Esperienza reale Le esperienze con la mia ragazza - La settimana a Rimini

Hammer4ari

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L'esperienza alla Spa fu positiva, ci divertimmo senza esagerare coinvolgendo Claudia, Antonio ed un fortunato massaggiatore.

Purtroppo arrivò il Covid a rovinare l'atmosfera ed il proseguimento del gioco che si stava creando.
Mesi chiusi in casa nella paura del futuro e del prossimo ci portarono ad isolarci.
Non posso lamentarmi, passammo intere giornate a fare sesso in casa, senza coinvolgere nessuno e senza provare alcuna esperienza trasgressiva.

Dopo circa 3 mesi uscimmo per concederci un pranzo fuori porta. Respirare aria fresca e camminare quasi serenamente mano nella mano non aveva prezzo.
Andammo in una trattoria a circa un'oretta di casa.
Il locale si presentò datato ma accogliente.
Il padrone dell'osteria, un signore anziano e sorridente, ci consigliò di provare le loro tagliatelle al cinghiale, suggerimento che Vero prese al balzo.

Mangiammo divinamente. Mi accorsi che il proprietario veniva spesso a scambiare due battute, in diverse occasioni guardando nella scollatura di Veronica.
Non dissi nulla, dopo i mesi trascorsi in casa ed il particolare periodo mi sentivo arrugginito ed un pò timoroso.

Dopo il pranzo tornammo verso casa.
Mentre eravamo in auto, mi accorsi di un imponente parcheggio fuori paese, nella zona di campagna, completamente vuoto.
Un lampo. Voltai dentro.
Vero mi chiese: "cosa fai? perchè hai voltato?"
I: "voglio scoparti"
V: "ok, allora dovremmo andare a casa..."
I: "No, qui..."
V: "stai scherzando? nell'ultimo periodo c'erano i droni a controllare se la gente camminava in spiaggia..."
I: "lo so... ma non si può sempre vivere nella paura. Ricordi le emozioni di quando ci si lascia andare?!"
V: "si, ma...."
La interruppi baciandola molto calorosamente.
Ricambiò con passione, sentii di aver vinto le sue resistenze

Le presi il capo e guardandola le dissi (in modo molto romantico) "baciamelo!"
Lei mi guardò e sorrise "ok capo"
Mi slacciò i jeans ed estrasse il mio cazzo.
Si chinò e sentii la punta della sua lingua sulla mia cappella. Era deliziosa.
Sapeva che quel movimento leggero mi eccitava da morire.
Iniziai a toccarle il sedere, indossava una gonna aderente che risaltava le sue rotondità.
Vero iniziò a muoversi più velocemente, il suo mano-bocca svolto in contemporanea mi portò ad un erezione molto forte.
Le sollevai la gonna, osservando così il suo sedere coperto solo da un sottile perizoma nero.
Le diedi due schiaffi sul sedere a mano aperta che la fecero soprassedere.
Mi guardò con la coda degli occhi sorridendo. Adoravo quando lo faceva.

Ero in estasi, solo in quel momento mi accorsi di un movimento esterno.
Mi irrigidì senza dire nulla, cercando di mettere a fuoco la situazione.
Dopo qualche secondo vidi nitidamente.
Nei pressi della macchina c'era un signore sui 55 anni, capelli e barba bianchi, media altezza e con una discreta pancia, che teneva una mano sul cavallo dei pantaloni e guardava verso l'interno dell'auto.
Valutai che dalla sua prospettiva potesse intuire quello che Vero stava facendo, senza però vedere i nostri corpi ed i particolari del gesto.
Ero indeciso se fermare Vero o dirle qualcosa.
Il guardone probabilmente prese il mio stato confusionale come un assenso ed in pochi secondi si avvicinò di almeno tre metri.
Capii dallo sgranare dei suoi occhi e dall'accelerata del movimento della sua mano che ora la sua visuale era più nitida: il sedere di Veronica era in bella vista come il suo scendere-salire della testa.
Mi bloccai un secondo, poi presi coraggio: "c'è un guardone"
Veronica senza fermandosi: "cosa?"
I: "tranquilla, c'è un guardone..sembra innocuo..si sta masturbando.."
V: "si?"
I: "si...sai com'è sta vedendo te a pecora che mi fai un pompino..."
Veronica rise, proseguendo l'operazione.
Mi voltai e vidi il guardone ancora più vicino. Gli occhi fissi sullo spacco del perizoma di Vero.
I: "è qui vicino, sta guardando dentro il finestrino"
V: "cosa guarda?"
I: "Il tuo sedere..."
Veronica riprese a pompare veloce poi staccò parzialmente la bocca: "vorresti farglielo vedere meglio?"
I: "cosa???"
V: "non fare il finto tonto..ti piace che altri uomini mi guardano, che si eccitano.."
Io non dissi nulla.
Vero proseguì, sempre continuando il movimento con la mano :" non c'è nulla di male, anche io mi sono eccitata a vedere come scopavi Claudia o la ragazza del nostro vicino..è normale. e non dirmi che non ti ha eccitato quando altri mi hanno vista nuda o addirittura toccato il seno..."
Pensai che Vero era troppo intelligente, capiva ogni situazione e capiva il mio pensiero senza che lo dicessi.
V: "beh, oggi comandi tu....quindi decidi tu cosa fare. Io continuo quello che sto facendo" e riprese lo stupendo lavoro di bocca.

Mi voltai, il guardone era ancora lì. Cazzo in mano, occhi fissi sul culo di Veronica.
Forse Veronica aveva ragione, forse dovevo solo lasciarmi andare e lasciare andare le cose come sempre.
Lo guardai nuovamente ed i nostri sguardi si incrociarono. Vedevo una grande eccitazione nel suo volto, forse aspettava da tempo una coppietta che si fermasse in quel posto e lasciasse guardarsi.

Decisi di proseguire. Feci un cenno con la mano che attirò lo sguardo del guardone, indicando verso il sedere di Veronica.
Lui abbassò lo sguardo.
Portai la mano sul sedere di Vero. Le diedi un'altra sculacciata che la fece risalire. Il guardone si eccitò ancora di più.
Poi portai la mano sul perizoma.
La visuale del guardone era perfetta.
Afferrai un lato del perizoma e lo scostai.
Il guardone trasalì diventando rosso in volto. Aveva in bella vista il sedere e la figa di Vero.
Vero se ne accorse: "ora il guardone mi sta vedendo per bene?"
Io :"sì..."
Sia Veronica che il guardone velocizzarono le loro azioni.
V: "ora godi, mentre il guardone mi osserva la figa..."
I: "sì...fammi venire..."
In meno di 10 secondi sia io che il guardone raggiungemmo l'orgasmo.
Io nella bocca di Vero.
Lui sul prato.

Vero si voltò, voleva guardare l'uomo che si era appena eccitato osservandola nuda.
Abbassò il finestrino, con mia grande sorpresa, e sorridendo disse rivolta al guardone "prego!"
Il guardone, anch'esso stupido dal comportamento di Vero rispose balbettando "gr..grazie".
Poi si voltò e si allontanò dileguandosi nel campo circostante il parcheggio.
Veronica era sorridente, maliziosa come nei mesi precedenti.

Tornammo a casa in silenzio e soddisfatti.
Nel frattempo un pensiero mi frullava per la testa: cosa sarebbe successo se il guardone fosse stato più audace quando Vero abbassò il finestrino?
Fantastico racconto come sempre...
 

Shark90

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chi è così gentile da fare il solito pdf grazie in anticipo per chi lo farà, e grazie michele io come credo tutti quelli che ti seguono spero non ti fermerai mai
 

venexia

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ci ho messo un paio di giorni a leggere tutto… che dire complimenti, personalmente preferisco non dare un corpo e un viso e godermi solo il racconto
 

Gasgas

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L'esperienza alla Spa fu positiva, ci divertimmo senza esagerare coinvolgendo Claudia, Antonio ed un fortunato massaggiatore.

Purtroppo arrivò il Covid a rovinare l'atmosfera ed il proseguimento del gioco che si stava creando.
Mesi chiusi in casa nella paura del futuro e del prossimo ci portarono ad isolarci.
Non posso lamentarmi, passammo intere giornate a fare sesso in casa, senza coinvolgere nessuno e senza provare alcuna esperienza trasgressiva.

Dopo circa 3 mesi uscimmo per concederci un pranzo fuori porta. Respirare aria fresca e camminare quasi serenamente mano nella mano non aveva prezzo.
Andammo in una trattoria a circa un'oretta di casa.
Il locale si presentò datato ma accogliente.
Il padrone dell'osteria, un signore anziano e sorridente, ci consigliò di provare le loro tagliatelle al cinghiale, suggerimento che Vero prese al balzo.

Mangiammo divinamente. Mi accorsi che il proprietario veniva spesso a scambiare due battute, in diverse occasioni guardando nella scollatura di Veronica.
Non dissi nulla, dopo i mesi trascorsi in casa ed il particolare periodo mi sentivo arrugginito ed un pò timoroso.

Dopo il pranzo tornammo verso casa.
Mentre eravamo in auto, mi accorsi di un imponente parcheggio fuori paese, nella zona di campagna, completamente vuoto.
Un lampo. Voltai dentro.
Vero mi chiese: "cosa fai? perchè hai voltato?"
I: "voglio scoparti"
V: "ok, allora dovremmo andare a casa..."
I: "No, qui..."
V: "stai scherzando? nell'ultimo periodo c'erano i droni a controllare se la gente camminava in spiaggia..."
I: "lo so... ma non si può sempre vivere nella paura. Ricordi le emozioni di quando ci si lascia andare?!"
V: "si, ma...."
La interruppi baciandola molto calorosamente.
Ricambiò con passione, sentii di aver vinto le sue resistenze

Le presi il capo e guardandola le dissi (in modo molto romantico) "baciamelo!"
Lei mi guardò e sorrise "ok capo"
Mi slacciò i jeans ed estrasse il mio cazzo.
Si chinò e sentii la punta della sua lingua sulla mia cappella. Era deliziosa.
Sapeva che quel movimento leggero mi eccitava da morire.
Iniziai a toccarle il sedere, indossava una gonna aderente che risaltava le sue rotondità.
Vero iniziò a muoversi più velocemente, il suo mano-bocca svolto in contemporanea mi portò ad un erezione molto forte.
Le sollevai la gonna, osservando così il suo sedere coperto solo da un sottile perizoma nero.
Le diedi due schiaffi sul sedere a mano aperta che la fecero soprassedere.
Mi guardò con la coda degli occhi sorridendo. Adoravo quando lo faceva.

Ero in estasi, solo in quel momento mi accorsi di un movimento esterno.
Mi irrigidì senza dire nulla, cercando di mettere a fuoco la situazione.
Dopo qualche secondo vidi nitidamente.
Nei pressi della macchina c'era un signore sui 55 anni, capelli e barba bianchi, media altezza e con una discreta pancia, che teneva una mano sul cavallo dei pantaloni e guardava verso l'interno dell'auto.
Valutai che dalla sua prospettiva potesse intuire quello che Vero stava facendo, senza però vedere i nostri corpi ed i particolari del gesto.
Ero indeciso se fermare Vero o dirle qualcosa.
Il guardone probabilmente prese il mio stato confusionale come un assenso ed in pochi secondi si avvicinò di almeno tre metri.
Capii dallo sgranare dei suoi occhi e dall'accelerata del movimento della sua mano che ora la sua visuale era più nitida: il sedere di Veronica era in bella vista come il suo scendere-salire della testa.
Mi bloccai un secondo, poi presi coraggio: "c'è un guardone"
Veronica senza fermandosi: "cosa?"
I: "tranquilla, c'è un guardone..sembra innocuo..si sta masturbando.."
V: "si?"
I: "si...sai com'è sta vedendo te a pecora che mi fai un pompino..."
Veronica rise, proseguendo l'operazione.
Mi voltai e vidi il guardone ancora più vicino. Gli occhi fissi sullo spacco del perizoma di Vero.
I: "è qui vicino, sta guardando dentro il finestrino"
V: "cosa guarda?"
I: "Il tuo sedere..."
Veronica riprese a pompare veloce poi staccò parzialmente la bocca: "vorresti farglielo vedere meglio?"
I: "cosa???"
V: "non fare il finto tonto..ti piace che altri uomini mi guardano, che si eccitano.."
Io non dissi nulla.
Vero proseguì, sempre continuando il movimento con la mano :" non c'è nulla di male, anche io mi sono eccitata a vedere come scopavi Claudia o la ragazza del nostro vicino..è normale. e non dirmi che non ti ha eccitato quando altri mi hanno vista nuda o addirittura toccato il seno..."
Pensai che Vero era troppo intelligente, capiva ogni situazione e capiva il mio pensiero senza che lo dicessi.
V: "beh, oggi comandi tu....quindi decidi tu cosa fare. Io continuo quello che sto facendo" e riprese lo stupendo lavoro di bocca.

Mi voltai, il guardone era ancora lì. Cazzo in mano, occhi fissi sul culo di Veronica.
Forse Veronica aveva ragione, forse dovevo solo lasciarmi andare e lasciare andare le cose come sempre.
Lo guardai nuovamente ed i nostri sguardi si incrociarono. Vedevo una grande eccitazione nel suo volto, forse aspettava da tempo una coppietta che si fermasse in quel posto e lasciasse guardarsi.

Decisi di proseguire. Feci un cenno con la mano che attirò lo sguardo del guardone, indicando verso il sedere di Veronica.
Lui abbassò lo sguardo.
Portai la mano sul sedere di Vero. Le diedi un'altra sculacciata che la fece risalire. Il guardone si eccitò ancora di più.
Poi portai la mano sul perizoma.
La visuale del guardone era perfetta.
Afferrai un lato del perizoma e lo scostai.
Il guardone trasalì diventando rosso in volto. Aveva in bella vista il sedere e la figa di Vero.
Vero se ne accorse: "ora il guardone mi sta vedendo per bene?"
Io :"sì..."
Sia Veronica che il guardone velocizzarono le loro azioni.
V: "ora godi, mentre il guardone mi osserva la figa..."
I: "sì...fammi venire..."
In meno di 10 secondi sia io che il guardone raggiungemmo l'orgasmo.
Io nella bocca di Vero.
Lui sul prato.

Vero si voltò, voleva guardare l'uomo che si era appena eccitato osservandola nuda.
Abbassò il finestrino, con mia grande sorpresa, e sorridendo disse rivolta al guardone "prego!"
Il guardone, anch'esso stupido dal comportamento di Vero rispose balbettando "gr..grazie".
Poi si voltò e si allontanò dileguandosi nel campo circostante il parcheggio.
Veronica era sorridente, maliziosa come nei mesi precedenti.

Tornammo a casa in silenzio e soddisfatti.
Nel frattempo un pensiero mi frullava per la testa: cosa sarebbe successo se il guardone fosse stato più audace quando Vero abbassò il finestrino?
Fortunatamente non ho abbandonato la conversazione… bentornati
 
OP
M

Michelecool

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La vicenda con il guardone ci aveva portato nuove emozioni, nonostante gli aspetti molto soft.

La settimana successiva invitammo a pranzo da noi Claudia e Antonio.
Eravamo rimasti in contatto e, oltre al gioco a sfondo erotico/sessuale, si era creato un bel rapporto di amicizia.

Verso le 12:30 giunsero a casa nostra. Claudia era molto sexy con gonna e calze mentre Anto aveva presa su qualche chilo probabilmente a causa della sedentarietà del primo lockdown.
Io e Vero avevamo preparato diverse pietanze, in particolare un'abbondante carbonara che sapevamo fosse un piatto gradito a tutti.

Una volta a tavola, le ore trascorsero velocemente tra risate e complicità. Fu Vero a rompere il ghiaccio sull'argomento in modo molto diretto "allora Antonio, in questi mesi chi ha giocato con la patatina di tua moglie?"
Nonostante tutto, rimaneva un timido.. abbassò lo sguardo e poi rivolto a Claudia "ne parli tu?"
Claudia rise "ecco, abbiamo conosciuto online un singolo..si chiama Arturo"
V: "Arturo..raccontaci siamo curiosi"
C: "l'abbiamo conosciuto online, è un uomo di 57 anni, ha tantissima esperienza. Devo dire che ha continuato il percorso che avevamo iniziato con voi"
V: "è bravo a letto?"
Claudia guardò Antonio, poi disse "sa come farmi godere...è molto capace a capire cosa piace alla donna ed alla coppia"
Vero le sorrise.
Claudia aggiunse: "lui vuole portarti oltre i limiti e diciamo che riesce nel suo intento"
Vero alzò il calice di vino: "un brindisi ad Arturo, che supera i limiti dei nostri amici".
Tutti noi facemmo un brindisi, poi continuammo il pomeriggio con alcune partite a poker.

La sera andammo a letto, stavamo guardando la tv. Vero mi chiese: "che ne pensi di quanto ci hanno raccontato prima?"
I: "intendi del fatto che hanno trovato un nuovo compagno di giochi?"
Vero rise
I: "credo sia normale. Sono due brave persone e non dobbiamo essere gelosi. Sono contento se stanno proseguendo e conoscono persone perbene"
V: "Sì, certo..."
Guardai Vero: "intendevi altro?"
V: "No, sono contenta anche io... mi chiedevo però che vuol dire superare i limiti"
I: "Credo intendessero fare qualcosa di non abitudinario, che non credevano di riuscire a fare. Ma se ci pensi, loro hanno seguito vari step ed ogni volta era una cosa oltre i loro limiti"
V: "beh, sì..."
I: "non ti sento convinta, puoi dirmi che pensi...lo sai..."
Vero mi guardò: "pensi che noi abbiamo superato i nostri limiti?"
Non mi aspettavo la domanda, come sempre Vero colpiva dritto al punto.
Ci pensai un attimo e risposi sinceramente "non lo so".
Mi ritrovai a tanti pensieri, Vero l'aveva chiesto tanto per parlare? Era curiosa delle esperienze di Claudia? Di superare i suoi limiti? Erano curiosità o desideri? Nel caso volesse superare i suoi limiti come dovevo reagire? Lasciarla libera o frenarla?

La mattina seguente durante la colazione, tornai nel discorso: "da quanto dicevi ieri sera, devo dedurre che sei curiosa di superare i tuoi limiti?"
Vero mi sorrise: "io voglio superare i miei limiti o qualsiasi altro con te. E' sempre stato un gioco di coppia, non mio o tuo"
I: "Sì, lo so..ma vorrei mi dicessi il tuo pensiero"
V: "Ok...noi abbiamo raggiunto una certa esperienza in situazioni erotiche. sappiamo gestirle e non farci sorprendere. Ma se ci fosse chi ne sa più di noi? "
I: "sicuramente c'è chi ne sa più di noi!"
V: "e cercare di cogliere qualche loro segreto o esperienza sarebbe un male?"
I: "in coppia no, tempo fa tutto per noi era nuovo"
Vero mi sorrise.
I: "come proponi però di raggiungere persone con pìù esperienze?"
Vero mi guardò: "se chiedessimo a Claudia e Antonio il contatto di Arturo?"
I: "non sappiamo nulla di quell'uomo"
V: "certo, ma infatti vorrei saperne di più e sicuramente capire che tipo è e cosa intendono. In questo momento di semi lockdown sarebbe la via più facile per parlare con una persona di esperienza".
Vero continuò: "però se preferisci che conosciamo una donna o una coppia non è un problema, possiamo aspettare".
Ci pensai un attimo, sicuramente avrei preferito una donna o una coppia, ma sapevo bene che in queste cose bisognava battere il ferro finchè caldo.
I: "ok, chiediamo il contatto di Arturo". Vero si alzò e mi diede un bacio.

Passarono due giorni e tornando da lavoro vidi sul tavolo un bigliettino con un numero di cellulare con scritto Arturo.
Poco dopo arrivò Vero, la baciai ed indicando il tavolo le dissi "vedo che ti sei attivata".
V: "sì, ma possiamo usarlo quando vuoi. Comunque preferirei lo contattassi tu. Non vorrei si faccia una strana idea."
Guardai Vero e fecì cenno di sì con la testa.

La sera ero solo in salotto, stavo bevendo un bicchiere di rhum quando notai nuovamente il bigliettino.
Ci pensai qualche secondo.
Presi lo smartphone e scrissi "Ciao sono Michele, fidanzato di Veronica. Il tuo contatto ce l'ha fornito Claudia. Ci piacerebbe scambiare due chiacchiere con te."

Dopo circa 15 minuti il mio telefono si illuminò, c'era una nuova notifica..
 

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