sapore e la sua fragranza

A turno si alternarono sulla fica di Giada

Pensai subito che i tre non erano autosufficienti.

Non so nemmeno come potevano scopare

Il ragazzo si posizionò dietro e iniziò una lenta ma ritmata penetrazione

Giada intanto si preoccupava dei cazzi dei vecchietti

Ogni tanto sputava qualcosa dalla bocca

Era schifata e era un continuo di conati di vomito

Il cazzo del vecchio una volta scappellato era pieno di smegma

Una cosa indicibile

Il prof da dietro che spingeva il culo del vecchio per cercare di mettere tutto l’uccello in bocca a Giada

A me venne il voltastomaco, ma non potevo fare nulla

Giada me lo aveva proibito

Chissà quante depravazioni doveva subire quella ragazza

Uscì dalla stanza per andare a vomitare

Il prof mi prendeva per i fondelli ma intanto era preso nei suoi giochi

Dopo essere uscito dal bagno rientrai brevemente

A: io aspetto in salotto, non posso vedere questo schifo

Giada io sono di la

Mi fece cenno di aver capito

P: non ti facevo così debole di stomaco Antonio.

Vai pure a sederti, che la cosa è lunga



Dopo che chiusero la stanza mi riposai un attimo

Lo stomaco era sotto sopra

Quasi mi dimenticai del finto libro

Fu facile per me individuarlo

Feci attenzione e cercai di non fare rumori

Ma anche se fossi stato sbadato e avessi fatto rumore non avrebbero sentito.

Dalla stanza dei giochi si sentivano i colpi delle penetrazioni e giada che gemeva

Mentre il resto della ciurma gridava frasi sconnesse

Sfilai il tomo e trovai l’agenda che avevo intravisto

Era divisa per lettere come una vecchia rubrica del telefono

Dentro notai per ogni lettera una trentina o più di nomi e cognomi di ragazze

Molte le conoscevo anche personalmente, alcune di vista

Tutte alunne della scuola dove il prof insegnava

Non avevo molto tempo e andai diretto ai nomi che mi interessavano

Laura, Giada, Michela e Simona

Ma alla A c’ero anche io

Prima di ogni commento, una breve descrizione fisica dell’individuo e dove stava di casa

Per ogni ragazza scriveva minuziosamente se era con i genitori divorziati o separati

In quale materia era carente

Se un giorno notava un cambiamento lo scriveva con data e anno

Una miniera di informazioni

Passai a leggere Laura

P: “ magrolina ma di bell’aspetto, molto sorridente e timida, direi impacciata.

Il padre ha abbandonato la madre da piccola.

La madre è un tipo tosto

Dovrò lavorarci intensamente”

“ la settimana prima della gita Antonio l’ha abbordata

Quel ragazzo mi inorgoglisce sempre di più, gli ho insegnato tutto.

Credo che per la gita riuscirò finalmente ad incularmela come sto già facendo con la cugina “

“ completamente ingenua, c’è la stiamo lavorando, già pregusto il suo ano”

“ le cose non sono andate come preventivato, ma fa dei pompini fantastici”

“ Era la mia preferita. In villa si è rivelata una bomba dedita al sesso sfrenato”

“ Devo riuscire ad averla a tutti i costi. Ho già i clienti giusti per lei, faranno follie.

Nata per essere chiavata da più persone insieme, è una instancabile. Ama farsi venire addosso.

Culo sfondato già a 18 anni.

Pregusto già i soldi che farò con lei. Facili e veloci

Clienti ideali: amanti delle ragazzine, amanti dell’anale e delle scopate violente.

Ci proverò di nuovo quando Antonio é al lavoro.

Le farò trovare tanti uomini in una volta sola, non mi dirà di no. Se convinta potrà essere una ragazza da orgie. La mia ragazza ideale.

Michela

P: “ ragazza con genitori inflessibili. Grande voglia di trasgredire.

Tonica, sportiva, fantastico fisico.

Molto maliziosa, superato il limite non tornerà mai indietro “

Sverginata dal cugino ambedue i canali, molto innamorata di lui.

“Dopo l’incontro al cinema, ho capito che è perfetta per tutti giochi più spinti”

“ incontrata all’insaputa del cugino, mi ha confessato di essere attratta da me. Gli ho fatto credere di essere innamorato di lei.

Maestra del cazzo in gola profondo, si fa sborrare ingoiando tutto.

Buco del culo accogliente

Ama sperimentare e non si tira mai indietro

Clienti ideali. Amanti del bondage e del sadomaso. Amanti dei pompini veloci, brava a far venire velocemente.

Clienti molto soddisfatti

Richiesta da persone con i soldi

“ ha scoperto dove abito, raggiunto un accordo. Si trasferirà da me, prendendo il posto di Giada”

Niente più clienti, per ora. “



Di Giada c’era scritto tutto quello che mi aveva detto il prof e Giada stasera, ma continuava

P: “ ragazza per clienti speciali di alto bordo”

“ costretta a prendere il posto di Laura nei giochi più spinti”

“ molto arrendevole fa quello che gli si dice senza tanti fronzoli”

“ si sta intristendo sempre di più, non va bene per gli affari.

Clienti poco coinvolti, sto perdendo soldi. Per recuperare i guadagni devo darla a vecchi bavosi e impotenti”



Simona

P: “presa subito in considerazione per il suo culo magnifico. Più volte nell’ultimo anno l’ho spiata nelle docce della palestra di educazione fisica.

Carattere forte, difficile se non impossibile farla lavorare con me”

“Gita fantastica, grazie al mio amore sono riuscito ad incularmela, sverginandola.

Un sogno che si è realizzato.”

“ per colpa sua i rapporti con Antonio sono al minimo.”

“ per vendetta personale mi ha offerto di nuovo il culo per il periodo Natalizio. Un regalo inaspettato. L’ho provocata.”

“ ora che non sta più insieme ad Antonio posso riprovarci. Ho l’impressione che voglia vendicarsi. Non sembrava disdegnare il mio cazzo. Voglio provarci di nuovo. Se ho ragione si aprono scenari importanti”

Clienti ideali: amanti dell’anale.

Ho già in mente di chiamare alcuni amici per devastarle il culo.



Per un attimo le urla che provenivano dalla stanza mi distrassero dalla lettura macabra.

Sembravano urla di chi stava godendo e stava arrivando.

Dovevo sbrigarmi nella lettura



Alla fine contai una trentina di contatti ma solo Michela , Giada e un altra ragazza erano al servizio del prof.

Tutte le altre erano come Simona e Laura

Progetti futuri, o approcci finiti male oppure non realizzabili o realizzati.



Ma dentro c’erano anche i contatti delle ville compresi, R e B



Mi tremavano le mani, non volevo leggere cosa avesse scritto di me. Mi feci coraggio



Antonio

“ conosciuto in negozio dopo il cinema, ragazzo ideale per adescare le ragazze più giovani”

“Gran fisico, ottimo scopatore, amato della ragazze, aperto mentalmente ad imparare tutto quello che dico”

“Oltre le mie aspettative, lo sto cambiando pian piano. Con lui posso agganciare Laura”

“ sto prendendo il posto del padre, insieme a lui faremo danni seri.”

“ sto scopando con la cugina a sua insaputa, forse non si merita questo trattamento, ma sono drogato per quella ragazzina.”

“ oggi mi ha colpito. Non mi aspettavo un trattamento del genere. La deve pagare”

“ credo di averlo perso del tutto, lo farò soffrire come non mai. Era sulla buona strada invece sembra che voglia fare il paladino della giustizia. Li porterò via tutte le donne che ama”

“ attrazione per Giada alta, lo inviterò a casa per farlo scopare una volta con lei, per poi mostrarli che non l’avrà mai”





La porta della camera si aprì all’improvviso, in fretta e furia rimisi dentro la rubrica.

Per un attimo pensai di prenderla e di metterla sotto la maglietta.

Quella agenda era il feticcio del professore.

Era usata e stra usata, le pagine ingiallite e spiegazzate

Le pagine di Laura e Simona e di un altro paio di ragazze erano con macchie evidenti. Probabilmente sperma.

Doveva eccitarlo nel rivivere certi particolari, ma era anche la sua più incredibile debolezza. Se l’avesse smarrita o qualcuno avesse scoperto quella agenda per lui sarebbe stata la fine.

Dovevo pensare a Giada e alla sua incolumità.



Il ragazzo prese i vecchietti e li portò via e mentre il prof li stava accompagnando alla porta decisi di andare da Giada

Se ne stava impietrita sulla tavola con il volto coperto di sborra.

A. Ascoltami attentamente, domani il professore aprirà dalle ferie il negozio.

Appena va via, prepara le valigie che vieni via con me.

Verrai ad abitare con me

G. Ma io..

A: ci penso io a te. Ti voglio bene

Giada fece un cenno d’intesa e si mise a piangere

Pensa ai tuoi. Non farti vedere che soffri, non gli dare questa soddisfazione.



P: allora ragazzino, ti ho fatto venire per farti capire che lei sarà sempre mia, e non l’avrai mai.

Ora ti puoi togliere dai coglioni che stanotte le spaccherò il buco del culo come vorresti fare te e non sarò il solo. Aspetto qualche amichetto dotato che si divertirà.

La ragazza non si deve permettere di dirmi cosa devo fare.



Mentre il prof era sulla porta aspettando chi doveva entrare, Giada mi raggiunse

G: non ti preoccupare per me. Anche se stanotte sarà durissima penserò a te. Ti voglio bene anche io.



Ma dai a fan culo il professore

Scesi le scale e appena fuori dal suo raggio di azione, piansi

La lettura dell’agenda fu devastante per la mia psiche.

Presi la macchina e iniziai un lungo monologo con me stesso tutto ad alta voce, “ maledetto me, e alle voglie che ho avuto con Michela, ho voluto fare il furbo, quello fico, ma chi pensavo di essere? Per colpa mia ho consegnato tutte, Michela al prof e poi Simona e Laura.

E poi con Laura non dovevo comportarmi così.

L’ho ingannata e me ne sono approfittato, era così innocente quando l’ho conosciuta e ora l’ho trasformata in una assatanata del sesso.

Per colpa mia l’ho complessata

Maledetto professore del cazzo, se potessi ritornare indietro non avrei fatto quel che ho fatto, non ti avrei mai conosciuto.

Pensavo che i tuoi insegnamenti erano giusti, invece ti servivo solo ai tuoi scopi. Mi hai trasformato in una bestia senza morale.

Leggerlo così fa male”



Poi mi rincuorai per farmi forza, almeno io facevo quello che ho fatto perché volevano scoprire le gioie del sesso.

Non mi sono mai abbassato a farle prostituire. Non l’ho mai pensato. E mai lo farò

Pensai che avevo deciso bene, nel far venire Giada a casa mia. Era la mossa giusta

Lo schifo che mi aveva raccontato poco prima mi venne mostrato in diretta.

Per me fu devastante. La sofferenza silenziosa di quella donna era epocale.

Poi pensai che avevo di fronte un mostro spietato.

Come si può scrivere quelle cose? Come si può lontanamente pensarle? Uno schifoso calcolatore di anime.

La parola sfruttatore è perfetto per quell’essere.

Non era solo affari, dentro metteva tutte le sue perversioni e ne faceva partecipi altri solo,per divertimento, senza nessuna pietà per queste ragazzine.

Nessun sentimento d’amore, ne di compassione. Niente.



Quasi arrivato a casa mi prese anche cinque minuti di autentica incazzatura

Michela

Non è possibile che si sia avverato quello che ha scritto il professore.

È un incubo.

Mi sono esposto con mio padre per farla lavorare da me e stare lontano da quel viscido e lei invece ha rivendicato il ruolo di fidanzatina e così andrà ad abitare dal prof.

Che illusa del cazzo, la farà di nuovo prostituire e questa volta sarà peggio per lei.

In quella casa succedono le peggiori cose.

Dovevo mettere in guardia Laura e Simona ma una cosa per volta.

Tra poche ore avrei liberato Giada.

Non dormii per tutta la notte

Ero pronto a cambiar vita

Sapevo già che cosa dovevo fare dopo.

Un azione che mai avevo immaginato di fare
non c'è limite al viscidume di quell'uomo, veramente sterco. allibito di Michela, povera Giada che doveva sopportare tutto questo.
 

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CAPITOLO : IN CASA DEL NEMICO. ULTIMA PARTE


Al girare della chiave, Giada si alzò di scatto e venne a baciarmi delicatamente

Il prof andò diretto in bagno

Giada approfittò per parlarmi ancora

G: grazie per avermi ascoltato, per me è importante

Poi mi prese il viso con entrambe le mani, mi guardò con una intensità assurda

Gli occhi blu nonostante il dolore, brillavano

G: Giurami che stasera non farai niente al prof.

Conosco la tua faccia e non promette niente di buono

Qualsiasi cosa succeda.

Mi sento più sicura se te ci sei

A: ok lo giuro

Ma come fai a conoscermi così bene

G: te lo racconterò un altra volta



Aveva letto bene

Era una faccia schifata la mia

Avrei sicuramente fatto una poltiglia del prof.

Ma ultimamente mi sapevo controllare abbastanza bene

Le preoccupazioni salirono quando mi disse che poteva succedere qualsiasi cosa

Volevo portar via Giada da quell’inferno ed ero preoccupato della cugina

Mi ero presentato con la convinzione che il prof fosse disperato e giocasse con le carte scoperte invece a sentire l’ultima frase di Giada pensai che poteva avere il mazzo truccato.



Il prof si affacciò di nuovo

P: ah mi deludi Antonio, pensavo di trovarti a scopare con la mia Giada e invece siete sempre a chiacchiera.

Hai perso un occasione

Dai su bambola vatti a preparare che aspettiamo gente



Giada come un automa si incamminò verso la sua stanza

Ancora una volta aveva clienti e anche a notte fonda

Il prof mi invitò nel salotto e mise della musica di sottofondo

Notai che di fretta e furia prese qualcosa dalla libreria e annotò su una agenda qualcosa.

Poi rimise apposto con apparente calma.

Ma io avevo fatto a tempo a capire la zona dove avesse riposto l’agenda

Mentre sceglieva la musica io ero in piedi e scorrevo tutta la libreria con lo sguardo

C’erano diversi libri di filosofia e psicologia oltre ai grandi classici

Notai tra questi anche un finto volume di un libro

Era sicuramente una specie di nascondiglio camuffato

Per sfortuna del prof io lo conoscevo molto bene

Prima di lavorare per mio padre in negozio, feci tre mesi di stagionalità in questa fabbrica

Creavano articoli per esposizioni, come appunto finti libri o oggettistica di plastica che sembra vera.

Quelle che si trovano all’Ikea sono uguali

Ne facevano quattro o cinque tipi.

E sapevo perfettamente quale titoli fossero.

Tutta roba inventata, titoli inesistenti

Ero curioso di capire cosa c’era dentro, ma il prof era presente

Non so se vi capita mai di avere un presentimento su una cosa e non riuscire a stare calmi fintanto che non riuscite a farla

Dovevo mettere le mani su quella agenda per capire cosa avesse scritto così di urgente



Suonarono alla porta

Il prof andò ad aprire, si presentarono un quartetto di vecchietti con un ragazzo che li accompagnava

I vecchietti sembravano provenire da un ospizio vicino

Il prof mi invitò a seguirlo

Raggiungemmo una stanza molto grande

Rimasi di sasso

Era la stanza dei giochi del professore

Giada giaceva completamente nuda su una tavola di gomma

I vecchietti si spogliarono con una certa difficoltà

Uno dei quattro era completamente spaesato e si accomodò accanto a me e guardava stranito in giro per la stanza

Il fetore che emanava era orribile

Anche il resto dei vecchietti era in uno stato penoso

P: forza nonnetti che vi ho fatto un bel regalo

Una bella ragazza giovane per ricordarvi dei tempi andati, ma prima si sganci i soldoni



I tre fecero uscire da una busta dei soldi

Al volo contai qualcosa come sulle trecento mila lire a testa

Per me quella era la busta della pensione

Il ragazzo che faceva l’autista intanto veniva spompinato da Giada

P: forza ragazzetti andate a leccare una topina giovane, sentite il suo sapore e la sua fragranza

A turno si alternarono sulla fica di Giada

Pensai subito che i tre non erano autosufficienti.

Non so nemmeno come potevano scopare

Il ragazzo si posizionò dietro e iniziò una lenta ma ritmata penetrazione

Giada intanto si preoccupava dei cazzi dei vecchietti

Ogni tanto sputava qualcosa dalla bocca

Era schifata e era un continuo di conati di vomito

Il cazzo del vecchio una volta scappellato era pieno di smegma

Una cosa indicibile

Il prof da dietro che spingeva il culo del vecchio per cercare di mettere tutto l’uccello in bocca a Giada

A me venne il voltastomaco, ma non potevo fare nulla

Giada me lo aveva proibito

Chissà quante depravazioni doveva subire quella ragazza

Uscì dalla stanza per andare a vomitare

Il prof mi prendeva per i fondelli ma intanto era preso nei suoi giochi

Dopo essere uscito dal bagno rientrai brevemente

A: io aspetto in salotto, non posso vedere questo schifo

Giada io sono di la

Mi fece cenno di aver capito

P: non ti facevo così debole di stomaco Antonio.

Vai pure a sederti, che la cosa è lunga



Dopo che chiusero la stanza mi riposai un attimo

Lo stomaco era sotto sopra

Quasi mi dimenticai del finto libro

Fu facile per me individuarlo

Feci attenzione e cercai di non fare rumori

Ma anche se fossi stato sbadato e avessi fatto rumore non avrebbero sentito.

Dalla stanza dei giochi si sentivano i colpi delle penetrazioni e giada che gemeva

Mentre il resto della ciurma gridava frasi sconnesse

Sfilai il tomo e trovai l’agenda che avevo intravisto

Era divisa per lettere come una vecchia rubrica del telefono

Dentro notai per ogni lettera una trentina o più di nomi e cognomi di ragazze

Molte le conoscevo anche personalmente, alcune di vista

Tutte alunne della scuola dove il prof insegnava

Non avevo molto tempo e andai diretto ai nomi che mi interessavano

Laura, Giada, Michela e Simona

Ma alla A c’ero anche io

Prima di ogni commento, una breve descrizione fisica dell’individuo e dove stava di casa

Per ogni ragazza scriveva minuziosamente se era con i genitori divorziati o separati

In quale materia era carente

Se un giorno notava un cambiamento lo scriveva con data e anno

Una miniera di informazioni

Passai a leggere Laura

P: “ magrolina ma di bell’aspetto, molto sorridente e timida, direi impacciata.

Il padre ha abbandonato la madre da piccola.

La madre è un tipo tosto

Dovrò lavorarci intensamente”

“ la settimana prima della gita Antonio l’ha abbordata

Quel ragazzo mi inorgoglisce sempre di più, gli ho insegnato tutto.

Credo che per la gita riuscirò finalmente ad incularmela come sto già facendo con la cugina “

“ completamente ingenua, c’è la stiamo lavorando, già pregusto il suo ano”

“ le cose non sono andate come preventivato, ma fa dei pompini fantastici”

“ Era la mia preferita. In villa si è rivelata una bomba dedita al sesso sfrenato”

“ Devo riuscire ad averla a tutti i costi. Ho già i clienti giusti per lei, faranno follie.

Nata per essere chiavata da più persone insieme, è una instancabile. Ama farsi venire addosso.

Culo sfondato già a 18 anni.

Pregusto già i soldi che farò con lei. Facili e veloci

Clienti ideali: amanti delle ragazzine, amanti dell’anale e delle scopate violente.

Ci proverò di nuovo quando Antonio é al lavoro.

Le farò trovare tanti uomini in una volta sola, non mi dirà di no. Se convinta potrà essere una ragazza da orgie. La mia ragazza ideale.

Michela

P: “ ragazza con genitori inflessibili. Grande voglia di trasgredire.

Tonica, sportiva, fantastico fisico.

Molto maliziosa, superato il limite non tornerà mai indietro “

Sverginata dal cugino ambedue i canali, molto innamorata di lui.

“Dopo l’incontro al cinema, ho capito che è perfetta per tutti giochi più spinti”

“ incontrata all’insaputa del cugino, mi ha confessato di essere attratta da me. Gli ho fatto credere di essere innamorato di lei.

Maestra del cazzo in gola profondo, si fa sborrare ingoiando tutto.

Buco del culo accogliente

Ama sperimentare e non si tira mai indietro

Clienti ideali. Amanti del bondage e del sadomaso. Amanti dei pompini veloci, brava a far venire velocemente.

Clienti molto soddisfatti

Richiesta da persone con i soldi

“ ha scoperto dove abito, raggiunto un accordo. Si trasferirà da me, prendendo il posto di Giada”

Niente più clienti, per ora. “



Di Giada c’era scritto tutto quello che mi aveva detto il prof e Giada stasera, ma continuava

P: “ ragazza per clienti speciali di alto bordo”

“ costretta a prendere il posto di Laura nei giochi più spinti”

“ molto arrendevole fa quello che gli si dice senza tanti fronzoli”

“ si sta intristendo sempre di più, non va bene per gli affari.

Clienti poco coinvolti, sto perdendo soldi. Per recuperare i guadagni devo darla a vecchi bavosi e impotenti”



Simona

P: “presa subito in considerazione per il suo culo magnifico. Più volte nell’ultimo anno l’ho spiata nelle docce della palestra di educazione fisica.

Carattere forte, difficile se non impossibile farla lavorare con me”

“Gita fantastica, grazie al mio amore sono riuscito ad incularmela, sverginandola.

Un sogno che si è realizzato.”

“ per colpa sua i rapporti con Antonio sono al minimo.”

“ per vendetta personale mi ha offerto di nuovo il culo per il periodo Natalizio. Un regalo inaspettato. L’ho provocata.”

“ ora che non sta più insieme ad Antonio posso riprovarci. Ho l’impressione che voglia vendicarsi. Non sembrava disdegnare il mio cazzo. Voglio provarci di nuovo. Se ho ragione si aprono scenari importanti”

Clienti ideali: amanti dell’anale.

Ho già in mente di chiamare alcuni amici per devastarle il culo.



Per un attimo le urla che provenivano dalla stanza mi distrassero dalla lettura macabra.

Sembravano urla di chi stava godendo e stava arrivando.

Dovevo sbrigarmi nella lettura



Alla fine contai una trentina di contatti ma solo Michela , Giada e un altra ragazza erano al servizio del prof.

Tutte le altre erano come Simona e Laura

Progetti futuri, o approcci finiti male oppure non realizzabili o realizzati.



Ma dentro c’erano anche i contatti delle ville compresi, R e B



Mi tremavano le mani, non volevo leggere cosa avesse scritto di me. Mi feci coraggio



Antonio

“ conosciuto in negozio dopo il cinema, ragazzo ideale per adescare le ragazze più giovani”

“Gran fisico, ottimo scopatore, amato della ragazze, aperto mentalmente ad imparare tutto quello che dico”

“Oltre le mie aspettative, lo sto cambiando pian piano. Con lui posso agganciare Laura”

“ sto prendendo il posto del padre, insieme a lui faremo danni seri.”

“ sto scopando con la cugina a sua insaputa, forse non si merita questo trattamento, ma sono drogato per quella ragazzina.”

“ oggi mi ha colpito. Non mi aspettavo un trattamento del genere. La deve pagare”

“ credo di averlo perso del tutto, lo farò soffrire come non mai. Era sulla buona strada invece sembra che voglia fare il paladino della giustizia. Li porterò via tutte le donne che ama”

“ attrazione per Giada alta, lo inviterò a casa per farlo scopare una volta con lei, per poi mostrarli che non l’avrà mai”





La porta della camera si aprì all’improvviso, in fretta e furia rimisi dentro la rubrica.

Per un attimo pensai di prenderla e di metterla sotto la maglietta.

Quella agenda era il feticcio del professore.

Era usata e stra usata, le pagine ingiallite e spiegazzate

Le pagine di Laura e Simona e di un altro paio di ragazze erano con macchie evidenti. Probabilmente sperma.

Doveva eccitarlo nel rivivere certi particolari, ma era anche la sua più incredibile debolezza. Se l’avesse smarrita o qualcuno avesse scoperto quella agenda per lui sarebbe stata la fine.

Dovevo pensare a Giada e alla sua incolumità.



Il ragazzo prese i vecchietti e li portò via e mentre il prof li stava accompagnando alla porta decisi di andare da Giada

Se ne stava impietrita sulla tavola con il volto coperto di sborra.

A. Ascoltami attentamente, domani il professore aprirà dalle ferie il negozio.

Appena va via, prepara le valigie che vieni via con me.

Verrai ad abitare con me

G. Ma io..

A: ci penso io a te. Ti voglio bene

Giada fece un cenno d’intesa e si mise a piangere

Pensa ai tuoi. Non farti vedere che soffri, non gli dare questa soddisfazione.



P: allora ragazzino, ti ho fatto venire per farti capire che lei sarà sempre mia, e non l’avrai mai.

Ora ti puoi togliere dai coglioni che stanotte le spaccherò il buco del culo come vorresti fare te e non sarò il solo. Aspetto qualche amichetto dotato che si divertirà.

La ragazza non si deve permettere di dirmi cosa devo fare.



Mentre il prof era sulla porta aspettando chi doveva entrare, Giada mi raggiunse

G: non ti preoccupare per me. Anche se stanotte sarà durissima penserò a te. Ti voglio bene anche io.



Ma dai a fan culo il professore

Scesi le scale e appena fuori dal suo raggio di azione, piansi

La lettura dell’agenda fu devastante per la mia psiche.

Presi la macchina e iniziai un lungo monologo con me stesso tutto ad alta voce, “ maledetto me, e alle voglie che ho avuto con Michela, ho voluto fare il furbo, quello fico, ma chi pensavo di essere? Per colpa mia ho consegnato tutte, Michela al prof e poi Simona e Laura.

E poi con Laura non dovevo comportarmi così.

L’ho ingannata e me ne sono approfittato, era così innocente quando l’ho conosciuta e ora l’ho trasformata in una assatanata del sesso.

Per colpa mia l’ho complessata

Maledetto professore del cazzo, se potessi ritornare indietro non avrei fatto quel che ho fatto, non ti avrei mai conosciuto.

Pensavo che i tuoi insegnamenti erano giusti, invece ti servivo solo ai tuoi scopi. Mi hai trasformato in una bestia senza morale.

Leggerlo così fa male”



Poi mi rincuorai per farmi forza, almeno io facevo quello che ho fatto perché volevano scoprire le gioie del sesso.

Non mi sono mai abbassato a farle prostituire. Non l’ho mai pensato. E mai lo farò

Pensai che avevo deciso bene, nel far venire Giada a casa mia. Era la mossa giusta

Lo schifo che mi aveva raccontato poco prima mi venne mostrato in diretta.

Per me fu devastante. La sofferenza silenziosa di quella donna era epocale.

Poi pensai che avevo di fronte un mostro spietato.

Come si può scrivere quelle cose? Come si può lontanamente pensarle? Uno schifoso calcolatore di anime.

La parola sfruttatore è perfetto per quell’essere.

Non era solo affari, dentro metteva tutte le sue perversioni e ne faceva partecipi altri solo,per divertimento, senza nessuna pietà per queste ragazzine.

Nessun sentimento d’amore, ne di compassione. Niente.



Quasi arrivato a casa mi prese anche cinque minuti di autentica incazzatura

Michela

Non è possibile che si sia avverato quello che ha scritto il professore.

È un incubo.

Mi sono esposto con mio padre per farla lavorare da me e stare lontano da quel viscido e lei invece ha rivendicato il ruolo di fidanzatina e così andrà ad abitare dal prof.

Che illusa del cazzo, la farà di nuovo prostituire e questa volta sarà peggio per lei.

In quella casa succedono le peggiori cose.

Dovevo mettere in guardia Laura e Simona ma una cosa per volta.

Tra poche ore avrei liberato Giada.

Non dormii per tutta la notte

Ero pronto a cambiar vita

Sapevo già che cosa dovevo fare dopo.

Un azione che mai avevo immaginato di fare
l'avevo detto che Michela ci sarebbe ricascata... avrà perso qualche neurone a forza di farsi inculare
 

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CAPITOLO : IN CASA DEL NEMICO. ULTIMA PARTE


Al girare della chiave, Giada si alzò di scatto e venne a baciarmi delicatamente

Il prof andò diretto in bagno

Giada approfittò per parlarmi ancora

G: grazie per avermi ascoltato, per me è importante

Poi mi prese il viso con entrambe le mani, mi guardò con una intensità assurda

Gli occhi blu nonostante il dolore, brillavano

G: Giurami che stasera non farai niente al prof.

Conosco la tua faccia e non promette niente di buono

Qualsiasi cosa succeda.

Mi sento più sicura se te ci sei

A: ok lo giuro

Ma come fai a conoscermi così bene

G: te lo racconterò un altra volta



Aveva letto bene

Era una faccia schifata la mia

Avrei sicuramente fatto una poltiglia del prof.

Ma ultimamente mi sapevo controllare abbastanza bene

Le preoccupazioni salirono quando mi disse che poteva succedere qualsiasi cosa

Volevo portar via Giada da quell’inferno ed ero preoccupato della cugina

Mi ero presentato con la convinzione che il prof fosse disperato e giocasse con le carte scoperte invece a sentire l’ultima frase di Giada pensai che poteva avere il mazzo truccato.



Il prof si affacciò di nuovo

P: ah mi deludi Antonio, pensavo di trovarti a scopare con la mia Giada e invece siete sempre a chiacchiera.

Hai perso un occasione

Dai su bambola vatti a preparare che aspettiamo gente



Giada come un automa si incamminò verso la sua stanza

Ancora una volta aveva clienti e anche a notte fonda

Il prof mi invitò nel salotto e mise della musica di sottofondo

Notai che di fretta e furia prese qualcosa dalla libreria e annotò su una agenda qualcosa.

Poi rimise apposto con apparente calma.

Ma io avevo fatto a tempo a capire la zona dove avesse riposto l’agenda

Mentre sceglieva la musica io ero in piedi e scorrevo tutta la libreria con lo sguardo

C’erano diversi libri di filosofia e psicologia oltre ai grandi classici

Notai tra questi anche un finto volume di un libro

Era sicuramente una specie di nascondiglio camuffato

Per sfortuna del prof io lo conoscevo molto bene

Prima di lavorare per mio padre in negozio, feci tre mesi di stagionalità in questa fabbrica

Creavano articoli per esposizioni, come appunto finti libri o oggettistica di plastica che sembra vera.

Quelle che si trovano all’Ikea sono uguali

Ne facevano quattro o cinque tipi.

E sapevo perfettamente quale titoli fossero.

Tutta roba inventata, titoli inesistenti

Ero curioso di capire cosa c’era dentro, ma il prof era presente

Non so se vi capita mai di avere un presentimento su una cosa e non riuscire a stare calmi fintanto che non riuscite a farla

Dovevo mettere le mani su quella agenda per capire cosa avesse scritto così di urgente



Suonarono alla porta

Il prof andò ad aprire, si presentarono un quartetto di vecchietti con un ragazzo che li accompagnava

I vecchietti sembravano provenire da un ospizio vicino

Il prof mi invitò a seguirlo

Raggiungemmo una stanza molto grande

Rimasi di sasso

Era la stanza dei giochi del professore

Giada giaceva completamente nuda su una tavola di gomma

I vecchietti si spogliarono con una certa difficoltà

Uno dei quattro era completamente spaesato e si accomodò accanto a me e guardava stranito in giro per la stanza

Il fetore che emanava era orribile

Anche il resto dei vecchietti era in uno stato penoso

P: forza nonnetti che vi ho fatto un bel regalo

Una bella ragazza giovane per ricordarvi dei tempi andati, ma prima si sganci i soldoni



I tre fecero uscire da una busta dei soldi

Al volo contai qualcosa come sulle trecento mila lire a testa

Per me quella era la busta della pensione

Il ragazzo che faceva l’autista intanto veniva spompinato da Giada

P: forza ragazzetti andate a leccare una topina giovane, sentite il suo sapore e la sua fragranza

A turno si alternarono sulla fica di Giada

Pensai subito che i tre non erano autosufficienti.

Non so nemmeno come potevano scopare

Il ragazzo si posizionò dietro e iniziò una lenta ma ritmata penetrazione

Giada intanto si preoccupava dei cazzi dei vecchietti

Ogni tanto sputava qualcosa dalla bocca

Era schifata e era un continuo di conati di vomito

Il cazzo del vecchio una volta scappellato era pieno di smegma

Una cosa indicibile

Il prof da dietro che spingeva il culo del vecchio per cercare di mettere tutto l’uccello in bocca a Giada

A me venne il voltastomaco, ma non potevo fare nulla

Giada me lo aveva proibito

Chissà quante depravazioni doveva subire quella ragazza

Uscì dalla stanza per andare a vomitare

Il prof mi prendeva per i fondelli ma intanto era preso nei suoi giochi

Dopo essere uscito dal bagno rientrai brevemente

A: io aspetto in salotto, non posso vedere questo schifo

Giada io sono di la

Mi fece cenno di aver capito

P: non ti facevo così debole di stomaco Antonio.

Vai pure a sederti, che la cosa è lunga



Dopo che chiusero la stanza mi riposai un attimo

Lo stomaco era sotto sopra

Quasi mi dimenticai del finto libro

Fu facile per me individuarlo

Feci attenzione e cercai di non fare rumori

Ma anche se fossi stato sbadato e avessi fatto rumore non avrebbero sentito.

Dalla stanza dei giochi si sentivano i colpi delle penetrazioni e giada che gemeva

Mentre il resto della ciurma gridava frasi sconnesse

Sfilai il tomo e trovai l’agenda che avevo intravisto

Era divisa per lettere come una vecchia rubrica del telefono

Dentro notai per ogni lettera una trentina o più di nomi e cognomi di ragazze

Molte le conoscevo anche personalmente, alcune di vista

Tutte alunne della scuola dove il prof insegnava

Non avevo molto tempo e andai diretto ai nomi che mi interessavano

Laura, Giada, Michela e Simona

Ma alla A c’ero anche io

Prima di ogni commento, una breve descrizione fisica dell’individuo e dove stava di casa

Per ogni ragazza scriveva minuziosamente se era con i genitori divorziati o separati

In quale materia era carente

Se un giorno notava un cambiamento lo scriveva con data e anno

Una miniera di informazioni

Passai a leggere Laura

P: “ magrolina ma di bell’aspetto, molto sorridente e timida, direi impacciata.

Il padre ha abbandonato la madre da piccola.

La madre è un tipo tosto

Dovrò lavorarci intensamente”

“ la settimana prima della gita Antonio l’ha abbordata

Quel ragazzo mi inorgoglisce sempre di più, gli ho insegnato tutto.

Credo che per la gita riuscirò finalmente ad incularmela come sto già facendo con la cugina “

“ completamente ingenua, c’è la stiamo lavorando, già pregusto il suo ano”

“ le cose non sono andate come preventivato, ma fa dei pompini fantastici”

“ Era la mia preferita. In villa si è rivelata una bomba dedita al sesso sfrenato”

“ Devo riuscire ad averla a tutti i costi. Ho già i clienti giusti per lei, faranno follie.

Nata per essere chiavata da più persone insieme, è una instancabile. Ama farsi venire addosso.

Culo sfondato già a 18 anni.

Pregusto già i soldi che farò con lei. Facili e veloci

Clienti ideali: amanti delle ragazzine, amanti dell’anale e delle scopate violente.

Ci proverò di nuovo quando Antonio é al lavoro.

Le farò trovare tanti uomini in una volta sola, non mi dirà di no. Se convinta potrà essere una ragazza da orgie. La mia ragazza ideale.

Michela

P: “ ragazza con genitori inflessibili. Grande voglia di trasgredire.

Tonica, sportiva, fantastico fisico.

Molto maliziosa, superato il limite non tornerà mai indietro “

Sverginata dal cugino ambedue i canali, molto innamorata di lui.

“Dopo l’incontro al cinema, ho capito che è perfetta per tutti giochi più spinti”

“ incontrata all’insaputa del cugino, mi ha confessato di essere attratta da me. Gli ho fatto credere di essere innamorato di lei.

Maestra del cazzo in gola profondo, si fa sborrare ingoiando tutto.

Buco del culo accogliente

Ama sperimentare e non si tira mai indietro

Clienti ideali. Amanti del bondage e del sadomaso. Amanti dei pompini veloci, brava a far venire velocemente.

Clienti molto soddisfatti

Richiesta da persone con i soldi

“ ha scoperto dove abito, raggiunto un accordo. Si trasferirà da me, prendendo il posto di Giada”

Niente più clienti, per ora. “



Di Giada c’era scritto tutto quello che mi aveva detto il prof e Giada stasera, ma continuava

P: “ ragazza per clienti speciali di alto bordo”

“ costretta a prendere il posto di Laura nei giochi più spinti”

“ molto arrendevole fa quello che gli si dice senza tanti fronzoli”

“ si sta intristendo sempre di più, non va bene per gli affari.

Clienti poco coinvolti, sto perdendo soldi. Per recuperare i guadagni devo darla a vecchi bavosi e impotenti”



Simona

P: “presa subito in considerazione per il suo culo magnifico. Più volte nell’ultimo anno l’ho spiata nelle docce della palestra di educazione fisica.

Carattere forte, difficile se non impossibile farla lavorare con me”

“Gita fantastica, grazie al mio amore sono riuscito ad incularmela, sverginandola.

Un sogno che si è realizzato.”

“ per colpa sua i rapporti con Antonio sono al minimo.”

“ per vendetta personale mi ha offerto di nuovo il culo per il periodo Natalizio. Un regalo inaspettato. L’ho provocata.”

“ ora che non sta più insieme ad Antonio posso riprovarci. Ho l’impressione che voglia vendicarsi. Non sembrava disdegnare il mio cazzo. Voglio provarci di nuovo. Se ho ragione si aprono scenari importanti”

Clienti ideali: amanti dell’anale.

Ho già in mente di chiamare alcuni amici per devastarle il culo.



Per un attimo le urla che provenivano dalla stanza mi distrassero dalla lettura macabra.

Sembravano urla di chi stava godendo e stava arrivando.

Dovevo sbrigarmi nella lettura



Alla fine contai una trentina di contatti ma solo Michela , Giada e un altra ragazza erano al servizio del prof.

Tutte le altre erano come Simona e Laura

Progetti futuri, o approcci finiti male oppure non realizzabili o realizzati.



Ma dentro c’erano anche i contatti delle ville compresi, R e B



Mi tremavano le mani, non volevo leggere cosa avesse scritto di me. Mi feci coraggio



Antonio

“ conosciuto in negozio dopo il cinema, ragazzo ideale per adescare le ragazze più giovani”

“Gran fisico, ottimo scopatore, amato della ragazze, aperto mentalmente ad imparare tutto quello che dico”

“Oltre le mie aspettative, lo sto cambiando pian piano. Con lui posso agganciare Laura”

“ sto prendendo il posto del padre, insieme a lui faremo danni seri.”

“ sto scopando con la cugina a sua insaputa, forse non si merita questo trattamento, ma sono drogato per quella ragazzina.”

“ oggi mi ha colpito. Non mi aspettavo un trattamento del genere. La deve pagare”

“ credo di averlo perso del tutto, lo farò soffrire come non mai. Era sulla buona strada invece sembra che voglia fare il paladino della giustizia. Li porterò via tutte le donne che ama”

“ attrazione per Giada alta, lo inviterò a casa per farlo scopare una volta con lei, per poi mostrarli che non l’avrà mai”





La porta della camera si aprì all’improvviso, in fretta e furia rimisi dentro la rubrica.

Per un attimo pensai di prenderla e di metterla sotto la maglietta.

Quella agenda era il feticcio del professore.

Era usata e stra usata, le pagine ingiallite e spiegazzate

Le pagine di Laura e Simona e di un altro paio di ragazze erano con macchie evidenti. Probabilmente sperma.

Doveva eccitarlo nel rivivere certi particolari, ma era anche la sua più incredibile debolezza. Se l’avesse smarrita o qualcuno avesse scoperto quella agenda per lui sarebbe stata la fine.

Dovevo pensare a Giada e alla sua incolumità.



Il ragazzo prese i vecchietti e li portò via e mentre il prof li stava accompagnando alla porta decisi di andare da Giada

Se ne stava impietrita sulla tavola con il volto coperto di sborra.

A. Ascoltami attentamente, domani il professore aprirà dalle ferie il negozio.

Appena va via, prepara le valigie che vieni via con me.

Verrai ad abitare con me

G. Ma io..

A: ci penso io a te. Ti voglio bene

Giada fece un cenno d’intesa e si mise a piangere

Pensa ai tuoi. Non farti vedere che soffri, non gli dare questa soddisfazione.



P: allora ragazzino, ti ho fatto venire per farti capire che lei sarà sempre mia, e non l’avrai mai.

Ora ti puoi togliere dai coglioni che stanotte le spaccherò il buco del culo come vorresti fare te e non sarò il solo. Aspetto qualche amichetto dotato che si divertirà.

La ragazza non si deve permettere di dirmi cosa devo fare.



Mentre il prof era sulla porta aspettando chi doveva entrare, Giada mi raggiunse

G: non ti preoccupare per me. Anche se stanotte sarà durissima penserò a te. Ti voglio bene anche io.



Ma dai a fan culo il professore

Scesi le scale e appena fuori dal suo raggio di azione, piansi

La lettura dell’agenda fu devastante per la mia psiche.

Presi la macchina e iniziai un lungo monologo con me stesso tutto ad alta voce, “ maledetto me, e alle voglie che ho avuto con Michela, ho voluto fare il furbo, quello fico, ma chi pensavo di essere? Per colpa mia ho consegnato tutte, Michela al prof e poi Simona e Laura.

E poi con Laura non dovevo comportarmi così.

L’ho ingannata e me ne sono approfittato, era così innocente quando l’ho conosciuta e ora l’ho trasformata in una assatanata del sesso.

Per colpa mia l’ho complessata

Maledetto professore del cazzo, se potessi ritornare indietro non avrei fatto quel che ho fatto, non ti avrei mai conosciuto.

Pensavo che i tuoi insegnamenti erano giusti, invece ti servivo solo ai tuoi scopi. Mi hai trasformato in una bestia senza morale.

Leggerlo così fa male”



Poi mi rincuorai per farmi forza, almeno io facevo quello che ho fatto perché volevano scoprire le gioie del sesso.

Non mi sono mai abbassato a farle prostituire. Non l’ho mai pensato. E mai lo farò

Pensai che avevo deciso bene, nel far venire Giada a casa mia. Era la mossa giusta

Lo schifo che mi aveva raccontato poco prima mi venne mostrato in diretta.

Per me fu devastante. La sofferenza silenziosa di quella donna era epocale.

Poi pensai che avevo di fronte un mostro spietato.

Come si può scrivere quelle cose? Come si può lontanamente pensarle? Uno schifoso calcolatore di anime.

La parola sfruttatore è perfetto per quell’essere.

Non era solo affari, dentro metteva tutte le sue perversioni e ne faceva partecipi altri solo,per divertimento, senza nessuna pietà per queste ragazzine.

Nessun sentimento d’amore, ne di compassione. Niente.



Quasi arrivato a casa mi prese anche cinque minuti di autentica incazzatura

Michela

Non è possibile che si sia avverato quello che ha scritto il professore.

È un incubo.

Mi sono esposto con mio padre per farla lavorare da me e stare lontano da quel viscido e lei invece ha rivendicato il ruolo di fidanzatina e così andrà ad abitare dal prof.

Che illusa del cazzo, la farà di nuovo prostituire e questa volta sarà peggio per lei.

In quella casa succedono le peggiori cose.

Dovevo mettere in guardia Laura e Simona ma una cosa per volta.

Tra poche ore avrei liberato Giada.

Non dormii per tutta la notte

Ero pronto a cambiar vita

Sapevo già che cosa dovevo fare dopo.

Un azione che mai avevo immaginato di fare
Dopo questo capitolo ho cambiato idea sul viscido penso che chiamarlo merda sia un complimento. Se c'è il paradiso e di conseguenza l'inferno non credo che il maligno ( satana ) l'abbia voluto per paura che venisse spodestato da lui.
Che esseri esistono come avrà fatto a diventare così boh !!!
 

chichio

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Michela

Non è possibile che si sia avverato quello che ha scritto il professore.

È un incubo.

Mi sono esposto con mio padre per farla lavorare da me e stare lontano da quel viscido e lei invece ha rivendicato il ruolo di fidanzatina e così andrà ad abitare dal prof.
Infatti questa cosa ha fatto incazzare anche me, che l'ho solo letta e non l'ho vissuta. Michela (se poi ha accettato) se mi posso permettere, non aveva cervello.
 

Mikyelino

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CAPITOLO : IN CASA DEL NEMICO. ULTIMA PARTE


Al girare della chiave, Giada si alzò di scatto e venne a baciarmi delicatamente

Il prof andò diretto in bagno

Giada approfittò per parlarmi ancora

G: grazie per avermi ascoltato, per me è importante

Poi mi prese il viso con entrambe le mani, mi guardò con una intensità assurda

Gli occhi blu nonostante il dolore, brillavano

G: Giurami che stasera non farai niente al prof.

Conosco la tua faccia e non promette niente di buono

Qualsiasi cosa succeda.

Mi sento più sicura se te ci sei

A: ok lo giuro

Ma come fai a conoscermi così bene

G: te lo racconterò un altra volta



Aveva letto bene

Era una faccia schifata la mia

Avrei sicuramente fatto una poltiglia del prof.

Ma ultimamente mi sapevo controllare abbastanza bene

Le preoccupazioni salirono quando mi disse che poteva succedere qualsiasi cosa

Volevo portar via Giada da quell’inferno ed ero preoccupato della cugina

Mi ero presentato con la convinzione che il prof fosse disperato e giocasse con le carte scoperte invece a sentire l’ultima frase di Giada pensai che poteva avere il mazzo truccato.



Il prof si affacciò di nuovo

P: ah mi deludi Antonio, pensavo di trovarti a scopare con la mia Giada e invece siete sempre a chiacchiera.

Hai perso un occasione

Dai su bambola vatti a preparare che aspettiamo gente



Giada come un automa si incamminò verso la sua stanza

Ancora una volta aveva clienti e anche a notte fonda

Il prof mi invitò nel salotto e mise della musica di sottofondo

Notai che di fretta e furia prese qualcosa dalla libreria e annotò su una agenda qualcosa.

Poi rimise apposto con apparente calma.

Ma io avevo fatto a tempo a capire la zona dove avesse riposto l’agenda

Mentre sceglieva la musica io ero in piedi e scorrevo tutta la libreria con lo sguardo

C’erano diversi libri di filosofia e psicologia oltre ai grandi classici

Notai tra questi anche un finto volume di un libro

Era sicuramente una specie di nascondiglio camuffato

Per sfortuna del prof io lo conoscevo molto bene

Prima di lavorare per mio padre in negozio, feci tre mesi di stagionalità in questa fabbrica

Creavano articoli per esposizioni, come appunto finti libri o oggettistica di plastica che sembra vera.

Quelle che si trovano all’Ikea sono uguali

Ne facevano quattro o cinque tipi.

E sapevo perfettamente quale titoli fossero.

Tutta roba inventata, titoli inesistenti

Ero curioso di capire cosa c’era dentro, ma il prof era presente

Non so se vi capita mai di avere un presentimento su una cosa e non riuscire a stare calmi fintanto che non riuscite a farla

Dovevo mettere le mani su quella agenda per capire cosa avesse scritto così di urgente



Suonarono alla porta

Il prof andò ad aprire, si presentarono un quartetto di vecchietti con un ragazzo che li accompagnava

I vecchietti sembravano provenire da un ospizio vicino

Il prof mi invitò a seguirlo

Raggiungemmo una stanza molto grande

Rimasi di sasso

Era la stanza dei giochi del professore

Giada giaceva completamente nuda su una tavola di gomma

I vecchietti si spogliarono con una certa difficoltà

Uno dei quattro era completamente spaesato e si accomodò accanto a me e guardava stranito in giro per la stanza

Il fetore che emanava era orribile

Anche il resto dei vecchietti era in uno stato penoso

P: forza nonnetti che vi ho fatto un bel regalo

Una bella ragazza giovane per ricordarvi dei tempi andati, ma prima si sganci i soldoni



I tre fecero uscire da una busta dei soldi

Al volo contai qualcosa come sulle trecento mila lire a testa

Per me quella era la busta della pensione

Il ragazzo che faceva l’autista intanto veniva spompinato da Giada

P: forza ragazzetti andate a leccare una topina giovane, sentite il suo sapore e la sua fragranza

A turno si alternarono sulla fica di Giada

Pensai subito che i tre non erano autosufficienti.

Non so nemmeno come potevano scopare

Il ragazzo si posizionò dietro e iniziò una lenta ma ritmata penetrazione

Giada intanto si preoccupava dei cazzi dei vecchietti

Ogni tanto sputava qualcosa dalla bocca

Era schifata e era un continuo di conati di vomito

Il cazzo del vecchio una volta scappellato era pieno di smegma

Una cosa indicibile

Il prof da dietro che spingeva il culo del vecchio per cercare di mettere tutto l’uccello in bocca a Giada

A me venne il voltastomaco, ma non potevo fare nulla

Giada me lo aveva proibito

Chissà quante depravazioni doveva subire quella ragazza

Uscì dalla stanza per andare a vomitare

Il prof mi prendeva per i fondelli ma intanto era preso nei suoi giochi

Dopo essere uscito dal bagno rientrai brevemente

A: io aspetto in salotto, non posso vedere questo schifo

Giada io sono di la

Mi fece cenno di aver capito

P: non ti facevo così debole di stomaco Antonio.

Vai pure a sederti, che la cosa è lunga



Dopo che chiusero la stanza mi riposai un attimo

Lo stomaco era sotto sopra

Quasi mi dimenticai del finto libro

Fu facile per me individuarlo

Feci attenzione e cercai di non fare rumori

Ma anche se fossi stato sbadato e avessi fatto rumore non avrebbero sentito.

Dalla stanza dei giochi si sentivano i colpi delle penetrazioni e giada che gemeva

Mentre il resto della ciurma gridava frasi sconnesse

Sfilai il tomo e trovai l’agenda che avevo intravisto

Era divisa per lettere come una vecchia rubrica del telefono

Dentro notai per ogni lettera una trentina o più di nomi e cognomi di ragazze

Molte le conoscevo anche personalmente, alcune di vista

Tutte alunne della scuola dove il prof insegnava

Non avevo molto tempo e andai diretto ai nomi che mi interessavano

Laura, Giada, Michela e Simona

Ma alla A c’ero anche io

Prima di ogni commento, una breve descrizione fisica dell’individuo e dove stava di casa

Per ogni ragazza scriveva minuziosamente se era con i genitori divorziati o separati

In quale materia era carente

Se un giorno notava un cambiamento lo scriveva con data e anno

Una miniera di informazioni

Passai a leggere Laura

P: “ magrolina ma di bell’aspetto, molto sorridente e timida, direi impacciata.

Il padre ha abbandonato la madre da piccola.

La madre è un tipo tosto

Dovrò lavorarci intensamente”

“ la settimana prima della gita Antonio l’ha abbordata

Quel ragazzo mi inorgoglisce sempre di più, gli ho insegnato tutto.

Credo che per la gita riuscirò finalmente ad incularmela come sto già facendo con la cugina “

“ completamente ingenua, c’è la stiamo lavorando, già pregusto il suo ano”

“ le cose non sono andate come preventivato, ma fa dei pompini fantastici”

“ Era la mia preferita. In villa si è rivelata una bomba dedita al sesso sfrenato”

“ Devo riuscire ad averla a tutti i costi. Ho già i clienti giusti per lei, faranno follie.

Nata per essere chiavata da più persone insieme, è una instancabile. Ama farsi venire addosso.

Culo sfondato già a 18 anni.

Pregusto già i soldi che farò con lei. Facili e veloci

Clienti ideali: amanti delle ragazzine, amanti dell’anale e delle scopate violente.

Ci proverò di nuovo quando Antonio é al lavoro.

Le farò trovare tanti uomini in una volta sola, non mi dirà di no. Se convinta potrà essere una ragazza da orgie. La mia ragazza ideale.

Michela

P: “ ragazza con genitori inflessibili. Grande voglia di trasgredire.

Tonica, sportiva, fantastico fisico.

Molto maliziosa, superato il limite non tornerà mai indietro “

Sverginata dal cugino ambedue i canali, molto innamorata di lui.

“Dopo l’incontro al cinema, ho capito che è perfetta per tutti giochi più spinti”

“ incontrata all’insaputa del cugino, mi ha confessato di essere attratta da me. Gli ho fatto credere di essere innamorato di lei.

Maestra del cazzo in gola profondo, si fa sborrare ingoiando tutto.

Buco del culo accogliente

Ama sperimentare e non si tira mai indietro

Clienti ideali. Amanti del bondage e del sadomaso. Amanti dei pompini veloci, brava a far venire velocemente.

Clienti molto soddisfatti

Richiesta da persone con i soldi

“ ha scoperto dove abito, raggiunto un accordo. Si trasferirà da me, prendendo il posto di Giada”

Niente più clienti, per ora. “



Di Giada c’era scritto tutto quello che mi aveva detto il prof e Giada stasera, ma continuava

P: “ ragazza per clienti speciali di alto bordo”

“ costretta a prendere il posto di Laura nei giochi più spinti”

“ molto arrendevole fa quello che gli si dice senza tanti fronzoli”

“ si sta intristendo sempre di più, non va bene per gli affari.

Clienti poco coinvolti, sto perdendo soldi. Per recuperare i guadagni devo darla a vecchi bavosi e impotenti”



Simona

P: “presa subito in considerazione per il suo culo magnifico. Più volte nell’ultimo anno l’ho spiata nelle docce della palestra di educazione fisica.

Carattere forte, difficile se non impossibile farla lavorare con me”

“Gita fantastica, grazie al mio amore sono riuscito ad incularmela, sverginandola.

Un sogno che si è realizzato.”

“ per colpa sua i rapporti con Antonio sono al minimo.”

“ per vendetta personale mi ha offerto di nuovo il culo per il periodo Natalizio. Un regalo inaspettato. L’ho provocata.”

“ ora che non sta più insieme ad Antonio posso riprovarci. Ho l’impressione che voglia vendicarsi. Non sembrava disdegnare il mio cazzo. Voglio provarci di nuovo. Se ho ragione si aprono scenari importanti”

Clienti ideali: amanti dell’anale.

Ho già in mente di chiamare alcuni amici per devastarle il culo.



Per un attimo le urla che provenivano dalla stanza mi distrassero dalla lettura macabra.

Sembravano urla di chi stava godendo e stava arrivando.

Dovevo sbrigarmi nella lettura



Alla fine contai una trentina di contatti ma solo Michela , Giada e un altra ragazza erano al servizio del prof.

Tutte le altre erano come Simona e Laura

Progetti futuri, o approcci finiti male oppure non realizzabili o realizzati.



Ma dentro c’erano anche i contatti delle ville compresi, R e B



Mi tremavano le mani, non volevo leggere cosa avesse scritto di me. Mi feci coraggio



Antonio

“ conosciuto in negozio dopo il cinema, ragazzo ideale per adescare le ragazze più giovani”

“Gran fisico, ottimo scopatore, amato della ragazze, aperto mentalmente ad imparare tutto quello che dico”

“Oltre le mie aspettative, lo sto cambiando pian piano. Con lui posso agganciare Laura”

“ sto prendendo il posto del padre, insieme a lui faremo danni seri.”

“ sto scopando con la cugina a sua insaputa, forse non si merita questo trattamento, ma sono drogato per quella ragazzina.”

“ oggi mi ha colpito. Non mi aspettavo un trattamento del genere. La deve pagare”

“ credo di averlo perso del tutto, lo farò soffrire come non mai. Era sulla buona strada invece sembra che voglia fare il paladino della giustizia. Li porterò via tutte le donne che ama”

“ attrazione per Giada alta, lo inviterò a casa per farlo scopare una volta con lei, per poi mostrarli che non l’avrà mai”





La porta della camera si aprì all’improvviso, in fretta e furia rimisi dentro la rubrica.

Per un attimo pensai di prenderla e di metterla sotto la maglietta.

Quella agenda era il feticcio del professore.

Era usata e stra usata, le pagine ingiallite e spiegazzate

Le pagine di Laura e Simona e di un altro paio di ragazze erano con macchie evidenti. Probabilmente sperma.

Doveva eccitarlo nel rivivere certi particolari, ma era anche la sua più incredibile debolezza. Se l’avesse smarrita o qualcuno avesse scoperto quella agenda per lui sarebbe stata la fine.

Dovevo pensare a Giada e alla sua incolumità.



Il ragazzo prese i vecchietti e li portò via e mentre il prof li stava accompagnando alla porta decisi di andare da Giada

Se ne stava impietrita sulla tavola con il volto coperto di sborra.

A. Ascoltami attentamente, domani il professore aprirà dalle ferie il negozio.

Appena va via, prepara le valigie che vieni via con me.

Verrai ad abitare con me

G. Ma io..

A: ci penso io a te. Ti voglio bene

Giada fece un cenno d’intesa e si mise a piangere

Pensa ai tuoi. Non farti vedere che soffri, non gli dare questa soddisfazione.



P: allora ragazzino, ti ho fatto venire per farti capire che lei sarà sempre mia, e non l’avrai mai.

Ora ti puoi togliere dai coglioni che stanotte le spaccherò il buco del culo come vorresti fare te e non sarò il solo. Aspetto qualche amichetto dotato che si divertirà.

La ragazza non si deve permettere di dirmi cosa devo fare.



Mentre il prof era sulla porta aspettando chi doveva entrare, Giada mi raggiunse

G: non ti preoccupare per me. Anche se stanotte sarà durissima penserò a te. Ti voglio bene anche io.



Ma dai a fan culo il professore

Scesi le scale e appena fuori dal suo raggio di azione, piansi

La lettura dell’agenda fu devastante per la mia psiche.

Presi la macchina e iniziai un lungo monologo con me stesso tutto ad alta voce, “ maledetto me, e alle voglie che ho avuto con Michela, ho voluto fare il furbo, quello fico, ma chi pensavo di essere? Per colpa mia ho consegnato tutte, Michela al prof e poi Simona e Laura.

E poi con Laura non dovevo comportarmi così.

L’ho ingannata e me ne sono approfittato, era così innocente quando l’ho conosciuta e ora l’ho trasformata in una assatanata del sesso.

Per colpa mia l’ho complessata

Maledetto professore del cazzo, se potessi ritornare indietro non avrei fatto quel che ho fatto, non ti avrei mai conosciuto.

Pensavo che i tuoi insegnamenti erano giusti, invece ti servivo solo ai tuoi scopi. Mi hai trasformato in una bestia senza morale.

Leggerlo così fa male”



Poi mi rincuorai per farmi forza, almeno io facevo quello che ho fatto perché volevano scoprire le gioie del sesso.

Non mi sono mai abbassato a farle prostituire. Non l’ho mai pensato. E mai lo farò

Pensai che avevo deciso bene, nel far venire Giada a casa mia. Era la mossa giusta

Lo schifo che mi aveva raccontato poco prima mi venne mostrato in diretta.

Per me fu devastante. La sofferenza silenziosa di quella donna era epocale.

Poi pensai che avevo di fronte un mostro spietato.

Come si può scrivere quelle cose? Come si può lontanamente pensarle? Uno schifoso calcolatore di anime.

La parola sfruttatore è perfetto per quell’essere.

Non era solo affari, dentro metteva tutte le sue perversioni e ne faceva partecipi altri solo,per divertimento, senza nessuna pietà per queste ragazzine.

Nessun sentimento d’amore, ne di compassione. Niente.



Quasi arrivato a casa mi prese anche cinque minuti di autentica incazzatura

Michela

Non è possibile che si sia avverato quello che ha scritto il professore.

È un incubo.

Mi sono esposto con mio padre per farla lavorare da me e stare lontano da quel viscido e lei invece ha rivendicato il ruolo di fidanzatina e così andrà ad abitare dal prof.

Che illusa del cazzo, la farà di nuovo prostituire e questa volta sarà peggio per lei.

In quella casa succedono le peggiori cose.

Dovevo mettere in guardia Laura e Simona ma una cosa per volta.

Tra poche ore avrei liberato Giada.

Non dormii per tutta la notte

Ero pronto a cambiar vita

Sapevo già che cosa dovevo fare dopo.

Un azione che mai avevo immaginato di fare
Amico mio solo tanta stima per te e per il buon cuore
 

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CAPITOLO : IN CASA DEL NEMICO. ULTIMA PARTE


Al girare della chiave, Giada si alzò di scatto e venne a baciarmi delicatamente

Il prof andò diretto in bagno

Giada approfittò per parlarmi ancora

G: grazie per avermi ascoltato, per me è importante

Poi mi prese il viso con entrambe le mani, mi guardò con una intensità assurda

Gli occhi blu nonostante il dolore, brillavano

G: Giurami che stasera non farai niente al prof.

Conosco la tua faccia e non promette niente di buono

Qualsiasi cosa succeda.

Mi sento più sicura se te ci sei

A: ok lo giuro

Ma come fai a conoscermi così bene

G: te lo racconterò un altra volta



Aveva letto bene

Era una faccia schifata la mia

Avrei sicuramente fatto una poltiglia del prof.

Ma ultimamente mi sapevo controllare abbastanza bene

Le preoccupazioni salirono quando mi disse che poteva succedere qualsiasi cosa

Volevo portar via Giada da quell’inferno ed ero preoccupato della cugina

Mi ero presentato con la convinzione che il prof fosse disperato e giocasse con le carte scoperte invece a sentire l’ultima frase di Giada pensai che poteva avere il mazzo truccato.



Il prof si affacciò di nuovo

P: ah mi deludi Antonio, pensavo di trovarti a scopare con la mia Giada e invece siete sempre a chiacchiera.

Hai perso un occasione

Dai su bambola vatti a preparare che aspettiamo gente



Giada come un automa si incamminò verso la sua stanza

Ancora una volta aveva clienti e anche a notte fonda

Il prof mi invitò nel salotto e mise della musica di sottofondo

Notai che di fretta e furia prese qualcosa dalla libreria e annotò su una agenda qualcosa.

Poi rimise apposto con apparente calma.

Ma io avevo fatto a tempo a capire la zona dove avesse riposto l’agenda

Mentre sceglieva la musica io ero in piedi e scorrevo tutta la libreria con lo sguardo

C’erano diversi libri di filosofia e psicologia oltre ai grandi classici

Notai tra questi anche un finto volume di un libro

Era sicuramente una specie di nascondiglio camuffato

Per sfortuna del prof io lo conoscevo molto bene

Prima di lavorare per mio padre in negozio, feci tre mesi di stagionalità in questa fabbrica

Creavano articoli per esposizioni, come appunto finti libri o oggettistica di plastica che sembra vera.

Quelle che si trovano all’Ikea sono uguali

Ne facevano quattro o cinque tipi.

E sapevo perfettamente quale titoli fossero.

Tutta roba inventata, titoli inesistenti

Ero curioso di capire cosa c’era dentro, ma il prof era presente

Non so se vi capita mai di avere un presentimento su una cosa e non riuscire a stare calmi fintanto che non riuscite a farla

Dovevo mettere le mani su quella agenda per capire cosa avesse scritto così di urgente



Suonarono alla porta

Il prof andò ad aprire, si presentarono un quartetto di vecchietti con un ragazzo che li accompagnava

I vecchietti sembravano provenire da un ospizio vicino

Il prof mi invitò a seguirlo

Raggiungemmo una stanza molto grande

Rimasi di sasso

Era la stanza dei giochi del professore

Giada giaceva completamente nuda su una tavola di gomma

I vecchietti si spogliarono con una certa difficoltà

Uno dei quattro era completamente spaesato e si accomodò accanto a me e guardava stranito in giro per la stanza

Il fetore che emanava era orribile

Anche il resto dei vecchietti era in uno stato penoso

P: forza nonnetti che vi ho fatto un bel regalo

Una bella ragazza giovane per ricordarvi dei tempi andati, ma prima si sganci i soldoni



I tre fecero uscire da una busta dei soldi

Al volo contai qualcosa come sulle trecento mila lire a testa

Per me quella era la busta della pensione

Il ragazzo che faceva l’autista intanto veniva spompinato da Giada

P: forza ragazzetti andate a leccare una topina giovane, sentite il suo sapore e la sua fragranza

A turno si alternarono sulla fica di Giada

Pensai subito che i tre non erano autosufficienti.

Non so nemmeno come potevano scopare

Il ragazzo si posizionò dietro e iniziò una lenta ma ritmata penetrazione

Giada intanto si preoccupava dei cazzi dei vecchietti

Ogni tanto sputava qualcosa dalla bocca

Era schifata e era un continuo di conati di vomito

Il cazzo del vecchio una volta scappellato era pieno di smegma

Una cosa indicibile

Il prof da dietro che spingeva il culo del vecchio per cercare di mettere tutto l’uccello in bocca a Giada

A me venne il voltastomaco, ma non potevo fare nulla

Giada me lo aveva proibito

Chissà quante depravazioni doveva subire quella ragazza

Uscì dalla stanza per andare a vomitare

Il prof mi prendeva per i fondelli ma intanto era preso nei suoi giochi

Dopo essere uscito dal bagno rientrai brevemente

A: io aspetto in salotto, non posso vedere questo schifo

Giada io sono di la

Mi fece cenno di aver capito

P: non ti facevo così debole di stomaco Antonio.

Vai pure a sederti, che la cosa è lunga



Dopo che chiusero la stanza mi riposai un attimo

Lo stomaco era sotto sopra

Quasi mi dimenticai del finto libro

Fu facile per me individuarlo

Feci attenzione e cercai di non fare rumori

Ma anche se fossi stato sbadato e avessi fatto rumore non avrebbero sentito.

Dalla stanza dei giochi si sentivano i colpi delle penetrazioni e giada che gemeva

Mentre il resto della ciurma gridava frasi sconnesse

Sfilai il tomo e trovai l’agenda che avevo intravisto

Era divisa per lettere come una vecchia rubrica del telefono

Dentro notai per ogni lettera una trentina o più di nomi e cognomi di ragazze

Molte le conoscevo anche personalmente, alcune di vista

Tutte alunne della scuola dove il prof insegnava

Non avevo molto tempo e andai diretto ai nomi che mi interessavano

Laura, Giada, Michela e Simona

Ma alla A c’ero anche io

Prima di ogni commento, una breve descrizione fisica dell’individuo e dove stava di casa

Per ogni ragazza scriveva minuziosamente se era con i genitori divorziati o separati

In quale materia era carente

Se un giorno notava un cambiamento lo scriveva con data e anno

Una miniera di informazioni

Passai a leggere Laura

P: “ magrolina ma di bell’aspetto, molto sorridente e timida, direi impacciata.

Il padre ha abbandonato la madre da piccola.

La madre è un tipo tosto

Dovrò lavorarci intensamente”

“ la settimana prima della gita Antonio l’ha abbordata

Quel ragazzo mi inorgoglisce sempre di più, gli ho insegnato tutto.

Credo che per la gita riuscirò finalmente ad incularmela come sto già facendo con la cugina “

“ completamente ingenua, c’è la stiamo lavorando, già pregusto il suo ano”

“ le cose non sono andate come preventivato, ma fa dei pompini fantastici”

“ Era la mia preferita. In villa si è rivelata una bomba dedita al sesso sfrenato”

“ Devo riuscire ad averla a tutti i costi. Ho già i clienti giusti per lei, faranno follie.

Nata per essere chiavata da più persone insieme, è una instancabile. Ama farsi venire addosso.

Culo sfondato già a 18 anni.

Pregusto già i soldi che farò con lei. Facili e veloci

Clienti ideali: amanti delle ragazzine, amanti dell’anale e delle scopate violente.

Ci proverò di nuovo quando Antonio é al lavoro.

Le farò trovare tanti uomini in una volta sola, non mi dirà di no. Se convinta potrà essere una ragazza da orgie. La mia ragazza ideale.

Michela

P: “ ragazza con genitori inflessibili. Grande voglia di trasgredire.

Tonica, sportiva, fantastico fisico.

Molto maliziosa, superato il limite non tornerà mai indietro “

Sverginata dal cugino ambedue i canali, molto innamorata di lui.

“Dopo l’incontro al cinema, ho capito che è perfetta per tutti giochi più spinti”

“ incontrata all’insaputa del cugino, mi ha confessato di essere attratta da me. Gli ho fatto credere di essere innamorato di lei.

Maestra del cazzo in gola profondo, si fa sborrare ingoiando tutto.

Buco del culo accogliente

Ama sperimentare e non si tira mai indietro

Clienti ideali. Amanti del bondage e del sadomaso. Amanti dei pompini veloci, brava a far venire velocemente.

Clienti molto soddisfatti

Richiesta da persone con i soldi

“ ha scoperto dove abito, raggiunto un accordo. Si trasferirà da me, prendendo il posto di Giada”

Niente più clienti, per ora. “



Di Giada c’era scritto tutto quello che mi aveva detto il prof e Giada stasera, ma continuava

P: “ ragazza per clienti speciali di alto bordo”

“ costretta a prendere il posto di Laura nei giochi più spinti”

“ molto arrendevole fa quello che gli si dice senza tanti fronzoli”

“ si sta intristendo sempre di più, non va bene per gli affari.

Clienti poco coinvolti, sto perdendo soldi. Per recuperare i guadagni devo darla a vecchi bavosi e impotenti”



Simona

P: “presa subito in considerazione per il suo culo magnifico. Più volte nell’ultimo anno l’ho spiata nelle docce della palestra di educazione fisica.

Carattere forte, difficile se non impossibile farla lavorare con me”

“Gita fantastica, grazie al mio amore sono riuscito ad incularmela, sverginandola.

Un sogno che si è realizzato.”

“ per colpa sua i rapporti con Antonio sono al minimo.”

“ per vendetta personale mi ha offerto di nuovo il culo per il periodo Natalizio. Un regalo inaspettato. L’ho provocata.”

“ ora che non sta più insieme ad Antonio posso riprovarci. Ho l’impressione che voglia vendicarsi. Non sembrava disdegnare il mio cazzo. Voglio provarci di nuovo. Se ho ragione si aprono scenari importanti”

Clienti ideali: amanti dell’anale.

Ho già in mente di chiamare alcuni amici per devastarle il culo.



Per un attimo le urla che provenivano dalla stanza mi distrassero dalla lettura macabra.

Sembravano urla di chi stava godendo e stava arrivando.

Dovevo sbrigarmi nella lettura



Alla fine contai una trentina di contatti ma solo Michela , Giada e un altra ragazza erano al servizio del prof.

Tutte le altre erano come Simona e Laura

Progetti futuri, o approcci finiti male oppure non realizzabili o realizzati.



Ma dentro c’erano anche i contatti delle ville compresi, R e B



Mi tremavano le mani, non volevo leggere cosa avesse scritto di me. Mi feci coraggio



Antonio

“ conosciuto in negozio dopo il cinema, ragazzo ideale per adescare le ragazze più giovani”

“Gran fisico, ottimo scopatore, amato della ragazze, aperto mentalmente ad imparare tutto quello che dico”

“Oltre le mie aspettative, lo sto cambiando pian piano. Con lui posso agganciare Laura”

“ sto prendendo il posto del padre, insieme a lui faremo danni seri.”

“ sto scopando con la cugina a sua insaputa, forse non si merita questo trattamento, ma sono drogato per quella ragazzina.”

“ oggi mi ha colpito. Non mi aspettavo un trattamento del genere. La deve pagare”

“ credo di averlo perso del tutto, lo farò soffrire come non mai. Era sulla buona strada invece sembra che voglia fare il paladino della giustizia. Li porterò via tutte le donne che ama”

“ attrazione per Giada alta, lo inviterò a casa per farlo scopare una volta con lei, per poi mostrarli che non l’avrà mai”





La porta della camera si aprì all’improvviso, in fretta e furia rimisi dentro la rubrica.

Per un attimo pensai di prenderla e di metterla sotto la maglietta.

Quella agenda era il feticcio del professore.

Era usata e stra usata, le pagine ingiallite e spiegazzate

Le pagine di Laura e Simona e di un altro paio di ragazze erano con macchie evidenti. Probabilmente sperma.

Doveva eccitarlo nel rivivere certi particolari, ma era anche la sua più incredibile debolezza. Se l’avesse smarrita o qualcuno avesse scoperto quella agenda per lui sarebbe stata la fine.

Dovevo pensare a Giada e alla sua incolumità.



Il ragazzo prese i vecchietti e li portò via e mentre il prof li stava accompagnando alla porta decisi di andare da Giada

Se ne stava impietrita sulla tavola con il volto coperto di sborra.

A. Ascoltami attentamente, domani il professore aprirà dalle ferie il negozio.

Appena va via, prepara le valigie che vieni via con me.

Verrai ad abitare con me

G. Ma io..

A: ci penso io a te. Ti voglio bene

Giada fece un cenno d’intesa e si mise a piangere

Pensa ai tuoi. Non farti vedere che soffri, non gli dare questa soddisfazione.



P: allora ragazzino, ti ho fatto venire per farti capire che lei sarà sempre mia, e non l’avrai mai.

Ora ti puoi togliere dai coglioni che stanotte le spaccherò il buco del culo come vorresti fare te e non sarò il solo. Aspetto qualche amichetto dotato che si divertirà.

La ragazza non si deve permettere di dirmi cosa devo fare.



Mentre il prof era sulla porta aspettando chi doveva entrare, Giada mi raggiunse

G: non ti preoccupare per me. Anche se stanotte sarà durissima penserò a te. Ti voglio bene anche io.



Ma dai a fan culo il professore

Scesi le scale e appena fuori dal suo raggio di azione, piansi

La lettura dell’agenda fu devastante per la mia psiche.

Presi la macchina e iniziai un lungo monologo con me stesso tutto ad alta voce, “ maledetto me, e alle voglie che ho avuto con Michela, ho voluto fare il furbo, quello fico, ma chi pensavo di essere? Per colpa mia ho consegnato tutte, Michela al prof e poi Simona e Laura.

E poi con Laura non dovevo comportarmi così.

L’ho ingannata e me ne sono approfittato, era così innocente quando l’ho conosciuta e ora l’ho trasformata in una assatanata del sesso.

Per colpa mia l’ho complessata

Maledetto professore del cazzo, se potessi ritornare indietro non avrei fatto quel che ho fatto, non ti avrei mai conosciuto.

Pensavo che i tuoi insegnamenti erano giusti, invece ti servivo solo ai tuoi scopi. Mi hai trasformato in una bestia senza morale.

Leggerlo così fa male”



Poi mi rincuorai per farmi forza, almeno io facevo quello che ho fatto perché volevano scoprire le gioie del sesso.

Non mi sono mai abbassato a farle prostituire. Non l’ho mai pensato. E mai lo farò

Pensai che avevo deciso bene, nel far venire Giada a casa mia. Era la mossa giusta

Lo schifo che mi aveva raccontato poco prima mi venne mostrato in diretta.

Per me fu devastante. La sofferenza silenziosa di quella donna era epocale.

Poi pensai che avevo di fronte un mostro spietato.

Come si può scrivere quelle cose? Come si può lontanamente pensarle? Uno schifoso calcolatore di anime.

La parola sfruttatore è perfetto per quell’essere.

Non era solo affari, dentro metteva tutte le sue perversioni e ne faceva partecipi altri solo,per divertimento, senza nessuna pietà per queste ragazzine.

Nessun sentimento d’amore, ne di compassione. Niente.



Quasi arrivato a casa mi prese anche cinque minuti di autentica incazzatura

Michela

Non è possibile che si sia avverato quello che ha scritto il professore.

È un incubo.

Mi sono esposto con mio padre per farla lavorare da me e stare lontano da quel viscido e lei invece ha rivendicato il ruolo di fidanzatina e così andrà ad abitare dal prof.

Che illusa del cazzo, la farà di nuovo prostituire e questa volta sarà peggio per lei.

In quella casa succedono le peggiori cose.

Dovevo mettere in guardia Laura e Simona ma una cosa per volta.

Tra poche ore avrei liberato Giada.

Non dormii per tutta la notte

Ero pronto a cambiar vita

Sapevo già che cosa dovevo fare dopo.

Un azione che mai avevo immaginato di fare
Buongiorno,
Sempre più basito e nauseato dal professore, nonostante sia un tuo ricordo vissuto, (non riesco a capire come tu sia riuscito a rimanere calmo) leggendo quei squallidi appunti mi sarei fiondato nella stanza e gonfiato di botte quell rifiuto malato della società davanti a tutti😡💪🏻 e consegnato l'agendina alla questura, ovviamente dopo aver strappato le giuste pagine... Oppure gettato in qualche plinto... 💀😂
 

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