Esperienza reale Mia mamma mi ha beccato

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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Ovviamente rispettai la promessa fatta a mia madre così, quando saliva la voglia di sentire il suo odore, le chiedevo il permesso di prendere un suo paio di mutandine. Permesso che mamma mi accordava sempre a una condizione: "Dopo che hai fatto portamele subito che le metto a lavare altrimenti la macchia non va più via".

Quindi prendevo gli slip dal cesto della biancheria sporca, mi sedevo sul divano e sotto i suoi occhi le stringevo intorno al mio cazzo duro masturbandomi fino a venire dentro. Una volta finito di sborrare era lei stessa ad avvicinarsi e prenderle dalle mie mani intrise di sperma.

Il rapporto tra noi col passare dei mesi era inevitabilmente cambiato, la complicità era sempre più forte e la mamma spesso si lasciava andare a battutine che finivano per aumentare il mio grado di eccitazione del tipo: "Oggi eri particolarmente carico...", "Si vede che ti faccio mangiare bene" e cose del genere.

Insieme alla complicità notai che cresceva anche la sua curiosità tanto che una sera, mentre mio padre era già a letto e io le massaggiavo i piedi sotto il plaid mamma guardandomi negli occhi mi sorprese con una domanda molto diretta: "Pensi qualcosa in particolare mentre ti tocchi, vero?".

"Mamma, io....ecco....non mi sembra il caso..." provai a farfugliare imbarazzato.

"Tesoro, ora fai il timido? Non mi sembra che ti faccia troppi problemi in altri momenti...Ricordati, massima sincerità. Non ti preoccupare, te l'ho chiesto io, puoi essere diretto. Non mi offendo", mi tranquillizzò.

"Sei sicura?". "Sì, tesoro, sono sicura".

A quel punto l'eccitazione prese il sopravvento sull'imbarazzo, posizionai i suoi piedi nudi all'altezza della mia patta strofinandoli sul cazzo duro da sopra i vestiti, la guardai e confessai tutto: "Penso alle tue mani sul mio cazzo, penso a te inginocchiata tra le mie gambe che me lo succhi, penso di venirti in faccia..."

"Ok, ok, va bene così..." mi interruppe lei distogliendo lo sguardo.

Calò il silenzio ma io continuavo a massaggiarmi il cazzo con i suoi piedi e lei non li ritrasse, tanto che dopo un paio di minuti sentì l'impellente stimolo di venire riempiendo i boxer di sperma. La chiazza si allargò anche sui pantaloni e mamma percepì l'umido sotto le piante dei suoi piedi.

Solo allora si alzò rapidamente dal divano e mi diede un bacio sulla fronte: "Buonanotte, tesoro".
Le seghe davanti a mamma erano ormai entrate a far parte della nostra quotidianità ma per me ogni volta era come se fosse la prima. Sentivo la stessa scarica di adrenalina e la stessa emozione ogni volta che incrociavo il suo sguardo e vedevo i suoi occhi posarsi sul mio cazzo duro.

Col tempo mamma scoprì anche i miei gusti in fatto di donne, in particolare riguardo alle vip che erano spesso le muse delle mie seghe. L'appuntamento pomeridiano davanti al programma condotto da Caterina Balivo ad esempio divenne fisso e ogni volta che lei indossava una mini mamma sapeva già come sarebbe finita.

"Oggi la tua preferita ti ha fatto un bel regalo", mi diceva scherzosa prima di accomodarci insieme sul divano e, mentre lei guardava la tv, io lo tiravo rapidamente fuori dedicando la mia sborrata giornaliera alla Balivo sotto i suoi occhi.

Mamma non si scandalizzò di certo quando trovò nascosti in camera mia i vari calendari: Canalis, Moric, Corna, De Grenet. Tutti spesso con le pagine visibilmente appiccicate dallo sperma che avevo versato copioso qualche ora prima. Mi eccitava che lei vedesse, che lei sentisse il mio odore. Ma adesso volevo altro.

Un pomeriggio, prima che mio padre tornasse da lavoro, mamma era sotto la doccia e decisi di provarci. L'idea mi balenava da tempo: volevo vederla nuda, quale migliore occasione di quella entrando in bagno con la scusa di una pipì urgente? Mamma per fortuna non chiudeva mai la porta a chiave e quando bussai, chiedendole di entrare perché mi scappava, mi diede subito il permesso.

Mamma era sotto la doccia, chiusa nel box, dietro il vetro e completamente nuda alla vista. Restai per qualche secondo immobile a fissarla, quasi imbambolato. Non si copriva in alcun modo quindi ammirai il suo seno, una terza perfetta, i suoi capezzoli larghi e soprattutto quella striscia di pelo tra le gambe.

Era la prima volta che la vedevo completamente nuda e la reazione fu immediata. Mamma ovviamente sapeva bene l'effetto che mi avrebbe fatto.

"Che c'è? Che fai lì sulla porta? Non dovevi fare la pipì?", mi chiese evidentemente ironica.

Mi avvicinai al wc che era di fronte al box doccia, mi abbassai pantaloni e boxer ma il cazzo era già in erezione. Mamma scoppiò a ridere.

"Mi sa che prima è meglio se fai altro...", disse voltandosi. Ora potevo vedere perfettamente il suo culo completamente nudo e ancora alto e abbastanza sodo.

"Quando hai finito esci e richiudi la porta, per piacere". Iniziai a masturbarmi senza mai staccare gli occhi da mia madre finché non schizzai tutto il mio sperma dentro al water, quindi tirai l'acqua e uscì velocemente dal bagno.

Mi ritrovai nel corridoio ancora tremante. L'emozione era stata troppo forte. Poco dopo mamma mi raggiunse in camera, indossava solo l'accappatoio. Aveva i capelli bagnati, completamente struccata. Era bellissima.

"Tesoro, tutto bene?" mi chiese accarezzandomi i capelli. "Sì, mamma, scusa..." provai a rispondere.

"Shhh non devi chiedermi scusa. Non è successo niente, non hai fatto nulla di male. Quando vuoi entrare in bagno mentre mi faccio la doccia, puoi farlo. Le regole le conosci".

Quindi mi stampò un bacio sulla fronte e si alzò: "Ora vado altrimenti stasera non si cena". Prima di uscire dalla mia stanza però si voltò un'ultima volta verso di me: "Comunque mi pare che ti sia piaciuto parecchio quello che hai visto...".
 

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