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Ma davvero hai pensato a lavare la macchina? Lei è una santa. si porta a casa uno che pensa a lavare l'auto invece che andare in doccia con lei e non ti ha mandato in bianco!
Ma non aveva voglia neanche lei 😂😂😂Ma davvero hai pensato a lavare la macchina? Lei è una santa. si porta a casa uno che pensa a lavare l'auto invece che andare in doccia con lei e non ti ha mandato in bianco!
Azz.... È arrivato l'uomo nero !!!Inizio parte 7 capitolo 2
Ero eccitato come un cavallo.
Quella prima sborrata non mi bastò per sfogare l'eccitazione.
Mi fiondai a leccarle la bella ficona succulenta.
Giulia: ooooooh, aiuto che succede??
Io: adesso ti devo per forza rompere tutta, ho il cazzo ancora duro, mi sento un animale dentro, mi devi fare sfogare questa cosa troppo eccitante che hai fatto.
Mentre le leccavo la figa ebbe un orgasmo forte, leccavo il clitoride e inserivo le dita dentro.
Era ormai tutto talmente unto che il mio cazzo asciutto entro senza fare attrito da nessuna parte.
Questa scopata la ricordo come una delle più "animalesche" della mia vita.
La penetravo forte e deciso, le palle ormai svuotate con la pelle distesa sbattevano sul culo e lei ci giocava con le mani come fossero due biglie.
Il massimo venne quando la misi a pecorina e io in piedi da dietro, decido inoltre di mettermi le scarpe per avere tutto il grip possibile per scoparla al meglio.
Dovevo farle passare la voglia di fare la troia.
In quella posizione ebbe due orgasmi,
Il primo normale con voce da zoccola tremolante che gode.
Durante Il secondo, mentre si masturba mi dice che devo chiamarla con lo stesso nome di quella porca che mi mostrò su instagram, iniziai a insultarla finché non ebbe un orgasmo con tanto di muscoli delle gambe tremolanti.
Mi fermai qualche istante, volevo ammirare quel pezzo di femmina soddisfatta e ormai quasi esausta, da dietro potevo vedere la carne della figa, era diventata più rossa.
Mi dice che vuole farmi esplodere.
Si siede sul bordo del letto, io metto in piedi di fronte a lei, lecca e mi sega un pò, finché mi dice "chiamami ancora come quella porca", mi ero trattenuto prima mentre le scopavo ma qui ormai finalmente mi potevo lasciare andare, si sborrò tutta addosso, la sborra andò sulle tettone e un pò sulle labbra.
Ci distendiamo un pò sul letto.
Giulia: vado a farmi una doccia, vieni anche tu?
Io: "vieni" in che senso?
Giulia scoppia a ridere.
Alla fine andiamo a farci una doccia insieme anche se era notte fonda e gli occhi quasi mi si chiudevano.
Dormiamo abbracciati,
rilassati e tranquilli quando a un certo punto in mattinata, verso le nove sento un rumore....
Fine parte 7 capitolo 2
Beh dai, ormai da qualche anno a questa parte si è finalmente scoperto che per qualcuno quando arriva l'uomo "nero" può essere solo che un piacere 🤣😂Azz.... È arrivato l'uomo nero !!!
😱😱😱😱Pauraaaaaaa!!!!!!!😱😱😱😱😱
A mio modesto parere non ce l'aveva con te e l'ipotesi viene confermata dalla frase in cui dice "adesso glielo diranno a mia madre sicuro al 100%", da ciò si evince che, con la madre non avesse questo gran rapporto o comunque fosse una persona invadente e l'avrebbe quindi riempita di domande della serie "ce ci facevi a casa con un ragazzo da sola tutta la notte, chi è, cosa fa". Semplicemente si è innervosita e gli sei capitato tu in quel frangente.Inizio Parte 8 capitolo 2
In quel momento mi gelò il sangue,
Come dicevo nei capitoli precedenti, la casa era un pò in disparte, dalla strada principale comunque si riusciva a vedere una parte di piazzale principale e appunto la mia macchina parcheggiata si vedeva da lontano.
Sento un'auto nel vialetto e poi questa si ferma sotto casa, qualcuno scende dalla macchina, lo sento dire
"e ora di chi è sta macchina", mi accorgo che la persona non era da sola, erano una coppia.
Sveglio immediatamente Giulia.
Io: giù!... oh! svegliati, c'è qualcuno sotto nel piazzale.
Giulia: cazzo dici! Come c'è qualcuno??!!??
Io: eh, vedo un suv ma non riconosco il modello da quest'angolazione.
Giulia: che colore è?
Io: nero o blu scuro dovrebbe essere, vedo solo il tetto da qua.
Giulia di fretta e furia si veste immediatamente.
Io: adesso riesco a vedere un signore di spalle con i capelli bianchi.
Giulia: maledizione..... ho capito.
Ci vestiamo in un istante, Giulia controlla e riconosce lo zio, scende subito giù per farsi vedere.
Io non sapevo cosa fare, non sapevo come la potessero prendere, non conoscevo quasi nulla e nessuno della sua famiglia, decido di stare su.
Provo velocemente a mettere un pò a posto il disordine che avevamo creato e finisco di vestirmi.
Giulia parlava cercando di coprire un pò l'imbarazzo, non riuscivo a sentire bene tutto perché avevamo stavamo dormendo completamente chiusi.
Sento un'altra auto arrivare.
Scendono altre due persone dall'auto, tutti si saluta e poi una donna esclama "Giulia! Ciao, anche tu qui oggi per la grigliata???"
In quel momento, non so perché ma mi scappava troppo da ridere, non sapevo se andare giù e presentarmi, ma come mi sarei presentato? Chi ero io per lei?
Sento che tutti si continuano a domandare di chi fosse l'Audi e Giulia finalmente vuota il sacco, per un attimo tutti stanno in silenzio e riesco ad ascoltare Giulia che si inventa una mezza storia,
Giuoia: ieri tornavamo dalla discoteca con un mio amico ed eravamo molto stanchi, prima di arrivare a casa c'era ancora molta strada e non ce la sentivamo.
È il momento giusto, supporto subito il suo discorso e vado giù, io rispetto a lei ero ormai completamente vestito e in ordine, lei invece era scesa con una canottiera e pantaloncino.
Appena arrivo giù mi ritrovo due mezze milf (penso buon sangue non mente, menne da gara) e due signori sui quaranta-cinquanta.
In primo momento mi sembrano molto "giovanili", di quelli che si godono la vita.
Mi stampo un sorrisone mettendo da parte la timidezza di chi nasconde qualcosa e mi presento a tutti.
Nessuno sembra pensar male.
Una delle ziette milf: però non ci avevi detto che frequenti questo bel ragazzone!
Il marito con un pò di ironia: smettila ogni volta con questo mettere in imbarazzo la gente, se non lo ha detto significa che non lo voleva dire!
Giulia: no ma non c'è niente da dire, è un amico mica stiamo insieme.
Si gira verso di me cercando consenso, io sto al gioco.
In ogni caso tutta questa situazione avrebbe smosso qualcosa.
Giulia con la scusa di vestirti tutta bene ritorna su,
Lasciamo giù gli zii.
Vado su con le ma non diceva nulla, era visibilmente infastidita e nervosa.
Giulia: adesso glielo diranno a mia madre sicuro al 100%
Io: vabbè, voglio dire non hai commesso nessun reato eh...
Giulia mi lancia un occhiata distruttiva, che onestamente non mi aspettavo.
Io: ma che vuoi da me? Perché te la stai prendendo con me?
Giulia: zitto!
Non ribatto, ma solo per maturità e comprensione nei suoi confronti. (che poi comprensione per cosa?).
Io ovviamente infastidito le dico che me ne vado cosi tolgo il disturbo.
Prendo tutto, nascondo anche i cartoni della pizza portandomeli nello zaino.
"Io almeno penso a tutto prima di dire qualcosa!"
Mi lascia andare senza dire nulla.
Scendo giù dicendo agli zii che avevo un impegno,
Saluto tutti e vado via!
Fine parte 8
Fine capitolo 2
Allora? Che ne pensate del comportamento che ha avuto?
Personalmente restai molto male, ovviamente non mi aspettavo dicesse che stiamo insieme ma da li a incazzarsi con me senza aver fatto nulla di male ne passa un pò.
Ci sarebbe ovviamente il proseguimento con il terzo capitolo.
Fatemi sapere che ne pensate del mio modo di scrivere, se devo migliorare da qualche parte, datemi qualche feedback.
Naturalmente non chiedete foto perché non le metto come detto più volte.
Il capitolo tre lo volete in un altra discussione o volete che proseguo in questo thread?
Quoto tutto quanto, non avrei saputo esprimere il concetto meglioA mio modesto parere non ce l'aveva con te e l'ipotesi viene confermata dalla frase in cui dice "adesso glielo diranno a mia madre sicuro al 100%", da ciò si evince che, con la madre non avesse questo gran rapporto o comunque fosse una persona invadente e l'avrebbe quindi riempita di domande della serie "ce ci facevi a casa con un ragazzo da sola tutta la notte, chi è, cosa fa". Semplicemente si è innervosita e gli sei capitato tu in quel frangente.
Il terzo capitolo, fossi in te, lo continuerei qui, perchè comunque aprendo un altro thread si rischierebbe di perderlo o comunque di perdere il filo con questo che, hai appena concluso. Anzi, se dovessi scrivere altro ti chiedo per cortesia di lasciare qui indicazioni.
Infine, credo tu scriva molto bene, in modo corretto grammaticalmente parlando, usi la punteggiatura che è molto importante ed inoltre lo fai in modo molto coinvolgente con quei dettagli che, ti lasciano immaginare la scena come se la stessi vivendo.
Ti ringrazio, molto gentileQuoto tutto quanto, non avrei saputo esprimere il concetto meglio
E concordo sul continuare tutto su uno stesso thread, perché almeno è di più facile lettura.
Credo anche che possa attirare più numeri pure per te
Benissimo, attendiamo allora con spasmodica attesa. Sto pensando anch'io di iniziare a scrivere qualcosa di vissuto, ti confesso che, ti stai rivelando una fonte di ispirazione alla quale attingere, per esempio il fatto che, tu inserisca parti di dialogo romanzando il tutto quindi. In caso, se dovessi gradire, ne parleremo in privato così che, io possa affinare la cosa ed iniziare a fare qualche appunto. Comunque non so come, seguivo il tuo thread dell'esperienza in discoteca e mi erano sfuggiti gli ultimi aggiornamenti, li sto recuperando proprio oggi.E così sarà, il terzo lo continuiamo qui😎
Grazie a tutti comunque, i feedback mi sono utili a capire dove migliorare ma a quanto vedo vi piace la linea guida che sto seguendo.
Spesso mentre scrivo provo davvero tanta eccitazione, riesco a pensare e vivere talmente tanto alcune di quelle situazioni/emozioni che mi vien duro.
Quando ho deciso di scrivere tutto questo iniziai pensando che o lo faccio bene o non lo faccio, voglio provare il più possibile a trasportarvi con l'immaginazione in quelle situazioni che comunque non sono solo "sesso", ma vita vissuta con nessuna esagerazione "surreale" anche se ci sono situazioni in cui si potrebbe rasentare il "non ci credo".
Chiodo scaccia chiodo...Inizio parte 2 capitolo 3
I giorni seguenti a quella telefonata, ci pensavo sempre.
Pensavo e ripensavo a tutto ma non le scrissi più, volevo passare oltre.
Naturalmente a casa mia avevo anche i miei giri di porcelline e la mia vita precedente a Giulia è stata sempre movimentata diciamo.
Decido di scrivere a una mia amica, con cui uscimmo tante volte e fu anche l'ultima con cui uscii prima delle ferie, questa ragazza restò sempre presente diciamo con like vari, ogni tanto qualche risposta alle storie, insomma sappiamo tutti come funziona oggi e una donna non ti sfiora mai per caso per certi versi.
Abitando nella mia stessa città decido di invitarla una sera fuori.
Il suo nome è Anna.
Fisicamente era simile a Giulia, perciò formosa, due belle cosciazze che ti fanno scattare l'istinto animale quando le tocchi o le prendi a schiaffi, un bel polpaccio da mordere, fianchi accentuati, culo e tette gonfi e morbidi al punto giusto, un pò più alta di Giulia.
Capelli mori mossi, occhi verdi.
Viso rotondo con due belle guanciotte da mordere.
Truccata spesso molto pesantemente.
Insomma era la versione con mappa RACE di Giulia in poche parole.
La differenza tra Giulia e Anna è che Anna è molto più spudorata, direi quasi esibizionista.
Conosco Anna perché fù lei a fare il primo passo durante una festa di compleanno.
Come dicevo prima, avevo già avuto il piacere di effettuare dei test drive gratuiti con Anna e rimasi abbastanza soddisfatto.
Sabato mattina, lavo la macchina, dentro e fuori, pomeriggio corsetta, la sera verso le 20 mi imputtanisco un pò e vado a prendere Anna a casa sua.
Anna è molto solare e carnale, appena mi vede mi abbraccia.
Ci conoscevamo già da almeno 7 mesi.
Avevamo instaurato un bel rapporto.
Era vestita con un pantalone stretto e si vedevano tutte le forme.
Io: ma come sei bella! Ti sei tirata da gara così per me? Che onore.
Anna: significa che te lo meriti tesoro mio.
Io: e come mai? (Le do una pacca sul culo).
Anna: perché so che ti piace guardarmi e allora ti mostro tutto, non vanno bene questi pantaloni?
Io: vanno più che bene, però poi mi spieghi anche come ci sei entrata li dentro 😂😂😂
Scoppiamo entrambi a ridere.
Con Anna si poteva parlare di qualunque cosa.
E tenete a mente la parola qualunque è proprio QUALUNQUE COSA.
Saliamo in macchina, ci confrontiamo su cosa abbiamo fatto in ferie, lei era stata all'estero.
Mentre ceniamo io le chiedo se avesse conosciuto qualche uomo in ferie.
Mi dice di si, mostrandomi una chat con lui.
Quanto lo trovo eccitante, sapevo per certo che la porcona gli aveva mandato anche delle foto nuda.
Io: sai che mi hai fatto eccitare adesso?
Anna: peccato, mi dispiace per te.
Sotto al tavolo allunga la gamba e mi accarezza il polpaccio.
Io: annaaaaaa smettila.
Anna a bassa voce: devi soffrire, ti fa male dentro i pantaloni?
Io: porca miseria si che mi fa male.
Anna: poi ci penso io a curarti allora.
Mangiamo l'antipasto, la pizza, un dolce.
Pago io e andiamo via.
In macchina le accarezzo le cosce e con la mano vado in mezzo ai pantaloni, massaggio leggermente.
Anna apprezza in silenzio guardando la mia mano.
Ovviamente la invito a casa mia.
Ci mettiamo comodi sul divano.
Anna mentre mi accarezza un pò: tu invece? Chi hai conosciuto in ferie?
Io: ho vissuto una bellissima esperienza...
Fine parte 2 capitolo 3
E adesso ti fa nuovo 😂😂😂Inizio parte 3 capitolo 3
In teoria se dovessi scrivere tutto quello che ho detto in questa circostanza, in questo capitolo dovrei riscrivere praticamente tutto quello che ho scritto nei capitoli precedenti, scriverò meno dettagli ma solo perché già li conoscete.
Le dico che ho conosciuto un amica di mia sorella spiandole di nascosto perché credevano che non fossi in casa, le racconto il primo incontro quando Giulia resta a piedi con l'auto, le racconto che c'è stato qualche rapporto sessuale, confesso che abbiamo fatto tutto alle spalle di mia sorella e che questa amica si è scoperto essere una gran porcona ma all'apparenza sembrava una suora.
Quando le ho detto che siamo andati andati anche a letto ha cambiato assetto praticamente, prima era seduta con le gambe accavallate poi noto subito che apre le gambe.
Io: cos'è? senti caldo la in mezzo?
Anna: no è che sapere tutti i dettagli di queste situazioni mi piace un botto!
Mi avvicino al suo viso, la bacio dietro l'orecchio e lei dico,
Io: ti va di provare una cosa?
Anna: cosa
Io: togliti questi pantaloni, ti voglio toccare mentre ti racconto cosa è successo con quella porcona di Giulia.
Mentre le faccio la proposta allungo subito le mani per sbottonare tutto, lei rimane ferma sorridente.
Scopro delle mutandine di pizzo nero, sotto le mutande: carrozzeria tirata a lucido senza peluche.
Le tiro giù i pantaloni per sfilarli, mordo le cosce, le tolgo le scarpe, mordo i polpacci e tornando su bacio e mordo quanta più carne possibile fino ad arrivare nel mezzo delle gambe dove do un annusata sfiorando le mutande con il naso all'altezza del clitoride, la vedo provare piacere, mi prende per la testa come se volesse che mi fermassi lì.
Io: noo, non è il momento, decido io quando e come farti godere.
Anna: mi fai impazzire maledetto.
Torno a mettermi seduto di fianco a lei, metto una sua gamba sulle mie e mi posiziono comodo per masturbarla.
Inizio toccando la figa da fuori le mutande.
Le racconto tutta la storia, in tutti i dettagli.
Le dico che cosa abbiamo combinato in spiaggia,
Le dico quante volte ho sborrato sulle sue tette, le descrivo tutte le posizioni in cui ha avuto orgasmi Giulia.
Sposto le mutande e inizio a penetrarla, prima con un dito e poi con due.
Anna nel frattempo raggiunge due orgasmi e ancora avevo raccontato solo fino a quando Giulia fece la passerella della spiaggia come una porcona mostrando a tutti il suo bel culo.
Mi blocca, chiude le gambe e parte all'attacco.
Anna: Adesso tocca a me.
Fine parte 3 capitolo 3
Tadaaaaaaa!!!! 😃😃😃Inizio parte 6 capitolo 3
Ero ancora perplesso dal suo comportamento.
Finiamo la cena,
Anna tra l'altro si infastidì talmente tanto che non finì neanche di mangiare, inoltre vuole andare a casa sua.
Nel tragitto non parla, sembra quasi offesa, ma offesa da cosa poi?
Le chiedo se ha qualcosa ma ovviamente mi risponde "niente".
Quasi la mando a cagare, ma sto zitto.
Arriviamo a casa sua, scende dalla macchina, sbatte lo sportello e neanche mi saluta.
In tutto questo non toccai ancora il telefono, tra l'altro si era anche spento perché scarico.
Arrivo a casa, mi spoglio, mi metto comodo a letto e accendo il telefono.
Mi sarei aspettato dei messaggi di Anna e invece Giulia finalmente si fece viva, su whatsapp.
Giulia: vedo che ti stai dando da fare, bravo
Io: ma sei scema o cosa? Ti rendi conto che sei scomparsa completamente senza motivo? A chi dovevo aspettare? Un fantasma?
Giulia: non sono scomparsa
Io: ribadisco la domanda di prima
Giulia: direi "cosa" comunque.
Io: no no, sei scema punto e basta
Giulia: te la sei scopata?
Io: senti, io con la gente che mi prende in giro così e che mi tratta come una nullità non ci parlo.
Ok che non eravamo niente, ma chiudere così un rapporto non mi è piaciuto specialmente se non ho fatto nulla di male.
Giulia: non sai cosa ho passato qui
Io: non sono stato chiaro, io con te non voglio parlare in questo modo
Giulia: come vuoi parlare? Vuoi che ti chiamo? Che ti videochiamo? Dimmi tu
Io: no, intanto devi dirmi che cosa vuoi da me adesso
Giulia: niente
Io: allora se non vuoi niente buonanotte.
Giulia: buonanotte
Effettivamente ho fatto un pò il coglione ma ero nervoso ancora per lo sportello chiuso con violenza e per il resto successo con Anna.
Il giorno seguente mi trovo un messaggio.
Giulia: buongiorno😘, senti io non so che idea ti eri fatto tu, anche se non sembra io ti ho pensato tutti i giorni da quando non ti vedo più.
Purtroppo i miei genitori non hanno assolutamente preso bene quella situazione creatasi a casa di mia nonna, avrei dovuto ascoltarti e andare alla SPA.
Mi sono resa conto che il mio comportamento nei tuoi confronti è stato a dir poco schifoso, hai tutte le ragioni del mondo a reagire così nei miei confronti e capisco, avrei fatto anche peggio, ti scrivo per fare pace e per dirti che avrei piacere a incontrarti.
Se lo vorrai e se non sto disturbando/mancando di rispetto a nessuno, farò di tutto affinché questo incontro avvenga.
Questo messaggio, visto a mente serena di prima mattina mi fece sorridere e accettai le sue scuse.
Così per piazzare l'armistizio, o almeno più la mazza da guerra che l'armistizio, le rispondo direttamente solo con una foto in accapatoio, petto in vista e cazzo duro vedo non vedo.
Il commento sotto la foto era:
Io sono qui, quando vuoi ti aspetto per chiarire tutti i tuoi dubbi.
Fine parte 6 capitolo 3
Tifo per Giulia, sarò di parte, ma nonostante l'essersi comportata da far pena, ha avuto le palle di chiedere scusa, cosa assai rara per una donna.Inizio parte 6 capitolo 3
Ero ancora perplesso dal suo comportamento.
Finiamo la cena,
Anna tra l'altro si infastidì talmente tanto che non finì neanche di mangiare, inoltre vuole andare a casa sua.
Nel tragitto non parla, sembra quasi offesa, ma offesa da cosa poi?
Le chiedo se ha qualcosa ma ovviamente mi risponde "niente".
Quasi la mando a cagare, ma sto zitto.
Arriviamo a casa sua, scende dalla macchina, sbatte lo sportello e neanche mi saluta.
In tutto questo non toccai ancora il telefono, tra l'altro si era anche spento perché scarico.
Arrivo a casa, mi spoglio, mi metto comodo a letto e accendo il telefono.
Mi sarei aspettato dei messaggi di Anna e invece Giulia finalmente si fece viva, su whatsapp.
Giulia: vedo che ti stai dando da fare, bravo
Io: ma sei scema o cosa? Ti rendi conto che sei scomparsa completamente senza motivo? A chi dovevo aspettare? Un fantasma?
Giulia: non sono scomparsa
Io: ribadisco la domanda di prima
Giulia: direi "cosa" comunque.
Io: no no, sei scema punto e basta
Giulia: te la sei scopata?
Io: senti, io con la gente che mi prende in giro così e che mi tratta come una nullità non ci parlo.
Ok che non eravamo niente, ma chiudere così un rapporto non mi è piaciuto specialmente se non ho fatto nulla di male.
Giulia: non sai cosa ho passato qui
Io: non sono stato chiaro, io con te non voglio parlare in questo modo
Giulia: come vuoi parlare? Vuoi che ti chiamo? Che ti videochiamo? Dimmi tu
Io: no, intanto devi dirmi che cosa vuoi da me adesso
Giulia: niente
Io: allora se non vuoi niente buonanotte.
Giulia: buonanotte
Effettivamente ho fatto un pò il coglione ma ero nervoso ancora per lo sportello chiuso con violenza e per il resto successo con Anna.
Il giorno seguente mi trovo un messaggio.
Giulia: buongiorno😘, senti io non so che idea ti eri fatto tu, anche se non sembra io ti ho pensato tutti i giorni da quando non ti vedo più.
Purtroppo i miei genitori non hanno assolutamente preso bene quella situazione creatasi a casa di mia nonna, avrei dovuto ascoltarti e andare alla SPA.
Mi sono resa conto che il mio comportamento nei tuoi confronti è stato a dir poco schifoso, hai tutte le ragioni del mondo a reagire così nei miei confronti e capisco, avrei fatto anche peggio, ti scrivo per fare pace e per dirti che avrei piacere a incontrarti.
Se lo vorrai e se non sto disturbando/mancando di rispetto a nessuno, farò di tutto affinché questo incontro avvenga.
Questo messaggio, visto a mente serena di prima mattina mi fece sorridere e accettai le sue scuse.
Così per piazzare l'armistizio, o almeno più la mazza da guerra che l'armistizio, le rispondo direttamente solo con una foto in accapatoio, petto in vista e cazzo duro vedo non vedo.
Il commento sotto la foto era:
Io sono qui, quando vuoi ti aspetto per chiarire tutti i tuoi dubbi.
Fine parte 6 capitolo 3