Esperienza reale Mia mamma mi ha beccato

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Alessio Lucci

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Scusate il ritardo ma sono tornato a casa da poco....

Mi sono presentato dai miei intorno alle 11 di stamattina, a casa ovviamente c'era solo mamma. Mio padre era fuori per lavoro e non sarebbe rientrato prima del tardo pomeriggio. Durante il tragitto non ho fatto altro che immaginare cosa sarebbe potuto accadere, che parole avrebbe usato, che gesti avrebbe fatto e soprattutto: cosa mi avrebbe concesso?

Mi ha fatto accomodare in soggiorno. Mamma indossava anche stavolta una lunga vestaglia. Nulla di particolarmente sexy. Nulla che facesse presagire cosa sarebbe accaduto di lì a poco.

Tutto sembrava perfettamente normale. Lei che mi prepara il caffè, me lo serve e si accomoda sulla poltrona di fronte al divano dove sono seduto. Mentre sorseggio il caffè però qualcosa succede. Mamma improvvisamente accavalla le gambe, quindi solleva leggermente la vestaglia e le allarga lasciando che intraveda al di sotto. Lasciando che intravedessi la sua figa. Leggermente pelosa. Mamma era completamente nuda. Un sorso di caffè mi è andato di traverso.

"Che c'è? Qualcosa che non va?" mi dice lei col sorriso più malizioso che le abbia mai visto su quello splendido viso.
La guardo. Mamma si alza lentamente, si avvicina leggermente a me, slaccia piano la vestaglia e se la sfila lasciando che cada sul pavimento. Ora era nuda davanti a me.
Mi sta provocando ma no, stavolta non mi muovo. Stavolta tocca a lei prendersi ciò che vuole.

Mamma mi guarda. Ha capito. Si avvicina ancora. Ora le sue tette sono a pochi centimetri dal mio viso, quindi si china improvvisamente. Incrocia il suo sguardo col mio, sorride ancora e mi abbassa la zip. Lo tira fuori. E' già duro: "Vedo che gli sono mancata..." mi dice con un tono di voce da vera porca. Non avevo mai sentito quel tono.
E' troppo: "Succhialo e stai zitta", le ordino.

Mamma obbedisce. E' il primo pompino di mia madre. Il sogno di una vita sta diventando realtà. Voglio godermelo a lungo. Voglio che quel momento non finisca mai ma so che non resisterò troppo. Alterna lingua e bocca con maestria, si vede che l'ha fatto spesso. A mio padre sicuramente. Forse non solo a lui. Solo il pensiero che abbia succhiato altri cazzi mi porta al limite. Devo sborrare.

"Mamma...."
Lei mi guarda negli occhi senza mai staccarsi. Non resisto più. Schizzo. Una, due, tre volte dritto nella gola di mia madre. Lei ingoia tutto senza alcuna difficoltà. E' proprio brava. Dopo aver leccato per bene cappella e asta prende finalmente fiato. Dalle labbra pende la mia sborra mista alla sua saliva.

Ci guardiamo. Sappiamo entrambi che non abbiamo finito. Ora che il limite è superato dobbiamo andare oltre. Vogliamo andare oltre. Entrambi. Non sappiamo se e quando capiterà un'occasione del genere.

Mamma si alza, adesso è a cavalcioni sopra di me. Completamente nuda. Inizia a baciarmi. Le nostre lingue si uniscono. Non mi aveva mai baciato. Le palpo le tette. Non sono quelle di una ragazzina, certo, ma sono ancora sode nonostante l'età ed i parti. E soprattutto sono le tette di mamma. Affondo il viso in mezzo. Le succhio, le lecco. Le mordo i capezzoli. Mamma urla di piacere e dolore. Sono di nuovo duro.

Il momento che mai avrei neppure lontanamente immaginato è arrivato. Mi guarda negli occhi, dirige il mio cazzo verso la sua figa. Sono dentro. Mamma mi cavalca tenendosi con le mani dietro il mio collo: "Scopami, tesoro".

La guardo saltellare sul cazzo, testa all'indietro. I capelli bagnati di sudore. Tocca a me prendere l'iniziativa. Mamma è eccitata. Posso farle di tutto. Devo farle di tutto. La metto a novanta sul divano, mi posiziono dietro di lei. Inizio a stantuffarla. Sto scopando mia madre alla pecorina. Non posso crederci, ma è tutto vero. Scopo mia madre come una puttana. Affondo i colpi, mentre le schiaffeggio il culo. Urla. Sta godendo, sento le pareti della sua figa che si stringono intorno al mio cazzo. Sto per venire, di nuovo. La menopausa ci mette al riparo da sgradite sorprese. Raggiungiamo l'orgasmo praticamente in contemporanea. Le sborro in figa. Sborro nella figa di mamma.

Siamo esausti. Restiamo abbracciati, sudati e sporchi sul divano per una decina di minuti. E' quasi ora di pranzo.
"Mangi insieme a me?" mi chiede mamma alzandosi nuda dal divano mentre si dirige verso il bagno.
La guardo...è proprio una donna da sogno. La donna dei miei sogni.

Mamma si fa una doccia e prepara il pranzo mentre anche io mi tolgo di dosso i resti del nostro piacere.
Siamo seduti a tavola uno di fronte all'altra. Come se niente fosse. Come una madre e un figlio. Parliamo del più e del meno: il tempo, gli impegni di mio padre, i miei, la mia relazione con Chiara.

C'è tempo per un altro caffè. Devo andare.
"Chiamami quando vuoi, mamma".
 

peppe087

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Scusate il ritardo ma sono tornato a casa da poco....

Mi sono presentato dai miei intorno alle 11 di stamattina, a casa ovviamente c'era solo mamma. Mio padre era fuori per lavoro e non sarebbe rientrato prima del tardo pomeriggio. Durante il tragitto non ho fatto altro che immaginare cosa sarebbe potuto accadere, che parole avrebbe usato, che gesti avrebbe fatto e soprattutto: cosa mi avrebbe concesso?

Mi ha fatto accomodare in soggiorno. Mamma indossava anche stavolta una lunga vestaglia. Nulla di particolarmente sexy. Nulla che facesse presagire cosa sarebbe accaduto di lì a poco.

Tutto sembrava perfettamente normale. Lei che mi prepara il caffè, me lo serve e si accomoda sulla poltrona di fronte al divano dove sono seduto. Mentre sorseggio il caffè però qualcosa succede. Mamma improvvisamente accavalla le gambe, quindi solleva leggermente la vestaglia e le allarga lasciando che intraveda al di sotto. Lasciando che intravedessi la sua figa. Leggermente pelosa. Mamma era completamente nuda. Un sorso di caffè mi è andato di traverso.

"Che c'è? Qualcosa che non va?" mi dice lei col sorriso più malizioso che le abbia mai visto su quello splendido viso.
La guardo. Mamma si alza lentamente, si avvicina leggermente a me, slaccia piano la vestaglia e se la sfila lasciando che cada sul pavimento. Ora era nuda davanti a me.
Mi sta provocando ma no, stavolta non mi muovo. Stavolta tocca a lei prendersi ciò che vuole.

Mamma mi guarda. Ha capito. Si avvicina ancora. Ora le sue tette sono a pochi centimetri dal mio viso, quindi si china improvvisamente. Incrocia il suo sguardo col mio, sorride ancora e mi abbassa la zip. Lo tira fuori. E' già duro: "Vedo che gli sono mancata..." mi dice con un tono di voce da vera porca. Non avevo mai sentito quel tono.
E' troppo: "Succhialo e stai zitta", le ordino.

Mamma obbedisce. E' il primo pompino di mia madre. Il sogno di una vita sta diventando realtà. Voglio godermelo a lungo. Voglio che quel momento non finisca mai ma so che non resisterò troppo. Alterna lingua e bocca con maestria, si vede che l'ha fatto spesso. A mio padre sicuramente. Forse non solo a lui. Solo il pensiero che abbia succhiato altri cazzi mi porta al limite. Devo sborrare.

"Mamma...."
Lei mi guarda negli occhi senza mai staccarsi. Non resisto più. Schizzo. Una, due, tre volte dritto nella gola di mia madre. Lei ingoia tutto senza alcuna difficoltà. E' proprio brava. Dopo aver leccato per bene cappella e asta prende finalmente fiato. Dalle labbra pende la mia sborra mista alla sua saliva.

Ci guardiamo. Sappiamo entrambi che non abbiamo finito. Ora che il limite è superato dobbiamo andare oltre. Vogliamo andare oltre. Entrambi. Non sappiamo se e quando capiterà un'occasione del genere.

Mamma si alza, adesso è a cavalcioni sopra di me. Completamente nuda. Inizia a baciarmi. Le nostre lingue si uniscono. Non mi aveva mai baciato. Le palpo le tette. Non sono quelle di una ragazzina, certo, ma sono ancora sode nonostante l'età ed i parti. E soprattutto sono le tette di mamma. Affondo il viso in mezzo. Le succhio, le lecco. Le mordo i capezzoli. Mamma urla di piacere e dolore. Sono di nuovo duro.

Il momento che mai avrei neppure lontanamente immaginato è arrivato. Mi guarda negli occhi, dirige il mio cazzo verso la sua figa. Sono dentro. Mamma mi cavalca tenendosi con le mani dietro il mio collo: "Scopami, tesoro".

La guardo saltellare sul cazzo, testa all'indietro. I capelli bagnati di sudore. Tocca a me prendere l'iniziativa. Mamma è eccitata. Posso farle di tutto. Devo farle di tutto. La metto a novanta sul divano, mi posiziono dietro di lei. Inizio a stantuffarla. Sto scopando mia madre alla pecorina. Non posso crederci, ma è tutto vero. Scopo mia madre come una puttana. Affondo i colpi, mentre le schiaffeggio il culo. Urla. Sta godendo, sento le pareti della sua figa che si stringono intorno al mio cazzo. Sto per venire, di nuovo. La menopausa ci mette al riparo da sgradite sorprese. Raggiungiamo l'orgasmo praticamente in contemporanea. Le sborro in figa. Sborro nella figa di mamma.

Siamo esausti. Restiamo abbracciati, sudati e sporchi sul divano per una decina di minuti. E' quasi ora di pranzo.
"Mangi insieme a me?" mi chiede mamma alzandosi nuda dal divano mentre si dirige verso il bagno.
La guardo...è proprio una donna da sogno. La donna dei miei sogni.

Mamma si fa una doccia e prepara il pranzo mentre anche io mi tolgo di dosso i resti del nostro piacere.
Siamo seduti a tavola uno di fronte all'altra. Come se niente fosse. Come una madre e un figlio. Parliamo del più e del meno: il tempo, gli impegni di mio padre, i miei, la mia relazione con Chiara.

C'è tempo per un altro caffè. Devo andare.
"Chiamami quando vuoi, mamma".
Woooww grandissimo
 

dc68

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Scusate il ritardo ma sono tornato a casa da poco....

Mi sono presentato dai miei intorno alle 11 di stamattina, a casa ovviamente c'era solo mamma. Mio padre era fuori per lavoro e non sarebbe rientrato prima del tardo pomeriggio. Durante il tragitto non ho fatto altro che immaginare cosa sarebbe potuto accadere, che parole avrebbe usato, che gesti avrebbe fatto e soprattutto: cosa mi avrebbe concesso?

Mi ha fatto accomodare in soggiorno. Mamma indossava anche stavolta una lunga vestaglia. Nulla di particolarmente sexy. Nulla che facesse presagire cosa sarebbe accaduto di lì a poco.

Tutto sembrava perfettamente normale. Lei che mi prepara il caffè, me lo serve e si accomoda sulla poltrona di fronte al divano dove sono seduto. Mentre sorseggio il caffè però qualcosa succede. Mamma improvvisamente accavalla le gambe, quindi solleva leggermente la vestaglia e le allarga lasciando che intraveda al di sotto. Lasciando che intravedessi la sua figa. Leggermente pelosa. Mamma era completamente nuda. Un sorso di caffè mi è andato di traverso.

"Che c'è? Qualcosa che non va?" mi dice lei col sorriso più malizioso che le abbia mai visto su quello splendido viso.
La guardo. Mamma si alza lentamente, si avvicina leggermente a me, slaccia piano la vestaglia e se la sfila lasciando che cada sul pavimento. Ora era nuda davanti a me.
Mi sta provocando ma no, stavolta non mi muovo. Stavolta tocca a lei prendersi ciò che vuole.

Mamma mi guarda. Ha capito. Si avvicina ancora. Ora le sue tette sono a pochi centimetri dal mio viso, quindi si china improvvisamente. Incrocia il suo sguardo col mio, sorride ancora e mi abbassa la zip. Lo tira fuori. E' già duro: "Vedo che gli sono mancata..." mi dice con un tono di voce da vera porca. Non avevo mai sentito quel tono.
E' troppo: "Succhialo e stai zitta", le ordino.

Mamma obbedisce. E' il primo pompino di mia madre. Il sogno di una vita sta diventando realtà. Voglio godermelo a lungo. Voglio che quel momento non finisca mai ma so che non resisterò troppo. Alterna lingua e bocca con maestria, si vede che l'ha fatto spesso. A mio padre sicuramente. Forse non solo a lui. Solo il pensiero che abbia succhiato altri cazzi mi porta al limite. Devo sborrare.

"Mamma...."
Lei mi guarda negli occhi senza mai staccarsi. Non resisto più. Schizzo. Una, due, tre volte dritto nella gola di mia madre. Lei ingoia tutto senza alcuna difficoltà. E' proprio brava. Dopo aver leccato per bene cappella e asta prende finalmente fiato. Dalle labbra pende la mia sborra mista alla sua saliva.

Ci guardiamo. Sappiamo entrambi che non abbiamo finito. Ora che il limite è superato dobbiamo andare oltre. Vogliamo andare oltre. Entrambi. Non sappiamo se e quando capiterà un'occasione del genere.

Mamma si alza, adesso è a cavalcioni sopra di me. Completamente nuda. Inizia a baciarmi. Le nostre lingue si uniscono. Non mi aveva mai baciato. Le palpo le tette. Non sono quelle di una ragazzina, certo, ma sono ancora sode nonostante l'età ed i parti. E soprattutto sono le tette di mamma. Affondo il viso in mezzo. Le succhio, le lecco. Le mordo i capezzoli. Mamma urla di piacere e dolore. Sono di nuovo duro.

Il momento che mai avrei neppure lontanamente immaginato è arrivato. Mi guarda negli occhi, dirige il mio cazzo verso la sua figa. Sono dentro. Mamma mi cavalca tenendosi con le mani dietro il mio collo: "Scopami, tesoro".

La guardo saltellare sul cazzo, testa all'indietro. I capelli bagnati di sudore. Tocca a me prendere l'iniziativa. Mamma è eccitata. Posso farle di tutto. Devo farle di tutto. La metto a novanta sul divano, mi posiziono dietro di lei. Inizio a stantuffarla. Sto scopando mia madre alla pecorina. Non posso crederci, ma è tutto vero. Scopo mia madre come una puttana. Affondo i colpi, mentre le schiaffeggio il culo. Urla. Sta godendo, sento le pareti della sua figa che si stringono intorno al mio cazzo. Sto per venire, di nuovo. La menopausa ci mette al riparo da sgradite sorprese. Raggiungiamo l'orgasmo praticamente in contemporanea. Le sborro in figa. Sborro nella figa di mamma.

Siamo esausti. Restiamo abbracciati, sudati e sporchi sul divano per una decina di minuti. E' quasi ora di pranzo.
"Mangi insieme a me?" mi chiede mamma alzandosi nuda dal divano mentre si dirige verso il bagno.
La guardo...è proprio una donna da sogno. La donna dei miei sogni.

Mamma si fa una doccia e prepara il pranzo mentre anche io mi tolgo di dosso i resti del nostro piacere.
Siamo seduti a tavola uno di fronte all'altra. Come se niente fosse. Come una madre e un figlio. Parliamo del più e del meno: il tempo, gli impegni di mio padre, i miei, la mia relazione con Chiara.

C'è tempo per un altro caffè. Devo andare.
"Chiamami quando vuoi, mamma".
ed ora il culo!!!
 

ital_iano

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Scusate il ritardo ma sono tornato a casa da poco....

Mi sono presentato dai miei intorno alle 11 di stamattina, a casa ovviamente c'era solo mamma. Mio padre era fuori per lavoro e non sarebbe rientrato prima del tardo pomeriggio. Durante il tragitto non ho fatto altro che immaginare cosa sarebbe potuto accadere, che parole avrebbe usato, che gesti avrebbe fatto e soprattutto: cosa mi avrebbe concesso?

Mi ha fatto accomodare in soggiorno. Mamma indossava anche stavolta una lunga vestaglia. Nulla di particolarmente sexy. Nulla che facesse presagire cosa sarebbe accaduto di lì a poco.

Tutto sembrava perfettamente normale. Lei che mi prepara il caffè, me lo serve e si accomoda sulla poltrona di fronte al divano dove sono seduto. Mentre sorseggio il caffè però qualcosa succede. Mamma improvvisamente accavalla le gambe, quindi solleva leggermente la vestaglia e le allarga lasciando che intraveda al di sotto. Lasciando che intravedessi la sua figa. Leggermente pelosa. Mamma era completamente nuda. Un sorso di caffè mi è andato di traverso.

"Che c'è? Qualcosa che non va?" mi dice lei col sorriso più malizioso che le abbia mai visto su quello splendido viso.
La guardo. Mamma si alza lentamente, si avvicina leggermente a me, slaccia piano la vestaglia e se la sfila lasciando che cada sul pavimento. Ora era nuda davanti a me.
Mi sta provocando ma no, stavolta non mi muovo. Stavolta tocca a lei prendersi ciò che vuole.

Mamma mi guarda. Ha capito. Si avvicina ancora. Ora le sue tette sono a pochi centimetri dal mio viso, quindi si china improvvisamente. Incrocia il suo sguardo col mio, sorride ancora e mi abbassa la zip. Lo tira fuori. E' già duro: "Vedo che gli sono mancata..." mi dice con un tono di voce da vera porca. Non avevo mai sentito quel tono.
E' troppo: "Succhialo e stai zitta", le ordino.

Mamma obbedisce. E' il primo pompino di mia madre. Il sogno di una vita sta diventando realtà. Voglio godermelo a lungo. Voglio che quel momento non finisca mai ma so che non resisterò troppo. Alterna lingua e bocca con maestria, si vede che l'ha fatto spesso. A mio padre sicuramente. Forse non solo a lui. Solo il pensiero che abbia succhiato altri cazzi mi porta al limite. Devo sborrare.

"Mamma...."
Lei mi guarda negli occhi senza mai staccarsi. Non resisto più. Schizzo. Una, due, tre volte dritto nella gola di mia madre. Lei ingoia tutto senza alcuna difficoltà. E' proprio brava. Dopo aver leccato per bene cappella e asta prende finalmente fiato. Dalle labbra pende la mia sborra mista alla sua saliva.

Ci guardiamo. Sappiamo entrambi che non abbiamo finito. Ora che il limite è superato dobbiamo andare oltre. Vogliamo andare oltre. Entrambi. Non sappiamo se e quando capiterà un'occasione del genere.

Mamma si alza, adesso è a cavalcioni sopra di me. Completamente nuda. Inizia a baciarmi. Le nostre lingue si uniscono. Non mi aveva mai baciato. Le palpo le tette. Non sono quelle di una ragazzina, certo, ma sono ancora sode nonostante l'età ed i parti. E soprattutto sono le tette di mamma. Affondo il viso in mezzo. Le succhio, le lecco. Le mordo i capezzoli. Mamma urla di piacere e dolore. Sono di nuovo duro.

Il momento che mai avrei neppure lontanamente immaginato è arrivato. Mi guarda negli occhi, dirige il mio cazzo verso la sua figa. Sono dentro. Mamma mi cavalca tenendosi con le mani dietro il mio collo: "Scopami, tesoro".

La guardo saltellare sul cazzo, testa all'indietro. I capelli bagnati di sudore. Tocca a me prendere l'iniziativa. Mamma è eccitata. Posso farle di tutto. Devo farle di tutto. La metto a novanta sul divano, mi posiziono dietro di lei. Inizio a stantuffarla. Sto scopando mia madre alla pecorina. Non posso crederci, ma è tutto vero. Scopo mia madre come una puttana. Affondo i colpi, mentre le schiaffeggio il culo. Urla. Sta godendo, sento le pareti della sua figa che si stringono intorno al mio cazzo. Sto per venire, di nuovo. La menopausa ci mette al riparo da sgradite sorprese. Raggiungiamo l'orgasmo praticamente in contemporanea. Le sborro in figa. Sborro nella figa di mamma.

Siamo esausti. Restiamo abbracciati, sudati e sporchi sul divano per una decina di minuti. E' quasi ora di pranzo.
"Mangi insieme a me?" mi chiede mamma alzandosi nuda dal divano mentre si dirige verso il bagno.
La guardo...è proprio una donna da sogno. La donna dei miei sogni.

Mamma si fa una doccia e prepara il pranzo mentre anche io mi tolgo di dosso i resti del nostro piacere.
Siamo seduti a tavola uno di fronte all'altra. Come se niente fosse. Come una madre e un figlio. Parliamo del più e del meno: il tempo, gli impegni di mio padre, i miei, la mia relazione con Chiara.

C'è tempo per un altro caffè. Devo andare.
"Chiamami quando vuoi, mamma".
Complimenti!
 

Copor

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Ciao, non so se già ti hanno fatto queste domande, quindi se già hai risposto mi scuso....
1. Sarebbe possibile avere una foto di questa bella donna?
2. Visto che ora avete superato il tabù del sesso tra mamma e figlio, nel caso te lo chiedesse lei o magari verrebbe voglia a te, proveresti a metterglielo nel culo?
 
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Alessio Lucci

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Ciao, non so se già ti hanno fatto queste domande, quindi se già hai risposto mi scuso....
1. Sarebbe possibile avere una foto di questa bella donna?
2. Visto che ora avete superato il tabù del sesso tra mamma e figlio, nel caso te lo chiedesse lei o magari verrebbe voglia a te, proveresti a metterglielo nel culo?
Come già detto ad altri, se avessi voluto mostrarla avrei postato la discussione in sezione foto.
Per quanto riguarda il secondo punto, fino a qualche settimana fa ti avrei detto no, ora come ora non posso escludere nulla.
 
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Alessio Lucci

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Domani sarò a pranzo dai miei ma ci sarà anche mio padre quindi difficilmente succederà qualcosa. In questi due giorni non ho fatto altro che ripensare a lei. A come si sia finalmente lasciata andare. Allo splendido orgasmo che abbiamo raggiunto insieme. Mi piacerebbe parlarne con lei, conoscere le sue emozioni, cosa ha provato quando l'ho penetrata e sono venuto dentro di lei.
 
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Come programmato oggi sono stato a casa dei miei. Il pranzo è filato liscio, eravamo io, lei e mio padre. Abbiamo parlato del più e del meno come se niente fosse accaduto.

Mia madre si era leggermente truccata, aveva i capelli raccolti. Indossava un maglione a v leggermente scollato e una gonna al ginocchio aderente, calze e tacchi. Ho cercato di guardarla il meno possibile per evitare che il cazzo mi esplodesse. Con la scusa di aiutarla a sparecchiare, in cucina mi sono avvicinato dietro di lei strusciandomi, palpandole le tette e baciandola sul collo. Lei però mi ha allontanato dicendomi di 'fare il bravo' perché non eravamo soli.

Dopo pranzo, come sempre, mio padre è andato in camera a riposare e siamo rimasti noi due da soli una decina di minuti.

Ovviamente essendoci lui in casa abbiamo evitato di prendere discorsi compromettenti ma ci siamo dati appuntamento per domani mattina quando mio padre sarà di nuovo fuori per lavoro.
 

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