Grande! Mi piace come scrivi e poi riaffiora in me la nostalgia dei tempi del liceo!
A tempo debito vedrò di soddisfare la tua curiosità!ci scappa almeno una sega, la ragazza era sveglia
Non posso non essere d'accordo con te..ho voluto condividere i miei ricordi legati a quel periodo raccontando i fatti nella maniera in cui si sono realmente svolti. Avrei potuto scrivere che dopo una settimana mi ero fatto tutta la classe comprese le prof e le bidelle, ma non fu così.Il nostro narratore scive in un discreto italiano giàxtanta roba, ma cosa vi aspettatte che ci racconti? Provocatoriamente gli ho chiesto se le ha bimbate tutte e lui sinceramente ha detto che non è Rocco! Mi auguro per voi che una compagna di scuola almeno una sega ve l'abbia tirata ma non aspettettatevi chissà che di una oerosna che ha il piacere di condividere le sue espererienze giovanili scritte bene ci mancherebbe ma fine a se stesso! Non ha chiavato tutta la scuola ed almeno bisogna apprezzare la serietà qui tutti sembrano dei fenomeni ma solo seghe viaggiano. Continua amico che se vero o also però lo scrivi abbastanza bene
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Chiedo scusa per qualche errore ortografico me ne sono accorto solo dopo aver mandato il messaggio
Wow con delle compagne così non avevi neanche bisogno di pornoOrdinaria routine
L'anno scolastico procedeva alla grande senza particolari novità degne di nota.
Con Elisa si era creata una complicità unica sotto molteplici aspetti.
Io mi ero integrato alla grande in quel gruppo di splendide ragazze, mi consideravano uno di loro e non si mettevano problemi e non si sentivano in imbarazzo a parlare con me dei loro segreti di donne..
Capitava che un gruppetto iniziasse a parlare ad esempio dei dolori del ciclo e io puntualmente venivo tirato in ballo e venivo "accusato" di essere fortunato a non avere quella incombenza una volta al mese. Mi ero fatto una discreta cultura di assorbenti vari, con ali, senza ali, di svariate Marche esterni ed interni. Un giorno mentre Pamela, una ragazza bassottina intorno al metro e cinquanta di altezza, non troppo bella di viso ma con un culetto che parlava da solo e sempre pronta a fare battutine e a stare allo scherzo, si lamentava con altre ragazze di quanto fosse gonfia e sofferente in quei giorni e fece cadere l'argomento e la mia attenzione sull'acquisto di una confezione di assorbenti interni.
Io non avevo problemi a sentire i loro discorsi femminili e spesso e volentieri chiedevo e mi venivano chiesti dei consigli. Ero curioso di vedere questo assorbente e sopratutto ero curioso al modo di inserimento all'interno di una vagina. Così feci una battutina a Pamela dicendole che a furia di mettersi gli assorbenti interni avrebbe fatto pratica per quando avrebbe trovato un ragazzo e gli avrebbe agevolato la via verso il suo interno.
Come se nulla fosse mi rispose tranquillamente che anche se ancora fosse vergine e al momento non aveva un ragazzo, lei ogni tanto si deliziava e si divertiva ad esplorare il suo ingresso con il manico della spazzola mentre era in doccia..Scoppio' una risata generale ed io iniziavo ad avere il cazzo duro all'interno dei miei jeans.
Non mancava giorno inoltre di assistere alla visione di un nuovo acquisto da parte di qualche ragazza. Quando qualcuna acquistava un nuovo modello di reggiseno non si metteva problemi a sollevarsi la maglia per farlo vedere alle amiche e io mi beavo di quelle splendide visioni.
Mi feci una cultura di reggiseni di tutti i tipi, nonché di mutandine varie come coulotte, perizomi brasiliane etc. Capitava che mentre si pavoneggiavano l'una con l'altra io venivo tirato in ballo per dare loro un parere sulla bellezza dei loro nuovi acquisti..
Venivo puntualmente messo al corrente delle loro cotte per qualche ragazzo e mi venivano chiesti consigli e se per caso conoscessi il tipo in questione di metterci una buona parola.
Povero me, ero sempre in tensione e con l'erezione sempre pronta a farsi notare.
Il bello però avveniva durante le lezioni di educazione fisica in palestra. Mentre si correva il mio sguardo vagava su quei bei seni saltellanti e su quei culetti che si muovevano ritmicamente.
Non mancavano i contatti e le strusciatine "involontarie" mentre ci si allenava o si giocava a qualche gioco di squadra tipo pallavolo o basket.
Una volta l'insegnante ci disse di formare delle coppie, dovevamo fare gli addominali. Io insieme a Elisa prendemmo un tappetino e ci dirigemmo in un angolo della palestra. Decidiamo che il primo ad iniziare fossi io, così mentre io ero sdraiato di schiena lei era in ginocchio davanti a me e provvedeva a tenermi le caviglie a terre mentre io eseguivo l'esercizio. Mentre mi sollevavo non potevo fare a meno di fissare il suo splendido seno che faceva capolino da una generosa scollatura e senza neanche accorgermene iniziai ad avere un principio di erezione.
Elisa se ne accorse e sorridendo mi disse che vedeva già i risultati degli addominali sul mio corpo e vedeva sopratutto un muscolo indurirsi. Come se nulla fosse le risposi che la colpa era delle sue tette in primo piano.. Ridemmo entrambi e ci scambiammo di posto.
Ora era lei distesa ed io a tenerla ferma per le caviglie. Avevo in primo piano a poche decine di centimetri dalla mia faccia la visione della sua fighetta costretta all'interno dei suoi leggins. Mi sgamo' a fissarla e mi disse di concentrarmi e contare i suoi piegamenti. Io ero in estasi, mi beavo del suo dolce profumo, quando si sollevava e la sua testa arrivava vicino al mio viso ma sopratutto alternavo il mio sguardo sulle sue tette e sulla forma delle labbra attraverso il tessuto dei pantaloni.
Quando fini' e si rialzò mettendosi di spalle per raccogliere il tappetino non riuscì a resistere e le diedi una sculacciata su quel panettone che avevo davanti, dicendole che l'esercizio aveva dato i suoi frutti e che il suo sederino ne stava traendo benefici..
Mi fece una linguaccia e scoppiammo a ridere.
Ecco, questo era ciò che accadeva durante le lezioni. Nulla di che per molti di voi, ma per me ragazzo quattordicenne ancora vergine ed inesperto era una meraviglia.
L'anno scolastico andava avanti più o meno allo stesso modo e ben presto arrivò il mese di aprile e tutti eravamo in attesa di partire in gita.
Ma questo sarà materia per il prossimo racconto.
Fatemi sapere se vi interessa la prosecuzione della narrazione.
Ti avevano preso per l’amico gay insomma 😂😂😂Ordinaria routine
L'anno scolastico procedeva alla grande senza particolari novità degne di nota.
Con Elisa si era creata una complicità unica sotto molteplici aspetti.
Io mi ero integrato alla grande in quel gruppo di splendide ragazze, mi consideravano uno di loro e non si mettevano problemi e non si sentivano in imbarazzo a parlare con me dei loro segreti di donne..
Capitava che un gruppetto iniziasse a parlare ad esempio dei dolori del ciclo e io puntualmente venivo tirato in ballo e venivo "accusato" di essere fortunato a non avere quella incombenza una volta al mese. Mi ero fatto una discreta cultura di assorbenti vari, con ali, senza ali, di svariate Marche esterni ed interni. Un giorno mentre Pamela, una ragazza bassottina intorno al metro e cinquanta di altezza, non troppo bella di viso ma con un culetto che parlava da solo e sempre pronta a fare battutine e a stare allo scherzo, si lamentava con altre ragazze di quanto fosse gonfia e sofferente in quei giorni e fece cadere l'argomento e la mia attenzione sull'acquisto di una confezione di assorbenti interni.
Io non avevo problemi a sentire i loro discorsi femminili e spesso e volentieri chiedevo e mi venivano chiesti dei consigli. Ero curioso di vedere questo assorbente e sopratutto ero curioso al modo di inserimento all'interno di una vagina. Così feci una battutina a Pamela dicendole che a furia di mettersi gli assorbenti interni avrebbe fatto pratica per quando avrebbe trovato un ragazzo e gli avrebbe agevolato la via verso il suo interno.
Come se nulla fosse mi rispose tranquillamente che anche se ancora fosse vergine e al momento non aveva un ragazzo, lei ogni tanto si deliziava e si divertiva ad esplorare il suo ingresso con il manico della spazzola mentre era in doccia..Scoppio' una risata generale ed io iniziavo ad avere il cazzo duro all'interno dei miei jeans.
Non mancava giorno inoltre di assistere alla visione di un nuovo acquisto da parte di qualche ragazza. Quando qualcuna acquistava un nuovo modello di reggiseno non si metteva problemi a sollevarsi la maglia per farlo vedere alle amiche e io mi beavo di quelle splendide visioni.
Mi feci una cultura di reggiseni di tutti i tipi, nonché di mutandine varie come coulotte, perizomi brasiliane etc. Capitava che mentre si pavoneggiavano l'una con l'altra io venivo tirato in ballo per dare loro un parere sulla bellezza dei loro nuovi acquisti..
Venivo puntualmente messo al corrente delle loro cotte per qualche ragazzo e mi venivano chiesti consigli e se per caso conoscessi il tipo in questione di metterci una buona parola.
Povero me, ero sempre in tensione e con l'erezione sempre pronta a farsi notare.
Il bello però avveniva durante le lezioni di educazione fisica in palestra. Mentre si correva il mio sguardo vagava su quei bei seni saltellanti e su quei culetti che si muovevano ritmicamente.
Non mancavano i contatti e le strusciatine "involontarie" mentre ci si allenava o si giocava a qualche gioco di squadra tipo pallavolo o basket.
Una volta l'insegnante ci disse di formare delle coppie, dovevamo fare gli addominali. Io insieme a Elisa prendemmo un tappetino e ci dirigemmo in un angolo della palestra. Decidiamo che il primo ad iniziare fossi io, così mentre io ero sdraiato di schiena lei era in ginocchio davanti a me e provvedeva a tenermi le caviglie a terre mentre io eseguivo l'esercizio. Mentre mi sollevavo non potevo fare a meno di fissare il suo splendido seno che faceva capolino da una generosa scollatura e senza neanche accorgermene iniziai ad avere un principio di erezione.
Elisa se ne accorse e sorridendo mi disse che vedeva già i risultati degli addominali sul mio corpo e vedeva sopratutto un muscolo indurirsi. Come se nulla fosse le risposi che la colpa era delle sue tette in primo piano.. Ridemmo entrambi e ci scambiammo di posto.
Ora era lei distesa ed io a tenerla ferma per le caviglie. Avevo in primo piano a poche decine di centimetri dalla mia faccia la visione della sua fighetta costretta all'interno dei suoi leggins. Mi sgamo' a fissarla e mi disse di concentrarmi e contare i suoi piegamenti. Io ero in estasi, mi beavo del suo dolce profumo, quando si sollevava e la sua testa arrivava vicino al mio viso ma sopratutto alternavo il mio sguardo sulle sue tette e sulla forma delle labbra attraverso il tessuto dei pantaloni.
Quando fini' e si rialzò mettendosi di spalle per raccogliere il tappetino non riuscì a resistere e le diedi una sculacciata su quel panettone che avevo davanti, dicendole che l'esercizio aveva dato i suoi frutti e che il suo sederino ne stava traendo benefici..
Mi fece una linguaccia e scoppiammo a ridere.
Ecco, questo era ciò che accadeva durante le lezioni. Nulla di che per molti di voi, ma per me ragazzo quattordicenne ancora vergine ed inesperto era una meraviglia.
L'anno scolastico andava avanti più o meno allo stesso modo e ben presto arrivò il mese di aprile e tutti eravamo in attesa di partire in gita.
Ma questo sarà materia per il prossimo racconto.
Fatemi sapere se vi interessa la prosecuzione della narrazione.
Qualcosa del genere....diciamo che ai loro occhi ero visto più come un amico che come un potenziale partner.Ti avevano preso per l’amico gay insomma 😂😂😂
Almeno in quei due anni siete riusciti a farci qualcosa?Bella storia!! Io invece al contrario tuo tutto maschi in classe è una sola ragazza che poi dopo due anni ci ha lasciati soli… che schifo…😅
Macché al tempo s’era piccoli e ingenui… e lei veniva da una famiglia tutta casa e chiesa🤣💪😅Almeno in quei due anni siete riusciti a farci qualcosa?