abbash
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:mattarell...sei sempre il solito ig:! :vicini:
Ormai ci siamo. Biglietti aerei in tasca, bagaglio quasi ultimato. Ho contattato anche Pietro per gli ultimi dettagli, visto che non andremo certamente in un resort turistico altrimenti non avrebbe senso questo viaggio. Saremo ospitati in un paesino tipico, meglio chiamarlo villaggio viste le dimensioni, dove lui già ci abita. Ovviamente gli ho accennato di Deborah. Non potrei capitare là e, una volta incontrato, presentarla come "la mia amante"...non sarebbe carino nei confronti di lei. Ho solo detto che con me non ci sarà mia moglie ma un'amica che fa parte di un progetto...effettivamente rendermi felice è un bel progetto.
Dovrò anche pensare al modo per arrivare all'aeroporto. Non potrò certo andarla a prendere io e magari farmi vedere mentre carico il suo bagaglio nella mia auto...le malelingue avrebbero il loro da farsi per non pensare agli affaracci propri.
I giorni che ci dividono dalla partenza sono riempiti da continue chiamate ed è impossibile non percepire la felicità nelle sue parole. Come in una delle ultime chiamate, mentre commentavamo delle foto viste su internet del posto dove andremo, si bloccò di colpo..."Ehi, che hai? E' successo qualcosa?" E lei, con la voce rotta da un nodo in gola "No no, nulla, è che immaginavo noi due..."
Sapevo di piacerle, sapevo di esserle entrato nel cuore, sapevo anche di rappresentare un punto fermo per lei, ma mai avrei immaginato potesse arrivare ad emozionarsi pensando a me.
Siamo agli sgoccioli. Domani, Ore 7, il volo.
Le ultime direttive al lavoro le ho date, il bagalio è ormai pronto, il piano per non farci beccare insieme prima della partenza l'ho escogitato, che poi non è nulla di che: arriverà con l'autobus di linea nelle vicinanze della biblioteca dove lavora, come fa di solito, e da lì partiremo insieme. Non mi resta che riposare e cercare di dormire un po' nonostante la mia agitazione.
Controllo per l'ennesima volta i biglietti, il passaporto e inizio a chiedermi se nella valigia ho messo tutto; praticamente inizio a sclerare: ansia da viaggio.
E' mattino, mi alzo prima della sveglia. Solite cose e sono pronto. Saluto moglie, figlio e vado.
Tutto procede secondo la tabella di marcia. Arrivo in città assieme all'autobus. Ci bastano cinque minuti per svanire verso la meta.
Il viaggio dura all'incirca 8 ore ma con lei accanto nemmeno me ne accorgerò.
Infatti così è stato. Ascoltarla mentre parla, sentirla ridere, percepire la sua solarità, fa crescere un fuoco dentro di me che alimenta pian piano la mia passione, il mio volerla in ogni istante. Come adesso, se fossimo soli, non so che le farei. Al solo pensiero lo sento pulsare. Forse è meglio se mi calmo altrimenti la vecchietta che ho a fianco o mi denuncia per atti osceni in luogo pubblico o mi muore di crepacuore.
Atterrati. Ad accoglierci un singolare aeroporto, molto spartano, con poliziotti folcloristici.
Il controllo dei passaporti sembra una pesca di beneficenza: un poliziotto fa il giro e raccoglie tutti i passaporti con dentro i soldi per il visto che li consegna ad altri due che controllano e registrano i nomi e, urlando, li riconsegnano a chi assomiglia di più alla foto sul documento.
Stesso dicasi per la consegna delle valige. Una stanzetta a cielo aperto le accoglie buttandole e ammassandole nel mezzo, seguite da un gregge di persone che si fa stada tra la folla sperando di acciuffare il proprio bagaglio prima che qualche turista grande e grosso scambi una valigia per l'altra e cerchi di rivendicarla con tutta la grazia che lo contaddistingue.
Mi guardo intorno. Dovrebbe esserci Pietro...eccolo là.
Ci abbracciamo come fratelli, era una vita che non ci incontravamo. E' stato uno degli amici più importanti della mia gioventù.
Gli presento Deborah e subito mi rivolge un sorriso che non serve commentare, avevo già capito. Pareva volesse chiedermi dove mai avessi trovato una donna così bella. Gli ho solo detto "Ho capito, dopo ti spiego".
Ci aspetta un altro viaggetto, circa un'ora a bordo di una jeep, per raggiungere il villaggio e considerando le condizioni delle strade e il caldo torrido, cercherò di munirmi di tanta pazienza.
Arrivati, scendiamo e la sofferenza per i colpi ricevuti alla schiena per via delle buche viene subito ripagata da quello che mi sta accadendo. Uno, due, cinque, venti. Ormai non riesco a contarli da quanti sono. I bambini del villaggio ci avevano accerchiato. In quel momento un nodo in gola si faceva strada su di me e non riuscivo a trattenere le lacrime per la gioia nel vederli. Qualcuno indossava degli indumenti che avevo fatto arrivare dall'Italia.
Un bimbo, avrà avuto all'incirca 5 anni, si fa strada nel gruppo, si avvicina, mi fissa con i suoi occhioni neri. Portava una canottiera che per miracolo rimaneva appesa al suo corpo. Mi sono girato, ho aperto lo sportello della jepp, aperta la valigia ho preso una delle mie magliette. Tolto la canottiera, gli ho infilato la maglietta di almeno 3 taglie più grandi. I suoi occhioni si sono spalancati sfoderando un sorriso bianchissimo. Non ho saputo resistere e l'ho preso in braccio stringendolo a me. Sensazione che nessuna mail o foto potrà mai ripagare.
Il tempo sembra volar via. Pietro mi fa toccare con mano, per tastare concretamente, la realtà del posto.
Visitai la scuola, il punto sanità (chiamarlo ospedale mi sembra troppo), il centro raccolta dove ogni cosa materiale che arriva viene catalogata, divisa e consegnata.
Non mancarono le escursioni a Stone Town dove abbiamo visto il mercato del pesce, della carne e della frutta. Inoltre abbiamo fatto un salto all’ex Palazzo del Sultano, alla Chiesa Anglicana e siamo stati in giro per la città tra le viuzze e i vari negozietti. Siamo stati anche nella Foresta Jozani dove abbiamo avuto l’opportunità d’incontrare da vicino le simpatiche scimmiette rosse dal pelo fulvo sul dorso che vivono solo in questa foresta.
Mancano due giorni al rientro e Pietro, in un momento confidenziale tra noi, mi dice: "Capisco che lo scopo del viaggio non era per pura vacanza ma da quando sei arrivato non ti ho mai visto solo con lei...e sai che questo è considerato un paradiso terrestre...facciamo così: domani vi porto in un posto e vengo a riprendervi verso sera...al mangiare provvedo io, tu pensa al costume e alla crema protettiva"
Senza fiatare non posso fare altro che accettare.
All'indomani si parte. Percorso qualche chilometro, Pietro ferma la jeep e ci fa scendere. Attorno a me tanta vegetazione e null'altro.
"Ehi, ma dove ci hai portato?"
"Non preoccuparti, questo posto è sconosciuto ai turisti...entrate e percorrete quel sentiero. Non più di 10 minuti e sarete arrivati"
Dubbiosi, prendiamo gli zaini e ci incamminiamo. Pochi minuti e un rumore d'acqua si fa strada nella vegetazione.
Ultimi passi e...non potevamo credere ai nostri occhi: sabbia fina, bianca e morbida come borotalco, acqua verde/azzurra talmente trasparente da poter vedere anche il più piccolo sassolino nel fondale e noi due. Solamente noi due ad assaporare quel ben di Dio...un paradiso!!!...
Scusa? 3 mesi per scrivere un'altra parte?
Ora devo rileggermi tutte le altre, che vuoi che mi ricordi
Prrrrr
Grazie cip, appena leggo ti do il mio responso :*
Letto tutto, tutti i capitoli e tutti d'un fiato! Bravissimoooooooo!!!!
Intrigante, scorrevole, eccitante, e mi incuriosisce pure! Quindi vai avanti!
Mi trasformo per un attimo in Deborah e ti dico: "Ti prego continua! Non ti fermare!!"
Bravissimo Cipollino!! :kiss:
Però detta così non vale...sono vulnerabile, molto vulnerabile al richiamo di una donna intrigante e misteriosa quale ti considero.
Ci penserò ma non ti prometto nulla. Dal resto devo essere ispirato per continuare...anche se tu saresti una buona fonte di ispirazione.
Grazie per aver fatto le pulizie di inizio estate...l'hai rispolverato alla grande 🤭
grazie a te per averlo scrittoPerò detta così non vale...sono vulnerabile, molto vulnerabile al richiamo di una donna intrigante e misteriosa quale ti considero.
Ci penserò ma non ti prometto nulla. Dal resto devo essere ispirato per continuare...anche se tu saresti una buona fonte di ispirazione.
Grazie per aver fatto le pulizie di inizio estate...l'hai rispolverato alla grande 🤭
Certo, merita l'attenzione di chi ancora non l'ha letto!!!
Seguito fantastico, la componente romantica che si aggiunge a quella erotica, il cambio improvviso di "personalità" di Deborah, la suspance su cosa potrebbe accadere ora nella vita privata e sentimentale dei due... c'è tutto!
Bravo! Bravo! Bravo!
Non vorrai mica fermarti eh...? :nono: