Esperienza reale La matematica non sarà mai il mio mestiere

sormarco

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Lo so ma non ho 30 secondi per scrivere.... ripeto... magari qualcuno potrebbe incazzarsi se mi becca a scrivere di scopate fatte senza lei come protagonista!

Con me non ha mai preso debiti a matematica... poi ha scelto una facoltà umanistica... fine delle lezioni :(
Fine delle lezioni, a lei hanno cucito fica culo e bocca, a te hanno tagliato il salamino? Dai la scopamicizia rimane, questo secondo me .
Poi nin zoh ! ( cit. Martufello )
 
OP
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Rosser

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Fine delle lezioni, a lei hanno cucito fica culo e bocca, a te hanno tagliato il salamino? Dai la scopamicizia rimane, questo secondo me .
Poi nin zoh ! ( cit. Martufello )
No assolutamente no... siamo entrambi integri e sani.. ma i nostri incontri si sono diradati tantissimo, tra studio e lavoro non avevamo molto tempo per vederci... purtroppo!
 

sormarco

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No assolutamente no... siamo entrambi integri e sani.. ma i nostri incontri si sono diradati tantissimo, tra studio e lavoro non avevamo molto tempo per vederci... purtroppo!
ma avete perso proprio i contatti anche per un saluto o cose del genere? ecco che c'era scritto tra le righe.
scusami ma io sono fatto così
 
OP
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Rosser

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ma avete perso proprio i contatti anche per un saluto o cose del genere? ecco che c'era scritto tra le righe.
scusami ma io sono fatto così
I classici auguri e saluti estremamente diradati, niente di che.. l'ultima volta l'ho vista via web cam quando facevo lezione alla sorella
 
OP
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Rosser

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La svolta

Il giorno dopo e il lunedì seguente non ci sentimmo moltissimo, soliti messaggi sparsi, qualche fotina, molti cuori e la perenne rassicurazione che non si era innamorata di me.
Dal canto mio rimaneva un po' di ansia, visto che la cosa si era risolta un po' troppo in fretta, ma mi godetti la giornata di tranquillità e calma, dopotutto il problema principale era risolto e mangiarsi il fegato per il resto non avrebbe portato a nulla.
Il lunedì, nel primo pomeriggio, appena dopo pranzo, mi arrivò, però, l'ultimo messaggio che mi sarei aspettato, tanto che ci misi un po' a rispondere, stupito nella maniera più assoluta da quello che lessi.
G: "Topo ti arrabbi se rimandiamo la lezione? Non riesco oggi e nemmeno domani"
Ripeto, non me lo aspettavo e risposi dopo un'oretta, leggermente "da stronzo" facendo trasparire il mio disappunto.
R: "Ok, ma magari dimmelo prima che inizi a prepararmi per la lezione, mercoledì potrebbe andare bene?"
G: "Va bene... allora a mercoledì"
Un po' freddina., un po' a sorpresa ma sistemai tutti i miei impegni e fino a mercoledì la situazione fu abbastanza piatta, addirittura non ricevetti foto o messaggi troppo espliciti.
Ero preoccupato, mi aspettavo un calo delle attenzioni ma sicuramente non così improvviso e così presto.
Ero anche un po' paranoico per tutta la situazione e mi feci film assurdi in testa, dalla sua preparazione di una vendetta al trovare suo padre con un coltello che mi sgozzava senza pietà.
Il giorno della lezione però, il tono tornò quello suo solito, baci e foto, dolcezza, maialaggine, innocenza e perversione, sospirai un bel po' e mi rimisi in carreggiata, fino a che non mi arrivò l'ultimo messaggio prima che partissi.
G; "Topo! Scusamiiiii!!!!! Mi sono dimenticata di dirtelo, oggi non possiamo fare lezione a casa, c'è il compleanno di mia sorella, andiamo in biblioteca ok? Ti mando l'indirizzo!!!"
Non potetti che rispondere a tono, facendo un bel crocione sul fatto di scoparmela come avrei voluto.
R:"Oddio... va bene topa! Non ti preoccupare! Dai, non ti dimenticare niente e porta tutti i libri che dobbiamo studiare per bene!!!"
Prendo e parto, seguendo il navigatore alla lettera ed arrivo alla biblioteca.
Bella, devo dirlo, una villa immersa nel verde, con un parco attorno e divisa su due piani, tanto bella che ho pensato subito di passarci qualche volta per leggere o rilassarmi quando proprio avevo bisogno di stare per i cavoli miei.
Ma la cosa che mi fece perdere la testa fu G. che mi aspettava davanti la fontana che svettava appena prima del portone della biblioteca.
Aveva superato se stessa, era perfetta, splendida e talmente bella che per un attimo rimasi imbambolato come un cretino davanti a lei.
Camicetta bianca, a maniche corte, tenuta legata con un nodo sotto il seno, che sembrava voler esplodere, appena coperto dai libri che teneva in braccio, gonna a mezza coscia, nera con tartan rosso, parigine grigie e anfibi slacciati.
I capelli erano raccolti in una crocchia appena spettinata , alta, che lasciava cadere piccoli ciuffi di capelli sul collo ed il viso e un trucco leggero ma che sottolineava la sua bellezza, dandola un'aria da ragazza più grande ma con la sua solita innocenza da bambina.
E naturalmente il suo collarino che le avvolgeva il collo.
Appena mi vide le si illuminò il viso, come a me del resto, e mi corse incontro, finendo tra le mie braccia e lanciandosi sulle mie labbra che la baciarono mentre il mio abbraccio la stringeva a me, i libri caddero a terra ma lei non smise di baciarmi e stringermi, come se non ci vedessimo da anni,
G; "Ciao topo! Finalmente... non ce la facevo più... scusami se ho rimandato la lezione ma a casa c'erano sempre troppe persone e ho approfittato della biblioteca e del compleanno di L.!"
Sibilò tutto d'un fiato, sorridendo dolcissima e facendomi sciogliere subito.
La tirai su stringendola forte e le baciai il mento, leccandole poi il collo fino all'orecchio.
R: "Va benissimo... non ti preoccupare... mi hai fatto stare in pensiero perchè mi sembrava tu stessi male e non volessi sentirmi.. ma ora che sono con te va tutto bene..."
Sciogliemmo l'abbraccio e raccolsi i libri, sbirciando sotto la gonna. Aveva rispettato il mio ordine e vidi la sua fichetta glabra tra le pieghe della gonna. Sorrisi sfiorandole la coscia e quando mi alzai mi prese la mano, intrecciando le dita con le mie, iniziando a camminare verso il portone.
R: "Sei splendida G... davvero... ogni volta che ti vedo... cazzo... sei sempre più bella... sei la mia luce... e non so se mi tratterrò dallo sbatterti sul tavolo della biblioteca appena entriamo..."
G: "Ma dobbiamo studiare topo... abbiamo perso troppo tempo lo sai... e in ogni caso andremo nelle stanzine al piano di sopra... sono quelle private per gli studenti che devono preparare esami..."
Ammiccò maliziosissima tirandomi dentro l'edificio.
Entriamo, saliamo al piano di sopra, con lei che ogni 2 gradini si voltava per vedere se sbirciavo (cosa che chiaramente facevo, ma in maniera scherzosa, non da maniaco), fino a che non entriamo nella prima stanzina libera che troviamo.
4 sedie, un tavolo e qualche scaffale di libri, titoli sconosciuti e assurdi, tanto che avrei scommesso che non venivano consultati da anni,
Ci sediamo e, stranamente, iniziamo a fare davvero lezione, espressioni, studio di funzioni, grafici, derivate e tutto il resto che viene di seguito.
Era in formissima, talmente concentrata che ormai l'idea di scoparmela se ne era andata ed era stata sostituita da una piacevolissima lezione in cui ci stringevamo e ci baciavamo ogni tanto, da fidanzatini perfetti e quasi sdolcinati.
Dopo circa un'ora e mezzo ci fermiamo per rifiatare e fare il punto della situazione, anche se G. mi fece subito capire che non erano queste le sue intenzioni.
G: "WOW! Nemmeno quando eravamo all'inizio studiavamo tanto!" E si alzò, sculettando fino alla porta, lenta e sensuale come non mai.
Ero perso nel suo culo che ondeggiava quando sentii la chiave della porta girare e chiuderla definitivamente.
Lei si voltò, incrociando le mani dietro la schiena e sorridendo maliziosa, gli occhi al cielo.
G: "Topo... lo sai che ieri ero da S? Dovevo eseguire l'ordine... e avevo tantissima voglia di riprovare... mi hai messo curiosità... e mi stai facendo diventare davvero troia lo sai?"
Camminava verso di me e mi puntò il ditino, accusandomi come una maestrina disinibita.
Appena arrivata vicino a me si inginocchiò tra le mie gambe, aprendole con le mani sulle ginocchia e sorridendomi, stava recitando una parte, come spesso faceva, ed io non le avrei mai impedito di farlo.
G: "Sono arrivata da lei che ero già arrapatissima... non scriverti tanto e non dirti cosa provo è stato un calvario topo... non riesco a tenermi tutto dentro e stavo impazzendo... Lei mi ha accolta con un abbraccio e sorridendo, era carinissima! ma l'ho baciata subito e le ho sussurrato all'orecchio che era troppo carina così... non me la sono sentita di dirle subito cosa volevo fare. Povera... ha sgranato gli occhi e ha iniziato a balbettare mentre la portavo in camera!"
Sorrideva, guardandomi negli occhi mentre le mani armeggiavano ai miei pantaloni, non ci volle molto ed iniziò a segarmi, lentissima, sfiorandomi il fratellino con la lingua e soffiandoci sopra le sue parole
G:" cazzo... mi è mancato tantissimo topo...." la sua lingua passò per tutta l'asta fino alla punta, ingoiò tutta la lunghezza affondando fino alla base, sentivo la sua gola, il suo sforzo, la sua voglia fino a che non sfilò tutto con un colpo di tosse. "dio com'è buono... te lo succhierei sempre... topo... dobbiamo trovarci almeno una volta al giorno... ho bisogno di succhiartelo!" Non capii mai se faceva finta o diceva sul serio, quella volta, ero troppo esaltato ed avrei acconsentito a tutto! "comunque... appena entrate in camera l'ho baciata ancora e l'ho fatta mettere a sedere sul letto, aveva solo una maglietta enorme che le arrivava al ginocchio, io ero in leggings e maglietta... come piace a te.."
Ammiccò succhiandomelo ancora un poco, lo stava usanfdo come microfono, come giocattolo per scandire il tempo, ed io non potevo chiedere di meglio "Abbiamo iniziato a parlare e stavamo vicinissime, io che le sfioravo la gamba e lei che faceva lo stesso, come tantissime altre volte che chiaccheravamo in quella stanza. Ma ero sempre più eccitata e ho tirato in ballo quelloche abbiamo fatto l'altro giorno, dicendole che mi era piciuto tantissimo... ho visto che è arrossita e..." lo prende in bocca ancora, succhiando e pompando lentamente, gli occhi nei miei, io che pendevo dalle sue labbra lo ammetto" le ho messo una mano tra le gambe, sentendo che era bagnata da sopra gli slip... tremava ma non ho smesso e mi sono inginocchiata davanti a lei, come sono adesso con te!" ride un attimo, leccandomi la cappella e succhiandola dolcemente con le labbra, la mano che mi segava a fondo "e l'ho leccata ancora ed ancora, ha iniziato subito a gemere e mugolare, era bagnatissima come me... ora..." qua la vidi mettersi una mano tra le gambe ed inizare a masturbarsi davanti a me, in ginocchio, vedevo il suo tremare e muoversi sulle dita, il viso angelico che si trasformava in un trionfo di voglia e piacere, con le sue labbra che baciavano l'asta, adorandola come un totem di carne, stavo per perdere in controllo ancora una volta ma lei si fermò, sfilandosi le dita dal sesso e facendomele vedere, lucide e gocciolanti di voglia, me le porse e le leccai avido, mentre lei riprendeva un attimo il controllo di se e tornò a parlare.
G:"ma non mi bastava e le ho sollevato le gambe per leccarle anche il culetto, a me piace tantissimo ed anche a lei ho scorpeto! Tanto che è venuta dopo pochissimo, urllando nel cuscino che aveva accanto, ho bevuto il suo succo, tutto, anche se non era tantissimo, e l'ho baciata mentre mi sfilavo i leggings..."
Ammiccò ancora, succhiando per almeno 3 minuti il mio cazzo con la mia mano sulla testa, ero inerme ma godevo tantissimo, una cosa mai provata.
G:"Non ho dovuto nemmeno chiederglielo e si è messa tra le mie gambe, leccandomi subito... dio topo.. è stato bellissimo! Meglio di te... non so come mai... era bravissima... te sei fantastico ma lei... cazzo.. aveva qualcosa che non hai... forse.. non lo so... ma mi ha fatta venire subito... e ha continuato anche dopo... fino a che non ho chiesto pietà... e sono crollata sul letto... scusa topo... ma.. lei è più brava..."
E Finì il suo pompino, guardandomi negli occhi, affondando senza sosta e condendo il tutto coi suoi dolci mugolii che facevano da contorno al tutto, sentii la sua lingua sull'asta e sotto, fino quasi al mio accesso posteriore, ormai bravissima in tutto, fino a che non mi dette il colpo di grazia e ingoio totalemte il mio fratellino che le riempì la gola di sperma,
R:" Topa... ma.. ma cosa ti scusi? Sono felicissimo che lei sia bravissima e che ti piaccia... anzi... sono felice che tu non abbia problemi a fare cose sempre più... strane.,.." mi misi in ginocchio davanti a lei, che aveva appena ingoiato tutto, vidi il suo volto arrossato, il suo corpo ansimante e i capelli spettinati, uno spettacolo puro.
R:"Vorrà dire che passerò subito a prenderti, invece che baciarti dolcemente tra le gambe..."
Scherzai, abbracciandola e baciandole la guancia
Lei scosse la testa mentre la tenevo a me e mi sussurrò all'orecchio parole dolci ed insieme piene di paura
G: "No! ma che dici? non ci provare... mi piace come lo fai.. S. lo fa in maniera diversa... mi ha fatto venire subito.. ma tutto quello che mi fai mi piace topo.. lo sai... non voglio rinunciare a nulla... a niente di quello che mi fa il mio R... mi sei mancato tanto... quando staremo insieme un giorno?"
Tornò su quella promessa e io l strinsi ancora a me, con tutto il sentimento che potevo provare per lei, rovinato dal mio fratellino che le macchiava la coscia.
R: "Presto... se tutto va bene sabato dovrei essere libero... forse anche la notte... ma non lo saprò fino a giovedì... o questo sabato o il prossimo!"
Era vero, Moglie sarebbe andata da una sua amica per due o tre giorni ed io ero libero e felice di fare quello che mi pare.
Si illuminò e mi baciò non so quante volte, urlicchiando come una giapponese a una fiera del fumetto e saltando come una molla, la gonna che si alzava ogni volta mi donata la visione del suo fiore glabro e lucido, ancora bagnato dalla voglia e dall'emozione.
G: "Oddio... non ci credo... davvero? Così presto? Dai.. non mi prendi in giro vero? Giuramelo! Io e te da soli... forse anche la notte... è tropo bello topo..."
Si sfilò la camicetta, rimanendo nuda davanti a me, la gonna la seguì dopo un secondo, indossava solo il collarino, il corpo tremante ed elettrizzato dalla notizia. "Ma vengo io a casa tua? Oddio... non ci credo... dormiremo insieme!" Si muoveva meccanicamente, lo sguardo totalmente assente, se non quando mi sorrideva, si avvicinò al tavolo "Tanto dirò che sono da S.... lei mi coprirà sempre... lo so!"
A questo punto mi alzai, togliendomi del tutto i pantaloni ed avvicinandomi a lei, il cazzo che era decisamente tornato in tiro e il cervello in pappa dalla sua reazione e dal suo corpo nudo a pochi cm da me.
G: "Staremo insieme... grazie topo... davvero... io e te e basta... faremo l'amore.. .e scoperemo... e non avremo casini per nulla... grazie topo..."
La baciai, tirandola a me per i glutei, ero rimasto impressionato dalla sua reazione, orgoglio e tenerezza, possiamo dire che sfiorai l'amore ler lei in quel momento, e la sollevai per metterla a sedere sul tavolo
R: "A casa mia? non lo so... pensavo di andare in un albergo o in un b&b... così non dovremo preoccuparci davvero di nulla... ma solo se staremo fuori anche la notte.. altrimenti... io direi che potremo andare anche in un paese in montagna a fare un bel pic nic no?"
Annuì dolcemente e posò la testolina sul mio petto, a metà tra il felice ed il leggermente deluso.
G: "Spero che riusciremo a stare fuori anche la notte..." Sibilò con voce da bambina mentre mi stringeva la maglietta.
R: "Farò l'impossibile topa lo sai... e non avremo limiti.. potrai chiedermi tutto... ed io potrò chiederti tutto... ok?"
G: "Farei tutto per te... io sono tua topo... totalmente... non ti amo.. ma hai il mio cuore... come io so di avere il tuo.. non negarlo...."
Annuii con una lacrima che mi scese sulla guncia
R: "Io sono tuo... il mio cuore è tuo lo sai... vorrei fosse possibile stare sempre insieme.. .e non solo per scoparti.. anche per... stare insieme..."
Mi morsi le labbra ma ormai le parole erano uscite e non potevo riprenderle
G: "Ti adoro topo..."
R; "Ti adoro topa..."
mi staccai da lei e la vidi scivolare dal tavolo indecisa sul da farsi, se prendere i vestiti o meno
G: "Topo... è troppo se scopiamo ora o rimandiamo alla prossima volta? io... non lo so... dopo quello che ci siamo detti... farmi inculare.. .perchè vorrei averti dietro, non mi sembra il caso..."
Era arrossita, avvampata quasi e io sorrisi come uno scemo.
R:" Topa... te l'ho sempre detto... non dobbiamo scopare per forza... io.. sinceramente, non vorrei.. distruggerebbe tutto... sai che vorrei scoparti sempre e senza scrupoli ma... ora stiamo tranquilli... la prossima volta avremo molto da fare... e... sai che ti devo dare un ordine vero?"
le porsi i vestiti mentre mi sistemai a mia volta.
G: "Sei perfetto... non volevo dirtelo ma mi stavo sentendo appena usata... ora no... scopereme e faremo l'amore tantissime volte... poi vederti godere è bellissimo... che.. che ordine vuoi darmi?"
R: "Devi fare l'arrizzacazzi con un tuo amico... senza farci nulla ma farlo arrapare come non mai... capito? usalo, sfruttalo, fai la stronza e la gatta morta mia dolce G.... so che è tanto, che ti chiedo sempre tanto ma questo te lo chiedo per farti capire quanto sei bella e forte in te stessa... capito?"
G; "sì topo... lo farò... e grazie di avermi negato di andare oltre perchè non so se potrei fare sesso con un altro ragazzo... ora h oin mente e nel cuore solo te..."
Mi baciò piena di passione e dolcezza, finendo poi di sistemarsi e prendendomi la mano per farsi riaccompagnare a casa.
La lascia fuori del cancello e la guardai entrare, forse anche io ci stavo cascando con tutte le scarpe ma non me ne stava fregando nulla.
 

LaBrogna

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La svolta

Il giorno dopo e il lunedì seguente non ci sentimmo moltissimo, soliti messaggi sparsi, qualche fotina, molti cuori e la perenne rassicurazione che non si era innamorata di me.
Dal canto mio rimaneva un po' di ansia, visto che la cosa si era risolta un po' troppo in fretta, ma mi godetti la giornata di tranquillità e calma, dopotutto il problema principale era risolto e mangiarsi il fegato per il resto non avrebbe portato a nulla.
Il lunedì, nel primo pomeriggio, appena dopo pranzo, mi arrivò, però, l'ultimo messaggio che mi sarei aspettato, tanto che ci misi un po' a rispondere, stupito nella maniera più assoluta da quello che lessi.
G: "Topo ti arrabbi se rimandiamo la lezione? Non riesco oggi e nemmeno domani"
Ripeto, non me lo aspettavo e risposi dopo un'oretta, leggermente "da stronzo" facendo trasparire il mio disappunto.
R: "Ok, ma magari dimmelo prima che inizi a prepararmi per la lezione, mercoledì potrebbe andare bene?"
G: "Va bene... allora a mercoledì"
Un po' freddina., un po' a sorpresa ma sistemai tutti i miei impegni e fino a mercoledì la situazione fu abbastanza piatta, addirittura non ricevetti foto o messaggi troppo espliciti.
Ero preoccupato, mi aspettavo un calo delle attenzioni ma sicuramente non così improvviso e così presto.
Ero anche un po' paranoico per tutta la situazione e mi feci film assurdi in testa, dalla sua preparazione di una vendetta al trovare suo padre con un coltello che mi sgozzava senza pietà.
Il giorno della lezione però, il tono tornò quello suo solito, baci e foto, dolcezza, maialaggine, innocenza e perversione, sospirai un bel po' e mi rimisi in carreggiata, fino a che non mi arrivò l'ultimo messaggio prima che partissi.
G; "Topo! Scusamiiiii!!!!! Mi sono dimenticata di dirtelo, oggi non possiamo fare lezione a casa, c'è il compleanno di mia sorella, andiamo in biblioteca ok? Ti mando l'indirizzo!!!"
Non potetti che rispondere a tono, facendo un bel crocione sul fatto di scoparmela come avrei voluto.
R:"Oddio... va bene topa! Non ti preoccupare! Dai, non ti dimenticare niente e porta tutti i libri che dobbiamo studiare per bene!!!"
Prendo e parto, seguendo il navigatore alla lettera ed arrivo alla biblioteca.
Bella, devo dirlo, una villa immersa nel verde, con un parco attorno e divisa su due piani, tanto bella che ho pensato subito di passarci qualche volta per leggere o rilassarmi quando proprio avevo bisogno di stare per i cavoli miei.
Ma la cosa che mi fece perdere la testa fu G. che mi aspettava davanti la fontana che svettava appena prima del portone della biblioteca.
Aveva superato se stessa, era perfetta, splendida e talmente bella che per un attimo rimasi imbambolato come un cretino davanti a lei.
Camicetta bianca, a maniche corte, tenuta legata con un nodo sotto il seno, che sembrava voler esplodere, appena coperto dai libri che teneva in braccio, gonna a mezza coscia, nera con tartan rosso, parigine grigie e anfibi slacciati.
I capelli erano raccolti in una crocchia appena spettinata , alta, che lasciava cadere piccoli ciuffi di capelli sul collo ed il viso e un trucco leggero ma che sottolineava la sua bellezza, dandola un'aria da ragazza più grande ma con la sua solita innocenza da bambina.
E naturalmente il suo collarino che le avvolgeva il collo.
Appena mi vide le si illuminò il viso, come a me del resto, e mi corse incontro, finendo tra le mie braccia e lanciandosi sulle mie labbra che la baciarono mentre il mio abbraccio la stringeva a me, i libri caddero a terra ma lei non smise di baciarmi e stringermi, come se non ci vedessimo da anni,
G; "Ciao topo! Finalmente... non ce la facevo più... scusami se ho rimandato la lezione ma a casa c'erano sempre troppe persone e ho approfittato della biblioteca e del compleanno di L.!"
Sibilò tutto d'un fiato, sorridendo dolcissima e facendomi sciogliere subito.
La tirai su stringendola forte e le baciai il mento, leccandole poi il collo fino all'orecchio.
R: "Va benissimo... non ti preoccupare... mi hai fatto stare in pensiero perchè mi sembrava tu stessi male e non volessi sentirmi.. ma ora che sono con te va tutto bene..."
Sciogliemmo l'abbraccio e raccolsi i libri, sbirciando sotto la gonna. Aveva rispettato il mio ordine e vidi la sua fichetta glabra tra le pieghe della gonna. Sorrisi sfiorandole la coscia e quando mi alzai mi prese la mano, intrecciando le dita con le mie, iniziando a camminare verso il portone.
R: "Sei splendida G... davvero... ogni volta che ti vedo... cazzo... sei sempre più bella... sei la mia luce... e non so se mi tratterrò dallo sbatterti sul tavolo della biblioteca appena entriamo..."
G: "Ma dobbiamo studiare topo... abbiamo perso troppo tempo lo sai... e in ogni caso andremo nelle stanzine al piano di sopra... sono quelle private per gli studenti che devono preparare esami..."
Ammiccò maliziosissima tirandomi dentro l'edificio.
Entriamo, saliamo al piano di sopra, con lei che ogni 2 gradini si voltava per vedere se sbirciavo (cosa che chiaramente facevo, ma in maniera scherzosa, non da maniaco), fino a che non entriamo nella prima stanzina libera che troviamo.
4 sedie, un tavolo e qualche scaffale di libri, titoli sconosciuti e assurdi, tanto che avrei scommesso che non venivano consultati da anni,
Ci sediamo e, stranamente, iniziamo a fare davvero lezione, espressioni, studio di funzioni, grafici, derivate e tutto il resto che viene di seguito.
Era in formissima, talmente concentrata che ormai l'idea di scoparmela se ne era andata ed era stata sostituita da una piacevolissima lezione in cui ci stringevamo e ci baciavamo ogni tanto, da fidanzatini perfetti e quasi sdolcinati.
Dopo circa un'ora e mezzo ci fermiamo per rifiatare e fare il punto della situazione, anche se G. mi fece subito capire che non erano queste le sue intenzioni.
G: "WOW! Nemmeno quando eravamo all'inizio studiavamo tanto!" E si alzò, sculettando fino alla porta, lenta e sensuale come non mai.
Ero perso nel suo culo che ondeggiava quando sentii la chiave della porta girare e chiuderla definitivamente.
Lei si voltò, incrociando le mani dietro la schiena e sorridendo maliziosa, gli occhi al cielo.
G: "Topo... lo sai che ieri ero da S? Dovevo eseguire l'ordine... e avevo tantissima voglia di riprovare... mi hai messo curiosità... e mi stai facendo diventare davvero troia lo sai?"
Camminava verso di me e mi puntò il ditino, accusandomi come una maestrina disinibita.
Appena arrivata vicino a me si inginocchiò tra le mie gambe, aprendole con le mani sulle ginocchia e sorridendomi, stava recitando una parte, come spesso faceva, ed io non le avrei mai impedito di farlo.
G: "Sono arrivata da lei che ero già arrapatissima... non scriverti tanto e non dirti cosa provo è stato un calvario topo... non riesco a tenermi tutto dentro e stavo impazzendo... Lei mi ha accolta con un abbraccio e sorridendo, era carinissima! ma l'ho baciata subito e le ho sussurrato all'orecchio che era troppo carina così... non me la sono sentita di dirle subito cosa volevo fare. Povera... ha sgranato gli occhi e ha iniziato a balbettare mentre la portavo in camera!"
Sorrideva, guardandomi negli occhi mentre le mani armeggiavano ai miei pantaloni, non ci volle molto ed iniziò a segarmi, lentissima, sfiorandomi il fratellino con la lingua e soffiandoci sopra le sue parole
G:" cazzo... mi è mancato tantissimo topo...." la sua lingua passò per tutta l'asta fino alla punta, ingoiò tutta la lunghezza affondando fino alla base, sentivo la sua gola, il suo sforzo, la sua voglia fino a che non sfilò tutto con un colpo di tosse. "dio com'è buono... te lo succhierei sempre... topo... dobbiamo trovarci almeno una volta al giorno... ho bisogno di succhiartelo!" Non capii mai se faceva finta o diceva sul serio, quella volta, ero troppo esaltato ed avrei acconsentito a tutto! "comunque... appena entrate in camera l'ho baciata ancora e l'ho fatta mettere a sedere sul letto, aveva solo una maglietta enorme che le arrivava al ginocchio, io ero in leggings e maglietta... come piace a te.."
Ammiccò succhiandomelo ancora un poco, lo stava usanfdo come microfono, come giocattolo per scandire il tempo, ed io non potevo chiedere di meglio "Abbiamo iniziato a parlare e stavamo vicinissime, io che le sfioravo la gamba e lei che faceva lo stesso, come tantissime altre volte che chiaccheravamo in quella stanza. Ma ero sempre più eccitata e ho tirato in ballo quelloche abbiamo fatto l'altro giorno, dicendole che mi era piciuto tantissimo... ho visto che è arrossita e..." lo prende in bocca ancora, succhiando e pompando lentamente, gli occhi nei miei, io che pendevo dalle sue labbra lo ammetto" le ho messo una mano tra le gambe, sentendo che era bagnata da sopra gli slip... tremava ma non ho smesso e mi sono inginocchiata davanti a lei, come sono adesso con te!" ride un attimo, leccandomi la cappella e succhiandola dolcemente con le labbra, la mano che mi segava a fondo "e l'ho leccata ancora ed ancora, ha iniziato subito a gemere e mugolare, era bagnatissima come me... ora..." qua la vidi mettersi una mano tra le gambe ed inizare a masturbarsi davanti a me, in ginocchio, vedevo il suo tremare e muoversi sulle dita, il viso angelico che si trasformava in un trionfo di voglia e piacere, con le sue labbra che baciavano l'asta, adorandola come un totem di carne, stavo per perdere in controllo ancora una volta ma lei si fermò, sfilandosi le dita dal sesso e facendomele vedere, lucide e gocciolanti di voglia, me le porse e le leccai avido, mentre lei riprendeva un attimo il controllo di se e tornò a parlare.
G:"ma non mi bastava e le ho sollevato le gambe per leccarle anche il culetto, a me piace tantissimo ed anche a lei ho scorpeto! Tanto che è venuta dopo pochissimo, urllando nel cuscino che aveva accanto, ho bevuto il suo succo, tutto, anche se non era tantissimo, e l'ho baciata mentre mi sfilavo i leggings..."
Ammiccò ancora, succhiando per almeno 3 minuti il mio cazzo con la mia mano sulla testa, ero inerme ma godevo tantissimo, una cosa mai provata.
G:"Non ho dovuto nemmeno chiederglielo e si è messa tra le mie gambe, leccandomi subito... dio topo.. è stato bellissimo! Meglio di te... non so come mai... era bravissima... te sei fantastico ma lei... cazzo.. aveva qualcosa che non hai... forse.. non lo so... ma mi ha fatta venire subito... e ha continuato anche dopo... fino a che non ho chiesto pietà... e sono crollata sul letto... scusa topo... ma.. lei è più brava..."
E Finì il suo pompino, guardandomi negli occhi, affondando senza sosta e condendo il tutto coi suoi dolci mugolii che facevano da contorno al tutto, sentii la sua lingua sull'asta e sotto, fino quasi al mio accesso posteriore, ormai bravissima in tutto, fino a che non mi dette il colpo di grazia e ingoio totalemte il mio fratellino che le riempì la gola di sperma,
R:" Topa... ma.. ma cosa ti scusi? Sono felicissimo che lei sia bravissima e che ti piaccia... anzi... sono felice che tu non abbia problemi a fare cose sempre più... strane.,.." mi misi in ginocchio davanti a lei, che aveva appena ingoiato tutto, vidi il suo volto arrossato, il suo corpo ansimante e i capelli spettinati, uno spettacolo puro.
R:"Vorrà dire che passerò subito a prenderti, invece che baciarti dolcemente tra le gambe..."
Scherzai, abbracciandola e baciandole la guancia
Lei scosse la testa mentre la tenevo a me e mi sussurrò all'orecchio parole dolci ed insieme piene di paura
G: "No! ma che dici? non ci provare... mi piace come lo fai.. S. lo fa in maniera diversa... mi ha fatto venire subito.. ma tutto quello che mi fai mi piace topo.. lo sai... non voglio rinunciare a nulla... a niente di quello che mi fa il mio R... mi sei mancato tanto... quando staremo insieme un giorno?"
Tornò su quella promessa e io l strinsi ancora a me, con tutto il sentimento che potevo provare per lei, rovinato dal mio fratellino che le macchiava la coscia.
R: "Presto... se tutto va bene sabato dovrei essere libero... forse anche la notte... ma non lo saprò fino a giovedì... o questo sabato o il prossimo!"
Era vero, Moglie sarebbe andata da una sua amica per due o tre giorni ed io ero libero e felice di fare quello che mi pare.
Si illuminò e mi baciò non so quante volte, urlicchiando come una giapponese a una fiera del fumetto e saltando come una molla, la gonna che si alzava ogni volta mi donata la visione del suo fiore glabro e lucido, ancora bagnato dalla voglia e dall'emozione.
G: "Oddio... non ci credo... davvero? Così presto? Dai.. non mi prendi in giro vero? Giuramelo! Io e te da soli... forse anche la notte... è tropo bello topo..."
Si sfilò la camicetta, rimanendo nuda davanti a me, la gonna la seguì dopo un secondo, indossava solo il collarino, il corpo tremante ed elettrizzato dalla notizia. "Ma vengo io a casa tua? Oddio... non ci credo... dormiremo insieme!" Si muoveva meccanicamente, lo sguardo totalmente assente, se non quando mi sorrideva, si avvicinò al tavolo "Tanto dirò che sono da S.... lei mi coprirà sempre... lo so!"
A questo punto mi alzai, togliendomi del tutto i pantaloni ed avvicinandomi a lei, il cazzo che era decisamente tornato in tiro e il cervello in pappa dalla sua reazione e dal suo corpo nudo a pochi cm da me.
G: "Staremo insieme... grazie topo... davvero... io e te e basta... faremo l'amore.. .e scoperemo... e non avremo casini per nulla... grazie topo..."
La baciai, tirandola a me per i glutei, ero rimasto impressionato dalla sua reazione, orgoglio e tenerezza, possiamo dire che sfiorai l'amore ler lei in quel momento, e la sollevai per metterla a sedere sul tavolo
R: "A casa mia? non lo so... pensavo di andare in un albergo o in un b&b... così non dovremo preoccuparci davvero di nulla... ma solo se staremo fuori anche la notte.. altrimenti... io direi che potremo andare anche in un paese in montagna a fare un bel pic nic no?"
Annuì dolcemente e posò la testolina sul mio petto, a metà tra il felice ed il leggermente deluso.
G: "Spero che riusciremo a stare fuori anche la notte..." Sibilò con voce da bambina mentre mi stringeva la maglietta.
R: "Farò l'impossibile topa lo sai... e non avremo limiti.. potrai chiedermi tutto... ed io potrò chiederti tutto... ok?"
G: "Farei tutto per te... io sono tua topo... totalmente... non ti amo.. ma hai il mio cuore... come io so di avere il tuo.. non negarlo...."
Annuii con una lacrima che mi scese sulla guncia
R: "Io sono tuo... il mio cuore è tuo lo sai... vorrei fosse possibile stare sempre insieme.. .e non solo per scoparti.. anche per... stare insieme..."
Mi morsi le labbra ma ormai le parole erano uscite e non potevo riprenderle
G: "Ti adoro topo..."
R; "Ti adoro topa..."
mi staccai da lei e la vidi scivolare dal tavolo indecisa sul da farsi, se prendere i vestiti o meno
G: "Topo... è troppo se scopiamo ora o rimandiamo alla prossima volta? io... non lo so... dopo quello che ci siamo detti... farmi inculare.. .perchè vorrei averti dietro, non mi sembra il caso..."
Era arrossita, avvampata quasi e io sorrisi come uno scemo.
R:" Topa... te l'ho sempre detto... non dobbiamo scopare per forza... io.. sinceramente, non vorrei.. distruggerebbe tutto... sai che vorrei scoparti sempre e senza scrupoli ma... ora stiamo tranquilli... la prossima volta avremo molto da fare... e... sai che ti devo dare un ordine vero?"
le porsi i vestiti mentre mi sistemai a mia volta.
G: "Sei perfetto... non volevo dirtelo ma mi stavo sentendo appena usata... ora no... scopereme e faremo l'amore tantissime volte... poi vederti godere è bellissimo... che.. che ordine vuoi darmi?"
R: "Devi fare l'arrizzacazzi con un tuo amico... senza farci nulla ma farlo arrapare come non mai... capito? usalo, sfruttalo, fai la stronza e la gatta morta mia dolce G.... so che è tanto, che ti chiedo sempre tanto ma questo te lo chiedo per farti capire quanto sei bella e forte in te stessa... capito?"
G; "sì topo... lo farò... e grazie di avermi negato di andare oltre perchè non so se potrei fare sesso con un altro ragazzo... ora h oin mente e nel cuore solo te..."
Mi baciò piena di passione e dolcezza, finendo poi di sistemarsi e prendendomi la mano per farsi riaccompagnare a casa.
La lascia fuori del cancello e la guardai entrare, forse anche io ci stavo cascando con tutte le scarpe ma non me ne stava fregando nulla.
Deve esser stata dura.... Rinunciare al culo.. 😁
 

Ser.cam

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La svolta

Il giorno dopo e il lunedì seguente non ci sentimmo moltissimo, soliti messaggi sparsi, qualche fotina, molti cuori e la perenne rassicurazione che non si era innamorata di me.
Dal canto mio rimaneva un po' di ansia, visto che la cosa si era risolta un po' troppo in fretta, ma mi godetti la giornata di tranquillità e calma, dopotutto il problema principale era risolto e mangiarsi il fegato per il resto non avrebbe portato a nulla.
Il lunedì, nel primo pomeriggio, appena dopo pranzo, mi arrivò, però, l'ultimo messaggio che mi sarei aspettato, tanto che ci misi un po' a rispondere, stupito nella maniera più assoluta da quello che lessi.
G: "Topo ti arrabbi se rimandiamo la lezione? Non riesco oggi e nemmeno domani"
Ripeto, non me lo aspettavo e risposi dopo un'oretta, leggermente "da stronzo" facendo trasparire il mio disappunto.
R: "Ok, ma magari dimmelo prima che inizi a prepararmi per la lezione, mercoledì potrebbe andare bene?"
G: "Va bene... allora a mercoledì"
Un po' freddina., un po' a sorpresa ma sistemai tutti i miei impegni e fino a mercoledì la situazione fu abbastanza piatta, addirittura non ricevetti foto o messaggi troppo espliciti.
Ero preoccupato, mi aspettavo un calo delle attenzioni ma sicuramente non così improvviso e così presto.
Ero anche un po' paranoico per tutta la situazione e mi feci film assurdi in testa, dalla sua preparazione di una vendetta al trovare suo padre con un coltello che mi sgozzava senza pietà.
Il giorno della lezione però, il tono tornò quello suo solito, baci e foto, dolcezza, maialaggine, innocenza e perversione, sospirai un bel po' e mi rimisi in carreggiata, fino a che non mi arrivò l'ultimo messaggio prima che partissi.
G; "Topo! Scusamiiiii!!!!! Mi sono dimenticata di dirtelo, oggi non possiamo fare lezione a casa, c'è il compleanno di mia sorella, andiamo in biblioteca ok? Ti mando l'indirizzo!!!"
Non potetti che rispondere a tono, facendo un bel crocione sul fatto di scoparmela come avrei voluto.
R:"Oddio... va bene topa! Non ti preoccupare! Dai, non ti dimenticare niente e porta tutti i libri che dobbiamo studiare per bene!!!"
Prendo e parto, seguendo il navigatore alla lettera ed arrivo alla biblioteca.
Bella, devo dirlo, una villa immersa nel verde, con un parco attorno e divisa su due piani, tanto bella che ho pensato subito di passarci qualche volta per leggere o rilassarmi quando proprio avevo bisogno di stare per i cavoli miei.
Ma la cosa che mi fece perdere la testa fu G. che mi aspettava davanti la fontana che svettava appena prima del portone della biblioteca.
Aveva superato se stessa, era perfetta, splendida e talmente bella che per un attimo rimasi imbambolato come un cretino davanti a lei.
Camicetta bianca, a maniche corte, tenuta legata con un nodo sotto il seno, che sembrava voler esplodere, appena coperto dai libri che teneva in braccio, gonna a mezza coscia, nera con tartan rosso, parigine grigie e anfibi slacciati.
I capelli erano raccolti in una crocchia appena spettinata , alta, che lasciava cadere piccoli ciuffi di capelli sul collo ed il viso e un trucco leggero ma che sottolineava la sua bellezza, dandola un'aria da ragazza più grande ma con la sua solita innocenza da bambina.
E naturalmente il suo collarino che le avvolgeva il collo.
Appena mi vide le si illuminò il viso, come a me del resto, e mi corse incontro, finendo tra le mie braccia e lanciandosi sulle mie labbra che la baciarono mentre il mio abbraccio la stringeva a me, i libri caddero a terra ma lei non smise di baciarmi e stringermi, come se non ci vedessimo da anni,
G; "Ciao topo! Finalmente... non ce la facevo più... scusami se ho rimandato la lezione ma a casa c'erano sempre troppe persone e ho approfittato della biblioteca e del compleanno di L.!"
Sibilò tutto d'un fiato, sorridendo dolcissima e facendomi sciogliere subito.
La tirai su stringendola forte e le baciai il mento, leccandole poi il collo fino all'orecchio.
R: "Va benissimo... non ti preoccupare... mi hai fatto stare in pensiero perchè mi sembrava tu stessi male e non volessi sentirmi.. ma ora che sono con te va tutto bene..."
Sciogliemmo l'abbraccio e raccolsi i libri, sbirciando sotto la gonna. Aveva rispettato il mio ordine e vidi la sua fichetta glabra tra le pieghe della gonna. Sorrisi sfiorandole la coscia e quando mi alzai mi prese la mano, intrecciando le dita con le mie, iniziando a camminare verso il portone.
R: "Sei splendida G... davvero... ogni volta che ti vedo... cazzo... sei sempre più bella... sei la mia luce... e non so se mi tratterrò dallo sbatterti sul tavolo della biblioteca appena entriamo..."
G: "Ma dobbiamo studiare topo... abbiamo perso troppo tempo lo sai... e in ogni caso andremo nelle stanzine al piano di sopra... sono quelle private per gli studenti che devono preparare esami..."
Ammiccò maliziosissima tirandomi dentro l'edificio.
Entriamo, saliamo al piano di sopra, con lei che ogni 2 gradini si voltava per vedere se sbirciavo (cosa che chiaramente facevo, ma in maniera scherzosa, non da maniaco), fino a che non entriamo nella prima stanzina libera che troviamo.
4 sedie, un tavolo e qualche scaffale di libri, titoli sconosciuti e assurdi, tanto che avrei scommesso che non venivano consultati da anni,
Ci sediamo e, stranamente, iniziamo a fare davvero lezione, espressioni, studio di funzioni, grafici, derivate e tutto il resto che viene di seguito.
Era in formissima, talmente concentrata che ormai l'idea di scoparmela se ne era andata ed era stata sostituita da una piacevolissima lezione in cui ci stringevamo e ci baciavamo ogni tanto, da fidanzatini perfetti e quasi sdolcinati.
Dopo circa un'ora e mezzo ci fermiamo per rifiatare e fare il punto della situazione, anche se G. mi fece subito capire che non erano queste le sue intenzioni.
G: "WOW! Nemmeno quando eravamo all'inizio studiavamo tanto!" E si alzò, sculettando fino alla porta, lenta e sensuale come non mai.
Ero perso nel suo culo che ondeggiava quando sentii la chiave della porta girare e chiuderla definitivamente.
Lei si voltò, incrociando le mani dietro la schiena e sorridendo maliziosa, gli occhi al cielo.
G: "Topo... lo sai che ieri ero da S? Dovevo eseguire l'ordine... e avevo tantissima voglia di riprovare... mi hai messo curiosità... e mi stai facendo diventare davvero troia lo sai?"
Camminava verso di me e mi puntò il ditino, accusandomi come una maestrina disinibita.
Appena arrivata vicino a me si inginocchiò tra le mie gambe, aprendole con le mani sulle ginocchia e sorridendomi, stava recitando una parte, come spesso faceva, ed io non le avrei mai impedito di farlo.
G: "Sono arrivata da lei che ero già arrapatissima... non scriverti tanto e non dirti cosa provo è stato un calvario topo... non riesco a tenermi tutto dentro e stavo impazzendo... Lei mi ha accolta con un abbraccio e sorridendo, era carinissima! ma l'ho baciata subito e le ho sussurrato all'orecchio che era troppo carina così... non me la sono sentita di dirle subito cosa volevo fare. Povera... ha sgranato gli occhi e ha iniziato a balbettare mentre la portavo in camera!"
Sorrideva, guardandomi negli occhi mentre le mani armeggiavano ai miei pantaloni, non ci volle molto ed iniziò a segarmi, lentissima, sfiorandomi il fratellino con la lingua e soffiandoci sopra le sue parole
G:" cazzo... mi è mancato tantissimo topo...." la sua lingua passò per tutta l'asta fino alla punta, ingoiò tutta la lunghezza affondando fino alla base, sentivo la sua gola, il suo sforzo, la sua voglia fino a che non sfilò tutto con un colpo di tosse. "dio com'è buono... te lo succhierei sempre... topo... dobbiamo trovarci almeno una volta al giorno... ho bisogno di succhiartelo!" Non capii mai se faceva finta o diceva sul serio, quella volta, ero troppo esaltato ed avrei acconsentito a tutto! "comunque... appena entrate in camera l'ho baciata ancora e l'ho fatta mettere a sedere sul letto, aveva solo una maglietta enorme che le arrivava al ginocchio, io ero in leggings e maglietta... come piace a te.."
Ammiccò succhiandomelo ancora un poco, lo stava usanfdo come microfono, come giocattolo per scandire il tempo, ed io non potevo chiedere di meglio "Abbiamo iniziato a parlare e stavamo vicinissime, io che le sfioravo la gamba e lei che faceva lo stesso, come tantissime altre volte che chiaccheravamo in quella stanza. Ma ero sempre più eccitata e ho tirato in ballo quelloche abbiamo fatto l'altro giorno, dicendole che mi era piciuto tantissimo... ho visto che è arrossita e..." lo prende in bocca ancora, succhiando e pompando lentamente, gli occhi nei miei, io che pendevo dalle sue labbra lo ammetto" le ho messo una mano tra le gambe, sentendo che era bagnata da sopra gli slip... tremava ma non ho smesso e mi sono inginocchiata davanti a lei, come sono adesso con te!" ride un attimo, leccandomi la cappella e succhiandola dolcemente con le labbra, la mano che mi segava a fondo "e l'ho leccata ancora ed ancora, ha iniziato subito a gemere e mugolare, era bagnatissima come me... ora..." qua la vidi mettersi una mano tra le gambe ed inizare a masturbarsi davanti a me, in ginocchio, vedevo il suo tremare e muoversi sulle dita, il viso angelico che si trasformava in un trionfo di voglia e piacere, con le sue labbra che baciavano l'asta, adorandola come un totem di carne, stavo per perdere in controllo ancora una volta ma lei si fermò, sfilandosi le dita dal sesso e facendomele vedere, lucide e gocciolanti di voglia, me le porse e le leccai avido, mentre lei riprendeva un attimo il controllo di se e tornò a parlare.
G:"ma non mi bastava e le ho sollevato le gambe per leccarle anche il culetto, a me piace tantissimo ed anche a lei ho scorpeto! Tanto che è venuta dopo pochissimo, urllando nel cuscino che aveva accanto, ho bevuto il suo succo, tutto, anche se non era tantissimo, e l'ho baciata mentre mi sfilavo i leggings..."
Ammiccò ancora, succhiando per almeno 3 minuti il mio cazzo con la mia mano sulla testa, ero inerme ma godevo tantissimo, una cosa mai provata.
G:"Non ho dovuto nemmeno chiederglielo e si è messa tra le mie gambe, leccandomi subito... dio topo.. è stato bellissimo! Meglio di te... non so come mai... era bravissima... te sei fantastico ma lei... cazzo.. aveva qualcosa che non hai... forse.. non lo so... ma mi ha fatta venire subito... e ha continuato anche dopo... fino a che non ho chiesto pietà... e sono crollata sul letto... scusa topo... ma.. lei è più brava..."
E Finì il suo pompino, guardandomi negli occhi, affondando senza sosta e condendo il tutto coi suoi dolci mugolii che facevano da contorno al tutto, sentii la sua lingua sull'asta e sotto, fino quasi al mio accesso posteriore, ormai bravissima in tutto, fino a che non mi dette il colpo di grazia e ingoio totalemte il mio fratellino che le riempì la gola di sperma,
R:" Topa... ma.. ma cosa ti scusi? Sono felicissimo che lei sia bravissima e che ti piaccia... anzi... sono felice che tu non abbia problemi a fare cose sempre più... strane.,.." mi misi in ginocchio davanti a lei, che aveva appena ingoiato tutto, vidi il suo volto arrossato, il suo corpo ansimante e i capelli spettinati, uno spettacolo puro.
R:"Vorrà dire che passerò subito a prenderti, invece che baciarti dolcemente tra le gambe..."
Scherzai, abbracciandola e baciandole la guancia
Lei scosse la testa mentre la tenevo a me e mi sussurrò all'orecchio parole dolci ed insieme piene di paura
G: "No! ma che dici? non ci provare... mi piace come lo fai.. S. lo fa in maniera diversa... mi ha fatto venire subito.. ma tutto quello che mi fai mi piace topo.. lo sai... non voglio rinunciare a nulla... a niente di quello che mi fa il mio R... mi sei mancato tanto... quando staremo insieme un giorno?"
Tornò su quella promessa e io l strinsi ancora a me, con tutto il sentimento che potevo provare per lei, rovinato dal mio fratellino che le macchiava la coscia.
R: "Presto... se tutto va bene sabato dovrei essere libero... forse anche la notte... ma non lo saprò fino a giovedì... o questo sabato o il prossimo!"
Era vero, Moglie sarebbe andata da una sua amica per due o tre giorni ed io ero libero e felice di fare quello che mi pare.
Si illuminò e mi baciò non so quante volte, urlicchiando come una giapponese a una fiera del fumetto e saltando come una molla, la gonna che si alzava ogni volta mi donata la visione del suo fiore glabro e lucido, ancora bagnato dalla voglia e dall'emozione.
G: "Oddio... non ci credo... davvero? Così presto? Dai.. non mi prendi in giro vero? Giuramelo! Io e te da soli... forse anche la notte... è tropo bello topo..."
Si sfilò la camicetta, rimanendo nuda davanti a me, la gonna la seguì dopo un secondo, indossava solo il collarino, il corpo tremante ed elettrizzato dalla notizia. "Ma vengo io a casa tua? Oddio... non ci credo... dormiremo insieme!" Si muoveva meccanicamente, lo sguardo totalmente assente, se non quando mi sorrideva, si avvicinò al tavolo "Tanto dirò che sono da S.... lei mi coprirà sempre... lo so!"
A questo punto mi alzai, togliendomi del tutto i pantaloni ed avvicinandomi a lei, il cazzo che era decisamente tornato in tiro e il cervello in pappa dalla sua reazione e dal suo corpo nudo a pochi cm da me.
G: "Staremo insieme... grazie topo... davvero... io e te e basta... faremo l'amore.. .e scoperemo... e non avremo casini per nulla... grazie topo..."
La baciai, tirandola a me per i glutei, ero rimasto impressionato dalla sua reazione, orgoglio e tenerezza, possiamo dire che sfiorai l'amore ler lei in quel momento, e la sollevai per metterla a sedere sul tavolo
R: "A casa mia? non lo so... pensavo di andare in un albergo o in un b&b... così non dovremo preoccuparci davvero di nulla... ma solo se staremo fuori anche la notte.. altrimenti... io direi che potremo andare anche in un paese in montagna a fare un bel pic nic no?"
Annuì dolcemente e posò la testolina sul mio petto, a metà tra il felice ed il leggermente deluso.
G: "Spero che riusciremo a stare fuori anche la notte..." Sibilò con voce da bambina mentre mi stringeva la maglietta.
R: "Farò l'impossibile topa lo sai... e non avremo limiti.. potrai chiedermi tutto... ed io potrò chiederti tutto... ok?"
G: "Farei tutto per te... io sono tua topo... totalmente... non ti amo.. ma hai il mio cuore... come io so di avere il tuo.. non negarlo...."
Annuii con una lacrima che mi scese sulla guncia
R: "Io sono tuo... il mio cuore è tuo lo sai... vorrei fosse possibile stare sempre insieme.. .e non solo per scoparti.. anche per... stare insieme..."
Mi morsi le labbra ma ormai le parole erano uscite e non potevo riprenderle
G: "Ti adoro topo..."
R; "Ti adoro topa..."
mi staccai da lei e la vidi scivolare dal tavolo indecisa sul da farsi, se prendere i vestiti o meno
G: "Topo... è troppo se scopiamo ora o rimandiamo alla prossima volta? io... non lo so... dopo quello che ci siamo detti... farmi inculare.. .perchè vorrei averti dietro, non mi sembra il caso..."
Era arrossita, avvampata quasi e io sorrisi come uno scemo.
R:" Topa... te l'ho sempre detto... non dobbiamo scopare per forza... io.. sinceramente, non vorrei.. distruggerebbe tutto... sai che vorrei scoparti sempre e senza scrupoli ma... ora stiamo tranquilli... la prossima volta avremo molto da fare... e... sai che ti devo dare un ordine vero?"
le porsi i vestiti mentre mi sistemai a mia volta.
G: "Sei perfetto... non volevo dirtelo ma mi stavo sentendo appena usata... ora no... scopereme e faremo l'amore tantissime volte... poi vederti godere è bellissimo... che.. che ordine vuoi darmi?"
R: "Devi fare l'arrizzacazzi con un tuo amico... senza farci nulla ma farlo arrapare come non mai... capito? usalo, sfruttalo, fai la stronza e la gatta morta mia dolce G.... so che è tanto, che ti chiedo sempre tanto ma questo te lo chiedo per farti capire quanto sei bella e forte in te stessa... capito?"
G; "sì topo... lo farò... e grazie di avermi negato di andare oltre perchè non so se potrei fare sesso con un altro ragazzo... ora h oin mente e nel cuore solo te..."
Mi baciò piena di passione e dolcezza, finendo poi di sistemarsi e prendendomi la mano per farsi riaccompagnare a casa.
La lascia fuori del cancello e la guardai entrare, forse anche io ci stavo cascando con tutte le scarpe ma non me ne stava fregando nulla.
prevedo una pioggia di guai come in un temporale autunnale dove i fiumi straripano
 

sormarco

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taranto
Anche se, chiaramente, so come va a finire.... mi tocco i gioielli di famiglia lo stesso! XD XD XD
da come l'hai descritta doveva essere come una studentessa orientale, per quanto riguarda il saper usare la lingua di S sulla fica di Topa penso sia naturale ,perchè essendo femmina sa dove e come usare la lingua li dove piace di più anche a lei stessa. come per esempio io credo che se dovessi ricevere un pompino da un ragazzo lo farebbe sapendo dove andare a toccare per far godere quel cazzo che ha sotto lingua in quel momento. non so se sono stato chiaro.
in ultimo non vedo l'ora di leggere il prossimo.
 

Shamoan

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Capitolo dopo capitolo questo racconto si fa sempre più interessante ed intrigante!!!
E' uno spettacolo leggerlo, è uno spettacolo immedesimarsi e piombarci dentro come Alice nel paese delle meraviglie.
Complimenti!!!
 
OP
R

Rosser

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da come l'hai descritta doveva essere come una studentessa orientale, per quanto riguarda il saper usare la lingua di S sulla fica di Topa penso sia naturale ,perchè essendo femmina sa dove e come usare la lingua li dove piace di più anche a lei stessa. come per esempio io credo che se dovessi ricevere un pompino da un ragazzo lo farebbe sapendo dove andare a toccare per far godere quel cazzo che ha sotto lingua in quel momento. non so se sono stato chiaro.
in ultimo non vedo l'ora di leggere il prossimo.
Ho capito benissimo... molte mie amiche bsx mi hanno confermato la cosa, anche se, in generale, devo capire se è più una convinzione o un fatto reale... non ho capito cosa volevi dire con
da come l'hai descritta doveva essere come una studentessa orientale,
 

leofuoco

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La svolta

Il giorno dopo e il lunedì seguente non ci sentimmo moltissimo, soliti messaggi sparsi, qualche fotina, molti cuori e la perenne rassicurazione che non si era innamorata di me.
Dal canto mio rimaneva un po' di ansia, visto che la cosa si era risolta un po' troppo in fretta, ma mi godetti la giornata di tranquillità e calma, dopotutto il problema principale era risolto e mangiarsi il fegato per il resto non avrebbe portato a nulla.
Il lunedì, nel primo pomeriggio, appena dopo pranzo, mi arrivò, però, l'ultimo messaggio che mi sarei aspettato, tanto che ci misi un po' a rispondere, stupito nella maniera più assoluta da quello che lessi.
G: "Topo ti arrabbi se rimandiamo la lezione? Non riesco oggi e nemmeno domani"
Ripeto, non me lo aspettavo e risposi dopo un'oretta, leggermente "da stronzo" facendo trasparire il mio disappunto.
R: "Ok, ma magari dimmelo prima che inizi a prepararmi per la lezione, mercoledì potrebbe andare bene?"
G: "Va bene... allora a mercoledì"
Un po' freddina., un po' a sorpresa ma sistemai tutti i miei impegni e fino a mercoledì la situazione fu abbastanza piatta, addirittura non ricevetti foto o messaggi troppo espliciti.
Ero preoccupato, mi aspettavo un calo delle attenzioni ma sicuramente non così improvviso e così presto.
Ero anche un po' paranoico per tutta la situazione e mi feci film assurdi in testa, dalla sua preparazione di una vendetta al trovare suo padre con un coltello che mi sgozzava senza pietà.
Il giorno della lezione però, il tono tornò quello suo solito, baci e foto, dolcezza, maialaggine, innocenza e perversione, sospirai un bel po' e mi rimisi in carreggiata, fino a che non mi arrivò l'ultimo messaggio prima che partissi.
G; "Topo! Scusamiiiii!!!!! Mi sono dimenticata di dirtelo, oggi non possiamo fare lezione a casa, c'è il compleanno di mia sorella, andiamo in biblioteca ok? Ti mando l'indirizzo!!!"
Non potetti che rispondere a tono, facendo un bel crocione sul fatto di scoparmela come avrei voluto.
R:"Oddio... va bene topa! Non ti preoccupare! Dai, non ti dimenticare niente e porta tutti i libri che dobbiamo studiare per bene!!!"
Prendo e parto, seguendo il navigatore alla lettera ed arrivo alla biblioteca.
Bella, devo dirlo, una villa immersa nel verde, con un parco attorno e divisa su due piani, tanto bella che ho pensato subito di passarci qualche volta per leggere o rilassarmi quando proprio avevo bisogno di stare per i cavoli miei.
Ma la cosa che mi fece perdere la testa fu G. che mi aspettava davanti la fontana che svettava appena prima del portone della biblioteca.
Aveva superato se stessa, era perfetta, splendida e talmente bella che per un attimo rimasi imbambolato come un cretino davanti a lei.
Camicetta bianca, a maniche corte, tenuta legata con un nodo sotto il seno, che sembrava voler esplodere, appena coperto dai libri che teneva in braccio, gonna a mezza coscia, nera con tartan rosso, parigine grigie e anfibi slacciati.
I capelli erano raccolti in una crocchia appena spettinata , alta, che lasciava cadere piccoli ciuffi di capelli sul collo ed il viso e un trucco leggero ma che sottolineava la sua bellezza, dandola un'aria da ragazza più grande ma con la sua solita innocenza da bambina.
E naturalmente il suo collarino che le avvolgeva il collo.
Appena mi vide le si illuminò il viso, come a me del resto, e mi corse incontro, finendo tra le mie braccia e lanciandosi sulle mie labbra che la baciarono mentre il mio abbraccio la stringeva a me, i libri caddero a terra ma lei non smise di baciarmi e stringermi, come se non ci vedessimo da anni,
G; "Ciao topo! Finalmente... non ce la facevo più... scusami se ho rimandato la lezione ma a casa c'erano sempre troppe persone e ho approfittato della biblioteca e del compleanno di L.!"
Sibilò tutto d'un fiato, sorridendo dolcissima e facendomi sciogliere subito.
La tirai su stringendola forte e le baciai il mento, leccandole poi il collo fino all'orecchio.
R: "Va benissimo... non ti preoccupare... mi hai fatto stare in pensiero perchè mi sembrava tu stessi male e non volessi sentirmi.. ma ora che sono con te va tutto bene..."
Sciogliemmo l'abbraccio e raccolsi i libri, sbirciando sotto la gonna. Aveva rispettato il mio ordine e vidi la sua fichetta glabra tra le pieghe della gonna. Sorrisi sfiorandole la coscia e quando mi alzai mi prese la mano, intrecciando le dita con le mie, iniziando a camminare verso il portone.
R: "Sei splendida G... davvero... ogni volta che ti vedo... cazzo... sei sempre più bella... sei la mia luce... e non so se mi tratterrò dallo sbatterti sul tavolo della biblioteca appena entriamo..."
G: "Ma dobbiamo studiare topo... abbiamo perso troppo tempo lo sai... e in ogni caso andremo nelle stanzine al piano di sopra... sono quelle private per gli studenti che devono preparare esami..."
Ammiccò maliziosissima tirandomi dentro l'edificio.
Entriamo, saliamo al piano di sopra, con lei che ogni 2 gradini si voltava per vedere se sbirciavo (cosa che chiaramente facevo, ma in maniera scherzosa, non da maniaco), fino a che non entriamo nella prima stanzina libera che troviamo.
4 sedie, un tavolo e qualche scaffale di libri, titoli sconosciuti e assurdi, tanto che avrei scommesso che non venivano consultati da anni,
Ci sediamo e, stranamente, iniziamo a fare davvero lezione, espressioni, studio di funzioni, grafici, derivate e tutto il resto che viene di seguito.
Era in formissima, talmente concentrata che ormai l'idea di scoparmela se ne era andata ed era stata sostituita da una piacevolissima lezione in cui ci stringevamo e ci baciavamo ogni tanto, da fidanzatini perfetti e quasi sdolcinati.
Dopo circa un'ora e mezzo ci fermiamo per rifiatare e fare il punto della situazione, anche se G. mi fece subito capire che non erano queste le sue intenzioni.
G: "WOW! Nemmeno quando eravamo all'inizio studiavamo tanto!" E si alzò, sculettando fino alla porta, lenta e sensuale come non mai.
Ero perso nel suo culo che ondeggiava quando sentii la chiave della porta girare e chiuderla definitivamente.
Lei si voltò, incrociando le mani dietro la schiena e sorridendo maliziosa, gli occhi al cielo.
G: "Topo... lo sai che ieri ero da S? Dovevo eseguire l'ordine... e avevo tantissima voglia di riprovare... mi hai messo curiosità... e mi stai facendo diventare davvero troia lo sai?"
Camminava verso di me e mi puntò il ditino, accusandomi come una maestrina disinibita.
Appena arrivata vicino a me si inginocchiò tra le mie gambe, aprendole con le mani sulle ginocchia e sorridendomi, stava recitando una parte, come spesso faceva, ed io non le avrei mai impedito di farlo.
G: "Sono arrivata da lei che ero già arrapatissima... non scriverti tanto e non dirti cosa provo è stato un calvario topo... non riesco a tenermi tutto dentro e stavo impazzendo... Lei mi ha accolta con un abbraccio e sorridendo, era carinissima! ma l'ho baciata subito e le ho sussurrato all'orecchio che era troppo carina così... non me la sono sentita di dirle subito cosa volevo fare. Povera... ha sgranato gli occhi e ha iniziato a balbettare mentre la portavo in camera!"
Sorrideva, guardandomi negli occhi mentre le mani armeggiavano ai miei pantaloni, non ci volle molto ed iniziò a segarmi, lentissima, sfiorandomi il fratellino con la lingua e soffiandoci sopra le sue parole
G:" cazzo... mi è mancato tantissimo topo...." la sua lingua passò per tutta l'asta fino alla punta, ingoiò tutta la lunghezza affondando fino alla base, sentivo la sua gola, il suo sforzo, la sua voglia fino a che non sfilò tutto con un colpo di tosse. "dio com'è buono... te lo succhierei sempre... topo... dobbiamo trovarci almeno una volta al giorno... ho bisogno di succhiartelo!" Non capii mai se faceva finta o diceva sul serio, quella volta, ero troppo esaltato ed avrei acconsentito a tutto! "comunque... appena entrate in camera l'ho baciata ancora e l'ho fatta mettere a sedere sul letto, aveva solo una maglietta enorme che le arrivava al ginocchio, io ero in leggings e maglietta... come piace a te.."
Ammiccò succhiandomelo ancora un poco, lo stava usanfdo come microfono, come giocattolo per scandire il tempo, ed io non potevo chiedere di meglio "Abbiamo iniziato a parlare e stavamo vicinissime, io che le sfioravo la gamba e lei che faceva lo stesso, come tantissime altre volte che chiaccheravamo in quella stanza. Ma ero sempre più eccitata e ho tirato in ballo quelloche abbiamo fatto l'altro giorno, dicendole che mi era piciuto tantissimo... ho visto che è arrossita e..." lo prende in bocca ancora, succhiando e pompando lentamente, gli occhi nei miei, io che pendevo dalle sue labbra lo ammetto" le ho messo una mano tra le gambe, sentendo che era bagnata da sopra gli slip... tremava ma non ho smesso e mi sono inginocchiata davanti a lei, come sono adesso con te!" ride un attimo, leccandomi la cappella e succhiandola dolcemente con le labbra, la mano che mi segava a fondo "e l'ho leccata ancora ed ancora, ha iniziato subito a gemere e mugolare, era bagnatissima come me... ora..." qua la vidi mettersi una mano tra le gambe ed inizare a masturbarsi davanti a me, in ginocchio, vedevo il suo tremare e muoversi sulle dita, il viso angelico che si trasformava in un trionfo di voglia e piacere, con le sue labbra che baciavano l'asta, adorandola come un totem di carne, stavo per perdere in controllo ancora una volta ma lei si fermò, sfilandosi le dita dal sesso e facendomele vedere, lucide e gocciolanti di voglia, me le porse e le leccai avido, mentre lei riprendeva un attimo il controllo di se e tornò a parlare.
G:"ma non mi bastava e le ho sollevato le gambe per leccarle anche il culetto, a me piace tantissimo ed anche a lei ho scorpeto! Tanto che è venuta dopo pochissimo, urllando nel cuscino che aveva accanto, ho bevuto il suo succo, tutto, anche se non era tantissimo, e l'ho baciata mentre mi sfilavo i leggings..."
Ammiccò ancora, succhiando per almeno 3 minuti il mio cazzo con la mia mano sulla testa, ero inerme ma godevo tantissimo, una cosa mai provata.
G:"Non ho dovuto nemmeno chiederglielo e si è messa tra le mie gambe, leccandomi subito... dio topo.. è stato bellissimo! Meglio di te... non so come mai... era bravissima... te sei fantastico ma lei... cazzo.. aveva qualcosa che non hai... forse.. non lo so... ma mi ha fatta venire subito... e ha continuato anche dopo... fino a che non ho chiesto pietà... e sono crollata sul letto... scusa topo... ma.. lei è più brava..."
E Finì il suo pompino, guardandomi negli occhi, affondando senza sosta e condendo il tutto coi suoi dolci mugolii che facevano da contorno al tutto, sentii la sua lingua sull'asta e sotto, fino quasi al mio accesso posteriore, ormai bravissima in tutto, fino a che non mi dette il colpo di grazia e ingoio totalemte il mio fratellino che le riempì la gola di sperma,
R:" Topa... ma.. ma cosa ti scusi? Sono felicissimo che lei sia bravissima e che ti piaccia... anzi... sono felice che tu non abbia problemi a fare cose sempre più... strane.,.." mi misi in ginocchio davanti a lei, che aveva appena ingoiato tutto, vidi il suo volto arrossato, il suo corpo ansimante e i capelli spettinati, uno spettacolo puro.
R:"Vorrà dire che passerò subito a prenderti, invece che baciarti dolcemente tra le gambe..."
Scherzai, abbracciandola e baciandole la guancia
Lei scosse la testa mentre la tenevo a me e mi sussurrò all'orecchio parole dolci ed insieme piene di paura
G: "No! ma che dici? non ci provare... mi piace come lo fai.. S. lo fa in maniera diversa... mi ha fatto venire subito.. ma tutto quello che mi fai mi piace topo.. lo sai... non voglio rinunciare a nulla... a niente di quello che mi fa il mio R... mi sei mancato tanto... quando staremo insieme un giorno?"
Tornò su quella promessa e io l strinsi ancora a me, con tutto il sentimento che potevo provare per lei, rovinato dal mio fratellino che le macchiava la coscia.
R: "Presto... se tutto va bene sabato dovrei essere libero... forse anche la notte... ma non lo saprò fino a giovedì... o questo sabato o il prossimo!"
Era vero, Moglie sarebbe andata da una sua amica per due o tre giorni ed io ero libero e felice di fare quello che mi pare.
Si illuminò e mi baciò non so quante volte, urlicchiando come una giapponese a una fiera del fumetto e saltando come una molla, la gonna che si alzava ogni volta mi donata la visione del suo fiore glabro e lucido, ancora bagnato dalla voglia e dall'emozione.
G: "Oddio... non ci credo... davvero? Così presto? Dai.. non mi prendi in giro vero? Giuramelo! Io e te da soli... forse anche la notte... è tropo bello topo..."
Si sfilò la camicetta, rimanendo nuda davanti a me, la gonna la seguì dopo un secondo, indossava solo il collarino, il corpo tremante ed elettrizzato dalla notizia. "Ma vengo io a casa tua? Oddio... non ci credo... dormiremo insieme!" Si muoveva meccanicamente, lo sguardo totalmente assente, se non quando mi sorrideva, si avvicinò al tavolo "Tanto dirò che sono da S.... lei mi coprirà sempre... lo so!"
A questo punto mi alzai, togliendomi del tutto i pantaloni ed avvicinandomi a lei, il cazzo che era decisamente tornato in tiro e il cervello in pappa dalla sua reazione e dal suo corpo nudo a pochi cm da me.
G: "Staremo insieme... grazie topo... davvero... io e te e basta... faremo l'amore.. .e scoperemo... e non avremo casini per nulla... grazie topo..."
La baciai, tirandola a me per i glutei, ero rimasto impressionato dalla sua reazione, orgoglio e tenerezza, possiamo dire che sfiorai l'amore ler lei in quel momento, e la sollevai per metterla a sedere sul tavolo
R: "A casa mia? non lo so... pensavo di andare in un albergo o in un b&b... così non dovremo preoccuparci davvero di nulla... ma solo se staremo fuori anche la notte.. altrimenti... io direi che potremo andare anche in un paese in montagna a fare un bel pic nic no?"
Annuì dolcemente e posò la testolina sul mio petto, a metà tra il felice ed il leggermente deluso.
G: "Spero che riusciremo a stare fuori anche la notte..." Sibilò con voce da bambina mentre mi stringeva la maglietta.
R: "Farò l'impossibile topa lo sai... e non avremo limiti.. potrai chiedermi tutto... ed io potrò chiederti tutto... ok?"
G: "Farei tutto per te... io sono tua topo... totalmente... non ti amo.. ma hai il mio cuore... come io so di avere il tuo.. non negarlo...."
Annuii con una lacrima che mi scese sulla guncia
R: "Io sono tuo... il mio cuore è tuo lo sai... vorrei fosse possibile stare sempre insieme.. .e non solo per scoparti.. anche per... stare insieme..."
Mi morsi le labbra ma ormai le parole erano uscite e non potevo riprenderle
G: "Ti adoro topo..."
R; "Ti adoro topa..."
mi staccai da lei e la vidi scivolare dal tavolo indecisa sul da farsi, se prendere i vestiti o meno
G: "Topo... è troppo se scopiamo ora o rimandiamo alla prossima volta? io... non lo so... dopo quello che ci siamo detti... farmi inculare.. .perchè vorrei averti dietro, non mi sembra il caso..."
Era arrossita, avvampata quasi e io sorrisi come uno scemo.
R:" Topa... te l'ho sempre detto... non dobbiamo scopare per forza... io.. sinceramente, non vorrei.. distruggerebbe tutto... sai che vorrei scoparti sempre e senza scrupoli ma... ora stiamo tranquilli... la prossima volta avremo molto da fare... e... sai che ti devo dare un ordine vero?"
le porsi i vestiti mentre mi sistemai a mia volta.
G: "Sei perfetto... non volevo dirtelo ma mi stavo sentendo appena usata... ora no... scopereme e faremo l'amore tantissime volte... poi vederti godere è bellissimo... che.. che ordine vuoi darmi?"
R: "Devi fare l'arrizzacazzi con un tuo amico... senza farci nulla ma farlo arrapare come non mai... capito? usalo, sfruttalo, fai la stronza e la gatta morta mia dolce G.... so che è tanto, che ti chiedo sempre tanto ma questo te lo chiedo per farti capire quanto sei bella e forte in te stessa... capito?"
G; "sì topo... lo farò... e grazie di avermi negato di andare oltre perchè non so se potrei fare sesso con un altro ragazzo... ora h oin mente e nel cuore solo te..."
Mi baciò piena di passione e dolcezza, finendo poi di sistemarsi e prendendomi la mano per farsi riaccompagnare a casa.
La lascia fuori del cancello e la guardai entrare, forse anche io ci stavo cascando con tutte le scarpe ma non me ne stava fregando nulla.
Come hai fatto a non perdere la testa non lo so...
 

Shamoan

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Ho capito benissimo... molte mie amiche bsx mi hanno confermato la cosa, anche se, in generale, devo capire se è più una convinzione o un fatto reale... non ho capito cosa volevi dire con
Intende così...
Come l'hai descritta, l'associazione mentale non ti porta a pensare ad una ragazza italiana, bensì ad una orientale
 

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sormarco

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Hai descritto la sua mise il suo houtfit, non so come si scrive
Camicetta,gonna e acconciatura
 

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